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Gennaro Costanzo

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André the Giant - La vita e la leggenda

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Quella di André René Roussimoff è stata una grande vita, in tutti i sensi. Nato nel 1946 a Grenoble (Francia), André soffre di acromegalia, una malattia che porta ad una secrezione eccessiva dell'ormone della crescita provocando un aumento costante della sua massa corporea, nonché una progressiva deformazione del volto, delle mani e dei piedi. Sembra l'inizio di una tragedia, finché André, "The Giant", non comincia a lavorare come wrestler, a combattere nelle arene, a girare il mondo, a diventare una celebrità.

Quello che si evidenza dalla biografia a fumetti di Box Brown è l'animo di un gigante buono, un uomo che sa di essere un'anomalia, che sa di essere additato da tutti. Forse per questo la scelta di diventare un wrestler famoso in tutto il mondo ha un senso, tanto valeva pensare in grande (non a caso) e puntare davvero gli occhi del mondo su di sé, ma nel modo vincente, non da vittima, ma da eroe. André The Giant è stato un milionario, uno dei lottatori più amati e famosi del mondo, un attore per giunta. Insomma, nonostante una condanna a morte precoce certa (i medici non gli avevano dato più di 40 anni, morirà a 46), André si è goduto appieno la sua vita, dichiarando (a ragione) di essere stato più fortunato di moltissimi uomini, perché ha viaggiato e mangiato cose buone più di tutti.

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Brown narra il tutto con gli occhi di chi ama la materia, di chi ama davvero il personaggio. Non per questo ne fa una biografia disincantata. Pregi e difetti di Andrè e del mondo del wrestling ci sono tutti, alti e bassi della vita del "gigante", episodi belli e spiacevoli vengono raccontati tutti allo stesso modo.

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Il ritmo di lettura è veloce, Brown non si sofferma su nessun evento in particolare, non analizza con occhio critico, se non in alcuni momenti (come lo scontro finale con Hulk Hogan, che potete vedere di seguito) distinti dal resto del libro da una gabbia nera che cinge le vignette. Nonostante le oltre 200 pagine scorrano rapidamente, l'empatia che si crea con il personaggio è forte e alla fine il volume soddisfa tutti: chi non conosceva André, chi lo conosceva ma voleva saperne di più, chi lo amava e ha così rivissuto i momenti topici della sua carriera.

Dal punto di vista grafico, il tratto deformed, estremamente pop, di Brown, risulta piacevole e calzante, nonostante si tratti di un'opera biografica nonché rispettosa della materia. Il volto cartoonesco di André riesce a imprimersi nella mente del lettore e l'artista è abile nel conferire dignità ed espressività ai suoi personaggi.

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L'edizione Panini 9L è ottima ed elegante, grazie alla sua brossura morbida, con un prezzo decisamente buono. Interessanti, in chiusura, le note redatte dallo stesso autore sulle fonti utilizzate per la realizzazione della sua opera e sulle libertà prese nel narrare la storia di André.

L'ultima copertina dei Fantastici 4

  • Pubblicato in News

Vi abbiamo già parlato dell'imminente chiusura della testata dei Fantastic Four della Marvel, nonostante il film in uscita il 7 agosto della rivale Fox. Coincidenza o meno, dalle sinossi si è più volte sottolineato come il triplo numero 645, in uscita ad aprile negli States, potrebbe segnare la fine del gruppo.

Se e quando la Marvel rilancerà la testata non è dato saperlo, considerando anche l'uscita del mega-evento Secret Wars a maggio che cambierà sicuramente le carte in tavola all'intero universo narrativo. Ad ogni modo, ecco a voi l'ultima cover di Fantastic Four, realizzata da Leonard Kirk. L'albo, ricordiamo, è scritto da James Robinson.

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Dylan Dog 341 - Al servizio del caos

Recensione in anteprima. L'albo sarà in vedita dal prossimo 29 gennaio.

John Ghost è a capo della Ghost Enterprise, è un uomo ricco e affascinante, ma ha un problema. Il nuovo modello del suo smartphone, il Ghost 900, va sì a ruba ma tutti coloro che lo acquistano vengono brutalmente uccisi. Un caso che solo un investigatore poco ordinario può risolvere: Dylan Dog. L'indagatore dell'Incubo così, armato di smartphone, svolgerà la sua indagine trovando un nuovo nemico: lo stesso John Ghost!

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Fra gli albi della nuova fase, "Al servizio del caos" è sicuramente quello che più dei precedenti fa respirare l'aria dei "primi cento albi", che poi è quello che tutti si aspettano da questo rilancio: un rinnovamento che porti Dylan al passato. Un contro-senso sembrerebbe scritto così, ma che invece è perfettamente logico.
Gli albi della fase 2, finora, hanno introdotto innovazioni utili a ridare linfa vitale al personaggio, dopo che ormai i cliché della serie, le dinamiche interpersonali, erano corrose dal loro abuso. La nuova fase, inoltre, ha il pregio di portare Dylan nel nuovo millennio visto che, a differenza di altri personaggi contemporanei, la società in cui si muoveva sembrava un'eterna Londra da cartolina ferma agli anni '80.

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Sopratutto, c'è l'esigenza di leggere storie capaci di spiazzare il lettore, avventure diverse dal "giallo un po' strambo" degli ultimi anni. E "Al servizio del Caos" è la prima storia che riesce appieno nel compito. Le precedenti, che gradualmente introducevano le novità annunciate nei mesi precedenti al rilancio, erano sì valide, ma un pochino troppo sottoposte al loro ruolo di presentazione del "nuovo Dylan".
La storia sceneggiata da Roberto Recchioni, invece, non solo svolge appieno la sua funzione, quella di introdurre l'ultima delle novità, John Ghost, ma riesce a catturare appieno lo spirito originario di Dylan. C'è tutto: una storia interessante e che presenta vari chiavi di lettura (un'evidente critica all'attuale deriva tecnologica e delle multinazionali), una sceneggiatura solida e fluida, elementi sopra le righe, citazioni pop a non finire (Gordon Ramsay, Alan Moore, 007).

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Sopratutto c'è John Ghost. Un nemico carismatico, moderno, credibile. Le tavole di apertura e di chiusura di Angelo Stano sono determinanti a conferire alla nuova nemesi dell'Indagatore dell'Incubo un'aurea quasi seducente e Daniele Bigliardo, che si accolla quasi l'intero lavoro, non è certo da meno contribuendo ad un albo che fa davvero capire che dalle parti di Dylan qualcosa è cambiato. Finalmente.

La Fox rinnova Gotham e pensa a un nuovo X-Files

  • Pubblicato in Screen

La FOX ha confermato ufficialmente che Gotham è stata rinnovata per una seconda stagione. La serie ha ottenuto una media di 10,6 milioni di telespettatori.

Il presidente di Fox Group TV Gary Newman ha annunciato, inoltre, che sono in trattative per riportare sul piccolo schermo The X-Files. Newman ha aggiunto che il network vorrebbe coinvolgere anche David Duchovny e Gillian Anderson, ma che nulla è ancora confermato.

In onda dal 1993-2002, The X-Files consta di 202 episodi, un lungometraggio tra le stagioni 5 e 6 e un secondo film che uscito nel 2008.

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