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Daniele Croci

Daniele Croci

L'adozione secondo Ortolani

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duefiglieLeonardo "Leo" Ortolani, autore toscano celeberrimo per il suo Rat-Man, è in procinto di pubblicare per la casa editrice Sperling & Kupfer un libro in prosa intitolato Due figlie e altri animali feroci.

Il volume, di 192 pagine per 16€, sarà un racconto-diario delle peripezie che i coniugi Ortolani hanno dovuto affrontare per adottare due sorelline in Colombia. Non mancherà certamente la consueta ironia che caratterizza le storie di Leo, così come sembra certo che sarà presente un'illustrazione inedita in ogni capitolo.

Premio Fossati a Bisi e Anafi

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BisiAnafiIl 23 luglio nella cornice della kermesse Rimini Comics è stato assegnato il prestigioso premio Franco Fossati dedicato a volumi italiani di critica e analisi fumettistica. Tra le numerose opere in gara il volume che è stato scelto dalla giuria è stato Un maestro dell’ironia borghese. Carlo Bisi fumettista e illustratore, una raccolta di saggi curata da Paolo Gallinari e pubblicata da Anafi. La giura era composta da Luigi Bona, Daniele Barbieri, Luca Boschi, Paolo Guiducci e Andrea Voglino.

Scomparso nel 1982, Carlo Bisi è stata una figura importantissima nello sviluppo del fumetto in Italia. Artista a tutto tondo, viene ricordato principalmente per il personaggio di Sor Pampurio comparso nelle pagine del Corriere dei Piccoli.


Eyeshield 21 37

Con il numero 37 si conclude il manga Eyeshield 21: dopo più di tre anni l'avventura di Sena, Hiruma, Kurita e compagni giunge finalmente a una conclusione. È tempo, pertanto, di tirare le somme e di valutare se sia valsa la pena di seguire questo shonen sul football americano.

La vicenda raccontata dallo sceneggiatore Riichiro Inagaki va a completare, in questo tankobon finale, lo story-arc relativo all'All-Star giapponese alle prese con la World Cup Youth. Viene confermata l'impressione già suscitata nel lettore dai numeri precedenti, ovverosia che il manga sarebbe terminato in maniera molto più armoniosa se il finale fosse coinciso con la fine del Christmas Bowl. La vicenda raccontata negli ultimi tre numeri, la coppa del mondo, risulta infatti trattata in maniera frettolosa, specie se si fa un paragone con la prolissità tipica dei volumi precedenti. Manca il pathos, così come è praticamente assente la caratterizzazione dei villain di turno – le cinque stelle della nazionale giovanile statunitense. Pertanto la sensazione è quella di una bonus track per accontentare chi aveva sognato di vedere i vari personaggi incontrati nei tornei lottare per un bene comune; Il finale aperto e il susseguente epilogo, però, non hanno mancato di dividere i fan. Sembra piuttosto un tentativo, e sta al lettore decidere se riuscito o meno, di evitare la più banale delle conclusioni, quella in cui la squadra di rookie sfavoriti riesce a primeggiare su ogni avversario, anche quello più agguerrito.

I disegni di Yusuke Murata hanno svolto, anche in questo finale, il loro onesto lavoro. Durante la serie, pur non brillando per fantasia o originalità, sono stati in grado di rappresentare in maniera efficace le metafore concettuali – e non – che si celavano di volta in volta dietro a una squadra o a una “mossa speciale”in una partita. Si può semmai lamentare una certa caratterizzazione “facile” nei confronti di alcuni personaggi secondari, troppo rassomiglianti a celebri personaggi di altri manga o videogiochi (sono facilmente riconoscibili Vegeta di Dragon Ball, Blanka di Street Fighter o Algol di Soul Calibur).

Tirando, infine, le somme sull'esperienza completa, Eyeshield 21 è stato uno shonen manga a carattere sportivo che è riuscito ad appassionare pur senza entrare nell'olimpo dei capolavori del genere come Slam Dunk. La serie è partita con alcune premesse decisamente positive, che sono venute meno con il passare del tempo: nella seconda metà scompaiono le situazione extra-football che avevano contribuito ad alleggerire le prime battute; inoltre la componente umoristica-comica diventa anch'essa sempre meno presente, con poche gag e per di più spesso ripetute. Assolutamente dimenticabile, come già detto, l'ultimissimo story-arc.

La Dark Horse con Guillermo Del Toro

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La casa di fumetti statunitense Dark Horse ha da poco pubblicato sul proprio sito un trittico di teaser poster circa il loro prossimo progetto. Pare ormai certo che il fumetto sarà legato in qualche modo al popolare film director messicano Guillermo Del Toro (Il Labirinto del Fauno, Hellboy), il cui cognome campeggia proprio su un poster.

Secondo i rumor che si susseguono sulla rete, il progetto sarà legato alla trilogia di romanzi scritti a quattro mani da Del Toro e da Chuck Hogan The Strain, di cui è uscito solo l'omonimo primo capitolo e che ha riscosso un discreto successo negli Stati Uniti.

Ulteriori informazioni saranno rivelate all'imminente Comic-Con di San Diego, restate su Comicus per nuove anticipazioni.

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