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Andrea Fiamma

Andrea Fiamma

Alonso anticipa il futuro della Marvel

  • Pubblicato in News

1380918618A pochi giorni dall'apertura del Comic-con di New York, Comic Book Resources ha discusso con l'editor-in-chief Alex Alonso le novità che attendendo i lettori nei prossimi mesi.

Su tutte, Empire of the Dead, scritta dal regista George Romero. Alonso, che da sempre cerca di attirare nel mondo dei fumetti personalità esterne in grado di fornire una prospettiva fresca e differente, è riuscito a coinvolgere il cineasta in una serie a base di zombie e apocalisse: "Ho contattato George grazie a un amico comune e gli ho chiesto se fosse interessato a scrivere per la Marvel. Per decenni, George ha usato l'apocalisse zombie - e il nuovo posto dell'uomo nella catena alimentare - per commentare la natura umana e la società d'oggi. Ogni volta ha avuto qualcosa di nuovo da dire e Empire ha sicuramente qualcosa di nuovo da dire. George l'ha scritto sottoforma di sceneggiatura, noi l'abbiamo semplicemente scomposto nei vari numeri".

Ad affiancare Romero è stato chiamato Alex Maleev, "l'artista perfetto per portare in vita la storia. Alex è sofisticato e un narratore pieno di sfumature e sottigliezze, in grado di rendere l'ambiente un personaggio vero e proprio - cosa essenziale per questo progetto. Non avete mai visto una New York City del genere".

Il boss della Casa delle Idee ha avuto modo di dire la sua anche sul riavvio di She-Hulk, una testata che "Si allontanerà dal trattamento semi-serio di Dan Slott, ma non vuol dire che non ci sarà da ridere". La serie, spiega Alonso, avrà la peculiarità di parlare di una donna del XXI secolo, divisa tra i suoi due ruoli di eroina e avvocatessa; in più, essendo scritta da Charles Soule, a sua volta avvocato, "ci saranno un sacco di leggi e cavilli legali con cui realizzare delle storie divertenti e affascinanti. Vedrete tutti i lati di Jennifer [...] alle prese coi i pezzi da novanta dell'universo Marvel: Iron Man, Devil, Dottor Destino. L'unica domanda sarà, li picchierà, li difenderà o li porterà in tribunale?"

L'editor-in-chief si lascia scappare anche qualche anticipazione sul futuro di Iron Man, che andrà in contro a una storia in grado di cambiargli la vita, ambiziosa e imponente, i cui semi erano stati gettati sin dal sesto numero della serie. "Il numero culminante, il 17" svela Alonso "avrà un finale che lascierà di stucco i lettori. E poi verranno ripresi i personaggi introdotti nel primo arco narrativo, insieme al Dottor Destino. Entrambe le storie confluiranno nell'Annual di febbraio".

Il sito ha poi mostrato alcune tavole in anteprima di Captain Marvel 17 e di Iron Man: Fatal Frontier, che potete vedere nella galleria qui sotto.

Topolino 3019

Il quarto potere ha preso il sopravvento. Nella speranza che l’impero Disney non faccia la fine di quello Kane.
Dopo Nerbini, Mondadori e la Disney, infatti, le redini di Topolino sono in mano alla Panini, il colosso modenese che per i prossimi sei anni gestirà le licenze di Mickey e soci. La rovesciata di Parola, immortalata nella copertina di Giorgio Cavazzano, è il simbolo ideale per aprire la nuova era (una pura formalità, visto che i prossimi mesi vedranno smaltire il materiale già prodotto).

Con una sorta di ironia tanto involontaria quanto profetica sul futuro del marchio, il numero si apre con Unknown (“sconosciuto”), una storia ad alto tasso tecnologico di Doubleduck, l’alias spionistico di Paperino, scritta da Marco Bosco e disegnata da Claudio Sciarrone; liberi dai legacci delle tradizionali avventure di paperi e topi, i due confezionano un prodotto che, senza grandi colpi di scena, gioca con intelligenza sui temi del quotidiano - si parla di crisi, di economia, di movimenti rivoluzionari nati in rete, di forme di giustizia sociale - e dona al settimanale un respiro dinamico e fresco, grazie alle tavole all’americana di Sciarrone (da segnalare la pagina d’apertura, cerulea e silenziosa, reminiscente delle prime scene di Tutti gli uomini del presidente).
Bosco firma anche Andiamo al cinema? - Il B movie, per i disegni discreti di Gigi Piras, in cui analizza con disincanto il fenomeno del film di serie B, incappando a volte in trovate stantie e logore (l’ennesimo cartellone che fa il verso a Guerre stellari).
Wizards of Mickey, altra celebre saga di Topolino, è presente nella sua incarnazione “Legacy” con Il vessillo ancestrale (Matteo Venerus ai testi, Lorenzo Pastrovicchio alle matite), una storia sui generis dal buon ritmo ma raffazzonata e confusionaria nel suo svolgimento, troppo legato ai topoi della serie.
Si slitta poi nel mediocre, con Paperino e l’amicizia fittizia, il cui spunto originale è sviluppato con noia da Riccardo Pesce e Valerio Held, ora nell’infantile - nel senso peggiore del termine - con il buonismo imperante di Giorgio Figus e i disegni legnosi di Roberto Marini, autori di Topolino e l’isola dei delfini.

Il comparto redazionale ci mette una pezza ma di più non può, tra un fin troppo conciliante editoriale di Valentina De Poli, marchette pubblicitarie alla fiera di Romics e "Una giornata speciale", articolo sulla visita alla redazione dell'editore modenese, che risuona a vuoto alla luce delle polemiche, poi spentesi, concernenti il cambio di sede, che secondo molti sarebbe stato un paravento per il licenziamento di alcuni dipendenti. Si salvano gli approfondimenti sui pirati informatici, e "Caccia all'oro", dedicato al campionato del mondo dei cercatori d'oro.

Il 3019 è un numero targato Panini solo nella forma e non nel contenuto (i lettori in rivolta per la grafica rinnovata della costina si sono già fatti sentire), ma stando alle dichiarazioni emerse, la linea di condotta sarà per lo più tradizionalista. Certo, se poi l’innovazione e la novità stanno nel proporre copertine alternative a prezzo maggiorato, vien voglia di diventare thatcheriani di ferro. Un’ottusità, quella delle variant per intercettare i collezionisti più frollati, concepibile solo da un reparto marketing troppo pigro per capire che per aprire la testata a un pubblico più ampio servono storie forti come se ne sono viste nell’ultimo periodo; della moquette verde in copertina, a quel punto, si fa anche a meno.

Thor: The Dark World: prima clip e altre novità

  • Pubblicato in Screen

Fandango la prima clip di Thor: The Dark World, in cui l'eroe asgardiano si accinge a chiedere l'aiuto del fratellastro Loki.

Potete vedere la scena qui di seguito.



Diffusi anche un nuovo trailer, due character banner, con Volstagg e Fandral, en concpt art che potete vedere nella gallery in basso.

Interpretato da Chris Hemsworth, Tom Hiddleston, Natalie Portman, Christopher Eccleston e Anthony Hopkins e diretto da Alan Taylor, Thor: The Dark World sarà nelle sale l'8 novembre 2013, il 20 in Italia.

Pillole animate: I Simpson, Piovono polpette 2, Sausage Party

  • Pubblicato in Toon

- Variety annuncia che la Fox, dopo gli ottimi risultati del primo episodio della 25esima stagione (primo della serata nella fascia di pubblico 18-49), ha dato il via libera alla produzione di nuove puntate de I Simpson, traghettando la serie alla sua 26esima stagione. Nel frattempo, Movie Pilot ha raccolto tutte le citazioni del segmento iniziale di Halloween diretto da Guillermo Del Toro, che potete vedere nella gallery in basso.

- Seth Rogen e Evan Goldberg hanno parlato a MovieWeb di Sausage Party, film animato da loro scritto e prodotto e che verrà diretto da Conrad Vernon. La pellicola racconterà la storia di una salsiccia intenta a tornare nella sua confezione in tempo per i festeggiamenti del 4 luglio. Goldberg lo ha definito "La parodia esistenziale dei film Pixar, in una versione vietata ia minori".

- Forbes commenta l'anno cinematografico dal punto di vista dell'animazione: il 2013 conferma che i cartoni sono ancora un genere - innocui, adatti ai bambini - e non un linguaggio in grado di esprimere concetti adulti. "Non importa quanto potente siano le tematiche della morte presenti in Up [...], l'animazione americana è ancora indirizzata ai bambini e costruita in una maniera tale da attrarre quello specifico segmento di pubblico".

- In una lunga intervista a AWN Kris Pearn e Cody Cameron, i registi di Piovono polpette 2, confermano l'assunto di Forbes: "La realtà, e non è una cosa cinica da dire, è che stiamo cercando di coinvolgere il pubblico più ampio possibile. Stiamo usufruendo di un budget importante. Non è come nel cinema dal vivo, dove puoi fare film da 10 milioni di dollari o da 10.000".

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