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Mario Alberti

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Ciao Mario e benvenuto su Comicus!

Grazie!

Puoi presentare Mario Alberti ai nostri lettori, come artista e come persona?

Artista è una parola un po' grossa per uno come me, almeno per come la intendo io. Mi piacerebbe arrivare a considerarmi tale ma ancora non ci siamo, mi accontento volentieri della qualifica di artigiano!
La mia è la ricerca di un rapporto "privilegiato" con la realtà che passi per il tramite del segno. È un rapporto che tende alla consapevolezza ed è guidato dalla passione, dovessi arrivarci davvero potrò considerarmi un artista… Alla fine conta però più di tutto sentirsi sul sentiero giusto, nel mio caso, non senza indecisioni tentazioni altre e ripensamenti, raccontare storie disegnando.
Rimando comunque alla lettura di "Lettere a un giovane poeta" di Rainer Maria Rilke per uno spunto interessante a riguardo. Buono anche per chi mi domanda cosa ci vuole a fare i fumetti.
Come persona preferirei fossero altri a parlare di me, come fumettaro nasco su Fumo di China nel '91 con la mia Holly Connick per approdare all'Intrepido prima e alla Bonelli, sulle pagine di Nathan Never, poi. E poi ancora in Francia con Morgana e Redhand.

Prima di approdare su X-Men/Spider-Man ai lavorato a svariate copertine DC. Come sei stato "scoperto" in USA?

Sinceramente non lo so. Credo abbia influito il fatto di lavorare con Kurt Busiek, in termini di esposizione del mio lavoro negli States: Kurt aveva da poco preso la guida di Aquaman quando la DC ha iniziato a chiedermi copertine. Gli "Humano" avevano già fatto un tentativo di pubblicazione oltreoceano con Morgana, anche ben accolto dalla critica, ma lì il mercato per i cartonati è minuscolo e l'esperimento fu subito fermato. Posso dire però che Chris Claremont conosceva Morgana ed è venuto a farci i complimenti a Angoulême… Un bel momento!

La miniserie abbraccia quattro ere diverse della storia dei personaggi: conoscevi già queste diverse incarnazioni di Spider-Man e gli X-Men?

Io leggevo solo l'Uomo Ragno da piccolo (ho smesso poco dopo la morte di Gwen, direi). Per il resto sono all'oscuro di tutto. Anzi: ero, ora mi sono aggiornato, grazie soprattutto a Wikipedia!

Che riferimenti e ricerche hai fatto per identificare il look dei personaggi dell'epoca?

Mi sono letto diversi numeri passati, soprattutto indicati da Chris. Devo dire che la coerenza grafica non è proprio imperante nei comics e alle volte si deve operare delle scelte, ma ho sempre cercato di essere il più fedele possibile alla rappresentazione originale di ciascun personaggio.

E per quello che invece riguarda le mode e i costumi che cambiano nel corso degli anni? A cosa hai fatto riferimento?

Internet è una fonte di documentazione inesauribile e ormai privilegiata per rapidità e semplicità, per cui Google e Wiki prima di tutto, ma anche film. Mi sono rivisto una quantità di film, soprattutto degli anni '70 anche perché in quegli anni hanno fatto dei capolavori. Penso a "Midnight Cowboy", "Il laureato", "Un pomeriggio di un giorno da cani"… la lista è lunghissima e si limita solo ai film di ambientazione urbana. Per la Las Vegas del '70 ho trovato un film amatoriale su YouTube! Pensa te.

Come si è svolto il lavoro con lo scrittore della miniserie Christos Gage? Siete stati in contatto diretto? Che consigli ti ha dato?

Christos Gage è bravissimo! Non solo mostra una conoscenza enciclopedica di tutto ciò che è Marvel, ma ha la capacità di caratterizzare un personaggio con una battuta e riesce a giocare con il ritmo della storia benissimo. Saranno i tempi televisivi che gli hanno fatto da scuola!
Purtroppo non ho ancora avuto occasione di incontrare nessuno di persona, il lavoro è fatto tutto via mail, ma spero di riuscire a trovare il tempo di andare negli States l'anno prossimo.
Consigli non ne ho avuti da nessuno in realtà, anche quando li ho chiesti: credo mi abbiano contattato proprio per il mio modo di lavorare, magari abbastanza main-stream in Europa, ma molto inusuale per loro, e probabilmente nessuno ha voluto correre il rischio di influenzarmi.

In questo periodo abbiamo tantissimi italiani a disegnare per la Marvel. Hai dato un'occhiata ai lavori dei tuoi connazionali? Cosa ne pensi?

Penso che siano bravissimi, proprio tutti, e che la carta vincente sia un certo staccarsi, chi più chi meno, dai cliché statunitensi. Non conosco in modo approfondito tutta la produzione americana, ma mi sembra di vedere una certa omogeneità stilistica, e questo mi fa pensare che per un editore un bravo autore capace di uscire dal coro sia merce preziosa, più facile da trovare oltre "confine". Per quanto i riferimenti possano essere gli stessi per molti disegnatori europei (penso anche alla scuola serba) che magari hanno coltivato fin da piccoli il sogno di arrivare alla Marvel o alla DC, la cultura in cui sono cresciuti è diversa da quella di un americano e alla fine questo fa la differenza. Non faccio un discorso di qualità ma di sensibilità diverse.

Qual è la cosa che ti ha dato maggior soddisfazione disegnare in questa miniserie?

Fare l'Uomo Ragno! Che domanda! Mi sono iscritto al liceo scientifico sperando di essere morso da un ragno radioattivo!

In Italia con la Bonelli, in Francia con Morgana e Redhand, e ora in America con Spider-Man/X-Men. Stai girando un po' il mondo! come cambia a livello di clima e lavoro, il disegnare per Paesi così diversi?

In effetti mi manca solo il Giappone, credo! Mi piace provare cose diverse, stimoli diversi, e alla fine ritrovare comunque me stesso.
La differenza maggiore l'ho provata lavorando in Francia, lavorare per Bonelli e per Marvel hanno più cose in comune di quanto uno possa pensare. Questo perché in entrambi i casi il prodotto è popolare e periodico con tutti i vincoli di censura, rapidità di esecuzione, leggibilità che ne conseguono.
Il clima di lavoro: sono sempre riuscito a instaurare un rapporto che andasse oltre il lavoro con le persone con cui ho collaborato, tranne che in America. I rapporti lì sono, per forza di cose, un po' più impersonali, e mi dispiace.

A cosa stai lavorando ora e a cosa ti piacerebbe lavorare?

Sto ancora finendo la mini per Marvel. Ho l'acqua alla gola. Anzi per essere precisi mi sono comprato uno snorkel molto lungo. Ma molto, e non è acqua quella in cui mi trovo.
Poi farò Morgana 5. E dopo non so, ci sono un sacco di proposte che sto valutando ma non ho ancora deciso niente.

Grazie per la tua disponibilità e in bocca al lupo per tutto!

Crepi! Grazie a voi!


Gianluca Reina
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