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I 10 personaggi dei fumetti che meglio rappresentano gli anni '60

L'universo dei comics, come tutti i media, è sempre attento a recepire i cambiamenti, gli stati d'animo, le tendenze delle epoche in cui vengono realizzati. Risulta difficile, per non dire impossibile, sfogliare un albo di qualsiasi anno e non trovare degli evidenti richiami alla cultura e alle condizioni sociali e politiche di cui si fa espressione. Comics Alliance prova a stilare una classifica dei dieci personaggi che maggiormente rappresentano la quintessenza del decennio in cui hanno debuttato, partendo proprio da quegli anni '60 che per il mondo dei comics rappresentano un punto di svolta della loro storia.

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10) Metamorpho
Prima apparizione The Brave and the Bold #57, DC Comics, gennaio 1965.
Creato da Bob Haney e Ramona Fradon.

Su stessa ammissione di Haney, la sua più grande creazione è stata proprio Metamorpho, anche conosciuto come Element Man. Era un eroe muta-forma elemetale i cui poteri, derivati da una sfera radioattiva del Dio del sole egiziano Ra, lo hanno trasformato in un mostro sub-umano. Metamorpho è un perfetto mix di tutti gli ideali degli anni '60: la ricerca dell'Età dell'Atomo per l'avanzamento scientifico unita con la ricerca contro-culturale per un senso spirituale filtrata attraverso la personalità di reietti in un'epoca di trasformazioni sociali.
I sessanta sono stati una decade che ha visto l'emancipazione femminile, delle persone di colore e dei giovani. Con i cambiamenti arriva l'incertezza. Cosa diventerò, e cosa diventerà il mondo, quando saremo entrambi trasformati? Metamorpho era un eroe nato con sia il potere che la paura per il cambiamento.

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9) Modesty Blaise
Prima apparizione Le strisce di Modesty Blaise, maggio 1963.
Creata da Peter O'Donnell, con Jim Holdaway.

La Guerra Fredda ha trasformato il mondo in un'unica grande scacchiera destinata a due soli giocatori, e i romanzi spionistici vissero una nuova età dell'oro grazie, soprattutto, al successo del James Bond di Ian Fleming. Bond divenne un eroe da comic strip sul finire degli anni '50, ed uno degli artisti che realizzò questa trasposizione fumettistica era proprio quel Peter O'Donnell che nel 1963 ricevette l'incarico di creare una propria striscia dedicata ad una nuova super-spia per il giornale londinese Evening Standard.
Fù così che nacque Modesty Blaise. Questo personaggio si sviluppa all'incrocio tra le guerre di stabilità geo-politica e la oscillante cultura giovanile. Una mente criminale giramondo che si dà allo spionaggio per combattere la noia, Modesty incarna quello stile glamour tipicamente europeo. Il mondo di Modesty è il mondo rappresentato dai film di Federico Fellini e dalla rivista Vogue di Diana Vreeland. Anche Jim Steranko provò a percorrere questa strada con il suo lavoro su Nick Fury, Agent of SHIELD, e poche cose possono considerarsi più anni '60 di una spia con stile.

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8) Dottor Strange
Prima apparizione: Strange Tales # 110, Marvel Comics, luglio 1963.
Creato da Steve Ditko, con Stan Lee.

La testata Strange Tales era in circolazione già da diverso tempo prima che presentasse al mondo l'eroe che porta il suo stesso nome. L'LSD circolava negli USA da un bel po' di tempo, principalmente come aiuto terapeutico. Forse è solo un caso che il dottore sia giunto nel momento di massimo splendore del viaggio acido, nonostante Strange non paghi dazio alla cultura delle droghe.
Anzi Doctor Strange incarna quella fascinazione tipica degli anni '60 verso il misticismo, in particolare per il misticismo orientale che posa le basi per lo spiritualismo della prima parte del XX secolo fino al movimento New Age del tardo XX secolo. Stephen Strange è un uomo andato in oriente per cercare il proprio scopo, ed imparare a superare il proprio ego grazie agli insegnamenti del suo vecchio mentore, anticipando quello che sarà il cammino di una leggenda di quest'epoca, George Harrison.
Purtroppo Doctor Strange entrò a far parte di quella cultura delle droghe, tradendo lo spirito iniziale dei suoi creatori. La sua abilità di abbandonare il suo corpo per esplorare lo psichedelico Piano Astrale ha avuto una evidente risonanza sulla contro-cultura di quegli anni. Come scrisse Tom Wolfe, parlando dell'autore e consumatore di LSD Ken Kesey, avrebbe passato ore "assorto nel viola delle ombre del Dottor Strange di Steve Ditko". Suo malgrado, quindi, Strange faceva parte di questa scena.

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7) Prowler
Prima apparizione: The Amazing Spider-Man  # 78, Marvel Comics, novembre 1969.
Creato da Stan Lee e John Buscema.

Il Movimento dei Diritti Civili è stato uno delle più grandi forze per il cambiamento sociale degli anni '50 e '60, e si mostrò nei comics in una maniere inusuale. Era presente nell'idea alla base degli X-Men; nella creazione del primo supereroe nero, Pantera Nera; ed era presente anche nella creazione del primo supereroe afro-americano, Falcon, il cui creatore Gene Colan ha dichiaratamente confermato l'ispirazione presa dai titoli dei giornali sulle proteste per i diritti civili.
Due mesi dopo l'esordio sulle pagin di Captain America #117 di Falcon, ecco il secondo eroe afro-americano della Marvel, Prowler, al secolo Hobie Brown, forse il più crudo esempio della lotta per i diritti civili apparso in quel periodo.
Hobie Brown non era un mutante, né tanto meno un principe dell'Africa o un abitante dell'Harlem pronto ad organizzare un rivoluzione su di un'isola tropicale inseguito dai Nazisti. Hobie Brown era un giovane brillante inventore dalle origini umili, che si dà al crimine per disperazione. Prowler rappresenta le disuguaglianze e le ingiustizie che hanno dato origine al Movimento per i Diritti Civili. Hobie Brown ci mostra quanto sia difficile per un giovane uomo di colore avere successo in una società a lui avversa, che non guarda alle sue capacità. Fino ad oggi, a Hobie Brown non è stato conferito il giusto tributo.

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6) Brother Power the Geek
Prima apparizione: Brother Power the Geek #1, DC Comics, ottobre 1968.
Creato da Joe Simon, con Al Bare.

San Francisco, 1967. La Summer of Love raduna più di dieci mila persone per celebrare l'amore libero, il progresso sociale e il consumo dissoluto di droghe psichedeliche. È l'apice de movimento hippie, che, come i movimenti ondulatori, rappresentava una sorta di lento ondeggiare da lato a lato. Ci vollero alcuni anni affinchè la Summer of Love trovasse il proprio beniamino tra i supereroi dei fumetti grazie al lavoro fatto dalla DC.
Brother Power, the Geek era un manichino infuso di sangue hippie e olio per motori e portato in vita da un fulmine. Brother Power the Geek era un filosofo del poter dei fiori che rifiutava "i modi pigri degli hippies" per diventare una specie di un vagabondo aizzatore di pace, amore e duro lavoro. Al di là del suo approccio utilitaristico al raggiungimento della pace, dopo due solo uscite chiuse, soprattutto per colpa della forte opposizione dell'editor di Superman Mort Weisinger.
Il secondo numero di Brother Power the Geek lo vede spedito nello spazio da Ronald Reagan, probabilmente la maniera con la quale la DC era solita chiudere fumetti sugli hippies.

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5) The Ghost Red
Prima apparizione: Fantastic Four #13, Marvel Comics, aprile 1963.
Creato da Stan Lee e Jack Kirby.

Sono diversi i cattivi la cui matrice riconduceva alla Minaccia Rossa durante la Guerra Fredda, come Radioactive Man e Omega Red. Tra i migliori dobbiamo segnalare sicuramente Ivan Kragoff, the Red Ghost.
Kragoff è un altro nemico dei Fantastici Quattro, e nell'ormai classica rappresentazione che ci offre di lui e delle sue scimmie Stan Lee, troviamo l'ennesima riflessone oscura sugli eroi. Un uomo crudele ed affamato di potere, Kragoff deliberatamente espone sèstesso e le sue scimmie ai raggi cosmici mentre cerca di raggiungere la luna per rivendicarla in nome delle Russia, conferendogli i poteri di un fantasma, e alle sue scimmie la possibilità di mutare forma, super forza e il potere di manipolare l'energia.
La storia non solo pone Red Ghost e le sue Super-Scimmie come la più pericolosa e inumana minaccia del Comunismo, ma rappresenta anche una specie di referendum narrativo sulla Guerra Fredda stessa. Una autorità non da poco come l'Osservatore (nella sua prima apparizione) interviene obbligando i FF e le Scimmie Spaziali a combattere lontano dalla Luna. Il vincitore potrà reclamare la Luna per gli Stati Uniti o per l'Unione Sovietica.

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4) Negative Man
Prima apparizione: My Greatest Adventure #80, DC Comics, giugno 1963.
Creato da Arnold Drake, con Bob Haney e Bruno Premiani.

L'era nucleare evocava ogni tipo di nuova e interessante ansia sulle radiazioni, e non c'è stata un'ansia umana dalla quale qualcuno non ne abbia tratto un supereroe. Le radiazioni hanno rappresentato un aspetto topico di molte origini degli eroi soprattutto della Marvel, come Spider-Man, Hulk, i Fantastici Quattro e gli X-Men.
Allora, perché è stato scelto un eroe DC per rappresentare quest'epoca? Per un paio di ragioni. Prima di tutto, Negative Man resta radioattivo, e si copre con bende speciali per proteggere chi gli sta vicino. In secondo luogo, in quanto membro del team della Doom Patrol, che rappresenta una rara eccezione contro-culturale rispetto alle più tradizionali formazione pro-istituzioni della DC. Come la Lanterna Verde della Siver Age, Hal Jordan, anche Larry Trainor era un pilota militare collaudatore intriso di strani poteri. Jordan è diventato un poliziotto spaziale di bell'aspetto mentre Trainor si è trasformato in un mostro bendato, con poteri di proiezione astrale che lo collegano direttamente con le idee della New Age sulla parapsicologia.

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3) Barbarella
Prima apparizione: le strisce di Barbarella, V-Magazine, primavera del 1962.
Creato da Jean-Claude Forest.

La liberazione sessuale era un tema importante nel 1960, che portò, da un lato, a modificare gli atteggiamenti sul ruolo delle donne e sulla loro sessualità e, dall'altro, con l'introduzione della pillola contraccettiva, a dare alle donne la stessa libertà sessuale degli uomini per la prima volta nella storia. Per quanto il fenomeno venne accolto dalle donne, va anche detto che fu incoraggiato da uomini che pensavano a come avrebbero potuto beneficiare di questa nuova condizione. Ed è qui che entra in gioco Barbarella.
Il film del 1968 Barbarella, con Jane Fonda, è considerato come una celebrazione della liberazione sessuale delle donne, in particolare per la scena in cui Barbarella e Dildano prendono "la pillola", che le permetterà di sperimentare l'estasi sessuale dell'arriccia-capelli semplicemente toccandosi le mani. (Dildano, naturalmente, indossa un guanto).
Il fumetto, che ha preceduto il film, era anche una celebrazione della liberazione sessuale, ma dal punto di vista di un uomo. La storia di Jean-Claude Forest è uno strano miscuglio di avventure in cui la "ragazza della Terra" Barbarella entrerà in un bollente contatto con uomini e donne, oltre che con un angelo e un robot. Senza dubbio, la versione fumettistica, incarna gli atteggiamenti mutevoli nei confronti della sessualità delle donne, ma, naturalmente, con lo sguardo di un uomo.

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2) The Mad Mod
Prima apparizione: Teen Titans #7, DC Comics, febbraio 1967.
Creato da Bob Haney e Nick Cardy.

I Beatles, i Kinks, i Rolling Stones; a metà degli anni 1960 questi giovani pericolosi portarono il loro insidioso rock 'n' roll britannico negli Stati Uniti, in modo da poter avvelenare le menti degli adolescenti americani genuini. La British Invasion.
Nello stesso periodo i Teen Titans fecere il loro esordio nel DC Universe; "Una pazza scena adolescenziale" che ha rappresentato la cultura giovanile dei '60. Non è una sorpresa se uno dei primi nemici che combatterono fu Mad Mod, uno stilista di Carnaby Street che spacciava droga nei vestiti di un rock star britannica e usava parole come "ruddy" e "mate" e "duckie" e "yoicks". Per fortuna è stato sconfitto, e la gioventù americana è stato salvato dagli invasori inglesi.

La DC partorì altri due personaggi "mod" particolare malvagi: The Mod Gorilla Boss in Strange Adventures, e la Mad Mod Witch in The Unexpected.

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1) Galactus

Prima apparizione: Fantastic Four #48, Marvel Comics, marzo 1966.
Creato da Stan Lee e Jack Kirby.

La fine del mondo è un concetto vecchio, usato soprattutto in teologia. Tutto ciò è cambiato nel XX secolo, quando l'umanità ha concepito nuovi entusiasmanti metodi scientifici per spazzare via ogni forma di vita dalla Terra. La crisi missilistica cubana del 1962 ha portato gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica sull'orlo di una guerra da "giorno del giudizio", che si risolse solo grazie alla minaccia della distruzione reciproca assicurata, una dottrina di guerra che ha proiettato un'ombra sul mondo per un'intera generazione.
L'ansia esistenziale è una grande idea in grado di insinuarsi in un fumetto di supereroi, e così Stan Lee e Jack Kirby le diedero un bel vestito con un un grande cappello viola e la chiamarono Galactus. Il gigante spaziale che minacciava di divorare il mondo in In This Be Doomsday è stato allontanato solo grazie all'acquisizione da parte dei Fantastici Quattro dell'arma più devastante dell'universo: The Ultimate Nullifier. La minaccia della distruzione reciproca ha permesso un'altra volta di salvare/rovinare la giornata.

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