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Ivo Milazzo

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Diamo il benvenuto a Ivo Milazzo su Comicus. Motivo dell'incontro la raccolta delle firme per l'integrazione alla legge sul diritto d'autore promossa da Milazzo stesso. Parlaci di questa tua iniziativa personale.

Per l'esattezza sono solo il “testimonial” di questa battaglia, ormai decennale, che combatto insieme a centinaia di colleghi.
Questa è la terza volta che cerchiamo di richiamare l'attenzione del Governo in carica su una integrazione di legge che citi nello specifico anche la categoria degli Autori di Fumetti nella Legge sul Diritto d'Autore, scritta nel 1941.
Attualmente i fumettisti sono tutelati per derivazione, ma essendo il fumetto un “medium” come la scrittura, il cinema, la musica, la fotografia ed essendo la complementarietà inscindibile di due parti, una letteraria e una grafica, per comunicare l'emozione attraverso la narrazione, necessita di una normativa specifica che regolamenti e riconosca adeguatamente i diritti di tutti.
In Italia, il fumetto celebra quest'anno il centenario della sua esistenza ed è ora che i suoi creativi ottengano il dovuto riconoscimento dallo Stato a cui versano il proprio imponibile.

Come vi state muovendo stavolta?

La parte politica, oggi PD, che ci ha sempre sostenuto si è già attivata nella raccolta di firme degli esponenti l'arco parlamentare, e noi questa volta con UNA FIRMA PER IL FUMETTO vogliamo dimostrare la nostra assoluta volontà di supportarla con una lettera-appello sottoscritta, oltre che da fumettisti ben noti quali Milo Manara, Gianfranco Manfredi, Aldo Di Gennaro, Lorenzo Mattotti, Tanino Liberatore e tanti altri, anche da eminenti esponenti della cultura quali Vincenzo Cerami, Umberto Eco, Goffredo Fofi, Giulio Girello e Moni Ovadia.
L'incredibile è che otteniamo sempre un consenso politico trasversale, quasi ovvio, ma alla fine paradossalmente non raggiungiamo la meta per la tematica di scarso interesse o l'instabilità di Governo. In realtà sarebbe di grande riscontro mediatico/politico per chiunque riconoscesse questo diritto, minimo e privo di costi, a chi ha fatto sognare intere generazioni.
In primavera ci stiamo comunque organizzando per presentare delle forti iniziative.

Puoi anticiparcene qualcuna?

Sono allo studio diverse iniziative per le principali fiere del settore, come Torino Comics, il Comicon di Napoli, Mantova Comics, ecc… Il pezzo forte sarà però, se tutto va bene, la Fiera del Libro di Torino, per la quale cercheremo di coinvolgere i firmatari della lettera aperta (Eco, Cerami, Ovadia, …).
L'idea è quella di organizzare uno o più incontri per parlare delle realtà del mondo del fumetto. Sarà comunque un evento di grande mediaticità per far capire al meglio la funzione del mezzo di comunicazione.

Passando ad altri aspetti del tuo lavoro: è possibile un tuo coinvolgimento in qualità di guest star ad albi particolari di Sergio Bonelli Editore, ad esempio il Dylan Dog Color Fest o un Romanzo a Fumetti? Tornerai a deliziarci con la tua versione di Magico Vento?

In realtà sono uscito dalla Bonelli dopo il Texone e Magico Vento perché ero alla ricerca di qualcosa di diverso dalla serialità, quindi al momento direi di no.

Quali progetti possiamo attenderci nel futuro e quante possibilità ci sono per una nuova collaborazione con Berardi?

Insieme a Giancarlo Berardi sto cercando l'occasione migliore per la chiusura di Ken Parker, partendo dalla sua situazione di galeotto, anche se non sappiamo quando sarà proprio per l'impegno economico che comporta.
Ci sono poi tre/quattro iniziative di graphic novel all'orizzonte.
In occasione del 2009, ricorrenza della sua scomparsa, quella più urgente è su Fabrizio De Andrè, con i testi di Fabrizio Calzia. Non si tratta di una biografia sul personaggio, bensì un racconto che cercherà di tirare fuori il De Andrè più intimo, quello non ancora mostrato.
Poi una collaborazione con Dario Argento, la chiusura della miniserie de Il Boia Rosso con Francesco Artibani, ed un graphic novel con Carlos Trillo.

Sei soddisfatto della veste editoriale con la quale la Lizard Edizioni ha proposto il tuo Il Boia Rosso?

È evidente che la versione corretta sarebbe a colori, così come è uscita in Francia. Il problema è stato la tipologia di colorazione a computer, inadeguata per il mio tratto. Gli Humanoidi, a causa delle loro problematiche societarie, ci hanno restituito i diritti del personaggio, per cui contiamo di esaurire la produzione con la migliore proposta editoriale. La Lizard è stata acquisita da Rizzoli, quindi è possibile che i tre episodi vengano da loro riproposti in Italia nella nuova veste colorata ad acquerello, a tempo debito.

Quante possibilità ci sono per una nuova collaborazione con Berardi, oltre al già ventilato albo finale di Ken Parker?

Per ora non molte, anche perché lui è molto impegnato con la serie di Julia ed io, come vi ho raccontato, ho molti lavori in ballo e purtroppo non ho ancora imparato a disegnare… con più di una mano!

Ringraziamo Ivo Milazzo per la disponibilità.

Grazie a voi.



Riccardo Galardini
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