Hugo Pratt 23: Morgan
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Morgan è l'ultimo lavoro di Hugo Pratt: questo incipit è doveroso perché dà a prescindere a questo volume un'importanza intrinseca.
Ufficiale della Royal Navy, Morgan viene ingabbiato in quello che lui stesso definisce un lavoro postale, scortando da un capo all'altro dell'Europa spie e soldati. Un ruolo delicato ma troppo burocratico che mal si sposa con il suo nome da pirata.
Seguendo ordini, sempre dubbioso sul suo ruolo e sulle sue missioni, Morgan, ben lontano dal celebre Corto Maltese, si muove ai margini della guerra in una vicenda che mette da parte ogni pretesa onirica. Alla fine, vittima del suo ruolo, il protagonista è costretto a soffocare il suo istinto, i suoi principi, il suo amore.
L'autore, completamente a suo agio nell'ambientazione bellica di fine Seconda Guerra Mondiale, fra Puglia, Jugoslavia e Venezia, stende una trama lineare che cresce lentamente.
Che sia l'ultimo lavoro di Pratt lo si nota dallo stile sintetico dell'autore che risalta se confrontato con le due storie belliche presentate a fine volume che, con un distacco di 35 anni circa, ci mostrano un tratto più particolareggiato e manieristico.