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Gennaro Costanzo

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DC Convergence: le cover di Chip Kidd e delle mini delle settimane 3 e 4

  • Pubblicato in News

La DC sta pian piano svelando tutte le info sul prossimo evento di aprile, Convergence. Dopo le sinossi dei primi 4 numeri, che vi abbiamo mostrato ieri, è arrivato il momento di mostrare le variant cover degli albi realizzate da Chip Kidd e le cover delle mini serie della terza settimana.

Come potete vedere nella gallery, diffusa in anteprima da IGN, ogni settimana dell'evento è caratterizzata da un colore diverso, ciano, magenta, giallo e nero.

"Una volta che ho appreso che gli albi sarebbero usciti a intervalli di quattro settimane, mi sembrava il modo più ovvio per procedere", spiega Kidd. "È stato molto più semplice, in realtà, che dover scegliere un colore a caso. Si distingue ogni settimana, durante il collegamento dal primo al secondo mese. In più, non volevo dissolverli allo stesso modo, sarebbe stato troppo noioso".

Questi, invece, team creativi degli albi delle miniserie in due numeri che accompagnano Convergence nella settimana 3 e le prime 5 mini della 4 (via Newsarama). Trovate le cover nella gallery in basso.

CONVERGENCE: NEW TEEN TITANS #1
Written by MARV WOLFMAN
Art by NICOLA SCOTT and MARC DEERING
Cover by NICOLA SCOTT
Variant cover designed by CHIP KIDD

CONVERGENCE: BATMAN AND THE OUTSIDERS #1
Written by MARC ANDREYKO,
Art by CARLOS D'ANDA
Cover by ANDY KUBERT
Variant cover designed by CHIP KIDD

CONVERGENCE: GREEN LANTERN CORPS #1
Written by DAVID GALLAHER
Art by STEVE ELLIS and ANDE PARKS
Cover by TONY HARRIS
Variant cover designed by CHIP KIDD

CONVERGENCE: JUSTICE LEAGUE AMERICA #1
Written by FABIAN NICIEZA,
Art and cover by CHRISCROSS
Variant cover designed by CHIP KIDD

CONVERGENCE: WONDER WOMAN #1
Written by LARRY HAMA
Art and cover by JOSHUA MIDDLETON
Variant cover designed by CHIP KIDD

CONVERGENCE: ADVENTURES OF SUPERMAN #1
Written by MARV WOLFMAN
Art by ROBERTO VIACAVA and ANDY OWENS
Cover by MIKEL JANIN
Variant cover designed by CHIP KIDD
On sale APRIL 22 • 32 pg, FC, 1 of 2, $3.99 US • RATED T

CONVERGENCE: THE FLASH #1
Written by DAN ABNETT
Art by FEDERICO DALLOCCHIO
Cover by MICHAEL ALLRED
Variant cover designed by CHIP KIDD
On sale APRIL 22 • 32 pg, FC, 1 of 2, $3.99 US • RATED T

CONVERGENCE: HAWKMAN #1
Written by JEFF PARKER
Art by TIM TRUMAN and ENRIQUE ALCATENA
Cover by RAFAEL ALBUQUERQUE
Variant cover designed by CHIP KIDD
On sale APRIL 22 • 32 pg, FC, 1 of 2, $3.99 US • RATED T

CONVERGENCE: SUPERBOY AND THE LEGION OF SUPER-HEROES #1
Written by STUART MOORE
Art by GUS STORMS and MARK FARMER
Cover by PIA GUERRA
Variant cover designed by CHIP KIDD
On sale APRIL 22 • 32 pg, FC, 1 of 2, $3.99 US • RATED T

CONVERGENCE: SWAMP THING #1
Written by LEN WEIN
Art and cover by KELLEY JONES
Variant cover designed by CHIP KIDD
On sale APRIL 22 • 32 pg, FC, 1 of 2, $3.99 US • RATED T+

Settimana 4

CONVERGENCE: ACTION COMICS #1
Written by JUSTIN GRAY
Art by CLAUDE ST-AUBIN
Cover by AMANDA CONNER
Variant cover designed by CHIP KIDD
On sale APRIL 29 • 32 pg, FC, 1 of 2, $3.99 US • RATED T

CONVERGENCE: DETECTIVE COMICS #1
Written by LEN WEIN
Art by DENYS COWAN and BILL SIENKIEWICZ
Cover by BILL SIENKIEWICZ
Variant cover designed by CHIP KIDD
On sale APRIL 29 • 32 pg, FC, 1 of 2, $3.99 US • RATED T

CONVERGENCE: INFINITY INC. #1
Written by JERRY ORDWAY
Art and cover by BEN CALDWELL
Variant cover designed by CHIP KIDD
On sale APRIL 29 • 32 pg, FC, 1 of 2, $3.99 US • RATED T

CONVERGENCE: JUSTICE SOCIETY OF AMERICA #1
Written by DAN ABNETT
Art by TOM DERENICK and TREVOR SCOTT
Cover by DAN PANOSIAN
Variant cover designed by CHIP KIDD
On sale APRIL 29 • 32 pg, FC, 1 of 2, $3.99 US • RATED T

CONVERGENCE: WORLD’S FINEST COMICS #1

Written by PAUL LEVITZ
Art by JIM FERN, JOE RUBINSTEIN and SHANNON WHEELER
Cover by AARON LOPRESTI
Variant cover designed by CHIP KIDD
On sale APRIL 29 • 32 pg, FC, 1 of 2, $3.99 US • RATED T

Non tutti sono Charlie, ma qualcuno finge di esserlo

  • Pubblicato in Focus

Quando lo scorso 14 gennaio, Charlie Hebdo è tornato in edicola, Il Fatto Quotidiano ha deciso di allegare la rivista al suo giornale. Maliziosamente qualcuno avrà pensato che quelli de Il Fatto avranno avuto un tornaconto personale, in fondo avranno venduto più copie (ricordiamo che il ricavato andrà in beneficenza), si sarà fatto pubblicità. Leggendo dall'editoriale di Antonio Padellaro, scopriamo però che il caporedattore di Charlie Hebdo li ha ringraziati dicendo "Siete l'unico giornale italiano che ce l'ha chiesto".

Leggendo poi l'apertura di Gérard Biard, mi hanno colpito le sue parole:

"Da una settimana, come nella magnifica vignetta di Willem, Charlie ha un sacco di nuovi amici. Perfetti sconosciuti e celebrità planetarie, umili e benestanti, miscredenti e dignitari religiosi, sinceri e gesuiti, gente che terremo con noi per tutta la vita e altri che saranno soltanto di passaggio. Oggi ce li prendiamo tutti, non abbiamo tempo né cuore di scegliere. Ma non per questo ci caschiamo. Ringraziamo di cuore quelli che, a milioni – semplici cittadini o rappresentanti delle istituzioni–ci sono veramente vicini; quelli che, sinceramente e profondamente, “sono Charlie”, e che si riconosceranno. E fanculo agli altri, che tanto se ne fregano… [...]I milioni di persone anonime, tutte le istituzioni, tutti i capi di Stato e di governo, tutte le personalità politiche, intellettuali e mediatiche, tutti i dignitari religiosi che questa settimana hanno proclamato: “Io sono Charlie”, devono sapere che ciò significa anche: “Io sono la laicità”. Siamo convinti che per la maggioranza di chi ci appoggia sia un fatto acquisito. E gli altri si arrangiassero".

Ecco, questa cosa mi ha fatto riflettere. Un'arguta battuta, Spinoza recita:
"Condiviso in tutto il mondo l’hashtag #JeSuisCharlie. Il vantaggio è che non bisogna tirarsi la secchiata".

Perché diciamolo, scrivere un hashtag sui social, cambiare un'immagine di profilo o condividere una foto è un attimo. Ma qual è la consapevolezza dietro questi gesti?
Nei primi giorni dopo la strage mi ha colpito il fatto che i media anglosassoni non riproducessero le vignette. Hanno trattato la vicenda nei minimi dettagli, ma nessuna immagine a supporto. Una scelta a mio modo errata, ma col senno di poi posso definirla coerente. Opposta a quella, ad esempio, de Il Fatto Quotidiano, ma con una sua logica ben precisa. La stessa cosa che non posso dire per Il Corriere della Sera.

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Fra le varie news, giorni fa segnalammo anche un volume, dal titolo, "Je Suis Charlie" in allegato al quotidiano milanese. Particolarmente significativo è il sottotitolo: "Matite in difesa della libertà di stampa". Tenetelo bene in mente. Un volume che io, ancora ignaro, avevo prenotato in edicola (per la cronaca, arrivato solo oggi ma che non ho pi preso). Alcuni dettagli emersi dopo, però, mi hanno fatto, diciamo così, storcere il naso.

Che senso ha infatti, come precisato in un articolo stesso del quotidiano, raccogliere nel volume le migliori vignette di Charlie Hebdo, evitando però quelle più polemiche, che potrebbero offendere la sensibilità di qualcuno. È come fare un volume di Milo Manara togliendo la donne nude o una rassegna dedicata a Quentin Tarantino tagliando le scene violente. Si è mortificato, così facendo l'essenza stessa di quello che Charlie Hebdo è. Tutto il discorso legato alla libertà di stampa e di satira, svanisce nel nulla. Resta lo scopo benefico, d'accordo, ma è il modo peggiore per farlo.

Ma c'è di peggio.

Il volume raccoglie molti omaggi di vari fumettisti che, nelle ore e nei giorni dopo l'attentato, hanno dimostrato la loro solidarietà al settimanale satirico e alle vittime dei tettoristi. Purtroppo, le loro vignette sono state pubblicate (a bassa risoluzione) senza che ne avessero dato il consenso. Un fatto grave non solo perché irrispettoso del lavoro altrui e dei diritti d'autore, ma perché denigra una categoria, quella dei fumettisti (o illustratori) che è la stessa che dovrebbe in questi giorni essere difese a spada tratta. È un po' come se dopo la morte di 12 operai in una fabbrica, il padrone ne celebri la memoria assumendo in nero altri dipendenti. Insomma, una doppia contraddizione allo spirito di Charlie Hebdo.

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A questo punto, giustamente, forte è stata l'indignazione degli autori che hanno sollevato un polverone. Vi rimandiamo a due (impossibile citarli tutti) dei fumettisti più attivi sulla vicenda: Roberto Recchioni e Leo Ortolani che ben spiegano il punto di vista della loro categoria sulla vicenda.
Se è lecito chiedersi se avessero fatto la stessa cosa con altre categorie (avrebbero pubblicato brani musicali o filmati senza autorizzazione?) la domanda che ci poniamo è: il modo di agire del Corriere è stato consapevole o si è trattato di semplice ingenuità? Quasi sarebbe meglio auspicare che si tratti della prima ipotesi, perché è assurdo pensare che il più antico quotidiano d'Italia possa prendere senza alcun diritto immagini di autori e farci un libro.

Alla fine, le scuse sono arrivate (prima da Ferruccio De Bortoli ieri, poi sulle pagine del Corriere oggi), ma sono più giustificazioni che altro. Cosa significa che c'era poco tempo a disposizione? Che non c'era il tempo per contattare ogni singolo autore e aspettare l'Ok? Siamo nell'era di Internet, contattare con un messaggio standard anche 100 autori su un social network o per mail e attendere la risposta, quanto avrebbe potuto ritardare l'uscita del volume? Un giorno? Due? Tre?
Se questa triste vicenda ci ha insegnato qualcosa è quella del rispetto. Meglio attendere di fare tutto nel modo corretto, nel rispetto del lavoro altrui, piuttosto che far uscire un volume in fretta e furia per cavalcare l'onda. È come se io avessi l'esigenza di costruire un'abitazione in fretta e furia e lo facessi senza attendere l'autorizzazione per poterla costruire. Esistono leggi, esiste una legalità, esistono procedure da rispettare e la fretta, e anche la buona fede, a volte non bastano.

Ma sopratutto, che esigenza c'era di uscire per forza e così rapidamente con un volume fatto male, senza che rispecchi lo spirito di Charlie Hebdo e senza autorizzazione degli autori coinvolti loro malgrado?
E allora, se non siete Charlie, non fingete di esserlo. Siate coerenti.

Saguaro chiuderà fra tre numeri

  • Pubblicato in News

Saguaro giunge alla sua conclusione. Ad annunciarlo è lo stesso sito della Sergio Bonelli Editore, che comunica che le prossime tre storie della serie ideata da Bruno Enna saranno anche le ultime. Sul sito troverete anche delle nuove tavole d'anteprima, intanto di seguito l'annuncio della chiusura.

"Saguaro: l'ultima verità!
Con un trittico di storie ad altissima tensione si concludono le avventure di Saguaro. All'eroe creato da Bruno Enna dedichiamo la seconda puntata del nostro viaggio nel 2015 bonelliano.

Per Saguaro è arrivata l’ora di ottenere delle vere risposte. C’è un traditore, tra i suoi compagni? Che cosa vuole realmente Clive Waters e per quale motivo ha creato l’unità federale dei Falchi-Lupo? Quali atroci verità nasconde Howi, sul suo passato? Nastas Begay è un nemico mortale, oppure un amico fraterno?

I prossimi tre episodi saranno anche gli ultimi della serie e faranno luce sul tormentato passato del Nostro eroe, nonché sul suo presente.

Thorn concluderà la propria parabola avventurosa affrontando i suoi nemici, ma soprattutto scoprendo chi sono, realmente, gli amici. Passato e presente: niente conta di più, per un navajo. Quanto al futuro, è scritto nel cielo…".

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