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Intervista a David Finch

Intervista a cura di: Andrea Gadaldi, Riccardo Galardini, Danilo Guarino, Marco Rizzo.

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Ti piace proprio Moon Knight, non è vero? Perchè sembra che tu ti diverta un sacco a lavorarci.


Si, ogni volta che MK appare sull’albo, quella è la mia pagina preferita. In più lui è cosi oscuro e incasinato. Quel tipo di personaggio che proprio mi affascina.

MK rappresenta il rilancio di un personaggio sicuramente minore. Perché hai scelto questo progetto?

Ho sempre amato questo personaggio e volevo davvero avere l’opportunità di disegnarlo. Come ho detto prima, ho sempre disegnato personaggi oscuri e scontrosi e MK rientra assolutamente in questa definizione.

Le vendite non mentono. Il rilancio è stato un successo. Secondo te qual è il motivo?

La Marvel ha fortemente pubblicizzato il lancio dell'albo e questo ha assolutamente aiutato. Inoltre Charlie Huston è uno straordinario scrittore e ha giocato un ruolo importante nell’alzare le vendite della serie.

Il tuo stile è adatto ai temi horror e pulp. Qualche speranza di vederti coinvolto nel rilancio di qualche serie Marvel degli anni 70?

Al momento sto aspettando uno script di Cebulski con protagonisti Lilith e Dracula, su cui non vedo l’ora di cominciare a lavorare.

E’ innegabile che la tua popolarità sia salita alle stelle con la run su Avengers e New Avengers. Cosa ci puoi dire di questa esperienza? Il tuo stile è stato influenzato da questa popolarità?

Lo è stato, perchè ho avuto così tanta attenzione e critiche che mi hanno aiutato a capire le cose che stavo facendo nella maniera sbagliata e correggerle.

Durante la run hai lavorato con Bendis, con cui hai già lavorato su Ultimate X-Men. Com’è stato lavorare con lui? Sei stato influenzato dal suo stile e, se sì, come?

Ho amato lavorare con Brian Bendis. Lui è stato ed è tutt’ora uno dei miei scrittori preferiti ed ha avuto un impatto sul mio stile. Brian scrive sceneggiature molto fitte e questo mi ha spinto a controllare il modo in cui imposto le vignette e le tavole.

Andare d’accordo con lo scrittore è importante per il tuo lavoro?

Assolutamente, in effetti potrei dire che è fondamentale. Non posso lavorare con un scrittore con cui non posso comunicare. O con qualcuno con cui non ho un rapporto.

Ho un piacevole ricordo di Ascension. Quanto è stata importante la tua esperienza alla Top Cow nel formare il tuo stile?

Penso che si possa dire per certo che quelli sono stati gli anni della mia formazione. Lavoravo in un ambiente assieme a molti giovani e ambiziosi artisti, e certamente ognuno di noi traeva ispirazione dall'altro. È stata una grande esperienza per tutti noi.

Chi sono stati e chi sono gli artisti che ti hanno influenzato nella tua carriera?

Marc Silvestri, Frank Frazetta, Kevin Nowlan, Simon Bisley, John Romita Jr., Adam Kubert, Dale Keown, Travis Charest, Todd McFarlane, Mike Mignola, Milo Manara, Kelley Jones, e mi fermo qui, ma, credimi, ce ne sono un sacco e probabilmente alcuni sono più importanti per me di quanto siano quelli sulla lista, ma è sempre così, non riesci a ricordare un nome quando ne hai bisogno

Puoi rivelarci qualcuno dei tuoi progetti per il prossimo futuro?

Al momento sono al lavoro su un numero di Fallen Son con Jeph Loeb, poi passerò alla storia di Lilith di C. B. Cebulski e poi un numero di Hulk con gli Young Avengers, di nuovo con Jeph Loeb.



Gennaro Costanzo
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