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Daniele Croci

Daniele Croci

Svelato Spider-Man Superior

  • Pubblicato in News

Attenzione: la seguente notizia contiene spoiler!

1-20d6b1f9c0È finalmente uscito negli States l'attesissimo numero conclusivo (#700) della testata Amazing Spider-Man che, come avevamo già annunciato, fa da apripista alla nuova serie Superior Spider-Man, negli stores il 9 gennaio prossimo.

Il grande segreto che ha stuzzicato la curiosità dei fan, complice anche qualche leak di Dan Slott (un errore o una scelta deliberata?), circa l'identità del nuovo Uomo Ragno è stato finalmente svelato: non sarà Miguel O'Hara, come molti erano pronti a giurare, ma bensì l'arcinemico di Peter Parker, la sua nemesi occhialuta, il dottor Otto Octavius, in arte Doc Ock.

Nell'ultimo numero viene infatti mostrata la fine del vecchio e malconcio corpo del dottore che, come si è saputo nel numero 698, contiene da qualche tempo la mente (e la personalità) dell'Arrampicamuri per via di uno scambio di menti architettato proprio da Octavius. Morto quindi il nostro Peter, sarà un redento (!) e responsabilizzato (!!!) Octavius ad assumere l'identità del super-eroe, pur interpretandone il ruolo in maniera leggermente diversa.

È quindi l'inizio per uno status quo completamente nuovo per l'eroe Spider-Man che, privato della componente Peter Parker, è pronto a stupire i lettori con storie dai toni più cupi e dark: "Vogliamo uno Spider-Man nello stile di Batman: leggermente più inquietante ed oscuro" ha commentato l'editor Stephen Wacker ai microfoni di Usa Today. "È Moriarty nella testa di Sherlock. È il Principe Giovanni all'interno di Robin Hood. È il più grande cattivo nel corpo del più grande eroe, e prova a fare del bene" ha aggiunto lo sceneggiatore Slott.

Ci possiamo aspettare veramente di tutto da questa nuova incarnazione del Ragno e dal suo nuovo alter ego. Il cambio di alias l'abbiamo già visto con la amata/odiata Saga del Clone: qui la novità più grande è la morte di Peter, una tappa obbligata della carriera di ogni super-eroe (Capitan America, la Torcia Umana, giusto per fare un paio di esempi recenti, senza nemmeno scomodare l'universo Ultimate) che tuttavia non aveva ancora toccato il nostro Parker. Anche per gli storici comprimari si preannunciano grossi cambiamenti, come lascia intendere l'anteprima che riportiamo qua sotto.

È presto per chiedersi se Superior Spider-Man sarà un successo duraturo o una breve parentesi. Ai posteri - in questo caso le cifre di vendita - l'ardua sentenza.

Kappa - La Scena dell'Inferno

Nonostante il concept della copertina sembri suggerire diversamente, Kappa – La Scena dell’Inferno presenta due storie separate ed autoconclusive che il mangaka Kazuya Jibiki ha tratto dai racconti del celeberrimo (almeno in Giappone) scrittore Ryunosuke Akutagawa, suicidatosi nel 1927. L’autore è noto soprattutto per i racconti "Nel Bosco" e"Rashomon", a cui Akira Kurosawa si è ispirato per il suo capolavoro del 1950.

La prima storia La Scena dell’Inferno è ambientata nel Giappone antico (periodo Heian) e racconta la vicenda di un pittore maledetto, ossessionato dal realismo con cui dipinge le scene macabre e demoniache per il signorotto locale. La sceneggiatura è buona: viene raccontata una storia dallo sviluppo semplice ma efficace, che riesce a coinvolgere il lettore fino all’azzeccato finale. La trasposizione tra racconto e fumetto permette di esplorare la dimensione grafica che riveste un ruolo importantissimo nella struttura narrativa.

Kappa invece è un racconto dai toni fortemente satirici che descrive il viaggio allucinato di un giovane giapponese nella dimensione alternativa abitata proprio dai Kappa, bizzarre creature del folklore giapponese. In questa storia i Kappa diventano simboli delle astrusità, delle piccole idiosincrasie o vere e proprie aberrazioni della società giapponese del primo dopoguerra. Vengono trattati numerosi temi d’attualità, come le rivolte operaie, nonché argomenti cari ad Akutagawa, come il difficile ruolo dell’artista e del suo lavoro nella società. Purtroppo il grande numero di personaggi e di situazioni mal si sposa con la brevità del racconto che si riduce a una trattazione un po’ superficiale; anche l’unico personaggio umano, il protagonista, non viene caratterizzato a sufficienza ed è difficile capire il perché delle sue scelte.

Per quanto riguarda il comparto grafico i disegni di Kazuya Jibiki non impressionano e si attestano di poco sopra la soglia della sufficienza, anche per via di una certa rigidità compositiva e ripetitività nelle tavole. La mancanza dello sfondo in numerosissime tavole contribuisce alla generale insoddisfazione del lettore.

Per concludere, questo doppio Kappa – La Scena dell’Inferno è un lavoro non particolarmente brillante ma tutto sommato capace di donare qualcosa al lettore appassionato di Giappone antico o precontemporaneo, nonché agli appassionati di Akutagawa.
Una nota finale sull’edizione: la confezione proposta da Ronin non è molto buona, specie se rapportata con il prezzo assolutamente fuori mercato per questo tipo di foliazione e formato (11,5 x 17,5). Visto il prezzo ci saremmo attesi una perfetta cura editoriale ma nel volume sono presenti un paio di refusi (uno rende una frase quasi incomprensibile) e si poteva fare decisamente di più per la grafica delle copertine, dove la scritta “La scena dell’inferno” sembra essere solo un sottotitolo per Kappa (non è così nell’edizione originale giapponese, dove i caratteri che compongono i due titoli hanno uguale spazio, come si può vedere qua), che è anche l’unico racconto che viene riassunto dal testo in quarta di copertina.

David Lloyd ancora in Italia

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lloydDopo il precedente e fortunato tour nello Stivale che aveva toccato anche Lucca 2011, torna in Italia il celebre artista inglese David Lloyd, già autore con Alan Moore del pluripremiato V for Vendetta.

Solo due tappe, entrambe localizzate in Campania, per l'autore che torna a presentare il volume realizzato appositamente per la Nicola Pesce Editore, Materia Oscura, un antologia che raccoglie racconti realizzati con diversi sceneggiatori, tra cui Peter Milligan e Stephen Bissette. Come potete vedere nella locandina, gli incontri saranno il 4gennaio presso lo Star Shop di Napoli e i due giorni successivi presso la fiera del fumetto Cavacon Winter Edition a Cava de' Tirreni. Un occasione unica per incontrare un autore storico del fumetto britannico, a cui magari strappare un autografo.

Orange Road 1

A 8 anni dall’ultima edizione – a cura di Star Comics – ritorna sugli scaffali delle fumetterie Orange Road di Izumi Matsumoto, caposaldo degli shonen romantici anni '80 e già noto ai più per la censuratissima e amatissima serie animata "È quasi magia Johnny".

J-Pop opta per un adattamento molto fedele all’originale che segue una suddivisione in 10 maxi tankobon invece che 18 dell'ultima ristampa. Rispetto alle precedenti edizioni abbiamo il senso di lettura all’orientale e una nuova e migliorata traduzione che mantiene anche i titoli onorifici usati in Giappone, parte indispensabile per la completa fruizione dell’opera (non avrebbe guastato, però, una piccola nota esplicativa a riguardo). Totalmente assente in copertina il riferimento al titolo italiano della serie, così come l’aggettivo Kimagure/Capricciosa presente in originale e sui dvd Yamato.

Il manga è quello che abbiamo già imparato ad apprezzare nel corso degli anni: nulla di trascendentale ma un’opera leggera e tutt’ora fresca e piacevole che costituisce sicuramente un pezzo di storia dell’invasione manga in Italia.

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