Menu

Pasquale Ruggiero: Alan Ford

Per tornare alla news clicca qui.
Intervista a cura di Giovanni La Mantia e Carlo Alberto "Deboroh" Montori

 

In cosa consiste di preciso il restauro che è stato fatto sulle tavole e sui dialoghi?

Il problema principale di lavorare sull’Alan Ford più classico è stato che non esistevano materiali digitali all’altezza. Non solo è assurdo pensare di poter rintracciare tutte le tavole originali, ma anche le pellicole di stampa che furono utilizzate dalla Corno e dalla Max Bunker Press sono ormai inservibili. Abbiamo semplicemente cercato per ogni numero l’albo o la ristampa stampata meglio e abbiamo proceduto di scansione e fotoritocco, restituendo ai neri la densità che spettava loro, senza sacrificare i particolari. Per il primo volume di Alan Ford Story della Mondadori è stato rifatto il lettering con una font creata appositamente, ma già dal n.2 il lettering originale non verrà sostituito.
Riguardo i dialoghi, va precisato che non sono stati assolutamente modificati. Il testo di Bunker non è stato rivisto né cambiato, se non per alcuni errori o refusi dei letteristi dell’epoca. Per esempio, nella sua prima apparizione (AFStory n.2) il Conte veniva chiamato Olivier, con una “I” di troppo, e con il permesso del boss Bunker abbiamo ripristinato la dizione esatta. Più che altro è stata sistemata la punteggiatura, in balia di letteristi originali con troppo lavoro e sempre troppo poco tempo.

Nel caso l'iniziativa avesse successo, è plausibile sperare in un proseguimento fino alla pubblicazione di tutte le storie disegnate da Magnus? Eventualmente si potrebbe ulteriormente proseguire con una selezione di altri episodi successivi?

Come nella migliore tradizione degli allegati da edicola a fumetti, si dichiara un numero iniziale e poi si va avanti finché esistono lettori sufficienti a supportare la collana. Ovviamente noi e la Mondadori ci auguriamo di superare i 30 numeri (doppi) previsti di Alan Ford Story e completare il ciclo iniziale di Magnus di 75 numeri, ma non sarebbe male proseguire oltre. La collana Alan Ford rimase eccellente a lungo, anche dopo che Magnus andò via.

L'introduzione di Max Bunker ai volumi sarà una costante nel corso di tutta la collana?

Dopo i primi due numeri, l’onere e onore delle introduzioni passa tutto sulle spalle dell’enciclopedico Moreno Burattini, che aveva già in carico gli “Appunti di viaggio”, ossia le note finali. Moreno ci è stato segnalato proprio da Max Bunker e gode della sua massima stima e fiducia.

In un panorama di allegati a fumetti a colori, nel quale anche serie in bianco e nero sono ricolorate per attrarre il grande pubblico Alan Ford Story è la prima collana la cui recente riproposta è interamente in bianco e nero. E' mai stata presa in considerazione una colorazione delle tavole?

I progetti iniziali presi in considerazione con Mondadori erano due, e il secondo prevedeva un ingrandimento delle tavole fino al canonico 17 x 24 cm, con la colorazione delle stesse. Il problema è che colorare Magnus è sempre qualcosa di particolare e, anche con una colorazione dedicata e attenta, si rischia di attutire l’impatto delle sue chine. Dopo prove su prove, sembrava che dovessimo procedere con questa proposta, ma alla fine si è deciso si puntare sull’Alan Ford che tutti apprezzano e amano. Oltretutto la rilettura di quelle storie aveva evidenziato come i personaggi, i dialoghi e le tavole finali abbiano lo stesso incredibile impatto di una volta. Col tempo alcuni fumetti si sono “inaciditi”, Alan Ford, invece, è migliorato come i vini più rinomati.

Come si è giunti al compromesso tra l'originale e quello definitivo riguardo al formato scelto?

L’ingrandimento del 15% rispetto all’originale permette di apprezzare meglio alcune scelte grafiche di Magnus, ma non stravolge la tavola. Quando insieme a Mondadori e Max Bunker Press abbiamo visionato le proposte di impaginazione, questo è stato il formato più apprezzato. Ovviamente speriamo che anche il pubblico approvi la scelta.

Ci sono retroscena riguardo alla scelta di non usare carta patinata e quel tipo di rilegatura? I volumi potevano essere presentati diversamente senza incidere eccessivamente sul prezzo di copertina in vigore dal numero 2?

La cartotecnica e il prezzo sono stati decisi nell’ottica di avere una collana alla portata di tutti, ma non per questo meno pregiata. Personalmente, poi, non mi piace la carta patinata per il bianco e nero, quindi ho tirato un respiro di sollievo quando ho saputo della scelta finale. C’è anche da dire che queste storie di Bunker e Magnus non erano mai state raccolte in un’edizione cartonata, da esporre in libreria, per cui speriamo possano raggiungere un nuovo pubblico, oltre a diventare l’edizione di riferimento di tutti gli appassionati e i cultori di Alan Ford.

Oltre a Moreno Burattini ci saranno altri esperti che racconteranno gli anni di Alan Ford e del duo creativo Bunker-Magnus?

Per ora è tutto nelle mani di Burattini, perché molto affiatato con Max Bunker e i testi sottoposti ad approvazione subiscono correzioni minime, se non nulle. Abbiamo delle sorprese nel cassetto, ma quando si tratta dei propri personaggi, Max Bunker è molto preciso e vuole giustamente approvare tutto.



Davide "Curioso" Morando
Torna in alto