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Raffaele Caporaso

Raffaele Caporaso

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The Flash/Arrow: novità e... altri spin-off in arrivo?

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Il presidente di The CW, Mark Pedowitz ha parlato con AdWeek, lasciando intendere che ci sarebbero altre serie spin-off al vaglio, dopo The Flash:
“Quello che vedete all’interno di The Flash e Arrow è che si ha la possibilità di testare molti personaggi. C’è spazio per portarli in un nuovo show? Non ve lo posso ancora rivelare. Ci sono comunque discussioni in corso”.

Intanto, The CW ha pubblicato un nuovo spot TV esteso per The Flash, che trovate qui sotto.

Diffusa anche la sinossi del secondo episodio della prima serie, intitolato “The Fastest Man Alive”, diretto da David Nutter, che vedrà la prima apparizione del villain Multiplex.

“Barry si diverte con i suoi nuovi poteri ma un inconveniente lo costringe a dubitare della sua capacità di essere un eroe. Quest'ultimo accompagna Iris a una cerimonia universitaria in onore dello scienziato Simon Stagg. Quando sei uomini armati interrompono l’evento, Barry indossa il costume di Flash e prova a fermarli. Mentre non riesce a impedire la morte di un uomo, perde i sensi prima di poter catturare i criminali, cosa che lo affligge. Mentre il Dr. Wells, Caitlin e Cisco provano a capire cosa non va in Barry, Joe lo rimprovera per esserti eretto al di sopra della legge, rischiando la sua stessa vita. Successivamente il protagonista realizza che non si trattava di sei uomini diversi, ma di un metaumano, Danton Black, che può dar vita a delle copie di se stesso. Nel frattempo, Iris diventa sempre più interessata alla 'scia rossa'”.

Diffusa inoltre la sinossi del secondo episodio della terza stagione di Arrow, intitolato “Sara”. Nell’episodio apparirà il villain Komodo e tornerà, in flashback, Tommy Merlyn, interpretato da Colin Donnell.

“Lance chiama Arrow quando un nuovo arciere appare in città prendendo di mira alcuni uomini d’affari. Diggle, grazie ai mezzi dell’A.R.G.U.S. scopre l’identità dell’uomo: si tratta di un uomo chiamato Simon Lacroix, che ha il nome in codice di Komodo. Ad ogni modo, la squadra avrà difficoltà in questa missione e troverà un inatteso aiuto in Laurel. Nel frattempo, Oliver è preoccupato perché non ha più notizie di Thea, cosa che costringe Roy a dirgli la verità sul motivo per il quale è andata via. Ray Palmer non dà pace a Felicity. Nel flashback, Maseo comunica a Oliver che Amanda Waller ha ordinato il suo primo omicidio. Quando Oliver apprende chi è la vittima designata, scopre che si tratta del suo migliore amico, Tommy. Nonostante la promessa fatta alla sorella, Laurel si chiede se condividere un segreto di Sara con Lance”.

The Flash, con protagonista Grant Gustin, andrà in onda su The CW a partire dal 7 ottobre 2014.
Arrow, interpretato da Stephen Amell, ritornerà con la terza stagione l’8 ottobre 2014 su The CW, in Italia sulle reti Mediaset.

Manifest Destiny Vol.1 - Flora e Fauna

Il passato, si sa, non si può cambiare: ciò che diventa Storia viene scritto sui libri e rimane lì, nero su bianco, immutabile.

Una delle cose più belle della narrativa è, però, che questa regola non vale. Quando si scrive, si può far uso di quel revisionismo storico tanto temuto dai professori nelle scuole e nelle Università. Perché la fantasia non ha limiti, specialmente nel caso di uno come Chris Dingess, ideatore della recente serie Manifest Destiny, portata in Italia da Saldapress e pubblicata negli USA sotto il marchio Skybound (sotto etichetta della Image Comics) creata da Robert Kirkman, quello di The Walking Dead, per intenderci.

Dingess parte da un momento ben preciso della storia degli Stati Uniti d'America: siamo nei primi dell'800, e il Presidente Thomas Jefferson ha un chiaro scopo nel corso del suo mandato: espandere i confini della sua nazione, o meglio Confederazione di Stati, conquistando progressivamente, da est a ovest, milioni quadrati di lande selvagge. È il "destino manifesto" dell'uomo civilizzato: esplorare, osservare e conquistare (anche cancellando dalla storia intere popolazioni indigene).

Ma se le cose non fossero davvero andate come ci raccontano i libri e i documentari in TV? Se ci fosse qualcosa di misterioso, persino sovrannaturale, che ci è stato tenuto nascosto? Cosa nascondevano quei territori inesplorati prima dell'avvento del'"uomo bianco"?

Toccherà al Capitano York e al Capitano Lewis scoprirlo: saranno loro, infatti, a essere a capo della prima missione di esplorazione a capo del Corp of Discovery, un gruppo composto da soldati scelti, ma anche da ex galeotti senza nulla da perdere.

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E qui torniamo per un attimo alla Storia: Lewis e Clark, personaggi esistiti davvero, fra il 1803 e il 1806, furono protagonista di una famosa esplorazione del Nord America, fondamentale per la nascita dell’America così come la conosciamo. La missione puntava a trovare un collegamento via terra, affinchè i commerci con la sponda che si affaccia sul Pacifico non obbligassero alla circumnavigazione dell’intero continente via mare. La missione riuscì anche grazie all’aiuto dei Nativi, in particolare della giovane Sacajawea, appartenente alla tribù Shoshone e moglie del trapper Charbonneau: la sua funzione fu quella di interprete ed intermediaria con le popolazioni indigene, foriere di vitali informazioni per il successo della spedizione.
Il diario dei due Capitani, intitolato We Proceeded On, divenne testimonianza scritta dello storico viaggio.

Manifest Destiny riprende gli stessi personaggi e tempistiche, ponendole però in un contesto assolutamente metafisico: le terre da scoprire si riveleranno, infatti, ben più misteriose di quanto atteso, poiché popolate da mostri e creature di ogni genere. Solo nella prima tappa, la compagnia si troverà ad affrontare un gruppo di giganteschi “minotauri” affamati di carne umana, oltre che un misterioso demone-pianta, il cui scopo è trasformare gli esseri umani in zombie “a fotosintesi clorofilliana”.
Il gruppo dovrà dunque fronteggiare minacce completamente inaspettate, e non tutti riusciranno a salvare la pelle.

La trama ha dunque tutti quegli elementi tipici della narrativa horror, con tempistiche dal taglio cinematografico. La narrazione ha infatti uno svolgimento molto veloce, quasi frenetico, e i colpi di scena non mancheranno. Il tutto viene alleggerito con uno humor dark e cinico che aleggia nei dialoghi fra i protagonisti, cosa che rende la lettura ancora più interessante, perchè in questo caso la Storia viene scritta da anti-eroi, mossi unicamente dalla promessa di successo e denaro.

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Se Manifest Destiny è un fumetto riuscito il merito va anche all’artista che si occupa della parte grafica, Matthew Roberts. Il disegnatore, con il suo personalissimo stile, ibrido fra il realismo anatomico più dettagliato e una stilizzazione che ricorda l’arte a fumetti nordeuropea (anche grazie ai colori di Owen Gieni), conferisce grande potenza visiva e dinamismo ad ogni pagina di questo volume.

Manifest Destiny è la lettura più adatta a coloro che amano il fumetto d’azione a tinte horror, che questa volta riesce a trovare nuovi e originali sbocchi narrativi grazie a un’ambientazione esotica. La formula si dimostra vincente, perché da un lato ricicla elementi e situazioni già viste, ma, dall’altro, le pone in un contesto ancora vergine.
Chi pensava, duque, che non si potesse leggere un comic “storico” senza divertirsi, dovrà presto ricredersi.
In questo primo volume ci viene mostrata solo la prima tappa di un viaggio che ci auguriamo possa durare a lungo, perché la prima cosa che viene in mente al lettore, arrivato all’ultima pagine, è “Ancora!”.

Gotham: recensione dell’episodio pilota

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Gotham era la nuova serie più attesa nel palinsesto americano in questa seconda metà del 2014. Dopo aver visto la puntata pilota abbiamo capito perché.

Non erano pochi i dubbi alla vigilia, primo fra tutti: “come si può realizzare una serie TV sul mondo di Batman, senza Batman?”. Bruno Heller (The Mentalist) aveva già in mente la risposta e lo ha dimostrato creando un prodotto di buonissima fattura.

Procediamo con ordine: Gotham narra le vicende della celeberrima città che ha dato i natali al Cavaliere Oscuro della DC Comics, prima dell’avvento di questi. La serie infatti si svolge in un passato prossimo: starting point ideale per le vicende che ci verranno narrate è proprio il celebre omicidio dei coniugi Wayne, genitori di Bruce, nei vicoli del Theather District, in quella stradina umida e fatiscente che verrà ribattezzata Crime Alley.
L’episodio dunque, si apre con il più celebre duplice omicidio della narrativa a fumetti, e in rapida sequenza ci mostra coloro che saranno i protagonisti dello show, a partire da un giovane (e senza baffi) Detective James “Jim” Gordon, il quale, assieme al partner di dubbia moralità Detective Harvey Bullock, si troverà ad indagare sul suddetto crimine, promettendo al giovane e unico testimone di fare giustizia, catturando il colpevole. Ma fare giustizia in una città come Gotham City, corrotta fino al midollo, non è impresa facile. Le indagini dei due ci porteranno infatti a conoscere Fish Mooney, gangster bellissima e spietata, che sarà foriera di importanti informazioni per la risoluzione del crimine, dimostrando che nella città non sono le forze dell’ordine a controllare le strade. Ma sarà davvero così facile far trionfare la giustizia?

Heller si dimostra profondo e rispettoso conoscitore dell’universo di Batman, e ciò si traduce in un credibilissimo affresco corale che va a gettare le fondamenta di un universo narrativo di ampio respiro, ricco di personaggi più o meno conosciuti, tutti con una storia da narrare, e moltissime sottotrame che verranno espanse nei prossimi episodi.
Fra i tetti di Gotham City si aggira infatti una misteriosa ragazzina che si muove come un gatto, consulente del GCPD è un certo Edward Nygma, giovanotto un po’ strambo con la fissa degli indovinelli. Nel sottobosco criminale si muove anche un giovane Oswald Cobblepot, destinato a divenire, in futuro, uno degli avversari più iconici del Cavaliere Oscuro. Senza contare la presenza di personaggi come Alfred Pennyworth, Renee Montoya, Barbara Kean, Crispus Allen, Carmine Falcone e una giovane Poison Ivy, tutti conosciuti ai lettori della DC.

Inoltre, va sottolineato che la serie è adulta nei suoi contenuti, pur essendo un prodotto mainstream destinato a un pubblico di tutte le età: ad esempio, forse per la prima volta, vediamo fiotti di sangue zampillare dal petto dei genitori di Bruce, quando vengono uccisi, sangue che impernia le mani del disperato superstite. Il livello di violenza non è assolutamente gratuito, ma, anzi, conferisce maturità e ulteriore gravità ai toni di una serie che deve essere quanto più dark possibile.

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La atmosfere dello show ricordano senza difficoltà quelle di Gotham Central, storica serie a fumetti che aveva per protagonisti gli agenti di polizia di Gotham, e il merito più grande dello showrunner è proprio quello di aver saputo imbastire una serie di stampo procedurale in un universo narrativo supereroistico. L’esperimento ci sembra riuscito anche grazie al casting: Ben McKenzie, il Ryan di The O.C., dimostra di essere cresciuto ed è apprezzabile nei panni del giovane Gordon, uomo onesto e morigerato, desideroso di ripulire Gotham City dal crimine che imperversa come un cancro fra le strade, insinuandosi in ogni luogo. Allo stesso tempo Jada Pinkett Smith, attrice di grande esperienza, interpreta un villain dotato di grande personalità. Preziosa la presenza di attori come Donal Logue e Sean Pertwee, nei panni, rispettivamente di Bullock e Alfred, ingranaggi essenziali nelle dinamiche della stroria. L’unica grande incognita in questo senso è la presenza dei giovani Bruce Wayne (David Mazouz) e Selina Kyle (Camren Bicondova): i due attori, praticamente esordienti, svolgono alla meglio il compito assegnato, ma la sensazione è che le vicende dei due siano un contorno lievemente stonato, e forse di troppo, rispetto alle tematiche della serie, e ciò, conseguentemente, potrebbe togliere un po’ di fuoco alla trama principale.

La puntata pilota di Gotham è un successo anche sotto il profilo meramente registico: dietro la cinepresa vi è infatti Danny Cannon, regista con una notevole esperienza nel mondo delle serie TV, il quale riesce a confezionare un prodotto assolutamente scorrevole nei sui quasi 50 minuti di durata, con un costante livello di tensione e drama e senza alcun buco narrativo, e con un meraviglioso cliffhanger finale.
Allo stesso tempo, l'episodio è ricco di sottotrame appena accennate, come il passato da soldato di Gordon, le origini di personaggi come Selina Kyle o Oswald Cobblepot o il torbido segreto che aleggia fra Barbara Kean e Renee Montoya, solo per citarne alcuni.

Il pilot è anche pieno di “easter egg”: nel corso della storia, infatti, si possono cogliere tantissimi riferimenti alla mitologia di Batman, alcuni chiari come la luce del sole, altri più di nicchia, che solo i nerd più fedeli potranno carpire.

Gotham è dunque arrivata, dopo tanta attesa. E tale attesa è stata ben ripagata. La serie sembra poter essere qualcosa di davvero originale, pur narrando una storia già raccontata centinaia di volte, in ogni possibile salsa: alla fine è questo il merito più grande che le si deve riconoscere, perché non era assolutamente scontato che si potesse realizzare un prodotto interessante, immergendosi in un franchise con oramai 75 anni di esistenza sulle spalle.

Gotham vede protagonisti Ben McKenzie (Detective James Gordon), David Mazouz (Bruce Wayne), Sean Pertwee (Alfred Pennyworth), Zabryna Guevara (Capitano Essen), Camren Bicondova (Selina Kyle), Erin Richards (Barbara Kean), Robin Lord Taylor (Oswald Cobblepot/il Pinguino), Donal Logue (Detective Harvey Bullock), Jada Pinkett Smith (Fish Mooney), Drew Powell (Butch Gilzean), Cory Michael Smith (Edward Nygma/l'Enigmista), Victoria Cartagena (Detective Renee Montoya), Andrew Stewart-Jones (Detective Crispus Allen) e David Zayas (Salvatore Maroni).

Interstellar di Christopher Nolan: nuovi poster e app ufficiale

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Paramount Pictures ha diffuso (via Empire, Wired e Yahoo) ben tre nuovi poster per Interstellar di Christopher Nolan.

Ve li proponiamo nella gallery in basso.

Inoltre è disponibile online la nuova app ufficiale del film, scaricabile anche tramite Google Play e Chrome.

L’app porterà gli utenti in viaggio per le galassie, grazie anche al contributo di Kip Thorne, consulente scientifico del film oltre che famoso fisico teoretico. I giocatori potranno creare il loro personale Sistema Solare, con tanto di lune, pianeti e asteroidi, e viaggiarci a bordo dell’Endurance, la navicella spaziale del film, dovendo tener conto di fattori quali la gravità, il consumo di carburante e tutte le incognite del viaggio spaziale.

Interstellar segue le vicende di un gruppo di esploratori spaziali che fanno uso di un wormhole appena scoperto per superare i limiti dei viaggi spaziali del genere umano e calcare nuove distanze.

Interpretato da Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Ellen Burstyn, John Lithgow, Michael Caine, Casey Affleck, Wes Bentley, Bill Irwin, Mackenzie Foy, Topher Grace e David Gyasi, Interstellar è scritto (con la collaborazione di Jonathan Nolan) e diretto da Christopher Nolan, e arriverà nelle nostre sale il 6 novembre 2014.

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