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Claudio Curcio: Comicon 2009

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Intervista a cura di Riccardo Galardini.
 
Ciao Claudio, Benvenuto su Comicus.

Partiamo dall'aspetto che più ha fatto discutere quest'anno, vale a dire i problemi verificatisi durante la giornata di sabato, quando numerosi partecipanti sono tornati a casa a mani vuote o sono rimasti per ore in coda senza che nessuno fosse fatto entrare fino al tardo pomeriggio. Cosa è successo veramente?

Innanzitutto vorrei smentire la voce che continua a girare che il 25 aprile i biglietti fossero finiti. La verità è che siamo stati costretti ad interrompere la vendita dei biglietti per motivi di sicurezza, avendo raggiunto e superato la soglia massima di persone che il Castello poteva contenere. Addirittura quest'anno la biglietteria era stata separata dalla biglietteria abituale del Castello, con la possibilità di raddoppiare il numero di casse in caso di necessità. Questa nostra iniziativa è stata presa proprio in seguito ai problemi degli anni scorsi, per cercare quindi di limitare i disagi degli avventori.

Si è trattato quindi solo di un problema di sicurezza.

Esatto. La capienza di sicurezza era già stata superata, complici vari fattori, tra cui la giornata di festa, il bel tempo, l'interesse nelle mostre di quest'anno... Di fatto nella giornata di sabato si è presentato il quadruplo delle persone rispetto a quanto ci si poteva attendere. Di conseguenza non si poteva fare entrare tutti, per i già citati problemi di sicurezza del Castello.

A quel punto cosa è successo?

Io stesso sono andato davanti al cancello ad avvertire che avevamo interrotto la vendita dei biglietti giornalieri, anche per motivi di ordine pubblico, dato che si era formata una coda lunghissima che non sarebbe stata smaltita a breve. Dalle quattro del pomeriggio poi la vendita dei biglietti è ripresa via via che i visitatori che erano entrati sono usciti per tornare a casa. Nel frattempo chi era in fila o se n'era andato, rinunciando, o aveva atteso alcune ore. Purtroppo non abbiamo potuto far niente di diverso, ed è una spiacevole situazione nella quale molte convention fumettistiche si sono bene o male trovate, come la New York Comicon o la San Diego Comicon. Anche a Lucca nella giornata di sabato la folla era immensa e si doveva attendere per ore sia per fare i biglietti sia per accedere agli stand.

Come vi ponete di fronte a chi vi accusa di disorganizzazione?

Finora il silenzio da parte nostra era dovuto alla volontà di non alimentare ulteriormente polemiche seppur motivate da un disagio comprensibile. Siamo però consapevoli che un'affluenza del genere comporta sempre e comunque dei disservizi, dato che, se avessimo fatto entrare chi attendeva fuori dal nostro cancello, oltre a creare ovvi problemi di sicurezza, non ci avrebbe coperto dal rischio di polemiche. Sia per quel che avrebbe riguardato un'ipotetica impossibilità di muoversi all'interno della fiera, sia per quel che riguarda, appunto, la mancata sicurezza.

Come pensate di ovviare a questi problemi, in futuro?

Non ci sposteremo dal Castello, questo è un punto fermo. Non lo faremo perché abbiamo puntato molto su questa cornice caratteristica e crediamo molto nel suo ruolo fondamentale. Abbiamo però in mente alcune idee, tutte da confermare, come ad esempio un'eventuale tensostruttura, forse sulla terrazza, ma come detto è ancora tutto allo studio. Non possiamo comunque promettere che il prossimo anno non ci saranno file, quelle sono inevitabili, ma cercheremo di limitare i disagi per quanto ci sarà possibile.

Passiamo adesso alle note positive di questa edizione. Cosa vi ha reso particolarmente orgogliosi quest'anno?

Beh, nonostante i problemi siamo orgogliosi dell'enorme affluenza di pubblico. Le nostre mostre sono poi sempre un nostro vanto, ma quest'anno più del solito, sia per gli autori coinvolti, sia per l'apprezzamento ricevuto a livello universale. Siamo anche molto soddisfatti della partecipazione degli editori, delle librerie e quant'altro, sia come stand che come accrediti. per non parlare degli ospiti di quest'anno.
Un altro aspetto che ci ha reso particolarmente orgogliosi è sicuramente il Comicon-Off che ha generato numerose mostre ed eventi di alto livello all'esterno della fiera. Alcuni di essi erano organizzati da noi stessi, mentre altri erano completamente gestiti da privati o organizzazioni esterne quali librerie di varia, caffè letterari, eccetera, il che non può che darci una grande soddisfazione. In particolare per quel che riguarda il Madre, il Museo di Arte Moderna di Napoli, chiaro segno di quanto siamo riusciti a portare il fumetto nella nostra città.

Sappiamo che è presto per parlarne in dettaglio, ma cosa possiamo attenderci dall'edizione del prossimo anno?

Per quel che riguarda gli ospiti e le mostre è troppo presto per parlarne, anche perché al momento non abbiamo nessuna conferma, ma ci siamo già messi in moto. Il tema del prossimo anno, Il Nero, essendo il colore principale del fumetto, rende tutto più semplice e allo stesso tempo più complicato, data l'ampia gamma di potenziali ospiti e temi per le mostre. Per adesso stiamo puntando in alto e speriamo che si concretizzi almeno il 50% delle nostre speranze.

Ringraziamo Claudio Curcio per la sua disponibilità


Riccardo Galardini
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