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Redazione Comicus

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Wolverine 207

Wolverine 207 (Panini Comics, spillato, 80 pagine a colori, € 3,00) testi di Marc Guggenheim, Chris Claremont e Christopher E. Long, disegni di Humberto Ramos, Michael Ryan e John Lucas

E’ scoppiato l’evento Civil War e la sua deflagrazione è arrivata a toccare le storie di Wolverine. Marc Guggenheim e Humberto Ramos esordiscono sulla testata dell’artigliato canadese con un ingrato compito: riuscire a collegare le sue avventure con i fatti di Civil War 1. Piacevole sorpresa è il risultato finale dei loro sforzi, con un Guggenheim che incastra alla perfezione Wolverine nel mosaico dell’evento, creando a seconda della situazione dialoghi leggeri o più duri e mettendo coraggiosamente in bocca a Logan parole pesanti come il piombo. Ramos è un artista che si può amare oppure odiare per il suo stile particolare, ma non si può negare la forte carica dinamica che dona alle scene. Notevole inoltre la realizzazione della fisionomia di Wolverine, soprattutto per quanto riguarda il volto e le espressioni.

Ad arricchire ulteriormente l’albo, una storia autoconclusiva dai toni amari con Wolverine impegnato a soccorrere un vecchio amico in difficoltà contro i propri demoni. Questa storiella scritta da Christopher Long ha una doppia valenza, perché ci presenta un personaggio che probabilmente non vedremo più, essendo questo un membro Alpa Flight caduto in battaglia, e perché ci mostra una discutibile, almeno nella capigliatura, raffigurazione di Wolverine da parte di John Lucas.

Due parole anche su New Excalibur. Se siete dei fan di Chris Claremont possiamo annunciare che è tornato al meglio. Lo storico autore degli X-Men imbastisce una storia fitta d’azione, con continui rimandi alla storie classiche mutanti, e sforna un Charles Xavier “alternativo” così dannatamente oscuro da far credere quasi che questa sia la vera idea che l’autore ha del personaggio.

 



Luca Chessa

Ultimates 27

Ultimates 27 (Panini Comics, spillato, 64 pagine a colori, € 2,50) testi di Mark Millar e Warren Ellis, disegni di Bryan Hitch Brandon Peterson

Penultimo capitolo della gestione Mark Millar / Bryan Hitch che prosegue la rivincita degli Ultimates nei confronti dei Liberatori.

Anche questo numero ci conferma come Ultimates sia una delle migliori (se non la migliore) testata pubblicata dalla Casa delle Idee. E questo grazie ai dialoghi intelligenti, critici e spesso irriverenti di Millar, che ha saputo creare un intero universo e i suoi eroi in maniera talmente perfetta e scrupolosa da risultare quasi reali. Il tutto con il magistrale aiuto di Hitch, che con le sue dettagliatissime tavole riesce a dare tridimensionalità ai personaggi, regalando scene d’azione mozzafiato.

Si conclude poi la miniserie Estinzione con un finale che forse non risulta entusiasmante come le premesse: visto il calibro di Gah Lak Tus (forse più conosciuto come Galactus) ci si sarebbe aspettato qualcosa in più da parte di Warren Ellis. Piacevoli invece i disegni di Brandon Peterson.

Rimane adesso solo un po’ di incertezza sul sommario del prossimo numero visto il ritardo di pubblicazione della serie negli USA.


Simone Gazzani

Princess Ai 3

Princess Ai 3 (J-Pop, brossurato con sovracoperta, 190 pagine in b/n e a colori, € 5,90) testi di Courtney Love, disegni di Misako Kujiradou e Dj Milky

Questo terzo volume, dal titolo Evolution, chiude la saga dell’alter ego a fumetti di Courtney Love. Ma la storia resta in realtà tronca e dagli sviluppi incompleti, come era facilmente prevedibile dall’enorme quantità di elementi introdotti nei primi due volumi. Non basta accelerare il ritmo per concludere in modo appropriato la vicenda, l’unica cosa che si ottiene è accumulare informazioni ed eventi, rendendo il tutto più confuso ed approssimativo.

I disegni continuano a essere caotici nella narrazione, ma eleganti e piacevoli nello stile, unica nota positiva di questo progetto, il cui vero valore sta forse unicamente nella sua origine di inedito connubio tra media: musica e fumetto che si fondono, seguiti presto - pare - da una serie televisiva. Il tutto accompagnato da merchandising di ogni tipo.

Certo se si fosse pensato meno al marketing e più a dare una dignità propria alla storia, forse il risultato sarebbe stato migliore.


Gianluca Reina

Demian 11

Demian 11 – Vite spezzate (Sergio Bonelli Editore, brossurato, 128 pagine in b/n, € 3,00) testi di Pasquale Ruju, disegni di Busticchi & Paesani

Eroi carcerati, sbarre fredde, chiavi stridenti, acciaio ai polsi. In una parola: carcere. Un luogo al di fuori del mondo, eppure così vicino a noi e che forse proprio per questo, da sempre, ha affascinato la letteratura.

Adesso tocca a Demian. Pasquale Ruju non poteva non ambientare un episodio della sua miniserie noir in carcere. Ecco quindi Vite spezzate dove il biondo chevalier entra in un penitenziario per parlare con un detenuto particolare: un ex-poliziotto accusato ingiustamente a causa di un dossier nascosto che contiene le prove per incastrare dei poliziotti corrotti.

Una storia anomala, in cui si intrecciano vari temi: il carcere, la droga, la polizia corrotta e, non ultimo, il rapporto tra Demian e la bella Marie Velasco, tanto che il racconto non riesce a esprimere tutto il suo potenziale. Le scene ambientate in prigione si svolgono tutte in luoghi anonimi: il cortile, la lavanderia, la mensa, mentre una sola si svolge in cella.

Non è il carcere d’acciaio, dunque, quello che Ruju vuole mettere in mostra, ma quello fatto di persone vive, con le loro gerarchie e i forti rapporti sociali.

Francesco Amorosino



Andrea Antonazzo
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