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Gennaro Costanzo

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John Carter: dalla carta al cinema

  • Pubblicato in Focus

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JOHNCARTER

È possibile che un eroe di carta salvi la vita ad un essere umano? Che la narrativa (includendo anche cinema, fumetti e TV) possa dare nuovi stimoli alle persone è appurato, e nel caso di John Carter chissà quanto c'è di vero. Si dice che Edgar Rice Burroughs a 37 anni fosse sull'orlo del suicidio, dopo aver cambiato mille e più lavori. E, sicuramente, neanche credeva in questa sua nuova attività, tanto da firmare il primo romanzo di John Carter con uno pseudonimo (Normal Bean, come per sminuirsi). Invece sarà la sua rinascita. Preso da questa irrefrenabile voglia di scrivere, Burroughs sarà un vero fiume in piena e solo sei mesi dopo creerà Tarzan, il suo personaggio più celebre di cui scriverà ben 28 romanzi.

Ma torniamo a John Carter. Siamo nel 1912, esce a puntate "Il Signore della Guerra di Marte", primo romanzo della saga dell'ex soldato sudista che, improvvisamente, si ritrova sul Pianeta Rosso a combattere contro gli alieni. Grazie alla minore gravità presente su Marte, John è più forte dei primitivi alieni presenti e la sua abilità con la spada lo rendono un combattente fuori dal comune.
Lo stile di Burroughs è diretto, concreto, e per questo efficace. Il lettore ne viene catturato, grazie anche agli scenari inediti che l'autore mette su carta.
Non possiamo definirlo un fantasy, né una saga fantascientifica, quest'opera viene trascritta nel filone dei "science fantasy". Poco importa, comunque, quando parliamo di Burroughs parliamo di avventura nel vero senso della parola. E, seguendo la saga di John Carter, il lettore ha pane per i nostri denti.
Al primo romanzo seguono "Gli Dei di Marte" e "Il Signore della Guerra di Marte". Questi primi tre libri sono stati appena raccolti in un unico tomo Newton Compton che li rende disponibili nel nostro Paese dopo anni di assenza dalla librerie.
L'autore proseguirà a scrivere avventure inedite del suo personaggio fino al 1943.

Anche se in maniera minore di Tarzan, anche John Carter viaggerà da un media all'altro fuggendo subito dalla prigione di parole e carta tipica dei libri. Già dal 1939 il personaggio sarà presente nel mondo dei fumetti, sulla rivista The Funnies e addirittura in tavole domenicali per la United Features Syndicate, apparse sul "Chicago Sun", realizzate dal figlio di Burroughs John Coleman.
Negli anni '70, in particolar modo grazie alla penna dello scrittore Marv Wolfman, sia la DC che la Marvel pubblicarono avventure del personaggio, quest'ultima sulla rivista John Carter Warlord of Mars, con matite di artisti quali Gil Kane, Carmine Infantino, Larry Hama, John Buscema e altri ancora...
In occasione del film Disney, la Marvel ha pubblicato alcune miniserie dedicate al personaggio come John Carter: A Princess of Mars di Roger Langridge e Filipe Andrade (che la Panini proporrà a breve in volume) e John Carter: World of Mars di Peter David e Luke Ross.

Tra l'altro, nei fumetti John ha anche incontrato il "fratello" Tarzan in più occasioni. Segnaliamo la miniserie Tarzan/John Carter: Warlords of Mars scritta da Bruce Jones e Simon Revelstroke e disegnata da Bret Blevins, Ricardo Villagran e Mike Manley per la Dark Horse del 1996.
John Carter ha fatto, poi, varie apparizioni sporadiche in altri fumetti. Ad esempio, lo possiamo trovare nel primo episodio della seconda serie de La Lega degli Straordinari Gentlemen di Alan Moore.

Nel corso degli decenni vari progetti, fra lungometraggi animati, serie animate e film, dedicati al personaggio, sono abortiti nonostante fossero in fase di realizzazione. Il primo, un progetto animato di Bob Clampett, risale addirittura al 1931. I diritti cinematografici rimbalzeranno fra Disney e Paramount fino a quando la Disney nel 2007 non inizia a realizzare il film appena uscito nelle sale che conterà su di un budget di circa 250 milioni di dollari.
Per vedere John Carter in carne ed ossa, in pratica, abbiamo dovuto attendere 100 anni, se si esclude l'home video del 2009 "Princess of Mars", interpretato da Antonio Sabato Jr. e Traci Lords.
Il colossal Disney è diretto da Andrew Stanton, regista di "Alla ricerca di Nemo" e "WALL•E" alla prima esperienza con un live action.
Le premesse per un film di successo ci sono tutte, vedremo se gli sforzi verranno ricompensati.

I Simpson: Marge e Bart senza voce? La parola a Liù Bosisio e Ilaria Stagni

Immaginate che un giorno un vostro familiare o un amico caro cambi totalmente voce. Qualcosa di assurdo ma che non è così distante dalla realtà. È quello che accadrà ai Simpson, personaggi entrati nella nostra vita quanto persone in carne ed ossa e che da oltre vent'anni ci accompagnano con le loro avventure.
Cambi di doppiatori, nel nostro Paese, sono avvenute spesso per i personaggi secondari ma senza mai toccare i protagonisti assoluti dello show. Stando però alle ultime notizie, la prossima serie de I Simpson non si avvarrà delle storiche voci di Liù Bosisio (Marge) e Ilaria Stagni (Bart). Il motivo è il taglio del cachet dei doppiatori di circa il 70% operato da Mediaset e Fox. E, mentre sono in corso i provini per le nuove voci, abbiamo dato voce alle due doppiatrici per capire meglio cosa è realmente accaduto. Partiamo, dunque, da Liù Bosisio, nota attrice cinematografica e teatrale, nonché autrice e doppiatrice:

Salve e benvenuta su Comicus.
Qualche giorno fa è stata diffusa la notizia che lei non sarà presente nella prossima stagione de i Simpson in conseguenza alla decisione di Mediaset e Fox di ridurre di circa il 70% il suo cachet. Può illustrarci, dal suo punto di vista, cosa è accaduto?
Spesso si parla di tagli per ridurre i costi, ma il 70% in meno appare fin troppo drastico specie per una serie di successo come I Simpson che da anni riempi i palinsesti con ascolti sempre alti. Com'è si è arrivati a questa situazione?


Alla fine di giugno, o primi di luglio non ricordo bene, mi è arrivata una mail da parte dei dirigenti responsabili del programma I Simpson della Mediaset dove mi si proponeva un aumento del 5% rispetto al cachet dell'anno precedente. Ero tranquilla. Ma alla fine di agosto ci fu il contraccolpo: un taglio di circa il 70%. Quando feci due calcoli... mi resi conto che questa sottrazione mi riportava esattamente alla stessa cifra di 23 anni prima.
Rimasi sbalordita.

La situazione è ormai definitiva o ci sono possibilità che possa essere risolta? Sappiamo che con Ilaria Stagni avete già provato a fare una proposta alternativa ma senza successo...

Non credo in nuove possibilità dal momento che il nostra collega Tonino Accolla sta facendo i provini per sostituirci.

Gli altri suoi colleghi hanno accettato la nuova proposta economica. Come giudica la loro scelta?

Ognuno ragiona secondo la propria testa ed i propri principi, non trova?...

Dopo vent'anni di lavoro su I Simpson, qual è il suo stato d'animo attuale sulla vicenda? Cosa la amareggia di più?

Vede, come già mi sono trovata a dire, io non mi sono mai considerata un'artista, ma solo una buona artigiana. E, sopratutto questo caso, ha fatto di me un artigiano, un operaio, altamente specializzato e come tale desidero essere retribuita. L'equivalente della retribuzione marcia di pari passo con la qualità del prodotto che riesci a dare e con il rispetto che ti si deve sia come lavoratore che come Persona.
Bene: questo rispetto è venuto a mancare. Perciò come vuole che mi senta?...

Sono già in corso provini per le nuove voci, ma molti suoi colleghi si sono rifiutati. Cosa vuol dire loro?

Nel corso degli anni è capitato anche a me di fare delle sostituzioni, parlo del teatro naturalmente. La mia regola è sempre stata quella di sincerarmi come stavano veramente le cose. Ad esempio nell'"Orlando Furioso", spettacolo epocale, Luca Ronconi mi chiese di sostituire Pina Cei, una bravissima attrice. Io cosa feci? Telefonai a Pina per chiederle se aveva rinunciato al ruolo. Questione di etica professionale.

Com'è cambiato il mondo del doppiaggio in questi ultimi vent'anni?

Non so dirle. Da tempo io non lavoro più. Portavo avanti solo questa serie; avevo preso un impegno vent'anni prima ed era mio dovere/piacere rispettare il contratto, seppur verbale. Difatti in tutti questi anni non siamo mai riusciti ad avere dalla Mediaset un contratto vero e proprio. Se ci fosse stato, ora non saremmo in queste condizioni.

Ricorda qualcosa del provino fatto per I Simpson? Quale fu la sua prima impressione sulla serie?

C'erano moltissime attrici a quel provino, non vedevo molte possibilità di vincerlo. Ricordo che allora pensai: "Ascoltala (l'attrice americana) e fa il possibile per seguirne la stessa traccia" e così feci. Il provino andò in America e l'autore mi scelse.

Quando più di vent'anni fa ha iniziato a doppiare I Simpson avrebbe mai immaginato il loro duraturo successo? Quale ritiene che sia il loro segreto?

Certo non pensavo ad un ventennio.. né al successo straripante che questi omini gialli avrebbero avuto.
Il segreto? Credo l'ironia delle situazioni, il parallelo con gli eventi accaduti o che accadono nella nostra società.

Cosa la accomuna al suo personaggio ne I Simpson?
In Marge ritrovo la mia stessa, posso dirlo? Solidità morale. Il buonsenso. E una certa fantasia, (doti queste che ho acquisito, vivendo e anche soffrendo giorno per giorno per tutta la mia lunga vita).

C'è qualcosa che vuole dire ai suoi fan che la stanno sostenendo in questo momento e a quelli dei Simpson in generale per concludere?

Voglio dire questo: "Cari ragazzi, avere la vostra solidarietà, il vostro affetto,  la vostra  stima, danno un senso al mio lavoro portato avanti per anni e anni... e quindi anche alla mia vita.
E dare un senso alla propria vita non è cosa da poco. Grazie, grazie ragazzi!"


Dalla voce di Marge a quella di Bart. Ilaria Stagni, nota doppiatrice e figlia d'arte, ci ha rilasciato la seguente dichiarazione:


"Tengo a precisare che la decisione di sostituire me e Liù Bosisio su Bart e Marge dei Simpson non è nostra, difatti non siamo nemmeno state avvertite dell'inizio dei provini, cosa di pessimo gusto, considerando che abbiamo una collaborazione di più di 25 anni. Come siano arrivati a questa decisione è inspiegabile, dal momento che si farà un danno terribile alla serie, lo testimoniano le valanghe di mail che ci stanno arrivando dalle migliaia di fan, anche perché io e Liù eravamo arrivate ad un compromesso, proprio pensando al momento storico, avevamo accettato uno sconto del 40% dal nostro cachet , che voglio ribadire è lontano anni luce da quello dei nostri fortunati colleghi d'oltreoceano. Il nostro non è altro che una maggiorazione ottenuta gradualmente in 25 anni sul contratto nazionale del lavoro, quindi non si è tenuto conto, né del "popolo dei Simpson" e della loro affezione alle nostre voci né di noi che da professioniste abbiamo sempre svolto al meglio il nostro lavoro, contribuendo al successo dei Simpson in Italia. Persino una casa dopo 20 anni per usucapione diventa di chi la abita e per noi che dopo tanti anni abbiamo la pelle tinta di giallo è davvero un brutto colpo, ancora più brutto dal momento che pensavamo di essere uniti in questa storia, mentre invece ci siamo persi pezzi per strada e cosa ancora più triste il Sig. Accolla sta facendo il direttore per i nuovi provini... che tristezza!
L'unica cosa che davvero ci rincuora è la solidarietà che ci sta arrivando dai fan e il fatto che moltissimi colleghi, per una forma di rispetto, si rifiutano di andare a fare i provini. Non so se si potrà arrivare ad un accordo, certo mi sembra un po' tardi, visto la situazione, ma forse dall'America il sig. Matt Groening, visto che ci ha scelto lui 25 anni fa, potrebbe esserne informato e allora qualcosa potrebbe succedere, l'unica cosa che possono fare i fan dei Simpson è quella di "far sentire la propria voce" per non far cambiare "le nostre voci", quindi mail su mail a Mediaset e Fox e chissà... Il nostro lavoro purtroppo sta cambiando molto e in peggio, ma è combattendo queste piccole battaglie che forse si salva la professionalità, non è vero che al pubblico va bene tutto, sono molto attenti e non si può sempre far decidere dei freddi numeri, le emozioni sono ancora importanti, sopratutto nel nostro lavoro".


L'invito, dunque, è rivolto ai fan che già si stanno mobilitando in rete per ridare le voci ai due noti personaggi gialli. Di certo, la faccenda lascia con l'amaro in bocca per i suoi retroscena. La speranza è che ci possa essere un ripensamento da parte di Mediaset e Fox e che tutto finisca per il meglio. Al di là di tutto, le loro voci sono state l'anima di questi personaggi che abbiamo tanto amato e per questo non possiamo che esser loro grate.

L'infinito di Quesada

  • Pubblicato in News

Joe Quesada ha postato dal suo profilo Twitter una foto col simbolo dell'infinito seguite da brevi frase che vi riportiamo di seguito:

Infinite

The future of storytelling is ∞
The possibilities are ∞
The future of storytelling is ∞

Che si riferisca ad un futuro evento Marvel oppure è una semplice dichiarazione di intenti di Quesada? Solo il tempo potrà rispendere a questa domanda...

4 poster per il Comicon

  • Pubblicato in News

Sul sito ufficiale del Comicon, la manifestazione partenopea giunta alla quattordicesima edizione, sono stati presentati ben 4 poster ufficiali.
Al centro di ogni locandina è presente una macchina da scrivere da cui fuoriesce una tavola dedicata ad un personaggio diverso, ovvero: Superman, Diabolik, Wolverine e l'Incal.

Ricordandovi che il Comicon si terrà dal 28 aprile al primo maggio, vi mostriamo i poster di seguito.

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