Menu
Redazione Comicus

Redazione Comicus

URL del sito web: https://www.comicus.it

Movie Comics: Spiderman 2, Christian Bale è Batman, Blade 3, Costantine

  • Pubblicato in Screen
Spider-Man 2: la trama e altre novità

La Sony/Columbia Pictures ha reso pubblica, tramite la riapertura del sito ufficiale (http://spiderman.sonypictures.com) la sinopsi riguardante la trama della pellicola, in cui saranno passati due anni dalle vicende narrate nel primo film, e in cui Peter Parker dovrà affrontare nuove sfide con “il suo talento e la sua maledizione”, cercando disperatamente di bilanciare la sua doppia identità di supereroe arrampicamuri con quella di studente al college.
Peter dovrà inoltre lottare con l’impulso di rivelare la sua identità segreta e il suo amore a Mary Jane, mentre la sua amicizia con Harry sarà ostacolata dall’ossessione del giovane per la morte del padre e la vendetta contro colui che considera responsabile della sua scomparsa, ossia Spider-Man, il quale dovrà affrontare un nuovo e formidabile nemico, ovviamente il Dottor Octopus.
Giungono intanto nuove indiscrezioni circa la composizione del cast, in cui sono da segnalare due ritorni, Bill Nunn sarà nuovamente Robbie Robertson, mentre John Paxton, che nel primo film aveva il piccolo ruolo di maggiordomo di casa Osborn, avrà la stessa parte anche nel sequel.
Gli attori Claudia Katz, Tim De Zarn e Taylor Gilbert saranno rispettivamente l’assistente di Robertson e i genitori di Mary Jane, mentre Bonnie Sommerville (Ricordate? Era Mona in “Friends”) e la giovane Vanessa Ferlito compariranno anch’esse, la prima in un ruolo ancora sconosciuto, mentre la seconda sarà un amica di MJ.
Nel frattempo le riprese si stanno avviando verso la conclusione, numerosi membri della troupe, inclusi il regista Sam Raimi, l’art director e il responsabile delle location, si sono recati i primi di Agosto presso un importante tipografia di New York per girare alcune sequenze riguardanti la stampa di alcune copie del Daily Bugle, e a partire dal 15 Settembre la troupe girerà la scena finale del film, quella che vedrà il confronto finale tra il ragnetto e Doc Ock.
Si fanno avanti le prime indiscrezioni inerenti il trailer della pellicola, che dovrebbe uscire nel periodo tra il 21 Novembre e il 12 Dicembre, allegato forse a “Mona Lisa Smile” e “Peter Pan”, anche se le ultime notizie, forti di conferme giunte direttamente dalla Sony, fanno intuire che il teaser, della lunghezza di circa 2 minuti, uscirà con il terzo e ultimo capitolo de “Il Signore degli anelli”.
Infine, il disegnatore Stewart Johnson ha rivelato in una recente intervista di stare attualmente lavorando all’adattamento a fumetti di “Spider-Man 2”

Sharon Vs. Halle

La Warner Bros. ha offerto a Sharon Stone il ruolo di avversaria di Halle Berry in “Catwoman”, pellicola la cui lavorazione inizierà tra poche settimane sotto la direzione del regista francese Pitof.
Se la Stone dovesse accettare, interpreterebbe il ruolo della malvagia Laurel, una donna che usa una compagnia di cosmetici come copertura per i suoi loschi piani criminali assieme al marito.
La Warner avrebbe anche contattato l’attore Josh Lucas (il Glenn Talbot di “Hulk”) per il ruolo del Detective Lone, interessato, anche sentimentalmente, a Catwoman.
Smentita la notizia di un coinvolgimento di Christopher Lambert nella parte del marito di Sharon Stone nel film, mentre la voce di un cameo di Michelle Pfeiffer non ha trovato finora alcuna conferma.

Constantine: novità

L’attrice Rachel Weisz (“La Mummia”) ha ottenuto la parte di co-protagonista di Keanu Reeves in “Constantine”, l’adattamento cinematografico di “Hellblazer”, la cui regia è stata affidata al regista di videoclip Francis Lawrence.
La Weisz, attualmente sui nostri schermi con “Confidence”, interpreterà il ruolo di Angela, una poliziotta che cercherà di far luce, assieme al detective dell’occulto Constantine, sulla morte della sorella gemella, suicidatasi misteriosamente.
La Warner Bros. ha inoltre ufficialmente confermato che l’attrice Tilda Swinton è in trattative per entrare nel cast della pellicola con il ruolo di Gabriel, un angelo caduto avversario di Constantine, mentre Djimon Hounsou, Gavin Rossdale e Shia LaBeouf saranno rispettivamente Papa Midnite, Balthazar e Chaz.
Sempre la Warner ha affidato ad Akiva Goldsman (“Batman & Robin”), il compito di revisionare lo script di Mark Bombaci e Frank Cappello, i quali avevano messo mano alla sceneggiatura originale di Kevin Brodbin.

Blade 3: novità

L’attrice Jessica Biel, attualmente sugli schermi americani con il remake de “Non aprite quella porta”, e conosciuta in Italia tramite il telefilm “Settimo cielo”, è entrata nel cast di “Blade: Trinity”, terzo e ultimo capitolo riguardante le gesta del cacciatore di vampiri.
La rivista di spettacolo Hollywood Reporter informa che assieme alla Biel, che nel film interpreterà Abigail, la figlia di Whistler (Kris Kristofferson) ucciso nel primo film, sono entrati nel cast l’attore Ryan Reinolds, che sarà Hannibal King, uno dei Nightstalkers, e Dominic Purcell, quest’ultimo in una parte ancora non specificata.
La lavorazione della pellicola, scritta e diretta da David Goyer, inizierà il 21 Setteembre presso Vancouver (Canada), ad affiancare il regista la Costume Designer Laura Jean Shannon (“Requiem for a dream”), gli Art Director Eric Fraser e Patrick Banister, e i produttori Peter Frankfurt e Lynn Harris, già coinvolti nella realizzazione delle prime due pellicole.

Punisher: notizie dal set

Sono iniziate il 2 Agosto scorso, presso Tampa Bay (Florida) le riprese di “The Punisher”, pellicola scritta e diretta da Jonathan Heinsleigh e prodotta da Avi Arad e Gale Anne Hurd, mentre Kevin Feige sarà il produttore esecuivo.
Oltre al protagonista Thomas Jane (Frank Castle/Punitore) a John Travolta (Howard Saint), Rebecca Romjin Stamos e Laura Harring, che sono i nomi di maggior richiamo della pellicola, da segnalare nel cast le presenze di Roy Scheider (sarà il padre di Castle), Samantha Mathis (Amanda Castle), Will Patton (Leonard Glass), James Carpinello (John Saint), Mark Collie (Harry Heck), Ben Foster (Spacker Dave) e Russell Andrews (Jimmy Weeks).
Dal set giungono intanto le prime foto inerenti le riprese, in cui, oltre al protagonista Thomas Jane, potete vedere anche la prima immagine della macchina che sarà utilizzata dal Punitore, mentre una visita piuttosto inedita, quella del governatore Jeb Bush ha avuto luogo sul set il 19 Agosto scorso, un incursione in cui il fratello del presidente Usa ha confessato di essere stato da ragazzo un appassionato lettore del Punitore, e come non crederci visto le tante armi che girano nel suo Stato?

Wonder Woman: novità

Il production designer Warren Manser ha rivelato sul suo sito ufficiale (www.warrenmanser.com) di essere al lavoro su alcuni schizzi riguardanti la pellicola su Wonder Woman, Manser ha aggiunto che gli schizzi riguardano veicoli e alcuni ambienti da utilizzare nel film.
La Warner ha intanto affidato alla sceneggiatrice Laeta Kalogridis (“Birds of Prey”) il compito di realizzare lo script della pellicola, dopo che il suo predecessore, Philip Levens, ha abbandonato il progetto in seguito al suo licenziamento da parte della Major.

Jessica Simpson in Mort

Nella precedente puntata di “Movie Comics”, apparsa su ComicUs 8, nello spazio “Brevissime” per un disguido non è apparsa una notizia riguardante la popstar Jessica Simpson, che secondo alcune voci circolate all’inizio di Luglio, confermate dall’ agente e dal padre della cantante, dovrebbe partecipare a un film basato su un fumetto della Marvel.
Dopo tanta confusione, che per alcuni giorni ha fatto persino credere che la Simpson fosse in lizza per il ruolo di Susan Richards nel film sui Fantastici Quattro, infine è arrivata la conferma: la popstar è entrata nel cast di “Mort: the dead teenager”, adattamento cinematografico del fumetto creato da Larry Hama.
La pellicola, che sarà prodotta dalla Band Apart, la compagnia di proprietà di Quentin Trantino, e dalla Maverick’s Films, uscirà sugli schermi nell’estate del 2004, e avrà un tono molto vicino a quello di “Beetlejuice”.

Christian Bale è Batman

Come di certo saprete, l’attore Christian Bale (“American Psycho” e “L’impero del sole”) ha ottenuto il ruolo di Bruce Wayne/Batman nel nuovo film sull’uomo pipistrello che sarà realizzato dal regista Christopher Nolan, dal titolo “Batman: intimidation”.
L’annuncio della scelta di Bale è stato fatto l’11 Settembre da Jeff Robinov, presidente della produzione della Warner Bros. Pictures.
Le riprese della pellicola, la cui sceneggiatura è stata scritta da David Goyer e dallo stesso Nolan, avranno inizio nel Febbraio 2004.
Il regista di “Memento” si è dichiarato da subito entusiasta della scelta di Bale: “Quello che ho visto in Christian è stata la personificazione definitiva di Bruce Wayne. Aveva esattamente lo stesso equilibrio di oscurità e luce che stavo cercando e che contraddistingue il personaggio di Batman.”
Per ottenere il ruolo di protagonista, il giovane attore ha addirittura rinunciato alla corsa per diventare il nuovo James Bond.

Man-Thing: riprese al via

Sono iniziate presso i Serenità Cove Studios, nelle vicinanze di Sidney (Australia), le riprese di Man-Thing, film horror prodotto dalla Artisan Entertainment basato sul personaggio della Marvel Comics, la cui regia è stata affidata a Brett Leonard, autore della sceneggiatura della pellicola assieme a Hans Rodionoff.
Il cast della pellicola (un budget di 5 milioni di dollari) è composto dagli attori Matthew Le Nevez, Jack Thompson, Rachel Taylor, Alex O’Lachlan e Imogen Bailey, di cui però si ignorano ancora i ruoli affidati, mentre alcune indiscrezioni fanno pensare che probabilmente il film non uscirà nei cinema ma direttamente per il mercato dell’Home Video.

Brevissime

Wesley Snipes ha recentemente dichiarato che parteciperà alla realizzazione di una pellicola su Pantera Nera, ma solo in veste di produttore, aggiungendo che vedrebbe volentieri l’attore Will Smith nel ruolo di T’Challa.

L’ufficio di Richard Donner ha smentito la notizia secondo la quale il regista di “Arma Letale” sarebbe coinvolto nella lavorazione di “Shazam!”, di cui attualmente lo sceneggiatore William Goldman sta realizzando lo script per la New Line Cinema.

Ray Park ha smentito che il regista Steve Carr sia coinvolto nel progetto su “Iron Fist”, dicendosi inoltre speranzoso che la produzione della pellicola possa iniziare il prossimo anno.

Nei primi tre giorni di programmazione nelle sale italiane, “Hulk” ha incassato 2.798.209 Euro, infilandosi al primo posto dei film più visti del week-end.

Nonostante l’assenza di un regista, causata dall’abbandono di Peyton Reed, il progetto riguardante il fantastico quartetto va avanti, i Mammoth Film Studios di Vancouver sarebbero stati prenotati dalla 20th Century Fox come location dove tenere le riprese, gli studi sono gli stessi dove sono state girate alcune sequenze di “X-Men 2”.

Saluti

Un caro saluto a Rivagol, che mi ha scritto nuovamente per avere notizie su alcuni progetti cinematografici inerenti i nostri eroi in costume, spero che le mie risposte abbiano soddisfatto la tua curiosità; mentre cito in ritardo il prode Antomac, che sul forum ha risposto esattamente a un piccolo quiz inerente una fissazione del regista Sam Raimi, conquistandosi quindi la menzione d’onore sulla rubrica.


Carlo Coratelli

Self Area - Lucca 2009

  • Pubblicato in Focus


Lucca? Lucca. Lucca: Lucca! Lucca, Lucca, Lucca.

L'unica vera festa comandata del fumetto italiano. Il natale degli editori, la pasqua dei collezionisti, il pride dei cosplayer, il carnevale degli autori, il due giugno della repubblica delle lettere disegnate.
Quando devo spiegare cosa sia Lucca Comics a gente di altri settori o con altri interessi mi trovo in difficoltà: rispetto a un festival, una fiera, una biennale o un expo qualunque, Lucca Comics ha quel je ne sais quoi che la rende unica. Credo sia quel suo essere un po' sagra, un po' foro boario, un po' da festa della salama da sugo. Per quanto provino ad eliminarlo, quel retrogusto rimane ed è una cosa buona, sia chiaro. Da brava festa di paese raduna tutti, ma proprio tutti gli abitanti. A Lucca non manca nessuno:  lettori, fan, negozi, collezionisti, distributori, critici, addetti ai lavori di vario tipo, editori di ogni ordine e grado: come avere degli stati generali tutti gli anni. Per molto tempo, però, è stato assente il quarto stato della produzione fumettistica: le autoproduzioni.

Ok, ci fu Alter Vox, ma da allora, per otto anni (se ho fatto i conti giusti) fu il deserto. Per chi fotocopiava, spillava e produceva dal basso le uniche scelte erano o dissanguarsi per prendere uno stand in qualche padiglione (di quelli un po' sfigati, ovviamente) oppure plaid per terra e via. Si era roba di nicchia e si finiva nelle nicchie, non fa una piega, ma non era il massimo, capirete.
A cambiare le cose il nuovo corso della Lucca Comics in città. Perché non sfruttare il bel loggiato della piazza san Michele che è in centro, è già coperto e non devi neanche montare la struttura? Certo, era un po' fuori dai percorsi, con delle sbarre da Guantanamo a chiudere la loggia, con i funghi per riscaldarsi, però era un inzio. Nasce così la Self Area, coordinata da Jacopo Morretti con l'assistenza del Centro Fumetto Andrea Pazienza. Ci sono idee (il distributore di fumetti), voglia di fare (Comics battle e fotocopiatrice a disposizione) ma soprattutto spazi a prezzi decenti.
Sorprendentemente le buone intenzioni dei primi due anni non lastricano la strada per un ghetto ma portano a un'evoluzione. Quest'annno padiglione vero e proprio, in piazza Napoleone. Una certa aria da corpo estraneo, di posto a parte, rimarrà sempre, è inevitabile, ma caspita! finalmente un posto adeguato, dove il pubblico passa e in cui i lavori posso essere valorizzati.
Il punto però è: che cosa c'è dentro all'Area Self? Che fumetti ci sono? Qual è insomma lo stato dell'arte del fumetto autoprodotto oggi?

Il panorama è vario e vitale (più di trenta realtà), la qualità altalenante (ma questo è fisiologico). Mi turbano però due cose.

Le riviste:
Siamo nell'anno del signore 2009, quasi 2010. E quasi tutte le realtà presenti hanno portato riviste. Nel 2009. Riviste. Riviste così, con un po' di tutto dentro. Degli spillati con mille autori, mille stili, mille generi. Spesso senza. Non so, per me le riviste non hanno senso ora, nel 2009, non certo  riviste così. Esempio: in Book Maker potete leggere in sequenza: una storia stralunata e surreale di ritorno alla natura,  un sketch comico con protagonista un gorilla, la prima parte della storia di Gugliemo Tell, una tavola su pinguini teneroni, un angosciante horror aziendale (e mi fermo qui ma ce ne sono altre sei). In sedici pagine: cinque stili completamente diversi; colore che bianco e nero; storie di lunghezze diverse (4, 2, 4 ma continua, 1, 5 pagine). Chi dovrebbe leggere questa rivisita? Solo i cercatori d'oro che si setacciano i fiumi del fumetto in cerca di pagliuzze d'oro. Quattro gatti insomma. Lo scopo non dovrebbe raccontare storie e raggiungere un pubblico disposto a sentirle? E sì che di belle mani e di buone idee ce ne sarebbero anche (Hide e Arjuna Susini ad esempio) ma ai miei occhi rimangono tutti soffocati dai loro compagni di viaggio che non mi interessano per stile, temi o altro. E che non mi invogliano a seguire il progetto.
Segnalo qui due riviste: Burp! e Katlang!. Due riviste che mi piacciono per vari motivi (stima, qualità, affetto e il punto esclamativo nel nome) che purtroppo sono funestate dall'essere riviste (vedi sopra). Ma di queste ne riparleremo.

Comunicazione post-fiera:
Alle fiere uno ha modo di vendere, parlare, farsi conoscere. Però poi le fiere finiscono. Io, lettore, che vi voglio seguire, perché mi hanno parlato bene di voi, vi ho letto perché mi siete piaciuti, come faccio? Vado su internet, ovviamente, vi cerco su Google. E qui iniziano le note dolenti. Perché non è possibile che io arrivi sul vostro sito (quando riesco) e non trovi, non dico delle tavole, ma a volte neppure dei disegni. Va bene che chi prende autoproduzioni è motivato ma non è una buona idea portare al limite la pazienza. È veramente difficile trovare un sito decente, c'è chi si limita alla solo pagina su Facebook. Un minimo di sforzo, vi prego!
Il caso peggiore sono state un gruppo di ragazze, ospiti dello stand di Lucia "Whena" Biagi che non solo non mettono i loro contatti sulle loro produzioni, ma non si firmano neppure con il nome completo (Alice M, Silvia R...) rendendole completamente irrintracciabili. Ed è un peccato perché erano pure interessanti (l'idea di fare delle buste tematiche con dentro tre albetti a tema è semplice e efficace). Farò del mio meglio per scovarle.

Per finire rimanendo in argomento vi allego una lista quasi esaustiva di chi c'era.
Buona navigazione!
 
Anjce - http://www.anjce.it/ 
Aveilon - http://www.avelion.it/
BookMaker Comics  - http://associazionebookmaker.blogspot.com/
Burp! - http://delirigraficointestinali.blogspot.com/
Cani - http://arfarf.splinder.com/
Crazy camper - http://bainju.blogspot.com/
Ciurma - http://ciurmafanzine.blogspot.com/
Concrete - http://fumetticoncreti.blogspot.com/
Di Fuori - http://difuori.blogspot.com/
Diorei - http://diorei.splinder.com/
Ernest, - http://ernestvirgola.blogspot.com/
Fumetti disegnati male - http://www.geocities.com/fumettidisegnatimale/
Studio 2031 - http://studio2031.net/
Fumectory - http://www.myspace.com/fumectory
Gattai - http://www.facebook.com/pages/Fanzine-GATTAI/319870560240?v=wall
Icarus Production  - http://icaruscrane.blogspot.com/
Katlang - http://katlang.blogspot.com/
Lucho - http://luchoboogiegraphic.blogspot.com/
Lamette - http://www.lamette.it/ 
Tirana - http://fumettidighisa.blogspot.com/
La Compagnia del Fumetto - http://compagniadelfumetto.blogspot.com/
Malefico  - http://www.malefico.org
MontonePecorAgnello - http://www.montonepecoragnello.it/
Super Amici - http://www.superamici.com/
Sospensorio - http://www.flickr.com/photos/sospensorio/
Tales of Avalon - http://talesofavalon.blogspot.com/
Whenaworld  - http://www.whenaworld.com
Wild Bunch - http://scoppetta.blogspot.com/search/label/wild%20bunch
Wild Fangs - http://www.wildfangs.altervista.org/home.htm
ZIRIRU' - http://www.facebook.com/pages/Ziriru2/44509822998?v=info

 


Altre Chine,uno sguardo verso autoproduzioni, riviste underground, realtà indipendenti, piccola editoria e tutte le forme di Fumetto Altro. Per segnalazioni e commenti Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.




Luca Vanzella

Mix

  • Pubblicato in Focus


A pensarci bene le autoproduzioni sono frutto di stagione. Ma non come le fragole, che alla fin fine puoi trovare tutto l'anno, più come quegli ortaggi poco popolari, tipo i cardi o le erbette di campo, che devi per forza comprare al mercato perché mica tutti i supermercati li hanno. Ecco recuperare un'autoproduzione è una cosa del genere, devi aspettare la stagione giusta, quella dei mercati, meglio noti come fiere. Quindi la primavera. Si parte dalle primizie marzoline di BilBolBul per passare ai mercati generali di Napoli Comicon e terminare con la sagra del Crack!, tutta dedicata alle delicatessen indipendenti.
Attenzione, la metafora ortofrutticola non vuole certo essere una presa in giro, però calza bene e questa cosa fa pensare. L'autoproduzione e la piccola editoria in genere sembra aver ormai preso dei ritmi stagionali ferrei, assecondando il ciclo delle fiere come fosse il naturale ritmo del respiro dell'editoria. Ma il resto dell'editoria si muova anche durante il resto dell'anno.
Il punto nodale è ovviamente la distribuzione. Non sono molte (eufemismo) le fumetterie che ospitano prodotti indipendenti, almeno di quelli che non gli vengono consegnati a mano. E immagino che per chi i fumetti li fa questo sia un problema. Non mi addentrerò nel ginepraio del perché e per come la distribuzione in Italia sia, come dire, poco soddisfacente.
Meglio concentrarci per risolvere il problema.
Il classico conto vendita a librerie di fiducia è un buon inizio. Ma perché non anche altri negozi (design, abbigliamento) o anche bar e locali. Magari ci si possono abbinare degli eventi (concerti, DJset... chi non ha un amico Dj di questi tempi?). Ma soprattutto internet. Non capisco perché un sacco di realtà siano ancora così "gelose" delle loro storie e non mettano più materiale in rete. Feticismo della carta?
Immagino che, con un po' di fantasia e impegno, si possano trovare altre soluzioni.
Chessò: Negozi on-line (hanno mai funzionato in Italia?); creare un network di fiere dedicate più esteso sia geograficamente che temporalmente (uno sforzo decisamente titanico); trovare una sinergia con altre realtà (tipo una banda con cui andare in tour)... c'è da pensare, di certo è uno dei punti nevralgici delle piccole realtà.

La distribuzione sarà sicuramente uno degli argomenti di IndieTrotutta, una due giorni in due città (Bologna e Trento) per parlare di autoproduzione editoriale, musicale e in generale.  Tra gli eventi una tavola rotonda con un bel po' di infaticabili indipendenti (tra cui il sottoscritto) in cui si cerca il bandolo della matassa di argomenti come questo. (per info: http://indietrotutta2009.blogspot.com/).

Colgo l'occasione anche per segnalare anche che anche quest'anno ci saranno due appuntamenti storici per le realtà indipendenti: dal 18 al 21 giugno a Roma  c'è Crack! fumetti dirompenti presso il Forte Prenestino (http://crack.forteprenestino.net/) e il  9 e 10  luglio a Padova che Sherwood Comix, parte del festival di Radio Sherwood (http://www.sherwood.it/Sherwood-Festival-2009).
 
Per alcune cose che ho trovato sui banchetti di questa stagione di fiere, cose buone che spero di riuscire a trattare con più calma in futuro.
Puck! - a cura di Ivan Manuppelli
http://hurricaneivan.blogspot.com/


Dalle ceneri della rivista "the artist" nasce "Puck!" che, beh, è come "the artist" solo di più: più pagine (180!), più colori, più guest star. Non so come Ivan Manupelli, direttore della baracca, riesca a miscelare così tanti ingredienti riuscendo a tirare fuori un unico gusto che sa di underground vecchia scuola ma attuale, grottesco ma non goliardico, a tratti ripugnante ma mai respingente. Chapeau!
Da segnalare: Flaming Carrot di Bob Burden, Zograf, Palumbo, Rosenzweig, Ponticelli Ponchione e la posta del Dottor Pira.

Lavorare umanum est - Alex Tirana
http://fumettidighisa.blogspot.com/


Ok, quando andrete a vedere il suo blog e incapperete nelle tavole di "Lavorare umanum est" (1 e 2, senza "H") non potrà non venirvi in mente Paolo Bacillieri, così come il livore contro l'orrida contemporaneità non potrà non richiamare alla mente Bianciardi e Buckowski (debitamente omaggiati in una quarta di copertina). Però, per favore, non fermatevi qui. Per Alex Tirana modelli, miti e riferimenti sono puntelli su cui ancorare il segno e la narrazione per arrivare a una originale visione del personale. Personale come dire lavoratori e personale nel senso di autobiografico, visto che, una volta tanto, il memoir non è declinato nelle tinte pastello della nostalgia ma nei colori accesi della bile per il giorno lavorativo appena trascorso. Attendete ancora un poco (poco poco) e vi ritroverete un signor autore.

Viola e il Diavolo - Lorenzo Manià
http://violaeildiavolo.blogspot.com/


Secondo me (ma sono di parte) Manià è uno degli autori più sottovalutati d'Italia. Fatto sta che comunque il suo Viole e il Diavolo (interamente leggibile on-line!) è una storia divertente e per niente banale che mostra le ottime doti di narratore di Mister Manià: veloce, asciutto, compresso e in cerca di soluzioni originali in ogni tavola. Forse il soggetto non l'ha aiutato ad avere la meritata visibilità: il rapporto tra la punk rocker Viola e il signore degli inferi in persona è una spassosa occasione per gag e riflessioni sul fare "arte" da basso ma, si sa, il rock'n'roll è morto.
Ma anche se odiate i Ramones la lettura rimane consigliatissima.

Dino Campana - Simone Lucciola & Rocco Lombardi
http://lamettecomics.blogspot
 

Solo sedici pagine, mannaggia! Campana sembra il trailer di un lavoro più lungo e corposo e lascia un senso di incompiutezza. Questa biografia del poeta Dino Campana - irregolare inassimilabile del Novecento poetico - illumina a lampi la vita del poeta, in modo non cronologico e attraverso le parole del poeta stesso, lasciando alle note il compito di riordinare e ricucire. Una scelta narrativa audace, ma non sconsiderata, che permette a Lucciola e Lombardi di dare il loro meglio lasciando comunque in primo piano la vicenda, prima poetica e poi umana, di Campana. Con un bel po' di pagine in più (e un modo per integrare le note all'interno della narrazione) ci troveremmo di fronte a una signora graphic novel. Ora è "solo" un signor albetto.
 
Epoc: Euro Ori - a cura di Alexandra, Demented e Alan Parsec
http://www.epocerouroi.net/eiwyoeui/


Leggere questa rivista è stato un po' non capire una barzelletta, o ridere a un aneddoto triste. Non ho molto legato. Sarà che non amo molto il nonsense. Quando leggo una storia (diciamo così) con poni antropomorfi che parlano in portoghese (unico modo per tradurre il loro linguaggio, pare) non so se essere irritato, deliziato o indifferente. Ho optato per la terza opzione, ma i talenti ci sono (Vincet Filosa, Infidel, Tso per citare i più lampanti) e magari è un problema mio.
Provatela.

Ominiotondo - Lucho & Motosega
http://luchoboogiegraphic.blogspot.com/


Non c'è molto da dire se non che Lucho (alias Lucio Villani) è un gran disegnatore. Avevo già visto dei suoi lavori e ho approfittato per prendere l'albo dedicato a Ominotondo: un addetto alle pulizie che, con il amico robotico, sfida questa volta i Cristoidi (troppo lungo spiegare cosa siano, ma già il nome...). Comunque, sarò sincero, la storia non mi ha convinto del tutto (un po' confusa) ma, cazzarola, Lucho è veramente un ottimo disegnatore. Davvero bravo. Mi piace un sacco come imposta le tavole. Insomma dovete proprio dare un occhiata al sul blog.


Altre Chine, uno sguardo verso autoproduzioni, riviste underground, realtà indipendenti, piccola editoria e tutte le forme di Fumetto Altro. Per segnalazioni e commenti Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Luca Vanzella

Canicola

  • Pubblicato in Focus


La canicola è il periodo più caldo dell'anno, che va da fine luglio a fine agosto. L'estate, per i più, è legata all'idea fanciullesca delle vacanze, del mare, dello svago, ma in realtà è anche l'afa opprimente, il bagliore accecante del solleone che, impietoso e senza compromessi, surriscalda ogni superficie. La Canicola è il lato più estremo dell'estate, non per forza negativo (senza quel caldo opprimente non ci sarebbero i bagni e le granite e le cene all'aperto), ma non sempre piacevole. E questo per me è Canicola (la rivista e il gruppo): il lato urgente e inquieto, del fumetto, per questo necessari al fumetto.
Il mondo dei comics italiani è piccolo e tende sempre troppo spesso a implodere sotto il suo stesso peso, ben vengano quindi alternative che sfuggono all'attrazione gravitazionale dell'autoreferenzialità. Canicola prende posizione senza porsi come alternativa a niente. "I fumetti si possono fare anche così" ci dicono. Ma quel così non vuole elevarsi a norma, è solo "noi facciamo i fumetti così". Un punto di vista, una riflessione. Canicola ha dimostrato che si possono fare fumetti "alti" e "altri" semplicemente con una visione e la voglia di metterla su carta.

Il gruppo e la rivista Canicola nascono assieme nel 2005 e sono un tutt'uno. La rivista sembra infatti un monografico del signor Mario Canicola perché, per quanto gli stili divergano, la prospettiva appare la stessa. Tutte le diversità sono unite dalla stessa spinta: indagare il segno e con il segno, trasformare il tratto stesso in sostanza narrativa. Una scelta che sacrifica la storia (o almeno la trama) e talvolta rende proni a indulgere nell'illustrazione fine a se stessa, ma che ha anche regalato gioielli in cui il disegno e scrittura si bilanciano e dialogano.



Impossibile non citare a questo punto Brodo di Niente di Andrea Bruno, serializzato su Canicola (n° 1-4) e poi raccolto in volume, che è riuscito a far aprire gli occhi anche alla giuria dei primi Gran Guinigi di Lucca, premiando Bruno come miglior autore unico nel 2007. Ma non è la sola perla: Vita Immaginaria di Paolo Uccello di Giacomo Nanni (n°4), The Party di Alessandro Tota (n°5), 12/12/2012 di Giacomo Monti (n°5)… solo per dirne alcune. E senza contare ospiti d'onore quali Gipi (n°3) e Marco Corona (n°5), che alla rivista non hanno dato i fondi di cassetto, anzi. E oltre agli autori del gruppo, Canicola ha fatto un lodevole lavoro di "scouting" stanando autori internazionali molto interessanti come Chihoi e Marko Turunen, di cui Canicola ha pubblicato due volumi.
Ce n'è per tutti i gusti, o meglio, per molti gusti: non si tratta di fumetti che cercano le grandi platee. Sono certo che in tanti rimarranno interdetti se non infastiditi nel vedere, ad esempio, le tavole di Amanda Vähämäki, piene di cancellature, segni incerti di matita, sporcature. Ma sono altrettanto sicuro che molti riusciranno a vedere la ricerca, la sensibilità, e perché no la poesia, che c'è dietro.
Per fortuna c'è chi non fa fumetto per tutti e permette al linguaggio fumetto di andare un po' più in là (ovunque questo là sia).

Facciamo due parole con Edo Chieregato, coordinatore editoriale, con Liliana Cupido, di Canicola.

Non so quanto sia ufficiale, e in caso smentiscimi, ma da quel che ho capito Canicola cambia: il gruppo cessa di esistere ma la rivista continua. Si può dire che state passando dalla dimensione di collettivo a quella di etichetta?

Etichetta è una bella parola… e sono belle le etichette. Ne sono sempre andato pazzo, soprattutto di quelle adesive. Nella casa dove abitavo prima, avevo fatto una collezione di quelle della frutta, appiccicate lungo il telaio della porta del balcone. Ma l’etichetta della Ferrero Rocher per me rimane un classico. Bah… Canicola cambia, o meglio si evolve. C’è stata molta energia tra il gruppo prima di nascere ed è durata per molto tempo. Una cosa rara e difficile da gestire tra soggettività complesse. Ma da più di un anno siamo andati avanti un po’ per inerzia, mal gestendo il progetto nel suo complesso. Le singole personalità sono cresciute ma si è perso l’obiettivo comune. Penso sia normale. Adesso l’idea è quella di lavorare come area, cioè come gruppo molto allargato. Non so se “etichetta” sia la parola giusta, mi spaventa l’idea di “classificazione”, di marchiare qualcosa di abbastanza preciso. È più stimolante l’idea di “comportamento” che ci sta dietro a questa parola. L’area a cui pensiamo non ha stili o narrazioni definite, è qualcosa di altro, di non etichettabile si può dire?

Trovo lodevole la vostra voglia di confrontarvi con l'Europa, a partire dalla brillante idea di "sottotitolare" le storie con la traduzione a pié pagina (a proposito: a chi fare i complimenti?) e continuando con mostre un po' in tutta Europa, specialmente in festival poco conosciuti in Italia come ad esempio San Pietroburgo, Lucerna, Amburgo. E l'Europa dimostra di apprezzare, tanto che ad Angouleme 2007 avete vinto il premio per ma miglior BD Alternative. Siete però i soli in Italia a tentare davvero un dialogo con quanto avviene Oltralpe: secondo te come mai? È il vostro approccio ad essere più in linea con le tendenze europee o semplicemente siete i soli ad esservi scrollati di dosso il provincialismo italico?

L’idea forte di Canicola è stata sviluppare un progetto, autoprodurselo in libertà e mirare alto. Voglio dire, abbiamo fatto sul serio, non solo come autori. È stata anche una grande fortuna quella di poter mettere in campo tante competenze diverse. Canicola non ha inseguito niente, particolari tendenze, mode o altro, ognuno ha raccontato e disegnato come meglio poteva. Anche per la prima volta. Monti, Setola, Tota, Vähämäki, hanno praticamente iniziato con la rivista, in totale libertà ma con la sana tensione che le esperienze come questa possono dare. Il dialogo con le realtà internazionali è venuto naturale, ma lo abbiamo cercato. Non siamo stati ad aspettare.



Alcuni degli autori esteri pubblicati su Canicola sono anche stati ospitati da BilBolBul (Chihoi, Marijpol, Anders Nilsen,…), una sinergia dovuta alle contingenze immagino, ma credi che sia possibile creare circolo virtuoso tra rivista e festival? Credi che un rapporto tra una pubblicazione e un evento possa essere una via per lanciare o rinforzare realtà indipendenti come Canicola?

Bologna è una miniera in termini artistici, culturali e produttivi. Tutto quanto c’è in città può arricchire il festival e, in qualche modo, riceverne beneficio. Quello che mi stupisce è che, nonostante la ricchezza che tutti conosciamo, ci siano pochissime realtà indipendenti, anche di giovanissimi come ad Helsinki o Amburgo ad esempio. È pazzesco. La peculiarità più forte di BilBolBul, come per Canicola, penso sia la volontà di indagare gli autori e la loro ricchezza. Un evento culturale come il festival può sicuramente fare molto per l’editoria indipendente, ma ancor prima di rinforzare questo o quell’editore, dare visibilità a questo o quell’autore, associazione, collettivo, penso che possa creare una situazione di confronto, soprattutto per gli artisti più giovani, che hanno la possibilità di, come dici bene tu, scrollarsi il nostro provincialismo indefesso. Ma è bene non tirarsi troppo la zappa sui maroni. Le esperienze di Inguine, Canicola, Self Comics, Cani, e poi Ernest, Monipodio, hanno fatto molto bene in questi ultimi anni. È emersa anche da noi una alternativa espressiva possibile. Ora la luce più forte arriva dai Superamici e non è un caso che BilBolBul abbia affidato a loro l’immagine dell’edizione del 2009 e relativa mostra in piazza per il centenario del personaggio BilBolBul. Circolo virtuoso? Vampirismo?


Altre Chine, uno sguardo verso autoproduzioni, riviste underground, realtà indipendenti, piccola editoria e tutte le forme di Fumetto Altro. Per segnalazioni e commenti Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Luca Vanzella
Sottoscrivi questo feed RSS