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Intervista a Steve Rude

Intervista a cura di Gennaro Costanzo, Marco Rizzo, Fausto Ruffolo, Francesco Vanagolli.

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Ciao Steve, puoi parlarci della tua nuova avventura con la tua casa editrice Rude Dude?

Ne dubito. Non ho ancora trovato un partner per questo tango che non abbia due piedi sinistri.

La tua nuova casa editrice non ti potrà permettere di lavorare per altri editori?

Beh, la scaletta per la mia Rude Dude mi impegnerà per tanto tempo (incrocio le dita). Tutto quello che c’è nell’azienda è quello su cui preferisco lavorare, e sono tremendamente eccitato per i prossimi quindici anni della mia carriera tra Nexus, The Moth e Amazing Dude Tales.

Ultimamente hai lavorato molto con la Marvel. Com’è lavorare su personaggi che non sono di tua proprietà? Quali di questi preferisci?

Come stavo alla Marvel dipendeva solitamente da chi era l’editor. Quelli che mi tenevano a freno e mostravano giudizi poveri erano i miei meno preferiti. L’editor e lo scrittore erano ottimi specie quando non mi seccavano con le nuove politiche anti-fumo della Marvel o altre idiozie simili.

Hai lavorato quasi esclusivamente su fumetti di super-eroi o di sci-fi. Ti piacerebbe disegnare altri generi (ad esempio horror, spy-story, guerra o romance)?

Sì, infatti molte delle storie che appariranno su Amazing Dude Tales avranno molti racconti dei generi che hai appena menzionato.

Ci dai qualche anticipazione sui prossimi numeri di Nexus e The Moth?

Vi dico solo una cosa… tenetevi alle sedie, io e Mike Baron siamo stra-carichi!

Sembra che ti ispiri molto alle opere di Andrei Loomis. Come riesci a mescolare il suo stile classico con il dinamismo dei fumetti di fantascienza e di supereroi?

Beh, Alex Raymond lo ha fatto con Flash Gordon. Ed è il “Loomis” del mondo dei fumetti e delle strisce. Con me, è tutto sulle mie influenze di gioventù, Kirby, Romita, Loomis e Tooth dai suoi schizzi per i cartoni animati, uniti in uno.

Pensiamo che tu sia nato per disegnare Superman. A quando un nuovo progetto sull’Uomo d’Acciaio?

La DC è stata tanto gentile da offrirmi Batman appena ho cominciato con la Rude Dude Productions. È abbastanza vicino? In verità, fare Superman nello stile Fleischer sarebbe un mio sogno. Per rendere tributo ai suoi creatori, Joe e Jerry [Shuster e Siegel, inventori del personaggio, NdR], 70 anni dopo.

Sei un autore completo, ma spesso collabori con altri. Chi è lo scrittore con cui ti sei trovato meglio?

Scrittore preferito? Mike Baron. È il migliore.

Sia per la Marvel che la DC, hai lavorato sempre su storie di impianto classico, considerando le caratteristiche del tuo stile. Ti vedremo mai su nuovi personaggi o nuove serie di queste major, raccontando storie non ispirate al passato?

Ne dubito. Anche perché il mio destino è in tutto quello che sto realizzando alla Rude Dude, tanto nei fumetti quanto per il mio futuro. Ne sono molto entusiasta.

A tale proposito, pensi che le particolarità del tuo stile siano penalizzanti per storie dal taglio moderno, o, al contrario, siano un vantaggio che fa la differenza rispetto agli altri artisti?

Credo che i disegnatori di fumetti di oggi stanno per implodere. Per quanto ancora la gente può apprezzare quell’aspetto giovanile e disgustoso e super-muscoloso nei loro supereroi con storie dal contenuto progettato per riflettere il notiziario delle 6? Non è roba per me. Se volete fumetti senza budella, sangue e vene su vene, e storie con contenuti emozionanti, drammatici e ispiratori, date un’occhiata a quello che “the Dude” sta realizzando. Potrebbe piacervi.



Gennaro Costanzo
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