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Giovanni Rigano: Artemis Fowl

Intervista a cura di Riccardo Galardini.
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Artemis Fowl – La Storia a FumettiRaccontaci come sono nate le varie rappresentazioni grafiche dei personaggi. Sei partito da qualche suggerimento dell'autore o dalle tue sensazioni?

I primissimi studi per il graphic novel risalgono a diversi anni fa, quando ancora non conoscevo né Eoin ColferAndrew Donkin, l’adattatore della serie, quindi il mio unico riferimento è stato il libro e ciò che mi aveva comunicato. Il gusto che avevo elaborato allora era decisamente cartoon, con molti grafismi ed atteggiamenti caricaturali. In seguito quegli studi si sono evoluti, soprattutto a livello stilistico, ma lo spirito dei personaggi è rimasto più o meno integro, sebbene meno “strillato” che in precedenza. A quel punto però ero già in contatto con Eoin, e gli aggiustamenti sono stati tutti mirati al risultato che si voleva ottenere: un fumetto avventuroso, cupo ed ironico, più che divertente.

Nei romanzi sono presenti numerose razze magiche; come ti sei avvicinato ad esse? Hai compiuto ricerche o hai ricevuto indicazioni in merito?

Anche qui il libro ha fatto la sua, ed è stato il riferimento principe di tutto l’adattamento. Raramente, però, mi sono fermato alle indicazioni di cui già disponevo. Spesso ho compiuto delle ricerche – su libri ed internet – per vedere se e come arricchire ciò che avrei poi disegnato. Ritengo la ricerca fondamentale per arricchire il disegno di aspetti che vadano oltre il puro senso estetico, e la trovo utile anche quando non dà risultati evidenti sul disegno stesso. Per i personaggi, in particolare, mi sono ispirato alle bellissime illustrazioni di Brian Froud e Alan Lee, e alla lunga tradizione inglese nell’ambito di fate e folletti.

Dobbiamo attenderci nuove collaborazioni con Eoin Colfer?

Certo! L’adattamento del secondo libro di Artemis Fowl, “L’Incidente Artico”, è in dirittura d’arrivo ed uscirà nei Paesi di lingua inglese a giugno. A seguire ci sarà la trasposizione in fumetto di un altro libro di Eoin: The Supernaturalist (“I Predatori Blu”, nell’edizione italiana). Ancora una volta ci muoveremo nell’ambito di fantascienza, questa volta però tra motori ruggenti e temibili esseri blu! Sicuramente il buon successo che sta riscuotendo questo primo libro sta spingendo tutti noi a proseguire su questa strada. Eoin, inoltre, è un grande appassionato di fumetto ed è molto competente in merito, e questo certo aiuta!

Il tuo rapporto con la Buena Vista sembra ottimo e prolifico. Raccontaci come è nato e come si è sviluppato.

Nel caso specifico di Artemis Fowl il mio referente principale è stato Hyperion Books for Children, una Casa Editrice consociata della Disney con sede a New York, che ha spinto e finanziato il progetto. Tutto però ebbe in effetti inizio attraverso la Disney Italia, di cui Buena Vista fa parte, diversi anni fa. Allora mi fu chiesto se ne avessi letto i libri e io, conscio del potenziale di adattamento in fumetto di quella particolare serie, feci loro una proposta di stile. Di questa mia proposta non si seppe nulla per anni, finché un giorno fui contattato dalla Hyperion, appunto, che avendola vista ne rimase colpita. A Buena Vista devo comunque riconoscere la grande cura nel trasporla in italiano, con la traduzione dell’ottimo Giampaolo Simi e l’ottimizzazione di Alberto Savini.

Su quali progetti sei attualmente al lavoro, e cosa vedi all'orizzonte?

Come già accennato, al momento sono alle prese con il secondo episodio di Artemis Fowl, sempre adattato da Eoin Colfer ed Andrew Donkin e colorato dal bravissimo Paolo Lamanna, e che sarà finito entro febbraio. In seguito lavorerò a due nuovi progetti per il mercato francese, una storia science-fiction in chiave gotica su testi di Frederic Brémaud per Le Lombard, ed una favola noir per la collezione Métamorphose, scritta da Bruno Enna ed edita da Soleil Editions. A seguire, questa estate, inizierò la lavorazione di The Supernaturalist, che uscirà nell’autunno 2010 e sarà sviluppato dallo stesso team di questo primo graphic novel. Si parla poi dell’adattamento del terzo libro di Artemis Fowl, ma forse stiamo guardando già troppo in là.


Riccardo Galardini
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