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Star Wars: Gli Ultimi Jedi: la recensione del fumetto

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Il 2015 ha segnato l’attesissimo ritorno della saga di Star Wars con il titolo Il Risveglio della Forza, diretto da J. J. Abrams. Il film, che proseguiva la storia della celebre trilogia classica, alternava personaggi nuovi a vecchie conosce. Il pubblico si divise, al di là dei puristi, in quanto la pellicola appariva fin troppo prevedibile e cauta, quasi un remake de Una nuova speranza. Quando però nel 2017 uscì il suo sequel, Gli Ultimi Jedi, diretto da Rian Johnson, ci fu l’accusa opposta: il film smantellava fin troppo quelli che erano le basi della saga.

È indubbio che, quando si va a toccare un franchise così amato e venerato come Star Wars, qualsiasi scelta si intraprende per far proseguire la trama verrà contestata. E non è un caso che la Disney/Lucasfilm sembra intenzionata a chiudere la vicenda della famiglia Skywalker con il prossimo film in uscita a dicembre e intraprendere vie del tutto inedite.

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Gli Ultimi Jedi, ad ogni modo, resta un film solido che prosegue in maniera dignitosa la trama che dal 1977 George Lucas e i suoi collaboratori raccontano.
La pellicola riprende senza interruzioni la storia del precedente capitolo, con Rey che si reca da Luke Skywalker per ricevere aiuto ed essere addestrata e con il Primo Ordine guidato dal Leader Supremo Snoke e dal suo pupillo Kylo Ren, in procinto di spezzare del tutto la Resistenza guidata da una determinata - ma consapevole della criticità della situazione - Leia Organa. Se tutto questo non bastasse, all’interno della stessa Resistenza ci sono voci contrastanti, come quelle di Poe Dameron e Finn che contestano le decisioni dall’alto e guidano una rovinosa spedizione alternativa.

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Addentrarci maggiormente nello sviluppo della trama è inutile, in quanto chi ha visto il film già la conosce, chi non l’ha visto, difficilmente leggerà questo adattamento ad opera di Gary Whitta e Michael Walsh. La storia, ad ogni modo, propone tutta una serie di momenti epici per la saga, sia per i vecchi fan (la distruzione dei sacri testi Jedi ad opera di Luke e Yoda, quasi un voler lasciarsi alle spalle il passato ingombrante), sia per i nuovi  (gli incontri/scontri fra Rey e Kylo Ren e la battaglia finale fra quest’ultimo e il suo maestro Skywalker).
Whitta adatta bene il materiale del film, condensando in sei capitoli tutte le vicende narrate, accelerando quando necessario e approfondendo parti eccessivamente veloci nella pellicola. Il compromesso fra pedissequicità e sviluppo narrativo su altro media è di fatto ben riuscita. Naturalmente, avendo il lettore già nota la storia dalla visione del film, il compito è facilitato.

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Michael Walsh, dal canto suo, a fronte di un’ottima regia delle tavole, propone uno stile meno dettagliato e meno fotorealistico di quello ad esempio utilizzato dal collega Luke Ross nell’adattamento del precedente Il Risveglio della Forza. Se il non cercare una rappresentazione fotorealistica eccessiva nella rappresentazione dei volti rende gli stessi più naturali ed espressivi, in alcune occasioni il tratto fin troppo grezzo e tirato ottiene l’effetto opposto. Ad ogni modo, il suo lavoro è sicuramente in grado di render giustizia a un adattamento molto riuscito nel suo complesso e sicuramente consigliato ai fan della saga.

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La Marvel torna alla serie a fumetti originale di Star Wars con un inedito one-shot

  • Pubblicato in News

Dopo 33 anni, la Marvel Comics ristribuirà un nuovissimo numero della serie originale a fumetti di Star Wars, iniziata nel 1977 e terminata nel 1986 con il numero 107.

Scritto da Matthew Rosenberg (Uncanny X-Men, The Punisher), Star Wars #108 uscirà il 29 maggio, con disegni di Giuseppe Camuncoli, Luke Ross, Kerry Gammill, Andrea Broccardo ed altri autori. Walter Simonson, che lavorò alla prima serie negli anni '70 e '80, realizzerà la cover principale.

"È difficile spiegare ora cosa significasse per me la serie originale da bambino", ha detto Rosenberg. "Non avevamo tutti questi fantastici videogiochi, romanzi, prequel e sequel e spin-off, c'erano alcuni romanzi, i film sugli Ewok e questi fumetti che mi hanno dato l'impossibile: passare più tempo con i miei personaggi preferiti”. Lo sceneggiatore ha aggiunto: "non potevo credere di poter entrare in un negozio e dare loro qualche soldo e uscire con ancora più avventure di Leia, Luke, Chewie, Han, R2D2 e C3PO. Mi sembrava magico allora, e onestamente, quei fumetti sono così ancora oggi".

Rosenberg, oltre all’entusiasmo, è conscio del gravoso compito di continuare il primo viaggio della Marvel nella galassia molto, molto lontana: "essere fedele alla straordinaria narrazione della run originale, ma fare un fumetto per un pubblico moderno, è stata la più grande sfida di questo progetto". Dopotutto, sono numerose le "leggende che hanno lavorato su quei libri: Archie Goodwin, Roy Thomas, Walt Simonson, Howard Chaykin, Al Williamson, David Michelinie, Klaus Janson, Jo Duffy e così tanti altri .. Mentre sarebbe divertente […] fare qualcosa di diverso, qualcosa che piacesse ai fan sia classici che moderni. "

La Marvel ha diffuso la cover di Simonson per Star Wars #108 e la variant di Carmine Infantino.

Star-Wars-108-Main-Cover

StarWars-108-Infantiono-Var-Cover

(Via CBR)

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