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Giovanni Fabris

Giovanni Fabris

Ritorno alla Terra 2

Trasferirsi in un altro paese è sempre un cambiamento molto importante, in particolare quando dalla comoda ma caotica città si passa alla tranquillità e alle consuetudini della campagna. È questo genere di “avventura domestica” che ci viene raccontato in Ritorno alla Terra, un’esperienza vissuta in prima persona dal disegnatore Manu Larcenet.

Dopo aver visto nel primo tomo il trasloco di Manu e della compagna Mariette nel piccolo borgo di Rapanel, i primi incontri/scontri con la vita di campagna e la schiera di stravaganti abitanti che vivono nel paesino, in questo secondo volume la storia riprende esattamente da dove si era interrotta: la figlia della coppia di protagonisti, Nasturzia, è nata da poco e i due neo genitori sono alle prese con i mille problemi che accudire un figlio comporta. Oltre alle gag della turbolenta bimba, assisteremo alla folle campagna elettorale del sindaco, Manu, alle prese con il suo nuovo blog e l’arrivo di strani visitatori provenienti nientemeno che da Atlantide.
Ovviamente ritorneranno tutte le esilaranti sagome a cui ci si era affezionati nel precedente volume, come la vecchia signora Morte-Mont, sempre pronta a dispensare consigli e detti popolari, il taciturno padrone di casa Henri e l’ex sindaco diventato santone; al gruppo si aggiungerà anche lo sceneggiatore Jean-YvesFerri, fuggito in campagna alla ricerca di ispirazione e deciso a tutti i costi a terminare la trama di Ritorno alla Terra.

Lo schema da strisce alla Peanuts, con mini sketch da non più di sei vignette, continua anche in questo volume e si presta perfettamente alla comicità leggera e quotidiana della trama. I protagonisti affrontano situazioni e guai giornalieri in cui ci si può ritrovare con facilità, e alla fine di ogni gag è difficile non rimanere almeno con un sorriso. La familiarità dei testi e degli ambienti crea un legame forte fra autori e lettori, ed è proprio questa connessione a far appassionare e divertire, rendendo Ritorno alla Terra un fumetto tutto da gustare.
Il tratto semplice e minimale di Larcenet costruisce un mondo particolare e intrigante, che non fa che migliorare il rapporto confidenziale con chi legge; le esilaranti espressioni e caratterizzazioni che conferisce ai personaggi, inoltre, sono una continua garanzia di risate: uno su tutti l’ex sindaco eremita, vestito solamente della propria lunghissima barba e sempre accompagnato dal suo fedele ombrello volante. Una nota di merito va anche alla colorazione delle tavole, che si sposa alla perfezione con il disegno e lo esalta in ogni vignetta.

Ritorno alla Terra è, in sostanza, un fumetto atipico, forse distante dai canoni del mainstream attuale, ma di sicuro un’opera degna di nota, che è in grado di far entusiasmare e divertire ad ogni pagina, senza alcuna pretesa di essere un capolavoro. Insomma, un sicuro rimedio contro la tristezza, una lettura che vi potrà tirare su di morale anche nelle giornate più grigie.

Chi ha paura delle anteprime?

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Teaser e anteprime a raffica per la Casa delle Idee, che ha diffuso le prime immagini dei maggiori eventi in uscita questa primavera.

Si parte naturalmente dal maxi evento Fear Itself, la miniserie di sette numeri scritta da Matt Fraction e disegnata da Stuart Immonen, che narrerà gli avvenimenti principali dello scontro con la Paura stessa. Protagonisti centrali della vicenda saranno Steve Rogers e Thor, che, con l’aiuto dei compagni Vendicatori, e non solo, cercheranno di sconfiggere il Dio della Paura alleato con il nuovo Teschio Rosso, Sin, la figlia dello storico criminale nazista.

Come di consueto anche le altre testate Marvel saranno interessate da varie tie–in, che mostreranno le reazioni degli altri eroi di fronte allo sconvolgimento imminente; in particolare Fear Itself: Homefront illustrerà gli effetti che la catastrofe avrà sui cittadini comuni, ma anche su personaggi secondari come il rinato Speedball, ancora segnato dal disastro di Stamford.

Anche la nuova testata dedicata a un Ercole non più immortale, Herc del duo Fred Van Lente & Greg Pak, sarà interessata dalla Paura stessa, con il Principe della Forza armato di tutto punto per la lotta contro i seguaci del defunto fratello, Ares.

Infine, altre due serie molto attese, seppur quasi per nulla toccate da Fear Itself, sono Deadpool Family, che vedrà il folle mercenario coadiuvato da un’intera schiera di parenti con tanto di cane, squilibrati almeno quanto lui, e Skaar: King of the Savage Land, in cui si svolgerà la battaglia per il trono della Terra Selvaggia fra il figlio di Hulk e il precedente sovrano, Ka–Zar.

Aquaman riemerge con una nuova serie

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bd_20_aquaman_02Dopo qualche anno di assenza, sia fisica nella finzione, che cartacea con una sua testata, Aquaman torna alla ribalta con una propria serie regolare, annunciata al MegaCon dal deus ex machina DC Geoff Johns, che ne curerà anche i testi.

Figura creata nel 1941, il Re di Atlantide ha avuto continui alti e bassi durante la sua vita editoriale: l’ultima sua apparizione risale al 2007 con il ciclo Sword of Atlantis, alla fine del quale Arthur Curry si sacrifica per salvare il suo regno. Tre anni dopo viene resuscitato proprio dallo stesso Johns come Lanterna Nera durante Blackest Night e in seguito recita un ruolo centrale nel successivo Brightest Day, ora in corso in Italia. Il Chief Creative Officer ha rivelato alla convention di Orlando che, dopo il prossimo crossover Flashpoint, prenderà le redini di Aquaman, eroe da lui sempre apprezzato e considerato “uno dei personaggi di serie A di casa DC”.

Johns ha descritto la serie come una continuazione degli eventi di Brightest Day, con molti dei protagonisti che rimarranno dei punti cardine delle varie trame: vedremo, perciò, al fianco di Aquaman la sua consorte Mera, il villain Black Manta e il nuovo adolescente Aqualad, che avrà un ruolo centrale per tutto il DCU. “È bellissimo che questi personaggi abbiano finalmente un po’ di attenzione e popolarità. In Brightest Day Arthur è stata la figura che mi sono divertito di più a raccontare, perché è un character con enormi potenzialità narrative. La gente conosce il personaggio, spesso lo prende in giro, ma non si sanno una marea (scusate il gioco di parole) di cose su di lui. Proprio per questo mi sono venute in mente un sacco di idee e storie”.

Le trame non si limiteranno, ovviamente, alla tipologia classica vista durante Brightest Day, ma seguiranno diverse direzioni che non mancheranno di stupire molti lettori. L’interesse dell’autore per il Re di Atlantide nasce parecchio tempo fa e l'universo sottomarino dell'eroe ha per Johns lo stesso fascino e le stesse attrattive di quello di Lanterna Verde, altra figura a lui molto cara. “Il mondo di Aquaman è così intrigante: mentre Hal Jordan esce dalla Terra per esplorare lo spazio, Arthur scende nelle sue profondità oceaniche, un luogo che tutt’oggi rappresenta una frontiera e regala nuove scoperte ogni giorno. C’è un intero cosmo da scoprire là sotto”. Il collegamento fra questa realtà inesplorata e quella della superficie sarà un punto fondamentale della serie e l’autore intende far trovare ad Aquaman il suo vero posto nell’universo DC.

Un altro tema centrale, per il suo profondo legame con il personaggio, sarà l’ambiente, “una questione primaria per Arthur, che fa intimamente parte del suo essere. Bisogna fare attenzione, però, a non essere pedanti”. Infine, Johns ha aggiunto che, riguardo all'argomento ecologico, accadrà a breve un evento che porterà Aquaman a confrontarsi con questa tematica così attuale: “Dico solo questo: è tutta questione di responsabilità”.

La Pantera Americana

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Attenzione! La seguente news potrebbe contenere spoiler!

american_panther"Fear Itself", il maxi crossover che sta per sconvolgere l’universo Marvel nei prossimi mesi, sarà una svolta cruciale per ogni supereroe e uno dei cambiamenti più radicali vede protagonista Pantera Nera, da qualche tempo ospite sulle pagine de L’Uomo senza paura per sostituire un Matt Murdock alla ricerca di nuove motivazioni.

Il re del Wakanda, infatti, è ora il protettore di Hell’s Kitchen, fermamente deciso, dopo la perdita dei suoi poteri, a riflettere sul suo ruolo di sovrano e avatar della Pantera. Su richiesta dello stesso Devil, che ne condivide i dubbi e il bisogno di meditazione solitaria, T’Challa decide di combattere il crimine e salvare gli innocenti in uno dei quartieri più malfamati di New York.

La Grande Mela non sarà, però, esente dalla devastazione che la Paura stessa porterà su tutto il mondo e, al fianco degli altri eroi Marvel, anche Pantera Nera sarà costretto ad affrontare i suoi demoni più grandi, impresa resa ancor più difficile dalla momentanea perdita di sicurezza del sovrano africano.

Non è ancora chiaro come questo evento influirà sulla vita del nuovo Uomo senza Paura, ma è confermato il team creativo che si sta tutt’oggi occupando della serie, ovvero David Liss ai testi e Francesco Francavilla alle matite. Tuttavia proprio quest’ultimo ha tratteggiato la prima immagine del Pantera post-"Fear Itself", nella nuova identità di American Panther. T’Challa abbandonerà la sua storica lealtà al proprio paese e al proprio popolo per abbracciare gli ideali a Stelle e Strisce? La risposta sulle pagine di The Man without Fear quest’estate.

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