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Davide

Davide "Curioso" Morando

Un filo di nebbia

Forse conoscerete già Alessandro Di Virgilio. Attivo nei primi anni '90 e da poco tornato alla ribalta come sceneggiatore e cronista. Difficilmente l'avrete però letto in una veste poetica come in questo nuovo volume scritto per Tunué.

Protagonisti sono il ricordo, e la nebbia, che insieme si fondono e pervadono sia le parole del narratore sia le splendide tavole del giovane Andrea Cardona, le cui figure decise e al limite del caricaturale sfumano sullo sfondo della pianura autunnale.
Un racconto che è una sorpresa. Sia per le capacità evocative dello scrittore sia per la scoperta di un giovane talento alle matite.
Andrea Cardona sarà grande. Lo sentiamo. Se seguito da una guida in grado di correggere le imperfezioni, purtroppo dimostrate in questo volume, potrà regalarci pagine memorabili. E sono forse queste imperfezioni a pesare su un volume altrimenti riuscito.
L'impressione è che sia mancato l'editing, fondamentale per un esordiente che mette in gioco molto più del suo tempo. Tunué dovrebbe valutare l'opportunità di potenziarsi in questo, per permettere ai piccoli gioielli, che sembra sia brava a scovare, di emergere dal guscio.

La stessa disattenzione non si nota per i testi di Alessandro Di Virgilio, che passano con naturalezza dal racconto sfumato alla cronaca spietata, toccando, sulla strada, punte di inattesa poesia. Un'ulteriore prova di maturità per lo scrittore partenopeo, trapiantato nella capitale, che sembra ormai pronto al salto di pubblico.

Un Filo di Nebbia è la storia di come alcuni ricordi non siano in grado di svanire come si vorrebbe. Una storia di pianura, confezionata da Tunué con il consueto zelo, raccontata dagli autori con delicata discrezione.

Non il miglior libro dell'anno.
Un buon libro.

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