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Anteprima e trailer di Attica, la serie Bonelli Audace di Giacomo Bevilacqua

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Appena qualche giorno fa eravamo tornati a parlare di Attica, la serie Bonelli della linea Audace scritta e disegnata da Giacomo Bevilacqua. Sul sito dell'editore, ora, sono stati diffuse le prime tavole e un trailer. Trovate tutto qui di seguito e nella gallery in basso.



Ecco una sinossi della serie:
"Circondata da impenetrabili mura, Attica è considerata la città più bella e moderna del XXI secolo. Ambita meta turistica e speranza di una vita migliore per migliaia di persone, Attica è in realtà una grande bugia. Per questo, cinque ragazzi dagli strani poteri si uniscono loro malgrado per compiere un'impresa folle: radere al suolo le mura della città e metterla a ferro e fuoco, cercando di non farsi ammazzare. O di non ammazzarsi a vicenda..."

Attica sarà presentata in anteprima a Lucca Comics & Games e sarà disponibile esclusivamente in fumetteria dal 14 novembre. La collana, composta da 6 numeri, avrà un formato 13x18, sarà in bianco e nero e costerà 4,99€. Il primo volume avrà 160 pagine, il secondo 144.

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Dylan Dog #397 – Morbo M, (-3 alla meteora!), recensione

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Dopo la guerra del precedente #396, questo Dylan Dog #397 è tutto consacrato ad un altro dei quattro cavalieri dell’apocalisse, ovvero la pestilenza, come il titolo "Morbo M" lascia subito intendere. Si tratta di una consacrazione più suggerita che effettivamente realizzata, sia chiaro: se il precedente numero lasciava spazio ad una buona dose di violenza e di splatter, il numero di questo mese sembra essere più incentrato sulle atmosfere e sui dialoghi che sull’azione vera e propria.

Londra è infatti preda del cosiddetto “morbo della meteora”, una malattia multiforme e inarrestabile che sembra non avere cura: ai contagiati, temuti e odiati dalla popolazione sana, non resta che nascondersi o finire reclusi negli ospedali ormai sovraffollati. È in questa Londra vittima dell’epidemia che troviamo il nostro affezionato indagatore dell’incubo intento ad occuparsi di Billie Matter, una vittima del morbo il cui corpo rischia di consumarsi lentamente fino alla morte. Si tratta del punto di inizio di una storia che vedrà Dylan ed il vecchio ex-ispettore Bloch alla ricerca di una cura portandolo ad indagare sui rari sopravvissuti alla malattia, i figli della meteora e su una serie di esperimenti condotti al centro di ricerche di Stockton.

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Come già anticipato, si tratta di un albo in cui l’azione riveste un ruolo quasi irrilevante se rapportato ai dialoghi e alle atmosfere, che oscillano fra il surreale, il perturbante e l’orrido, come nel romanzo (anche questo a tema epidemie) Cecità dello scrittore portoghese José Saramago. Non ci si stupisce, dunque, che questo numero sia opera dello stesso team dell’ottima miniserie Ut di qualche anno fa, con Paola Barbato ai testi (ormai presenza quasi fissa sulla testata) e Corrado Roi alle matite. Nel complesso si tratta di una storia interessante, ricca di spunti di riflessione e la cui ambigua conclusione promette sviluppi interessanti nei numeri futuri. Peccato, tuttavia, per alcune piccole forzature nella trama che potranno far storcere il naso ai lettori meno avvezzi alle atmosfere più surreali e astratte.

Venendo alla questione della continuity della meteora, dobbiamo purtroppo constatare come manchi un effettivo legame con la macrotrama messa in piedi sinora da Recchioni: non è sufficiente modificare leggermente nomi e situazioni ed attribuire la causa scatenante delle vicende ad una lontana (ma ormai non più tanto) meteora malvagia per costruire una buona continuity; non sono neanche sufficienti le poche pagine di raccordo ad inizio e fine albo (per quanto stuzzicanti) a garantire consistenza a una storia più grande che si fa attendere da ormai molti mesi.

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Il comparto artistico è anticipato dalla bella copertina, tutta virata sui toni acidi, di Gigi Cavenago ed è affidato, come già detto, a Corrado Roi. Quest'ultimo, senza stravolgere la tradizionale griglia bonelliana, confeziona un buon numero, estremamente funzionale alla narrazione della Barbato: si respira qui l’atmosfera del precedente Ut, specie nella resa dei malati orrendamente deformati dal morbo che contrasta sia con la bellezza dei personaggi femminili, in cui Roi eccelle, sia con l’asetticità e la linearità delle ambientazioni ospedaliere. Unica pecca, la resa del volto di Dylan Dog, a nostro avviso troppo affilato e al limite dell’androgino.

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Bonelli: Odessa riparte da 1

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Il settimo albo di Odessa sarà in realtà un nuovo numero uno. A riportare la news è il sito della Sergio Bonelli Editore che annuncia che l'albo sarà disponibile in anteprima a Lucca Comics & Games.

"Dopo l'esordio dello scorso maggio, Odessa riparte da 1. In edicola a partire da giovedì 28 novembre ma in anteprima a Lucca Comics & Games, "Fine di un mondo" è il settimo albo ambientato nell'universo science-fantasy architettato da Davide Rigamonti e Mariano De Biase. Ma è anche il numero 1 del nuovo ciclo narrativo, "Rivelazioni". Titolo scelto non casualmente, perché in quest'albo viene raccontata l'origine di Mozok - l'alieno alla base della fusione tra la città ucraina di Odessa e l'astronave "Serraglio 457" - e nei prossimi vi attendono altre sorprendenti scoperte, in attesa dell'appassionante terzo ciclo narrativo.

Nilak è il matto del villaggio, colui che tutti guardano con sospetto. La vittima designata di prepotenti in cerca di bersaglio, certi che nessuno prenderà mai le sue parti. Nilak il pazzo, Nilak lo strambo, Nilak lo stupido: eppure, la sua unica colpa è essere convinto di conoscere una verità terribile in grado di sovvertire per sempre il concetto di realtà. O quello che tutti hanno sempre considerato tale...

Scritto da Piero Fissore e Davide Rigamonti, con la rielaborazione narrativa di quest'ultimo, "Fine di un mondo" è disegnato e colorato da Patrizia Mandanici con la partecipazione straordinaria di Simone Ragazzoni. Impreziosito da una spettacolare cover materica incentrata su un sofisticato gioco di lucido e ruvido capace di anticipare il bizzarro stile degli interni, l'albo si preannuncia come un tassello imprescindibile nello sviluppo della serie. Come si confà per ogni numero 1 che si rispetti, no?"

Nella gallery in basso trovate le prime tavole dell'albo diffuse, qui invece potete leggere la nostra recensione del numero 1 di Odessa uscito a maggio.

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