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Giovanni La Mantia

Giovanni La Mantia

Bonelli, uscite della settimana

  • Pubblicato in News

Nel periodo compreso tra il 7 e il 13 maggio Sergio Bonelli Editore manda in edicola quattro albi, equamente divisi tra novità e ristampe.
Su Tex prosegue la vicenda iniziata nello scorso numero con i mirabili disegni di Ernesto García Seijas e su Shanghai Devil approdano i pennelli di Raffaele Della Monica.
Le riproposte, ristrutturate secondo la particolare confezione delle collane, vertono su Nathan Never con i numeri 52-53-54 della serie originale raccolte nella Grande Ristampa e Dylan Dog con una classica avventura illustrata da Bruno Brindisi nel cartonato bonelliano della Collezione Book.


8 maggio

Tex619

TEX #619 - Le miniere di Canaan
di Mauro Boselli ed Ernesto García Seijas
Il sedicente colonnello Ramos, proprietario delle miniere di rame di Canaan, dove impiega come manodopera schiavi indiani, spadroneggia in quella remota regione della Sonora. Tex scopre che il tenente Castillo e la sua piccola guarnigione di rurales possono fare ben poco per opporsi a Ramos e ai suoi cento pistoleros, ma promette il suo aiuto. Prima, però, insieme ai suoi Navajos, deve aiutare gli Zuni a tornare nei loro villaggi sulle montagne. E una nuova, imprevista minaccia sconvolgerà i suoi piani...


9 maggio

NathanNeverGrandeRistampa18

NATHAN NEVER Grande Ristampa #18
• Bersaglio umano
di Michele Medda e Stefano Casini
Il procuratore, Roger F. Sawyer, che indaga su politici sospettati di corruzione e collegati a un misterioso Golf Club, riesce a ottenere da Nikos Tavoularis una lista di nomi, insufficiente però a far proseguire le indagini. Sawyer si interessa a Paul Verheiden, un ricordante in possesso di ulteriori informazioni, braccato da alcuni killer. Verheiden, però, non fidandosi di Sawyer, si affida alla protezione di Nathan
Never e chiede di essere consegnato al procuratore Sara McBain, ex amante di Nathan, in missione su Melpomene...
• Partita mortale
di Michele Medda e Stefano Casini
Nathan, Andy Havilland e Al Goodman, insieme agli uomini della procura guidati dalla bella Ute Hermann, portano Verheiden nel carcere abbandonato di Mountchrist. Durante la missione di protezione di Verheiden, però, Andy perde il controllo dei nervi e malmena il ricordante. Nel frattempo, lo spietato Mejek prepara un assalto in forze al carcere, servendosi di speciali tute a "effetto camaleonte" rubate all'esercito, le quali permettono a chi le indossa di diventare pressoché invisibile...
• Bauhaus killer
di Stefano Piani/Alberto Ostini e Roberto De Angelis
Il bizzarro Super Hacker, criminale informatico, minaccia la distruzione di tutte le opere del Metropolitan Museum se non gli verrà pagata la somma di un milione di crediti. I responsabili del museo richiedono l'intervento di Nathan e Sigmund, i quali scoprono e catturano Super Hacker, alias Igor McNally. Ma McNally è l'unico a conoscere il modo per fermare Bauhaus Killer, un assassino seriale che prende di mira artisti famosi, e svelerà il sistema per arrestarlo, a patto di essere messo in libertà...


10 maggio

ShanghaiDevil8

SHANGHAI DEVIL #8 - Atto di coraggio
di Gianfranco Manfredi e Raffaele Della Monica
Di ritorno a Shanghai, Ugo non riuscendo a sfuggire al rigido controllo del boxer Goh, cerca di farselo alleato e lo coinvolge in un'azione spericolata contro la marina tedesca. Così Ugo indossa di nuovo i panni di Shanghai Devil e Goh impersona un nuovo eroe mascherato, subito battezzato Ninja Shooter dalla stampa. Intanto nel locale notturno Fying Dragon, si esibisce una nuova star: Lady Jane Stanton, inviata in città dai servizi segreti inglesi.


12 maggio

DylanDogCollezioneBook192

DYLAN DOG Collezione Book #192 - Macchie solari
di Pasquale Ruju e Bruno Brindisi
Il ricevitore di Islington è un potente catalizzatore, un varco attraverso cui si riversano sulla Terra i sinistri alfieri di un inarrestabile contagio. Cosa unisce le perturbazioni che, periodicamente, sconvolgono la superficie del Sole all'aumento di suicidi, atti di violenza, incidenti che, da qualche giorno, stanno letteralmente devastando Londra? Il professor Saltzman crede di saperlo e rende partecipe delle sue teorie un insolitamente scettico Dylan Dog. Ma questo è il momento peggiore per riscoprire le virtù della Ragione, e l'Indagatore dell'Incubo precipiterà, insieme all'eccentrico scienziato e a sua figlia June, in un orrore senza fine…

Revolution Complex

Sergio Álvarez, Fernando Blanco, Josep Casanovas, Damián, Danide, Giovanni Di Gregorio, Javier Hernández, Homs, Kano, Jordi Lafebre, Artur Laperla, Pepe Larraz, Moran, Jordi Pastor, Marcos Prior, Radop, Paco Redondo, Sagar, Dani Serrano, Claudio Stassi, Miguel Ángel Vázquez, Villa.

Non è una statistica sugli artisti di stanza a Barcellona, ma il lungo elenco di nomi coinvolti in questa meritoria iniziativa di Norma Editorial che si prefigge di raccontare prodromi, avvenimenti, sviluppi e congetture sul movimento degli Indignados, in origine i giovani spagnoli in lotta per i loro diritti e il loro futuro quotidiano. Un movimento che negli ultimi mesi si è sempre più diffuso nell'area dell'Euro inglobando il comune malcontento verso una classe dirigente incapace di garantire una stabilizzazione concreta della forza lavoro e dei cittadini tutti, sempre più preoccupati per l'avvenire incerto.

L'Editoriale Aurea traduce nel nostro idioma questo fondamentale volume-raccolta di scritti e storie che, per mezzo del fumetto quale linguaggio universale facilmente esportabile, racconta la quotidianità di chi è chiamato suo malgrado a confrontarsi con la crisi economica.
Trentatré situazioni proposte tramite i più svariati schemi narrativi e stili grafici di cui il medium  dispone: dall'intervista documento alla vignetta satirica, dalla scarna cronaca al graphic journalism più alto, dalla parabola sociale all'allegoria, fino alla breve e lucidissima lezione di economia,  in un singolare unicum di emozioni, tranches de vie, condite da forti dosi di ironia e dove, a fianco della disperazione e della rabbia, non manca un anelito di speranza.

Tra gli autori di Revolution Complex vi sono anche due italiani che da tempo hanno scelto la Spagna quale realtà da vivere. Di Gregorio e Stassi, insieme ai loro colleghi più o meno noti al pubblico del nostro Paese - alcuni dei quali visti nella maxi serie Dedicato a Barcellona vista sul settimanale Skorpio - forniscono diversi spunti di riflessione e informazioni, punti di partenza e pezze d'appoggio per crearsi una propria opinione sul movimento, al di là di ogni personale inclinazione ideologica.

Buona l'edizione italiana - da libreria più che da edicola - nonostante l'utilizzo di una carta non proprio pregiata e di un lettering in cui spiccano gli accenti acuti tipici della lingua spagnola, che in italiano risultano fuori posto pur senza disturbare eccessivamente la lettura. Maggiori pregi derivano da una cura tipografica migliore degli standard soliti dell'editore romano nel segmento degli albi monocromatici e dal prezzo accessibile (migliore anche dell’edizione originale) e da una confezione in brossura con cuciture e bandelle.
Una lettura che difficilmente si potrà gustare in pochi minuti, talmente è densa, e affatto confusionaria a dispetto della miriade di stili che saltano immediatamente all'occhio. Interessanti anche le prefazioni e la postfazione che fanno da corollario a questo volume, volume assolutamente da leggere perché l'informazione può essere fatta - e bene - anche tramite l'immediatezza del fumetto.

Bella & Bronco: Chronocomix

  • Pubblicato in Focus

Go west

bellaebronco1Bella & Bronco è stata un'avventura editoriale sfortunata ma apprezzata a posteriori. La sua diversità consisteva anzitutto nell'aspetto: un albo bonelliano di 21 x 26 centimetri e appena 64 pagine, così differente dal familiare formato, non si era mai visto presso lo storico marchio meneghino.
L'autore è colui che, insieme al decano Gianluigi Bonelli, ha fornito tanta quantità quanto qualità al fumetto western italiano: Gino D'Antonio, il creatore della fantastica epopea della Storia del West. D'Antonio oltre a scrivere tutti gli albi della collana ne è anche il creatore grafico, il copertinista, il disegnatore del primo numero e l'autore dell'immagine posta a pagina 2 come riassunto delle puntate precedenti. Un vero deus ex machina.
I disegni interni sono realizzati da uno staff di artisti variegato ma abbastanza omogeneo. Da una parte il fido collaboratore Renato Polese, autore di molti capitoli della succitata SdW, che si aggiudica la realizzazione di ben 9 albi, dall'altra altri onesti artigiani che si spartiscono i rimanenti 6: Alessandro Chiarolla, Giovanni Freghieri e i fratelli Gaetano e Gaspare Cassaro.

La storia si svolge durante gli anni della guerra di secessione americana, i protagonisti sono un duo a prima vista male assortito: Bella è una donna forte e niente affatto docile né sottomessa come apparivano
solitamente le rappresentanti del gentil sesso nell'ambientazione western fino a quegli anni. Bronco è invece un pellerossa ormai aduso al vivere comune del luogo, anch'egli dal carattere spiccato e per nulla compiacente, financo petulante nel suo sfoggio culturale.
Le spalle più interessanti sono un agente della Pinkerton di nome Hasselmann e padre Pierre, il religioso che ha cresciuto Bronco.
I due character principali si incontrano nel saloon della bionda protagonista e l'uomo ne diviene socio e amante, vivendo storie movimentate e divertenti da leggere.

Le vicende raccontate in parte ricalcano stilemi classici del genere e del periodo storico, ma con la personalità tipica delle avventure narrate da uno scrittore di razza quale era D'Antonio.
Le location sono varie, dal Missouri di partenza alla Florida raggiunta in battello, dagli accampamenti pellerossa ai fortini militari. E ancora il deserto infuocato e San Francisco con la sua Chinatown, la giungla panamense e la Sierra Nevada, il tremendo carcere di Raversburg e il ritorno a Frisco, fino al Messico quale ultima meta attraverso altri rocamboleschi cambi di scena.

Recentemente le avventure di Bella & Bronco sono state ristampate dalle Edizioni If di Gianni Bono, che hanno riproposto l'intero corpus in soli 5 volumi, nei numeri da 39 a 43 di "Storia del West presenta".



scheda #21
BELLA & BRONCO
Daim Press (oggi Sergio Bonelli Editore)
albi brossurati di 68 pagine in bianco e nero - pubblicati 16 numeri

1. I LESTOFANTI - Gino D'Antonio (7/1984)
2. CACCIA AL LADRO - Gino D'Antonio & Renato Polese (8/1984)
3. ACQUE DEL SUD - Gino D'Antonio & Alessandro Chiarolla (9/1984)
4. TERRA SELVAGGIA - Gino D'Antonio & Renato Polese (10/1984)
5. SQUILLI DI BATTAGLIA - Gino D'Antonio & Renato Polese (11/1984)
6. SABBIE ARDENTI - Gino D'Antonio & Renato Polese (12/1984)
7. LA SCARROZZATA - Gino D'Antonio & Alessandro Chiarolla (1/1985)
8. FACCE FALSE - Gino D'Antonio & Renato Polese (2/1985)
9. PANAMA - Gino D'Antonio & Renato Polese (3/1985)
10. PERICOLO GIALLO - Gino D'Antonio & Gaetano e Gaspare Cassaro (4/1985)
11. L'UOMO DELLA SIERRA - Gino D'Antonio & Giovanni Freghieri (5/1985)
12. TRADIMENTI - Gino D'Antonio & Renato Polese (6/1985)
13. PASSO DI CORSA - Gino D'Antonio & Renato Polese (7/1985)
14. SINFONIA MORTALE - Gino D'Antonio & Alessandro Chiarolla (8/1985)
15. PISTA ROSSA - Gino D'Antonio & Giovanni Freghieri (9/1985)
16. MESILLA - Gino D'Antonio & Renato Polese (10/1985)

Dylan Dog Color Fest 8 - Historieta

Verrebbe da dire "tanto rumore per nulla"...
L'ottavo numero della testata semestrale a colori dedicata all'Indagatore di Craven Road, in formula tematica come accade nella prima uscita dell'anno poiché dedicato alla scuola latinoamericana, non sfrutta appieno il potenziale richiamo internazionale offerto dalle guest star a causa dell'ormai annoso problema legato alle sceneggiature poco accattivanti.
L'unica eccezione, ancorché trattata in maniera rapida per lo spazio concesso, è costituita da "La grande nevicata" scritta da Luigi Mignacco per i disegni dell'artista più atteso dal pubblico degli appassionati: Enrique Breccia. Si tratta di un omaggio-citazione alla celebre storia de "L'Eternauta", il capolavoro di Héctor Oesterheld e Francisco Solano López - che ha visto anche una versione firmata da Alberto Breccia, padre di Enrique - ben noto ai lettori. Un bignami di situazioni e tematiche dall'opera originale interpretate dall'Old Boy e da un'inedito Juan Salvo (qui nei panni della dottoressa Sean O'Safe) che l'eccellente artista argentino tratta con grande rispetto e personalità, costruendo tavole d'impatto, pur se non appare al top della sua bravura.

La seconda parte dell'albo ("Persecuzione dall'aldilà", sceneggiatura di Pasquale Ruju) è un'innocua storiella di fantasmi e di una bad girl arrivista difficile da contenere per il cangiante Dylan Dog tracciato da un Lito Fernández non molto in forma e in vena di citazioni grafiche, per di più penalizzato da una colorazione eccessivamente coprente.
"Un patto diabolico", opera di Giovanni Gualdoni e Alfonso Font, è lieve e piuttosto gradevole. L'artista spagnolo non sembra riuscire a prendere bene le misure e così il volto di Dylan risulta spesso poco espressivo. La colorazione, opera di Chiara Fabbri Colabich, non è invasiva come quella di Overdrive Studio (che indebolisce ulteriormente tre quarti dell'albo) ma non risulta un elemento che possa rafforzare il giudizio sulla storia.
L'albo si chiude con "La dimora stregata", una storia di Andrea Cavaletto che tratta di una villa infestata e dove il segno grafico di José Ortiz, anche lui parecchio penalizzato in fase di colorazione, stranamente non spicca per efficacia, pur essendo lo spagnolo un artista avvezzo alle atmosfere oscure.

Alla fine rimane poco, il tutto occupa una scarsa ora di lettura e lascia la sensazione che non tutto in fase di lavorazione sia stato messo a punto.
Questa iniziativa editoriale è lodevole nella sua ideazione, ma troppo spesso nel corso degli anni abbiamo assistito a una sequela di avventure senza mordente e non sempre l'apporto dei disegnatori chiamati a impreziosire la testata è riuscito ad esprimersi, per le motivazioni più svariate: storie troppo brevi oppure insulse, colorazione inadatta, immagine di copertina legata a cliché rigidi (perfino il Carlos Gómez di questo numero sembra svogliato).
Sarebbe forse il caso di ripensare la formula, diminuendo il numero delle storie ma aumentando la foliazione alle stesse storie prescelte che dovrebbero essere degne della chance prestigiosa alla base della pubblicazione.

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