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Raffaele Caporaso

Raffaele Caporaso

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Guardiani della Galassia è il film più visto dell’estate 2014

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Nell’ultimo weekend, in terra statunitense, Guardiani della Galassia è tornato al primo posto al box-office (dopo due settimane dietro a Tartarughe Ninja), con un guadagno di 17,6 milioni di dollari.

A quattro settimane dall’uscita, quindi, il film ha incassato 251,9 milioni di dollari, superando Transformers: L’era dell’estinzione e Maleficent, e divenendo il film più visto dell’estate 2014.

Non sarà difficile anche il sorpasso ai danni di Captain America: The Winter Soldier, fermo a 259,8 milioni.
Il film è anche il secondo più visto di sempre nel mese di agosto, alle spalle de Il sesto senso di M. Night Shyamalan (293 milioni).

Negli USA, al momento, nessun film ha superato i 300 milioni nel 2014, ma è probabile che Guardiani della Galassia possa farlo.

A livello internazionale il film ha guadagnato 237,6 milioni, portando il ricavo totale a 490 milioni. Ricordiamo che il film è uscito solo nel 70% delle nazioni previste, e, oltre che in Italia, il film deve ancora fare il suo debutto in Germania, Cina e Giappone, fra gli altri Paesi.

Interpretato da Chris Pratt, Dave Bautista, Zoe Saldana, Bradley Cooper, Vin Diesel, Michael Rooker, Lee Pace, Ophelia Lovibond, Benicio Del Toro, Karen Gillan, Djimon Honsou, Gregg Henry, Glenn Close, John C. Reilly e Josh Brolin (non accreditato), Guardiani della Galassia, scritto e diretto da James Gunn arriverà nelle sale italiane il 22 ottobre 2014.

The Wake 1

The Wake, miniserie Vertigo, scritta da Scott Snyder e disegnata da Sean Murphy, è una delle sorprese degli ultimi mesi nel mondo del fumetto americano.
In un momento nel quale le pubblicazioni DC Comics risentono di un calo qualitativo importante, ci pensa una storia semplice e lineare, ma estremamente piacevole, a portare una ventata di aria fresca.

The Wake narra la genesi di un futuro catastrofico e distopico, nel quale il pianeta Terra è stato trasformato in una distesa d’acqua pressoché uniforme, nel quale le terre emerse sono sempre più esigue, con conseguenze tragiche per la specie umana. La storia si svolge su due linee temporali differenti, la prima che si dipana in un futuro remoto, e la seconda che invece si svolge in una sorta di presente lievemente futuristico, specie dal punto di vista dell’innovazione tecnologica. I primi cinque numeri (su dieci), raccolti nel primo volume di due da RW Lion, si concentrano principalmente sulla parte più vicina, cronologicamente parlando, alla nostra realtà: protagonista del racconto è la dottoressa Lee Archer, cetologa anticonformista, ma di fama internazionale, che viene incaricata di indagare su un antico mistero marino dal Dipartimento di Sicurezza Nazionale. Giunta presso un misterioso centro di ricerca situato nelle profondità dell’oceano, a capo di un eterogeneo gruppo di esperti, la Archer si troverà a dover accettare l’idea che molte delle leggende su creature marine quali le sirene hanno un realissimo e pericoloso corrispettivo nella realtà. Difatti il Dipartimento ha catturato un esemplare appartenente a una misteriosa specie, parzialmente antropomorfa, che da millenni esiste nelle profondità marine, nascondendosi all’umanità: ora però le creature hanno deciso di manifestarsi e di dimostrare al genere umano che non è più al vertice della catena alimentare. L’uomo non è più specie dominante, dato che questa specie si è evoluta in maniera assolutamente originale nel corso del tempo, sviluppando anche poteri sovrannaturali di condizionamento psichico (una sorta di “canto delle sirene 2.0"). Inizierà dunque una corsa contro il tempo per la nostra protagonista e i suoi comprimari: da un lato sarà imperativo fuggire per sopravvivere, ma, dall’altro, sarà fondamentale avvisare il mondo della minaccia incombente.

TheWake 1

Il pericolo che viene dalle profondità marine è probabilmente uno degli archetipi più antichi della letteratura, cinematografia o semplice narrativa popolare del genere umano: da Lo Squalo di Steven Spielberg al Moby Dick di Herman Melville, sono davvero tantissimi gli esempi da poter elencare. Il merito di Scott Snyder (Batman, Swamp Thing) è però quello di saper trarre giusta ispirazione da chi è venuto prima di lui, scrivendo racconti sempre leggibilissimi, e mai scontati. Il modo in cui lo scrittore ci svela la sua idea riguardo a uno dei miti più antichi della storia merita davvero un plauso. Il racconto mischia elementi di fantascienza, a tempistiche action, il tutto condito con elementi horror che non dispiacciono mai.

Se poi a una buona storia si aggiungono i disegni eccezionali di Sean Murphy (Punk Rock Jesus) ecco che il prodotto finale raggiunge un livello qualitativo consistente. Il tratto unico, dinamico, spigoloso e volutamente marcato di Murphy si sposa alla perfezione con il modo di scrivere frenetico, ma dettagliato, dal tratto fortemente cinematografico, di Snyder. Il risultato è una storia avvincente, ricca d’azione, ma che non perde di vista il dialogo e il particolare: la prima metà di The Wake si legge tutta d’un fiato, ma non necessariamente in pochi minuti, poiché ricca di avvenimenti e dettagli che richiedono il giusto tempo di comprensione.

TheWake 2

Va ricordato che al recente San Diego Comic-Con, The Wake ha vinto ben due Eisner Award, come migliore mini-serie e miglior disegnatore.

Dragonriders of Pern: Warner Bros. acquisisce i diritti

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Deadline riporta che la Warner Bros. ha acquisito i diritti di Dragonriders of Pern (I Dragonieri di Pern), serie composta da 22 libri scritti da Anne McCaffrey.
Intenzione dello Studio è realizzare un franchise cinematografico basato sulla saga di romanzi fantasy.

Dragonflight (1968), primo romanzo della serie, segue le vicende di un gruppo di selezionati guerrieri in grado di cavalcare draghi giganti e sputa fuoco, con poteri telepatici, al fine di salvare il pianeta Pern da una terribile minaccia proveniente dai cieli.

Non ci sono ulteriori dettagli, seguitici per uletiori aggiornamenti.

Star Wars: Episode VII: Simon Pegg nel film?

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Nel corso del San Diego Comic-Con, l’attore Benedict Cumberbatch (Sherlock), affermando di non essere coinvolto nelle riprese di Star Wars: Episode VII, ha benevolmente insinuato che a sorpresa potrebbe essere Simon Pegg ad apparire nel film.

Quest’ultimo, interpellato da Vulture, ha così commentato il rumor:
“Bene, J.J. [Abrams] mi ha utilizzato in diversi ruoli, e siamo ottimi amici. Mi sento come se la mia faccia potesse apparire nel film. Ma guardate, io amo Star Wars, e non voglio che la gente vada a vederlo ed esclami ‘Oh, c’è la faccia di Simon Pegg’. Il cast del film è stato selezionato intelligentemente con tutti questi fantastici attori, sebbene sconosciuti. Ovviamente ho visitato il set, che è fantastico. Volevo osservare il processo creativo in divenire, e dovete credere in questi personaggi. Ogni tipo di ‘stunt casting’ potrebbe comunque apparire nel corso del film”.

Pegg è davvero un fan di vecchia data di Guerre Stellari: sua creazione (assieme a Jessica Stevenson) è Spaced, serie di corti live andata in onda su Channel 4, subito dopo l’uscita di Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma, alla cui trama si ispirava.
Inoltre ha doppiato la serie animata Star Wars: The Clone Wars, come anche Phineas and Ferb: Star Wars special.
Infine ricreò un intera sequenza della trilogia originale nel 2011 per College Humor.

L’amicizia con Abrams è altrettanto forte e consolidata, l’attore è apparso, ad esempio, sia in Star Trek che nell’ultimo episodio di Mission: Impossibile.

Seppur non vi siano conferme ufficiali a riguardo, non sarebbe assurdo ipotizzare che l’attore possa apparire in un cameo a sorpresa in Star Wars: Episode VII.

Interpretato da John Boyega, Daisy Ridley, Adam Driver, Lupita Nyong’o, Gwendoline Christie, Oscar Isaac, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Max von Sydow, Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny Baker, Star Wars: Episode VII vede alle regia J.J. Abrams e sarà nelle sale il 18 dicembre 2015.

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