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Speed Rece #14: le nostre letture in breve

Dopo una beve pausa, ritorna con il primo appuntamento del 2018 Speed Rece, la rubrica in cui i redattori di Comicus raccontano in breve le loro letture settimanali. Buona lettura!

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Batman Il Cavaliere Oscuro 10 (RW Lion)
di Tom King, Lee Weeks, Hope Larson, Chris Wildgoose, Julia & Shawna Benson, Roge Antonio, Dan Jurgens e Bernand Chang
Tom King è il nuovo golden boy del fumetto americano e tutto quello che tocca diventa oro, dallo struggente The Vision realizzato per la Marvel per arrivare ai grandi successi targati DC Comics come il suo ciclo tuttora in corsa di Batman e il fresco rilancio del kirbyano Mister Miracle. Non stupisce quindi che nelle sue mani diventi una chicca imperdibile anche l’improbabile team-up tra il Cavaliere Oscuro e Elmer Fudd, vale a dire Taddeo, il cacciatore di conigli della famiglia dei Looney Tunes. Batman/Elmer Fudd è l’episodio più brillante e riuscito della stramba ma gustosa iniziativa editoriale che ha fatto incontrare le icone della DC Comics con i cartoons della Warner Bros. King scrive un sorprendente noir colmo di citazioni e metatestualità in cui Taddeo e la sua carabina vengono messi sulle tracce di Bruce Wayne da una fidanzata storica di quest’ultimo, un personaggio molto amato dai vecchi lettori di Batman che torna in scena dopo una lunga assenza. Ai disegni, un altro gradito ritorno: il veterano Lee Weeks, con le sue matite eleganti e classiche. A seguire, proseguono le avventure di Batgirl, in solitaria e in compagnia delle Birds of Prey e di Terry McGinnis, il Batman del futuro di Batman Beyond. Le tre serie si barcamenano però tra una narrazione senza particolari guizzi e un comparto artistico decisamente convenzionale, elementi che contribuiscono ad abbassare la qualità generale dell’albo, meritevole d’acquisto solo per la storia d’apertura. Uno scompenso qualitativo talmente marcato che impone una valutazione separata.
Voto Batman/Elmer Fudd: 8
Voto Batgirl, Batgirl and the Birds of Prey, Batman Beyond: 5
Luca Tomassini

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Champions 8 (Panini Comics)

di Mark Waid, Humberto Ramos, Jeff Loveness e Ramon Pérez
Da pochi anni la Marvel ha fatto proprio il concetto di “legacy”, l’eredità eroica che è sempre stata una caratteristica specifica dell’universo DC, dove spesso gli eroi passano cappa e mantello ad aiutanti più giovani. La testata simbolo di questa sterzata è Champions, che ospita le avventure del supergruppo formato dai nuovi Spider-Man, Ms. Marvel, Nova, Hulk, il giovane Ciclope proveniente dal passato e Viv Vision, la figlia dell’androide Visione. In questo numero il gruppo avrà a che fare con le insidie della celebrità, a partire dal rapporto con i social. Il veterano Mark Waid aggiorna con sicuro mestiere il Marvel Style declinandolo per i tempi moderni, tra insicurezze adolescenziali e amori che sbocciano. Humberto Ramos, scelta perfetta per la serie, illustra col suo consueto stile “american manga”. In appendice, si conclude prematuramente la serie di Nova, che ha riportato indietro dalla morte il primo, amatissimo Razzo Umano, Rich Rider, che si troverà, spaesato, a collaborare col suo successore, Sam Alexander. Spaesamento che si può leggere, da un punto di vista metatestuale, come lo smarrimento che colpisce i lettori più anziani di fronte al drastico rinnovamento del Marvel Universe degli ultimi anni. Una bella prova di Jeff Loveness ai testi e del sempre delizioso Ramon Pérez ai disegni, qui aiutato da Scott Hepburn.
Voto: 7,5
Luca Tomassini

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Morgan Lost Dark Novels 1 - La Sindrome di Biancaneve (Sergio Bonelli Editore)

di Claudio Chiaverotti e Max Bertolini
Morgan Lost è tornato, come abbiamo visto su Speed Rece 11, ripartendo dal numero 0 e con un nuovo formato. Claudio Chiaverotti ha promesso una continuity serrata e questo primo numero parte proprio con uno dei capisaldi della precedente serie, la Rockstar dei serial killer, Wallendream. La storia però ruota intorno a un nuovo serial killer che agisce nell’ombra e che non vuole la notorietà ma solo consumare la sua sfrenata voglia di uccidere. Morgan si metterà sulle tracce di questo nuovo assassino per fermare la sua escalation.
Chiaverotti intreccia magistralmente un primo numero col botto, ricco di colpi di scena, soprattutto col plot twist che ci regala uno dei migliori momenti della serie.
Ai disegni troviamo Max Bertolini che tratteggia con maestria questo albo. La silhouette androgina di Wallendream è perfetta, così come le emozioni che dipinge sui volti dei personaggi. Le strutture architettoniche di New Heliopolis risaltano grazie alla potenza della sua matita. Il nuovo formato amplifica il tutto, avendo tavole più grandi e permettendo maggiore libertà di espressione. La colorazione di Arancia Studio focalizza l’attenzione dei momenti clou con efficacia, grazie ai suoi rossi accesi.
Voto: 7,5
Emanuele Amato

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Sprayliz 1 – Città di notte (Editoriale Cosmo)

di Luca Enoch
Grazie all’Editoriale Cosmo, l’eroina “punk” di Luca Enoch torna nelle edicole con primo numero dell’antologica che raccoglierà l’intera serie. Liz è una writer che decora la città con murales di carattere politico, di rivolta sociale e di libertà culturale e, per questa ragione, viene perseguitata dalla polizia e dal Sindaco che fa di tutto, anche servendosi di mezzi poco legali, per fermarla. Sebbene ad una prima lettura superficiale Sprayliz possa sembrare un fumetto pensato e ideato per gli anni in cui è uscito, la serie di Enoch riesce a sopravvivere al suo tempo: il linguaggio usato dal suo autore è di grande contemporaneità, il layout ricco, le prospettive spesso vertiginose e la composizione delle vignette, rendono Sprayliz una serie capace di sfruttare appieno il mezzo espressivo del fumetto. Il lavoro di Encoh riesce, inoltre, a farsi depositario dell’universo iconico, sociale, culturale e citazionista degli anni ’90, un bagaglio capace di farsi portavoce di anni importanti per la controcultura, anni in cui avviene un distacco con la concezione precedente, in favore dell’espressione della disillusione giovanile, foriera di espressioni artistiche (tuttora contestate, sebbene, in parte “regolamentate”) come quelle dei murales.
Nel formato bonellide, l’edizione Cosmo, non snatura il lavoro di Enoch e, così facendo, avvia la collana de “I Capolavori del fumetto”, recuperando anche delle brevissime avventure di Liz e pubblicando un’interessantissima cover gallery, per ricostruire, così, l’intero corpus di Sprayliz.
Voto: 8.5
Edizione: 8
Leonardo Cantone

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Un eroe una battaglia 3 – Il sole di Austerlitz (Editoriale Cosmo)

di Giulio A. Gualtieri, Romolo Pesolillo e Matteo “Babbyan” Bellisario
L’antologica serie dedicata alle battaglie della Cosmo, al suo terzo numero, sceglie di raccontare un’epoca che, nell’immaginario fumettistico e filmico, attrae per le sue potenzialità visive e iconiche e per il suo fascino: le guerre napoleoniche. Giulio A. Gualteri e Romolo Pesolillo ai testi e Babbyan ai disegni, raccontano della battaglia decisiva che fu quella di Austerlitz attraverso gli occhi di un tirailleur, tiratore del corpo di fanteria dell’esercito napoleonico, che fa da attore e collante per ricostruire gli avvicendamenti della battaglia. Consono con la linea editoriale intrapresa dalla serie, la sceneggiatura, così come i testi, non cercano l’eroismo facile ma perseguono la ricerca di un’emotività forte, gettano il lettore sul terreno di scontro. Come la carica dei mammelucchi, decisivi per la battaglia, il racconto corre veloce tra proiettili, fucilate e cannonate, scegliendo dei testi asciutti ed incisivi e una composizione visiva di grande movimento in cui il tratto nervoso del disegnatore, conferisce grande potenza evocativa alle immagini.
Voto: 7,5
Leonardo Cantone

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Fables 39 (RW Lion)

di Bill Willingham, Steve Leialoha, Craig Hamilton e Jim Fern
Nelle prime due storie di questo numero, un'avventura nelle terre d'Hibernia: personaggi “minori” come Rosa Spina e il Gatto con gli stivali dovranno vedersela con una terribile strega, ovviamente cattivissima. I disegni nervosi della “riserva di pregio” Steve Leialoha sono godibilissimi nelle scene d'azione quanto legnosi per primi piani e dettagli, mentre Bill Willingham ai testi compie un'operazione di ordinaria amministrazione muovendosi con sicurezza ma troppo manierismo nel folklore scozzese. Il risultato complessivo è poco più di un fill-in, divertente e basta. Quindi viene presenta l'inizio della miniserie Lupi Mannari Americani (per altro stranamente non accreditata in seconda di copertina), con il tratto pulito e intrigante di Craig Hamilton a fare da complemento grafico ad una storia che racconta il passato remoto e quello recente di Luca Wolf. La conclusione sul prossimo numero.
Voto: 6
Luca Giovanelli

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Preacher 3 e 4 (RW Lion)

di Garth Ennis e Steve Dillon
Jesse Custer chiude i conti con la sua famiglia di origine. Garth Ennis ispiratissimo ci racconta una storia di crudeltà, amore e morte che scava nel passato del  predicatore texano in perfetto equlibrio fra romanzo familiare, satira sociale e gotico rurale. Il linguaggio è tagliente e nervoso, ma le riflessioni per nulla scontate su Dio e Fede sono l'esito più sorprendente. I disegni di Steve Dillon hanno una purezza commovente, ma l'espressività dei suoi personaggi, anche i “buoni”, è sempre attraversata da una sottile e allucinata tensione, come se la follia fosse lì sotto pronta a erompere. Una serie “classica” ed “enorme”, da leggere e rileggere.
Voto: 8
Luca Giovanelli

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