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Andrea Fiamma

Andrea Fiamma

The Avengers 2: Seamus McGarvey è in forse

  • Pubblicato in Screen

Intervistato da Collider, il direttore della fotografia di The Avengers Seamus McGarvey ha avuto modo di parlare dei progetti futuri, tra cui spiccano Godzilla e un ipotetico sequel al successo di casa Marvel.

McGarvey ha rivelato che il regista Joss Whedon gli ha chiesto di tornare a lavorare con lui sul secondo episodio della serie: “Non posso dire niente a riguardo, ma sì, me l’ha chiesto”.

Contratti di riservatezza a parte, McGarvey non sembra pronunciarsi a riguardo a causa dei problemi sulla disponibilità che potrebbe avere: il direttore della fotografia sarà infatti impegnato nel primo semestre del 2013 con le riprese del remake di Godzilla, che potrebbero sovrapporsi a quelle di The Avengers 2.

The Goon: record di donazioni

  • Pubblicato in Toon

Un nuovo capitolo si aggiunge alla già intricata storia produttiva di The Goon, film tratto dall’omonimo fumetto di Eric Powell.

Ricapitoliamo gli eventi: David Fincher, Tim Miller e Jeff Fowler (rispettivamente produttore e registi del progetto) stanno cercando da anni di produrre l’adattamento, ma le tematiche adulte del fumetto non hanno attratto i fondi di Hollywood, nemmeno dopo un provino di un paio di minuti prodotto dai Blur Studio nel 2010.

Desiderosi di portare avanti il film, i produttori hanno avviato una raccolta fondi sul sito Kickstarter, chiedendo 400.000 dollari per finanziare uno storyreel (storyboard montato insieme con voci e musiche provvisorie) dell’intero film che Fincher avrebbe proposto alle varie case di produzione. Domenica scorsa la raccolta si è chiusa e ieri Cartoon Brew ha pubblicato i dati ufficiali: 441.900 dollari provenienti da 7.576 donatori.

L’obbiettivo non è stato soltanto raggiunto, ma addirittura superato, riuscendo a stabilire il record di donazioni per un progetto d’animazione. Molto sono state le critiche da parte degli addetti ai lavori (i fan stanno finanziando un costoso storyboard, essenzialmente, senza avere la certezza di vedere il film vero e proprio), ma Fincher ha promesso una proiezione a Los Angeles dello storyreel per i donatori che potranno, se non altro, visionare il risultato del loro finanziamento.

The Dark Knight Rises: parte la campagna per gli Oscar

  • Pubblicato in Screen

La stagione dei premi, il lungo preludio che condurrà agli Oscar del 2013, è ormai iniziata e Collider annuncia che la Warner Bros. sta finalizzando gli sforzi per dare quante più possibilità al film di Christopher Nolan di ottenere candidature e premi.

Forti dell’incetta di premi de Il cavaliere oscuro e del fatto che la categoria di miglior film è ora aperta a un massimo di dieci film, la casa di produzione sta spingendo il capitolo finale della trilogia in tutte le categorie, anche se sembra improbabile che il film venga nominato per i premi maggiori. Più concreta, invece, la nomination a Wally Pfister per la miglior fotografia e quelle nei reparti tecnici (suono, montaggio, effetti speciali). I “For Your Consideration”, l’insieme delle sottomissioni all’Academy, hanno sorpreso più che altro per l’indicazione di Anne Hataway come miglior attrice protagonista.

Le candidature verranno annunciate il 10 gennaio 2013 e, fino ad allora, le sottomissioni sono visionabili sull’apposito sito.

Allen

Allen, il nuovo lavoro di Leo Ortolani dal titolo un po’ infelice, è una parodia ibridata, che mischia il vecchio con il nuovo, l’inizio e la fine: Alien e Prometheus. La storia pesca da entrambi i film e satireggia con gusto sui momenti iconici del primo e su quelli illogici e arzigogolati del secondo. Il materiale, in ambedue i casi, non scarseggia.

C’è una ovvia autoreferenzialità nel fatto che il divertimento provenga da parti che solo chi ha visto Prometheus potrà capire. Si vedano le sequenze d’intermezzo che prendono in giro il prolisso dibattito filosofico sull’universo, la religione e il senso della vita o quelle dell’Ingegnere, sul quale in realtà Ortolani avrebbe potuto premere l’acceleratore e che invece è protagonista di poche pagine. Così come l’ironia sulle falle di sceneggiatura poteva essere sfruttata meglio, tanto che le battute sul cliché delle morti annunciate non smuovono grandi risate.
Allen
procede per picchi, il ritmo non è coeso e il divertimento tende a scendere in risacche paurose, tanto che si cessa di ridere per scene intere. Cosa che va bene per Ratman, dove è fisiologicamente impossibile sostenere un fuoco di fila di sole gag, ma non per una parodia senza pretese di approfondimento psicologico dei personaggi.
Ciononostante, rimane una lettura  godibile, complice alcuni passaggi davvero irresistibili.

La particolarità, almeno per quanto riguarda l’ambito delle parodie, sta invece nello stile tratteggiato alla Doré e nell’uso della penna bic. Come spiegato dallo stesso autore, questa scelta conferisce una resa dell’immagine sporca e grezza, in sintonia con le atmosfere da camionisti dello spazio di Alien, un po’ meno con quelle patinate degli scienziati di Prometheus. Non c’è un grande sforzo nella resa degli ambienti, che sarebbero potuti essere stati sfruttati per almeno un paio di gag (penso alle lande falliche del primo film, di sicura presa sul personaggio di Cinzia/Kramer). C’è poca profondità di campo ed è un peccato perchè la tecnica utilizzata dal fumettista avrebbe potuto dar luogo a immagini d’impatto.
Certo, nessuno pretende queste finezze in una parodia alla buona, ma Ortolani ci ha abituati a sofisticazioni grafiche di un certo peso nel corso degli anni e sarebbe stato un valore aggiunto al pacchetto.

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