Intervista a Pier Paolo Ronchetti
di Andrea Antonazzo

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3) Passiamo ora a Devil. Non posso parlare per gli altri personaggi, o per le altre serie, ma mi pare che per Devil hai un attaccamento particolare, avendo tradotto le sue storie per 15 anni, fin dal primo numero di Fantastici Quattro della Star Comics!

Effettivamente, Devil è sempre stato uno dei miei personaggi preferiti. E' un fumetto più adulto della media dei comics Marvel, al confine, direi, fra il fumetto popolare e quello d'autore. Intendo mediamente. E' chiaro che alcune delle sue miniserie o graphic novel rientrano a pieno titolo in questo secondo ambito. Amo il personaggio, perché sostanzialmente antieroico, introspettivo, e per questo, direi anche in controtendenza con quella che è stata la cultura popolare americana degli ultimi dieci anni. Nessuno mi ha mai chiesto di rinunciare a tradurlo, ma se l'avessero fatto, mi sarei chiaramente opposto. Altre serie le ho effettivamente abbandonate senza grandi rimpianti.


4) In tutti questi anni, quindi, sei stato tu, in un certo modo, a far parlare il personaggio e i suoi comprimari. Ti e' mai venuta voglia (se non lo hai proprio fatto) di modificare dei dialoghi che ritenevi brutti, cercando di renderli più gradevoli?

E' un discorso complesso. La mia opinione personale è che si debba cercare un equilibrio fra la "lettera" del testo originale e la necessità di adattare il testo al lettore italiano. E' necessario cercare di rimanere alla sostanza del testo, è giusto modificare la struttura del dialogo, ma è evidente che la traduzione deve conservare tutte le informazioni dell'originale. Capita, ma con Devil almeno ultimamente non si è mai verificato, che certe frasi abbiano poco senso anche nell'originale, e a quel punto, credo sia giusto intervenire per rendere più leggibile il testo al lettore italiano. Ma non è mia abitudine fare aggiunte arbitrarie e trovo disdicevole adattare i riferimenti alla cultura americana alla nostra. Faccio un esempio, se nell'originale c'è un riferimento a David Letterman, non citerei mai in italiano Maurizio Costanzo. Se presumo che il personaggio o la situazione dell'originale sia sconosciuta al pubblico italiano, preferisco rimanere sulle generali. In questo caso (ma ora Letterman è noto anche da noi) parlerei semplicemente di un talk-show.

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