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Carlo Alberto Montori

Carlo Alberto Montori

Il ragazzo con il cuore a cucù

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Qualche settimana fa è stata presentata al festival di Annecy una versione preliminare di The Boy with the Cuckoo-Clock Heart, un film ispirato all'omonimo romanzo di Mathias Malzieu. Il lungometraggio animato sarà co-prodotto da Luc Besson e diretto da Stephane Berla; la colonna sonora sarà composta dal gruppo rock Dyonosis, di cui fa parte anche Malzieu.

Qualche anno fa, in occasione dell'uscita del racconto originale, Malzieu e Berla avevano girato un filmato promozionale per il libro che probabilmente rispecchierà lo stile del lungometraggio; come potete vedere qui sotto, se il prodotto finale si avvicinerà a quello di questo video, le atmosfere gotiche si avvicineranno molto alle pellicole in stop motion di Tim Burton.

Cars 2: recensione

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cars2_poster_2Il primo Cars aveva per protagonista Saetta McQueen, una macchina da corsa, ma a sorpresa il film mostrava solamente un paio di gare automobilistiche: tutta la parte centrale della storia era ambientata a Radiator Springs, una cittadina rurale dopo Saetta McQueen impara ad apprezzare la vita rurale lontana dai motori rombanti e i fan in delirio.
Laddove il primo film poteva quindi essere considerato un'ode ai ritmi più tranquilli (messaggio che si rifletteva anche sulla struttura narrativa) questo sequel recupera la velocità propria del genere automobilistico, seguendo Saetta McQueen in un campionato mondiale che si snoda lungo tracciati attraverso diverse nazioni del mondo. Questa ambientazione "globale", suggerita a John Lasseter dal tour promozionale del primo Cars, è un toccasana in grado di fugare il rischio della monotonia presente nel primo film che si svolgeva unicamente tra circuiti automobilistici e deserti rocciosi. Qui però si rischia quasi l'eccesso opposto, di fronte a location schizofreniche che si susseguono a un ritmo forsennato, con alcune città dalle grandi potenzialità che si intravedono appena e personaggi legati a una particolare nazione lasciati indietro lungo la strada prima di averli approfonditi a dovere; è un difetto in parte legato alla storia on the road, ma che poteva essere ridotto optando per un cast meno numeroso.

Il vero motore della storia però non è il World Gran Prix, ma una spy story che fa di Carl Attrezzi il vero protagonista: coinvolto per un equivoco in una missione come agente segreto, Cricchetto dovrà seguire il Gran Premio per impedire un piano che vuole boicottare la corsa, mettendo a rischio anche la vita di Saetta McQueen. Il cambio di genere è salutare per Cars 2, dando un'importanza alla gara che va oltre alla competizione stessa, riuscendo anche a trasformare in personaggio principale la spalla comica; gli autori sembrano rendere onore a Cricchetto rendendolo un eroe come lui stesso si era descritto nei contesti più vari all'interno dei CarsToon, ciclo di corti che gli autori decidono di riecheggiare in maniera abbastanza esplicita nel finale.
Pur rimanendo a un livello di facile comprensione anche per i bambini la trama spionistica è ben pensata, con alcune scene d'azione avvincenti e qualche sorpresa. Se la spensieratezza pervade tutta la pellicola, fa piacere l'inserimento di un messaggio ecologista a favore dei combustibili alternativi in grado di rispettare l'ambiente, con uno spaccato della società odierna e delle organizzazioni per le quali le problematiche naturaliste passano in secondo piano.

Tecnicamente, come nel primo film, i personaggi sono realizzati sulla base di modelli molto semplici che sfigurano di fronte a tutte le creazioni più complesse viste negli altri film Pixar; se però è sufficiente aggiungere due occhioni a un parabrezza per dare vita a una vettura, è interessante vedere come questo stratagemma sia utilizzato per un numero incredibile di vetture, comprese anche alcune imbarcazioni e velivoli. La regia, tra una sequenza d'azione e l'altra in cui la camera virtuale si muove in modo forsennato saltando da un punto all'altro della scena, si abbandona spesso ad inquadrature abbastanza banali soffermandosi frontalmente su due personaggi che parlano per un periodo prolungato di tempo. Riesce invece a sottolineare ogni momento con i giusti accenti la colonna soora di Micheal Giacchino, sempre a suo agio nei climax e nelle situazioni di particolare enfasi.

Cars 2 di certo non è l'opera migliore della filmografia Pixar, ma riesce comunque a raccontare una storia migliore della precedente avventura nel mondo delle automobili. Non può competere con altre pellicole Pixar più sperimentali o più profonde, ma tra tanti film che sono riusciti a commuovere le platee di tutto il mondo ogni tanto può trovare spazio anche un'opera più leggera in grado di entusiasmare soprattutto gli spettatori più giovani, ma comunque di buona fattura.

Animation History #41: I Wuzzles

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Wuzzles_articoloNel 1984 Micheal Eisner diventa amministratore delegato della Disney. Una delle prime iniziative da lui avanzate è l'apertura di una divisione dello studio dedicata ai progetti televisivi, che comincia subito a produrre due serie animate: I Wuzzles e I Gummi. I due cartoni raccontano le avventure di un gruppo di bizzarri animali e sono trasmessi lo stesso giorno e la stessa ora a partire dal 14 settembre 1985 (il primo sulla CBS, il secondo sulla NBC), facendosi così diretta concorrenza nonostante fossero entrambi prodotti Disney.
Il progetto per entrambe le serie tenta abbastanza evidentemente di creare un franchise di successo come all'epoca erano Gli Orsetti del Cuore, così da poter sfruttare il giovane pubblico di riferimento per vendere pupazzi, libri per bambini e un gioco da tavolo dedicato ai personaggi.

Nell'isola di Wuz vivono i Wuzzles, creature alate composte dalla fusione di due razze animali differenti; c'è il coraggioso ma ingenuo Apilione, il timido e sbadato Eleguro, la sgraziata e temibile Conippa, l'ottimista Focalce, l'eccentrico Rinobert e la dolce e sensibile Farforsa. Questi sei personaggi principali sono affiancati in ogni episodio da altri "doppi animali" comprimari, in avventure di cuccioli abbandonati, rapimenti, aspiranti attori, lezioni di buone maniere, pozzi dei desideri e giganti immaginari; non c'è un vero filo conduttore e anche la tipologia di trame è eterogenea al punto da non riuscire a infondere una chiara identità al cartone. Quello che invece è fin troppo simile è l'atmosfera che si respira, positiva ai limiti dello sdolcinato, con ben pochi conflitti o vere difficoltà che mettano a dura prova i protagonisti. L'unica minaccia è il cattivo Dinodrillo e i suoi scagnozzi, ma si tratta di un avversario che ha l'unico scopo di essere deriso alla fine di ogni puntata, non riuscendo così a creare dei momenti di guizzo o di effettivo contrasto all'interno del cast, rendendo il tutto abbastanza piatto.

A differenza del "rivale" I Gummi, I Wuzzles non ottiene il successo sperato, chiudendo dopo una sola stagione di 13 episodi; una seconda stagione era già stata prevista ma viene cancellata, con la scusa della morte del doppiatore originale di Focalce (presente anche nel cast de I Gummi, che però non è stata interrotta).
Una fortuna leggermente maggiore è ottenuta in Inghilterra, dove il primo episodio de I Wuzzles gode addirittura di un passaggio sul grande schermo. Ciononostante si può considerare I Wuzzles come un tiepido esordio nel campo delle serie televisive, una delle meno longeve di tutta la sua produzione.

Un nuovo cartone per le Ninja Turtles

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Mentre procede la pre-produzione di un reboot cinematografico live-action e ad agosto sarà dato alle stampe il #1 del reboot a fumetti, le Teenage Mutant Ninja Turtles stanno per tornare anche sul piccolo schermo in una serie televisiva prevista per l'autunno 2012. Il nuovo cartone, interamente realizzato in computer grafica, racconterà dal principio le vicende delle quattro tartarughe in una versione più moderna, ma non è ancora stato chiarito se e come questa serie si relazionerà con il reboot cinematografico e quello a fumetti.

La serie animata prodotta da Nickelodeon promette di essere più divertente e con più azione delle precedenti, concentrandosi sul cameratismo dei quattro ragazzi mutanti che dovranno imparare a contare l'uno sull'altro per proseguire la ricerca per scoprire il mistero che si cela dietro la loro trasformazione. È stato annunciato che l'attore Sean Astin (Samvise Gamgee ne "Il Signore degli Anelli") doppierà Raffaello, Jason Biggs (il protagonista di "American Pie") sarà Leonardo, Rob Paulsen (doppiatore nella serie originale delle TMNT, stranamente, di Raffaello) presterà la sua voce di Donatello mentre Greg Cipes sarà Michelangelo.

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