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Pasquale Gennarelli

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Angry Birds: pronto il fumetto, parla Jeff Parker

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Il prossimo giugno la IDW Publishing è pronta a lanciare sul mercato il primo fumetto dedicato ad Angry Birds, celebre gioco per smartphone e tablet della Rovio. La serie a fumetti, realizzata dallo scrittore Jeff Parker e il disegnatore Paco Rodriques, rappresenta solo l’ultimo tassello del franchise della Rovio, che ha già dato vita a innumerevoli giocattoli, magliette, giochi e altro ancora, tra cui un film previsto per il 2016.

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CBR ha avuto modo di intervistare Jeff Parker per avere qualche anticipazione sul fumetto, il suo approccio alla scrittura.

Sebbene abbia conquistato milioni di persone, il gioco è molto semplice, uccelli che lanciano di tutto (compreso loro stessi) contro dei nefasti maiali. Visto il presupposto, iniziamo col conoscere la storia alla base dell’adattamento. “Il retroscena è sempre che gli uccelli hanno solo tre uova, e non si sa quando potrebbero schiudersi. E i Pigs, in particolare King Pig, brama le uova. Lo Chef prepara continuamente pietanze a base di piante che emulano le uova, ma il Re le vuole reali. Quindi, i suoi seguaci devono presentare continuamente nuovi piani per ottenere quelle tre uova. Il che è difficile, visto che gli uccelli sono incredibilmente potenti”.

Parker entro nello specifico della prima storia. “In Welcome to the Flock, l’uccello leader Red ci guida attraverso il cast principale e ci mostra la loro capacità di azione, in quanto sono sempre impegnati ad allenarsi a contrastare regimi di maiale. E avremo modo di vedere alcune diverse parti della Piggy Island”.
 
A differenza del video-game, nell’albo sono presenti dei dialoghi. Capiamo come sono nate le scelte delle voci. “La Rovio ci ha fornito un sacco di note circa il background di ogni personaggio e di come parlano, o se lo fanno. Alcuni sono per lo più silenzioso come Terence (il grande rosso) e Bubbles (quello arancione che si espande). Alcuni si agitano in base al tipo di pensiero, come Chuck, lui è il veloce uccello giallo”.

Interessante è conoscere come l’autore sia passato alla realizzazione di un fumetto per tutte le età. “Credo che un metodo sia quello di presentare storie che funzionino da sole, senza alcuna conoscenza preliminare dei personaggi o retroscena, estranea ad ogni continuità. Ciò ti porta sempre più vicino a realizzare qualcosa che abbia un appeal universale. Non si può contare sulla familiarità, bisogna ragionare solo in termini di scenette comiche. Voglio dire, c'è una certa familiarità, propongo un paio di battute riferite al gioco di tanto in tanto”. Continua Parker “Gli Angry Birds sono tutti personaggi destinati ai bambini, in modo da avere una nuova prospettiva con cui giocare. E come dice il nome, sono molto veloci nell’arrabbiarsi, così in certi aspetti si sono avvicinati al mio metodo di scrittura delle storie di Hulk. Mio figlio di nove anni mi fa da lettore di prova, perfetto per queste storie perché ama i fumetti e ama i giochi, è un arma segreta per me sotto questo punto di vista”.

In chiusura, conosciamo se qualche nuovo personaggio esordirà nella serie. “Per la maggior parte resteranno gli uccelli già affermati, e lo stesso vale per i maiali. Vorrei propendere per mettere più uccelli donna, e gli uccelli che parlano un sacco!”.

Angry Birds sarà disponibile a partire dal prossimo giugno e nella gallery in basso sono disponibili alcune tavole dell'albo.

Amazing Spider-Man #1: albo più venduto del decennio

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spiderman12n-1-webIl 30 aprile sarà disponibile negli USA The Amazing Spider-Man #1, albo che vedrà il ritorno di Pater Parker. L’evento ha creato grande aspettativa nei fan dell’arrampicamuri, tanto che sono state già ordinate più di mezzo milione di copie. E il dato, di cui non si è in grado di fornire un numero preciso, è in continuo aggiornamento, ma già così l’albo risulta essere il più venduto dell’ultimo decennio. Per capire l’importanza di questa traguardo, basta osservare i dati di vendite del febbraio scorso, quando l’albo della DC Comics, Batman #28, è risultato essere il più acquistato con 114.089 copie.
 
“Ho lavorato nel mondo dei comics per più della metà della mia vita, e non ho mai visto una reazione dei fan così immediata, folla e passionale intorno alla morte ed il ritorno di Peter Parker” queste le parole di Dan Slott, che in una precedente news aveva svelato i retroscena di questo ritorno. “Parlando con gli altri artisti che hanno partecipato a Big Time, Superior e All-New Amazing, abbiamo convenuto che il livello di passione dimostrato è uno dei più grandi riconoscimenti per il lavoro svolto”.

"Stan Lee e Steve Ditko hanno creato uno dei più grandi personaggi, non solo nei fumetti, ma di tutta la fiction” continua Slott. “E grazie ad altri leggendari artisti quali John Romita Sr. e Jr., Roy Thomas, Gerry Conway, Gil Kane, e altri ancora l’hanno reso popolare e fondamentale per più di mezzo secolo. É un pò stupido, ma quel sagace arrampicamuri, adesso è immortale. É folkloristico. É un mito. C’è sempre stato per noi e ci sarà sempre per le generazioni future”.
 
Intorno a questo evento sono tante le iniziative organizzate dalla Marvel, che ci permettono anche di comprendere meglio il perché di questi esorbitanti dati di vendita. Per i rivenditori che ordinano 3000 copie, ad esempio, la Casa delle Idee consegnerà un albo con una variant cover esclusiva per quel distributore.

Inoltre, ci sono le variant cover disponibili per tutti, com’è successo per The Amazing Spider-Man #1 Opena Sketch Variant, dove con l’acquisto di 200 copie il rivenditore avrebbe ricevuto uno di questi sketch, pronto ad essere immesso nel mercato per 500 $. Continuando, saranno disponibile anche cover ad opera di Marcos Martin, Ed McGuinness e Alex Ross, disponibili solo con ordini, rispettivamente, di 50 copie, 75 copie e 3000 copie.

David Gabriel, Vice Presidente della sezione marketing e vendite della Marvel, si dichiara eccitato dalla capacità di Amazing Spider-Man #1 di superare ogni più rosea aspettativa, "non solo perché riporta indietro Peter, ma anche perché nel farlo fornirà un’enorme esposizione al settore”.

Ricordiamo che l’albo avrà una storia principale scritta da Slott e disegnata da Humberto Ramos, ma conterrà anche altre storie di contorno realizzate da Slott & Christos Gage, Peter David, Christopher Yost e Joe Caramagna e illustrate da Will Sliney, Giuseppe Camuncoli e Ramón Pérez. Qui di seguito, intanto, potete ammirare le prime tavole dell'albo diffuse in esclusiva da CBR.

Deathlok: la Marvel prepara il suo ritorno

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beyond3deathlokDurante la conferenza stampa di presentazione del prossimo evento di casa Marvel, Original Sins, di cui vi avevamo già parlato e anticipato alcune immagini, Alex Alonso e Tom Brevoort, rispettivamente Capo redattore e Direttore esecutivo della Casa delle Idee, hanno confermato la presenza, all’interno della miniserie, di Deathlok. L’apparizione servirà da episodio pilota per il personaggio per saggiare la reazione dei fan alla sua reintroduzione nelle fila dell’Universo Marvel.
 
Ricordiamo che Original Sins è una miniserie, prevista per giugno, composta da 5 uscite, ognuna delle quali sarà realizzata da un team creativo differente, e la storia di Deathlok è a firma di Nathan Edmondson (testi) e Mike Perkins (matite). I piani alti della Marvel, però, hanno precisato che Edmondson e Perkins non saranno coinvolti nel rilancio di Michael Collins, e nessuna indiscrezione è trapelata circa i nomi degli autori.

L’ultima apparizione del personaggio risale ormai al 2007, mentre, nella serie ora in onda Agents of S.H.I.E.L.D., vi abbiamo già mostrato la trasposizione del personaggio interpretato da August Richard.  

Bill Watterson parla della mostra su Calvin & Hobbes e di altro...

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CalvinHobbes 3414È stato inaugurata lo scorso 22 marzo una mostra dedicata a Bill Watterson, organizzata dalla Ohio State University e ospitata nella Billy Ireland Cartoon Library & Museum. Il curatore dell’esposizione, Jenny Robb, ha avuto modo di intervistare l’autore che ha creato le famose di strip di Calvin & Hobbes, e la loro chiacchierata è stata pubblicata sul blog della università stessa.
 
Partiamo col conoscere il pensiero dell’autore su iniziative come questa. “La biblioteca aiuta a contrastare la condiscendenza del mondo nei confronti della ‘bassa arte’ dei cartoon, e tutela il lavoro che altrimenti andrebbe disperso o perso. Nel rendere disponibile a chiunque il materiale originale per studiarlo, ci dà anche la possibilità di accedere alla nostra storia. Se sei un pittore, è dato per certo che spenderai un sacco di tempo nei musei per studiare grandi dipinti, ma se sei un fumettista, è difficile poter visionare un artwork originale. Quando si osserva un originale di Steve Canyon si nota che sono tavole gigantesche: è un'esperienza completamente diversa che vederle pubblicate su un giornale o riprodotte in un libro. C'è molto da apprezzare e conoscere in questa meravigliosa arte”.

Watterson ha ripreso tavole abbandonate ormai da 18 anni. “È stato fantastico. C'è una sorta di jet lag quando si viaggi nel tempo nel proprio passato” ha dichiarato l’autore.

Passiamo a conoscere il processo di creazione dietro la pubblicazione delle strip di Calvin & Hobbes. “Il più delle volte mi piace iniziare con le parole. In generale, la scrittura subisce così tante modifiche che non si raggiunge una versione definitiva nell'elaborazione fin quando la tavola è stata completamente impostata. Posso sempre visualizzare le immagini in qualunque modo. Comunque, è la scrittura che mi dà il via”.

L’intervista si sposta sul legame forte che ha legato i lettori alla strip che ha reso celebre Watterson. “Non posso davvero immaginare che il lettore medio si prenda il disturbo di seguire la sua piccola sezione fumetto, tanto meno la lettura di un nuova e sconosciuta striscia per mesi al fine di costruire un rapporto con esso. Ci sono così tanti altri contenuti disponibili immediatamente e tutto gratuitamente, che non c'è motivo di restare se non sei subito affascinato. Consumiamo tutto come patatine. In questo ambiente, ho il sospetto che la connessione del vignettista con i lettori è probabile che sia più superficiale e fugace, a meno che non colpisca l’interessa di una serie di lettori di nicchia. E quel pubblico, quasi per definizione, è molto piccolo”.
 
Scontato passare ad analizzare in che modo il digitale e i social network abbiamo influenzato il comics. “Chiunque può pubblicare ora, e non ci sono restrizioni di gusto, di approccio, o materia. I secondini sono scomparsi, quindi la prospettiva di nuove e diverse voci è emozionante. O almeno potrebbe esserlo se qualcuno li leggesse. E sarebbe ancora più entusiasmante se qualcuno pagasse per farlo. È difficile pagare l'ingresso se non ci sono cancelli”.

La mostra ospiterà anche un’esposizione dedicata a Richard Thompson, creatore della serie Cul de Sac, dal titolo di The Irresistible Force Meets the Immovable Object: A Richard Thompson.
 
Come giudica Watterson il lavoro del collega. “Pochissimi fumettisti fanno tanto, e tanto bene. Richard è un meraviglioso scrittore e uno dei rari che possono scrivere davvero storie uniche, con personaggi esilaranti. Ha disegnato le caricature, illustrazioni sontuose, e uno dei più bei fumetti che abbia mai visto. E proprio quando pensi che non potrebbe migliorarsi, se ne esce fuori con qualcosa di unico”.

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