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Marvel's Runaways si concluderà con la 3° stagione: ecco il trailer

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 La terza stagione di Marvel's Runaways, in arrivo il 13 dicembre su Hulu, sarà anche l'ultima dello show. A dare l'annuncio è stata la stessa Marvel in occasione dell'uscita del trailer che potete vedere qui di seguito.

Runaways, basato sugli omonimi fumetti Marvel, racconta di sei teenager che non si sopportano, ma che devono unirsi contro un nemico comune: i loro genitori, divenuti super cattivi sotto mentite spoglie.

Il cast include Rhenzy Feliz, Lyrica Okano, Virginia Gardner, Ariela Barer, Gregg Sulkin e Allegra Acosta. La serie è una co-produzione fra Marvel Television e ABC Signature Studios.

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Elizabeth Hurley sarà Morgan le Fay in Runaways 3

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Elizabeth Hurley comparirà nella terza stagione della serie Marvel/Hulu Runaways

L’attrice interpreterà la villain Morgan le Fay: allieva di Merlino, è considerata la più grande maga di tutti i tempi. il suo famiglio è un corvo nero e ha l’abilità di incantare gli oggetti, manipolare l’energia mistica e di effettuare proiezioni astrali, è potente e intelligente con un’arguzia tagliente.

“Elizabeth Hurley si sta unendo all’universo Marvel e non potremmo essere più emozionati di averla nei panni di uno dei ruoli più affascinanti del MCU”, ha detto Jeph Loeb in qualità di produttore esecutivo della serie e capo della Marvel Television.

Il ruolo riunisce l’attrice agli showrunner Josh Schwartz e Stephanie Savage, duo che ha creato Gossip Girl, nella cui quinta stagione la Hurley ha interpretato Diana Payne. Più recentemente è apparsa in The Royals. I suoi passati crediti cinematografici includono Austin Powers: International Man of Mystery e Bedazzled.


Runaways, basato sugli omonimi fumetti Marvel, racconta di sei teenager che non si sopportano, ma che devono unirsi contro un nemico comune: i loro genitori, divenuti super cattivi sotto mentite spoglie.

Il cast include Rhenzy Feliz, Lyrica Okano, Virginia Gardner, Ariela Barer, Gregg Sulkin e Allegra Acosta. La serie è una co-produzione fra Marvel Television e ABC Signature Studios.


(Via Variety)

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La terza stagione di Marvel's Runaways sarà più connessa con il MCU

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Buone notizie per i fan di Marvel's Runaways: la serie è stata rinnovata e la prossima stagione approfondirà i legami con l'universo Marvel.

A tre mesi di distanza dal debutto della seconda stagione, i cui tredici episodi sono stati diffusi in data 21 dicembre, è arrivato l'annuncio ufficiale che conferma la terza stagione, composta da dieci episodi. I co-showrunner e produttori esecutivi Josh Schwartz e Stephanie Savage hanno rilasciato la seguente dichiarazione: "Siamo così emozionati di raccontare più storie sui Runaways e siamo molto grati alla Marvel, ad Hulu, ai nostri meravigliosi cast e crew ed ovviamente al nostro pubblico appassionato. La terza stagione sarà un momento magico per Runaways, dato che approfondiremo le connessioni con l'universo Marvel. Siamo onorati di continuare a giocare nel recinto di sabbia creato da Brian K. Vaughn e Adrian Alphona".

Dopo le cancellazioni a raffica che hanno interessato le serie Marvel su Netflix, il capo di Marvel TV Jeph Loeb ha quindi avuto di che festeggiare, dichiarando: "Grazie, Hulu! Ci emoziona che Marvel's Runaways torni con una terza stagione. Josh Schwartz e Stephanie Savage ed i meravigliosi sceneggiatori hanno qualcosa di epico in serbo per il nostro formidabile cast".

James Marsters (Buffy The Vampire Slayer), co-star nella serie, aveva già diffuso la notizia nel corso del panel al Lexington Comic & Toy Con, tenutosi domenica.

(Via TV Line)

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Runaways 1-2, recensione: Crescere, che fatica!

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Crescere, che fatica!, recitava il titolo italiano di una serie tv della Disney degli anni ’90, una frase che potrebbe adattarsi bene anche ai primi due volumi della nuova serie dei Runaways. Tornato in auge grazie alla serie tv Marvel/Freeform, il gruppo nasce nel 2003 sotto l’etichetta editoriale Tsnumai con la quale la Casa delle Idee voleva attrarre a sé i lettori di manga.

Nata dalla penna magica di Brian K. Vaughan (Y: The Last Man, Saga) e dalle matite di Adrian Alphona (Ms. Marvel), la serie originale durò 18 numeri, per poi essere rilanciata dallo stesso team per altri 24. La storia è quella di un gruppo di teenager figli dei componenti di un’organizzazione criminale nota come Orgoglio. Scoperte le attività illecite dei loro genitori, il gruppo decide di ribellarsi a loro diventando dei fuggiaschi ("Runaways", per l'appunto).

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In seguito, hanno scritto e disegnato le gesta di questo gruppo di anti-eroi autori del calibro di Joss Whedon, Michael Ryan, Terry Moore, Humberto Ramos, Kathryn Immonen e Sara Pichelli. In concomitanza dell’arrivo della serie tv, la Marvel ha deciso quindi di rilanciare la testata e lo fa seguendo l’esempio positivo di Black Panther con Ta-Nehisi Coates, ovvero prendere un autore best-seller, ma estraneo ai fumetti, e affidargli i testi. Così, ecco arrivare Rainbow Rowell, giornalista e autrice di successo di opere YA in cima alle classifiche del New York Times. Ad affiancarla troviamo, invece, il lanciatissimo disegnatore Kris Anka.

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Già nel primo volume, dal titolo “Tornare a casa” si parte subito in quarta con Chase che piomba nell’appartamento di Nico con una Gert moribonda in braccio. La ragazza era morta da ben due anni - una storia narrata dal team artistico Vaughan e Alphona - ma Chase riesce a tornare indietro nel tempo e, insieme a Nico, a salvarla. I tre decidono, dunque, di ricontattare i membri della “banda”, che ormai hanno intrapreso strade indipendenti.

Senza entrare nei particolari, possiamo dire che – fra mille ripensamenti e problemi – la banda – composta da Nico, Gert, Chase, Molly, Katrina, Victor e Vecchi Merletti è ora riunita, pronta a vivere la propria vita. Sì, perché più che un fumetto d’azione, o supereroistico, i Runaways di Rowell e Anka sono un teen-drama in piena regola. L’azione è ridotta all’osso, se non quasi del tutto assente: il team non ha obiettivi o missioni da svolgere, se non quello di sopravvivere e, infatti, la loro principale preoccupazione è trovare un lavoro o andare a scuola. Il punto focale sono, dunque, i personaggi, il loro rapporto, il loro voler trovare un ruolo nel mondo e, questa strana famiglia, è tutto ciò che hanno.
Le difficoltà non mancano, un esempio è quello di Gertude rimasta “morta” per due anni e si ritrova con i suoi vecchi compagni ormai cresciuti. Ma i problemi relativi alla crescita sono comuni, nonostante le differenze di età, a tutti i personaggi e la Rowell affronta il tutto con grande maestria e con un ottimo approfondimento psicologico. La serie dà il giusto spazio a tutti i protagonisti, non scade mai nel banale e offre diversi colpi di scena davvero interessanti.

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Nonostante la netta differenza di tono e di intensità, si respira davvero l’aria dei primi numeri di Vaughan e Alphona, ovvero il periodo d’oro del gruppo. Merito anche della tavole di Kris Anka con il suo tratto sottile e leggermente cartoonesco, in grado di proseguire con dignità e personalità una certa continuità artistica tipica della serie.
Il nuovo ciclo dei Runaways ci ha, dunque, pienamente convinto, e risulta originale nella sua scelta di puntare sulla commedia e sul teen-drama, piuttosto che sull’azione. Una serie che farà felici i fan storici della testata e che saprà, di certo, conquistarne di nuovi.

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