Ex Machina vol. 2
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Il secondo volume di Ex Machina prosegue le gesta del sindaco di New York Mitch Hundred, conosciuto da tutti come l'ex supereroe “la grande macchina”.
La serie rinforza le sue caratteristiche fondamentali con i continui rimandi alla contemporaneità, alla tragedia delle Torri Gemelle (nel fumetto una sola è stata abbattuta) e ai matrimoni gay, canovaccio di tutta la run. Insieme alla trama imbastita intorno al significato dei simboli presenti sull'oggetto alieno che ha conferito i poteri al sindaco, vediamo crescere sia la città, come co-protagonista “viva”, sia gli abitanti stessi a cui il primo cittadino deve rapportarsi.
Tutto questo porta ad una duplice dinamicità degli elementi fantastico e reale, che però non sono praticamente mai separati o slegati l'uno dall'altro.
Un lavoro migliore, rispetto al primo volume, da parte di Vaughan, anche se questo si unisce ad una non perfetta gestione dei disegni in cui, pur svolgendo in maniera buona il proprio lavoro, a volte sono troppo evidenti i riferimenti fotografici e di conseguenza troppo statici e finti nel complesso, rispetto ai precedenti lavori di Harris.
Andrea Gadaldi