Menu
Redazione Comicus

Redazione Comicus

URL del sito web: https://www.comicus.it

Galism 1

Galism 1 (Panini Comics, brossurato, 192 pagine in b/n, € 4,30) testi e disegni di Mayumi Yokoyama

Cosa fareste se all’improvviso i vostri genitori partissero per un lungo viaggio lasciandovi a casa da soli? Probabilmente fareste i salti di gioia per l’improvvisa indipendenza e libertà ottenuta! Questo almeno è quello che hanno pensato le tre sorelle Ugajin protagoniste di questa nuova serie. Purtroppo però non sempre i piani vanno come previsto!

L’autrice Mayumi Yokoyama ci offre una rivisitazione in chiave adolescenziale del classico televisivo e cinematografico delle “Charlie’s Angels”, con evidenti riferimenti che si possono notare in alcune scene particolarmente evocative. L’ambientazione? Ovviamente la più classica, cioè quella scolastica del liceo.

La loro missione? Mantenere l’ordine e la tranquillità all’interno della scuola, naturalmente sotto copertura. I personaggi risultano ben caratterizzati e il lettore è in grado di entrare in perfetta sintonia con i sentimenti e gli stati d’animo dei protagonisti. Ci troviamo così immersi nelle pepate e frizzanti vicissitudini delle tre sorelle Ugajin, simpatiche, esuberanti ma soprattutto molto libertine! Tutto ovviamente in salsa romantica, e forse un po’ banale, e con le immancabili gag umoristiche nella più classica tradizione dei manga.

In conclusione un prodotto destinato prevalentemente ad un target femminile (è infatti uno shojo) che però, grazie a storie intriganti e soprattutto alla malizia e all’avvenenza delle protagoniste, strizza l’occhio anche ai maschietti.


Simone Gazzani

Ultimates 28

Ultimates 28 (Panini Comics, spillato, 48 pagine a colori, € 2,50) testi di Charlie Huston, disegni di Mike Deodato Jr. e Ryan Sook

Anche nell’universo Ultimate è giunto il momento per uno di quei team-up che hanno fatto la storia della Marvel. Ultimates 28 propone il secondo Annual ispirato alle vicende del controverso team di superumani del governo, incentrato interamente su una missione che vede per la prima volta Capitan America e Falcon come protagonisti esclusivi. I due sono impegnati a contrastare un redivivo Arnim Zola, una vecchia nemesi risalente al periodo della minaccia nazista.

Charlie Huston si approccia a questi personaggi sforzandosi di preservare le atmosfere e i temi portanti che da sempre caratterizzano la serie. E ci riesce, anche se a discapito di una trama che sembra aver poco da dire.

Ci pensano i dialoghi a risollevare le sorti della sceneggiatura, soprattutto nelle fasi in cui si crea un confronto tra la cinica nostalgia di Steve Rogers e la critica ponderata di Sam Wilson, il quale ha vissuto sulla propria pelle parte del tempo che il Capitano ha invece perduto.

Quello che si presenta come un albo di attesa narrativamente scialbo, trova un valore aggiunto nei disegni di Mike Deodato Jr. e Ryan Sook (i quali alternano i propri stili grafici creando una distinzione netta tra il presente e il passato raccontato attraverso dei flashback), ma anche nell’interessantissimo sketch-book che include addirittura una tavola inedita di Brian Hitch.



Simone Celli

X-Men: Tempesta/Pantera Nera 2

X-Men: Tempesta/Pantera Nera 2 (Panini Comics, brossurato, 96 pagine a colori, € 4,30) testi di Reginald Hudlin, disegni di Scot Eaton.

Finalmente il grande giorno è arrivato. Siete tutti invitati nel regno del Wakanda per assistere all’atteso matrimonio di Pantera Nera e Tempesta. Un evento a cui potrete assistere in compagnia di illustri personaggi dell’universo Marvel, dagli X-Men ai Vendicatori, dai Fantastici Quattro all’Uomo Ragno.

Ma anche nei giorni più sereni si possono stagliare all’orizzonte nubi minacciose, in questo caso rappresentate da Civil War. Questa per T’Challa è senz’altro una ghiotta occasione per tentare di riappacificare i due principali contendenti divisi dall’Atto di Registrazione dei Superumani, Capitan America e Iron Man.

Ovviamente una storia dalle tinte rosa con un retrogusto da soap-opera, frivola e spensierata al punto giusto, puntellata però anche da momenti più riflessivi e critici (soprattutto dal punto di vista politico). Sembra però che Reginald Hudlin sia più a suo agio rispetto ai precedenti numeri, forse per le tematiche affrontate o per la moltitudine di personaggi a sua disposizione con cui sbizzarrirsi, riuscendo nel modo migliore, seppur con qualche imperfezione, a ritrarre il rapporto che lega i due novelli sposi. Il tutto con il prezioso apporto ai disegni di Scot Eaton.

Una piccola curiosità: il vestito da sposa di Ororo è stato creato appositamente per lei dal costumista della soap “Sentieri”, Shawn Dudley, del quale potete leggere in questo volume un’intervista che svela i dietro le quinte della sua realizzazione.

A conclusione dell’albo una breve storia (tappabuchi) tratta da X-Men Unlimited con protagonista Mesmero che affronta la perdita dei poteri in seguito all’evento Decimazione.



Simone Gazzani

Giovani Titani 5

Giovani Titani 5 (Planeta DeAgostini, brossurato, 192 pagine a colori, € 12,95) testi di Gail Simone, Geoff Johns e Marv Wolfman, disegni di Rob Liefeld, Tony Daniel, Todd Nauck, Ed Benes, Dale Eaglesham, Tom Grindberg, Elton Ramalho

Quella dei Giovani Titani è senz’altro una delle serie DC meglio gestite degli ultimi anni. Tuttavia questo quinto e ultimo volume non le rende giustizia, creando un affresco caotico e qualitativamente altalenante.

Si comincia con una saga in due parti sceneggiata da Gail Simone in un modo quasi imbarazzante e disegnata dal discusso Rob Liefeld. Si prosegue con uno degli spunti narrativi più interessanti, vale a dire lo scontro tra Jason Todd e l’attuale Robin, Tim Drake. Purtroppo l’episodio si rivela niente più di un intermezzo prima del ritorno di Fratello Sangue, un revival dal sapore necrofilo di cui si poteva tranquillamente fare a meno.

A seguire, una sequenza di episodi che s’intreccia con le vicende di Crisi Infinita, storie che la Planeta pubblica colpevolmente in anticipo.

A impreziosire Giovani Titani 5 è senza dubbio l’Annual, scritto da Marv Wolfman e Geoff Johns, grazie soprattutto ai passaggi in cui i dialoghi si fanno particolarmente intensi. Meritevole di lode è anche il tratto di Tony Daniel, il quale ha saputo adeguare il proprio stile iperbolico, smorzando così i rimpianti per la dipartita di Mike McKone.




Simone Celli
Sottoscrivi questo feed RSS