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Igor Della Libera

Igor Della Libera

Il ragazzo dietro la maschera

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Attenzione: la notizia può contenere spoiler!

CLICCADopo le recenti “spifferate” della Marvel alla stampa per pubblicizzare e dare risalto mediatico agli eventi di punta della casa editrice, il lettore affezionato alle sorprese, a scoprire le cose che succedono semplicemente comprando un albo, dovrà da ora in poi vivere in un bunker senza possibilità di contatti esterni. L'ultimo “Watergate marveliano consensuale” riguarda l'identità del nuovo Ultimate Spider-Man. La caccia al “chi” dietro la maschera è finita e con qualche giorno d''anticipo rispetto alla rivelazione cartacea, sulle pagine di Ultimate Comics Fallout 4.

USA Today, ma aspettatevi presto gli spoiler nostrani, ha dato la notizia con tanto di vignetta dello smascheramento. Gli americani aprendo il tabloid hanno scoperto che il sostituto di Peter Parker, morto eroicamente su Ultimate Spider-Man 160, si chiama Miles Morales e, soprattutto, che è un teenager meticcio, metà ispanico e metà di colore. La sua prima apparizione non è certo da squilli di tromba: sventa una rapina e si solleva la maschera mostrando i tratti di un giovane Obama e ammettendo che forse la scelta del costume è un po' di cattivo gusto.

Brian Michael Bendis, a differenza dei vertici Marvel, non si sbottona e la sua linea è quella della scoperta dell'acqua calda: "'da grandi poteri derivano grandi responsabilità', questo sarà il tema ma con un personaggio alle prime armi e diverso da Peter”. Ed è proprio la diversità non solo cromatica ma anche culturale, riflesso dell'America di oggi, la chiave per apprezzare questo “Peter del XXI secolo” come lo definisce Axel Alonso. Insieme a Miles i lettori scopriranno il suo approccio all'eroismo e al sacrificio in un mondo totalmente diverso da quello che ospitò le prime avventure di Peter.

Con questa operazione sale, da una parte, l'interesse per l'intero rilancio Ultimate e, dall'altra, la quota nera nel Marvel Universe. Chiudiamo con il commento della disegnatrice italiana Sara Pichelli, che lo ha ideato graficamente e che fotografa perfettamente quello che possiamo aspettarci dal nostro Miles: "Vi innamorerete di Miles, io l'ho già fatto."

Se l'entusiasmo degli autori alle prese con un'affascinante tabula rasa sarà riversato nelle pagine a fumetti non c'è dubbio che ci sarà da divertirsi. Dopo l'antipasto del Fallout di mercoledì per rivedere Miles e il suo nuovo costume dovremo aspettare settembre e il primo numero di Ultimate Comics Spider-Man, ma forse inganneremo l'attesa con qualche altra spifferata Marvel.

Marvel: casa delle idee rubate

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I3nternet è l'espressione di tutte le libertà buone e cattive che siano. Per molti autori non ancora arrivati è un modo di farsi conoscere, di mostrare le loro opere nella speranza che su queste cada prima o poi l'occhio di qualche editor. Succede raramente mentre è molto più frequente che le loro idee in bella mostra diventino preda di disegnatori o scrittori rodati che le prendono in prestito anche se questo è solo un eufemismo per utilizzarle, loro pagati, in barba non solo al diritto d'autore (spesso non presente) ma anche alla più elementare correttezza professionale. Questa volta sul banco degli imputati impuniti finisce la Marvel Comics nella persona del suo disegnatore di semi punta Paco Medina. La vittima è l'italiano Mauro Padovani, idraulico, che da quindici anni produce fumetti indipendenti. Lui continua a scrivere e disegnare sospinto dalla passione e da riconoscimenti esteri. L'oggetto del contendere è un suo personaggio vampiro Mr Dark creato nel 2005 per la serie Bullet e Justine. Alcune tavole con questo character sono apparse in rete postate nel 2006 sul suo flickr.

Disegni che devono essere saltati all'occhio di Medina in cerca di ispirazione, saltando da un blog all'altro di giovani autori, perché ha ripreso il concept del personaggio, non solo nel look ma anche in alcune inquadrature specifiche, per inserirlo come terrorista vampiro nel primo numero di X-Men curse of mutants uscito meno di un anno fa. Padovani accortosi dell' ”omaggio” ha chiesto spiegazioni ricevendo da Medina il copia incolla di una mail che lui stesso ha avuto dall'editor della testata Nick Lowe sulla questione: "In sostanza, digli di non preoccuparsi. Il personaggio che sembra simile appare solo in tre pagine e poi muore, non abbiamo intenzione di riportarlo indietro. Non c'è nessun problema."

Oltre al danno pure una beffa crudele e anche la palese confessione del plagio visto che potevano accampare scuse sulla coincidenza di idee sul fatto che nessuno ha il copyright delle cerniere sadomaso etc. Una caduta di stile per la Marvel che si vanta di girare per le fiere in cerca di talenti e poi non riconosce semplicemente quanto è suo ad un autore. La notizia riportata dal blog personale di Mauro Padovani (e anche da Bleeding Cool) deve far riflettere e mettere in guardia gli autori che spargono i loro prodotti in rete senza protezione, perché in ogni ambiente il pesce grande si mangia quello piccolo.

Supergirl: la ragazza che cadde sulla terra

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sg_cv1_02Il reboot settembrino del DC universe si baserà su un concetto semplice, quello di offrire un nuovo Anno Uno a tutti i personaggi. Alcuni eroi non subiranno modifiche sostanziali, per altri sarà presa la palla al balzo per ripensarli completamente, togliendo loro di dosso la polvere che li ha ricoperti negli anni. Basta con le pulizie a tempo chiamate “Crisi”, è ora di buttare il bambino con l'acqua sporca sperando che l'operazione dia i frutti sperati.

Tra i personaggi colpiti dall'onda lunga del rinnovamento c'è sicuramente Supergirl. Nella nuova ottica “starting point” Kara arriverà sulla terra dal suo pianeta e vivrà la condizione di “alieno” in tutti i suoi aspetti più difficili. A differenza di suo cugino però il percorso per diventare una super eroina sarà ostacolato dai suoi dubbi sull'umanità, chiedendosi se valga la pena davvero combattere per la razza umana.

Mike Johnson e Michael Green (Superman/Batman, copione del film Green Lantern) saranno chiamati all'impresa di dare smalto ai dolori della giovane Kara. I due assicurano che non si parlerà di lei solo perché è la cugina di Superman e l'approccio sarà quello che si mette nella creazione di un nuovo personaggio. Non servirà conoscere la storia di Supergirl per apprezzarne le nuove vicende, che verteranno sul suo viaggio alla scoperta della terra. L'impatto non sarà solo quello con il suolo terrestre ma anche con una cultura che è indietro anni luce rispetto a quella kriptoniana, soprattutto nella scienza e nella tecnologia. Supergirl ha perso tutti i suoi cari e si troverà a vivere in un mondo non suo, sentendosi come una teenager dei giorni nostri prigioniera nel medioevo.
Rispetto al passato il percorso per diventare un'eroina sarà lungo e complesso, simile a quello di una ragazza giovane che cambia città seguendo le sue aspirazioni di attrice e prima di diventarlo passa attraverso un sacco di lavoretti minori e di particine senza spessore. Se a questo sviluppo aggiungiamo il fatto che Kara ha dei poteri che le permetterebbero di governare la Terra, la futura Supergirl si rivelerà un personaggio complicato, dubbioso, diviso tra troppe cose per trovare subito un'unità.

Il primo arco di storie racconterà il suo arrivo, mentre con i successivi si entrerà nel merito della questione supereroistica. Gli autori le offriranno un gruppo di amici,  gli stessi personaggi di contorno che incontrerebbe la nuova ragazza arrivata in città, colmando con questi il vuoto della famiglia perduta. Sul fronte prettamente fumettistico Kara avrà i poteri del cugino e qualcuno in più, perché il sole influenza in modo diverso le donne dagli uomini kriptoniani. Ovviamente ci sarà spazio per nuove minacce, nuovi cattivi per testare i rinnovati poteri e una galleria di malvagi che avrà una provenienza soprattutto spaziale.

La cosa più interessante, però, riguarda il modo con cui Kara è precipitata sulla terra: non tutto verrà spiegato e, se non si potrà prescindere dall'esplosione di Kripton, ci sarà un mistero sul suo arrivo, nell'ottica di quello che deve essere un nuovo inizio, non solo per Kara ma anche per i lettori, così che possano leggere e apprezzare i fumetti DC.

I Supergods di Morrison

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1311023031“Che cosa possono insegnare all'umanità degli eroi mascherati, dei mutanti dai poteri miracolosi e un dio del sole precipitato a Smallville?”.

La risposta la troveremo in un libro/trattato di Grant Morrison. Una sorta di epica moderna sul mito dei super eroi da parte dell'autore scozzese che, smessi i panni del narratore, indossa quelli dell'insegnante per un suggestivo viaggio nella sua e nella loro storia. Il libro delle rivelazioni avrà il titolo di Supergods (edizioni Spiegel e Grau). 400 pagine per gettare uno sguardo al mondo dei nostri personaggi preferiti, utilizzando i mezzi e le competenze di uno degli autori che più hanno contribuito al loro successo.

Nato come un libro che doveva raccogliere le interviste fatte a Grant Morrison, è diventato poi un racconto cronologico che parte da Action Comics 1, la prima pietra della costruzione supereroistica, e arriva fino ai giorni nostri. Grande spazio nel libro l'avrà l'esperienza personale dell'autore che mescola i toni da addetto ai lavori con quelli più consoni ad un opera di divulgazione. Concretamente Morrison ha dovuto mettere mano alla sua collezione di comics e, nella stesura, ammette lui stesso, ha scoperto cose che non immaginava in quei primi fumetti, dinamiche che è sicuro lo influenzeranno nelle sue nuove produzioni soprattutto in quelle “super”.

Una delle tesi del libro è che il genere supereroistico sia sempre in evoluzione perché non è nato con gli eroi colorati ma è sempre stato latente nella cultura americana, soprattutto nei pulp. La differenza tra chi combatteva nell'ombra e chi portava in bella vista l'iniziale del suo nome è sostanziale e ha portato a vedere i super eroi come delle star non diverse da quelle, esposte mediaticamente, del rock and roll. Ma più della musica e del cinema i fumetti sono lo specchio dei tempi che cambiano. Il mondo è in costante evoluzione e solo un media che esce, ultimamente, con un numero enorme di testate può offrire in gran parte delle sue storie un riflesso di ciò che accade intorno a noi. Il presente si riverbera nei fumetti che hanno la capacità di seguirlo, qualche volta spiegarlo e qualche volta perfino anticiparlo.

Nel libro c'è grande spazio per recuperi e rivalutazioni di autori che al tempo della prima lettura Morrison non aveva considerato come i padri del fumetti. Tra questi inserisce Roy Thomas il cui apice è stata La guerra Kree/Skrull sulle pagine di Avengers, ai tempi in cui questi avevano una sola testata. Tempi lontani, ma estremamente moderna e lirica, su più piani, la narrazione della guerra spaziale. Grazie ad un'analisi mai pesante e piena di rimandi concreti alla sua carriera, il libro è indicato non solo per i lettori hardcore ma anche per chi, avvicinatosi di recente al mondo dei fumetti, chiede una guida per accompagnarlo tra i gironi infernali e paradisiaci di questo oltremondo.

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