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Giorgio Parma

Giorgio Parma

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Nuova data di uscita per Wonder Woman e nuovi film DC in programma

  • Pubblicato in Screen

Ora che è uscito nelle sale Batman v Superman, il primo film della Warner Bros. che punta a gettare le basi per il DCEU, l'universo cinematografico degli eroi della DC Comics, le due major possono concentrarsi ulteriormente sulle pellicole che andranno ad espandere tale universo, come i film in solitaria dedicati a ciascun personaggio e quelli più corali come Justice League.
Sebbene l'accoglienza di BvS non sia stata quella sperata e prevista, la Warner non sembra essere particolarmente spaventata da ciò, come vi abbiamo riportato qui, anzi, progetta di realizzare due nuovi film e un film evento entro il 2019, oltre a quelli già annunciati, come riporta THR.

Per ora si tratta di due pellicole senza titolo, previste una per il 5 ottobre 2018 e una per il 1 novembre 2019, e di un film evento per il 6 ottobre 2017. Nulla di più di questo è stato reso noto, ma già cominciano le speculazioni. Che uno di questi sia il tanto atteso Batman diretto e interpretato da Ben Affleck?
Inoltre la data di uscita di Wonder Woman è stata anticipata dal 23 giugno 2017 al 2 giugno 2017.
Di seguito un recap dei prossimi film del DCEU.

5 agosto 2016 - Suicide Squad

2 giugno 2017 - Wonder Woman
17 novembre 2017  - Justice League Part One
6 ottobre 2017 - Film evento

23 marzo 2018 - The Flash
27 luglio 2018 - Aquaman
5 ottobre 2018 - Senza Titolo

14 giugno 2019 - Justice League Part Two
1 novembre 2019 - Senza Titolo

3 aprile 2020 - Cyborg
19 giugno 2020 - Green Lantern Corps

(Via CBM)

Secondo i fratelli Russo Doctor Strange sta dalla parte di Cap in Civil War

  • Pubblicato in Screen

Manca poco all'uscita del nuovo attesissimo film dei Marvel Studios Captain America: Civil War, diretto dai fratelli Joe e Anthony Russo. A novembre però un altro film del MCU uscirà in sala, Doctor Strange, di cui si sono appena concluse le riprese, dopo che vi abbiamo mostrato alcune foto dal set. Oggi però, i fratelli Russo si sono sbilanciati su quale schieramento della Guerra Civile abbia scelto lo Stregone Supremo, che tuttavia, a meno di colpi di scena imprevisti, non dovrebbe comparire nel film. Secondo i registi, Strange ha scelto il Team Cap, come possiamo vedere dalla gif collage postata su Facebook dai due. Resta da capire come questa scelta possa influenzare il rapporto con gli altri eroi in Avengers: Infinity War. Di seguito trovate il post oltre ad alcune immagini di Benedict Cumberbatch che entra in un negozio di fumetti di New York vestito da Strange durante le riprese del film.

Dr. Strange is on #TeamCap

Pubblicato da The Russo Brothers su Lunedì 4 aprile 2016

So, the Doctor just came in for a quick visit. #drstrange #benedictcumberbatch

Pubblicato da JHU Comic Books su Domenica 3 aprile 2016

Scott Derrickson dirigerà la pellicola su sceneggiatura di Jon Spaihts, nel cui cast figurano Benedict Cumberbatch nei panni del protagonista Steven Strange, Rachel McAdams nei panni del ruolo femminile principale, Tilda Swinton nel ruolo dell'Antico, Chiwetel Ejiofor (Barone Mordo), Benedict Wong (Wong), Mads Mikkelsen, Amy Landecker e Scott Adkins. Il film è previsto per il 4 novembre 2016.

(Via CBM)

Peep Hole #1

Il fumetto erotico ha sempre avuto diverse declinazioni e sfumature che differenziano il genere in sottocategorie, a seconda dei riferimenti sessuali più o meno espliciti, delle tematiche, dell’età dei protagonisti, della trama, degli elementi che lo contraddistinguono, per farla breve. Quando ci si approccia poi all’universo del fumetto nipponico, si scopre che queste sfumature diverse, queste “etichette” editoriali, diventano una quantità enorme e soffocante, rendendo vastissimo il panorama da cui attingere ma al contempo creando un grande caos. Una delle distinzioni essenziali che va fatta è quella tra manga ecchi e hentai. Spesso si crede che sia una sottigliezza, ma soprattutto in Giappone è una differenza molto sentita, che impedisce la vendita di determinate opere ad una clientela molto giovane o ne pregiudica addirittura la vendita in determinati negozi, oltre ad una differente applicazione della censura. Gli ero-manga, i fumetti erotici per intenderci, non sono quindi tutti uguali, vigono delle tacite ma alquanto palesi differenze tra le diverse pubblicazioni. Addentrarsi ulteriormente nelle distinzioni, nelle sottili differenze di forma associate ad ogni termine e genere e quant’altro, risulta puro nozionismo fine a sé stesso, in fin dei conti.

Peep 1

Se si considera Peep Hole, il manga erotico di Wakoh Honna che J-Pop pubblica regolarmente nel nostro Paese, si può ascrivere sicuramente al genere ecchi, al genere scolastico, alla commedia, al genere sentimentale e parzialmente anche al genere harem, ma non è considerabile un hentai, termine che spesso si collega ad una perversione sessuale, all’atto carnale sensuale e spinto, tendenzialmente fine a sé stesso, con una trama assente o pretestuosa di contorno. Peep Hole invece una trama ce l’ha, e non è neanche così scontata, così posticcia e banale, adottata solo come sterile cornice per le scene più piccanti. Abbiamo un protagonista principale, Kido Tatsuhiko, che si trasferisce a Tokyo da una cittadina di periferia, per poter studiare illustrazione e pittura nella grande città. Presto farà la conoscenza della sua vicina di casa, una bella ragazza, Emiru Ikuno, un po' bizzarra e sadica, almeno in prima battuta, che lo metterà nei guai sin da subito. A lei si aggiungerà una amica di scuola, che diventerà la sua ragazza nel giro di poco. L’idea divertente e centrale per molte scene chiave dell’opera, è quella dell’esistenza di un foro nella parete comune tra l’appartamento di Kido e Emiru: un foro di cui sarà regolamentato l’uso dai due personaggi, imponendo turni di “peeping”, ossia di voyeurismo legittimo.

Peep 2

Sebbene non lo si possa dedurre così facilmente da queste poche righe, la bellezza di questo manga non risiede unicamente nei disegni estremamente piacevoli del mangaka, ma anche nella caratterizzazione psicologica dei personaggi. Nulla di trascendentale o di narrativamente innovativo, ma la buona resa sentimentale ed emotiva dei principali attori di questa commedia dai risvolti drammatici non può che far piacere e contribuire alla piacevolezza della lettura.

Kido per esempio, è continuamente assillato da paturnie e dubbi morali, dall’indecisione riguardo all’azione, all’iniziativa, dalla contraddizione tra istinto e ragione, tra rabbia, rassegnazione, amore e istinti sessuali. Emiru invece è una ragazza apparentemente scostante, fredda, sadica, manipolatrice, che tuttavia nasconde una grande insicurezza, una volontà di voler farsi notare, farsi ammirare ed amare, soprattutto da Kido, per cui segretamente prova qualcosa. Attenzione perché se il manga può sembrare poco approfondito a livello psicologico inizialmente, con le classiche situazioni da fanservice e la mentalità tipica di un ero-manga, con il procedere della storia, la trama si fa sempre più fitta e la relazione tra i due protagonisti sempre più densa, intrecciata, complessa e matura, senza snaturare però l’intento erotico dell’opera che ha dei canoni a cui sottostare. Ci sono perciò degli spunti interessanti e molto intensi e profondi anche in quest’opera che apparentemente potrebbe non celarne alcuno. Un’ottima sorpresa per chi proseguirà nella lettura.

Peep 3

Passando al lato grafico, i disegni di Wakoh Honna sono estremamente piacevoli, armoniosi, spesso abbondanti, molto morbidi e sensuali, come d’altronde è tipico della tradizione di genere orientale, ma non solo. Le scene di nudo sono censurate a livello di genitali, semplicemente evitando di disegnare le parti incriminate, ma questo non impedisce di comprendere la dinamica degli eventi e non pregiudica la lettura poiché, sebbene sia una parte centrale la dimensione sessuale ed erotica nel manga, non è propriamente quella principale, e questo non è altro che un pregio.

Peep 4

L’edizione J-Pop è molto ben realizzata, con una sovraccoperta che cela la stampa esterna alla brossura del volumetto che è leggermente piccante e darebbe problemi espositivi per la maggior parte dei negozi e delle fumetterie.
Scelta curiosa ed intrigante quella fatta dalla casa editrice nel pubblicare una storia così particolare, ma speriamo possa ripetersi anche in futuro, perché di opere non volgari ma di questo tipo ce ne sono diverse, e fa piacere leggerle, sfatando quei pregiudizi che spesso vengono associati alla letteratura sessualmente esplicita, vista ancora troppo frequentemente come un tabù perverso e osceno.

Batman V Superman: calano del 68% gli incassi nel secondo weekend, il commento della Warner

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Dopo i buoni risultati del primo weekend al boxoffice, per Batman V Superman le cose cominciano a precipitare, con un calo del 68% di incassi in questo secondo fine settimana rispetto al precedente. Solo 52,4 milioni di dollari racimolati a fronte dei 166 di sabato e domenica scorsi; 85 milioni arrivano invece dal mercato internazionale. Ad ora, l'incasso totale raggiunge i 681 milioni di dollari.

Voci sostengono che per coprire i costi di budget (250 milioni di dollari) e quelli di marketing e promozione della pellicola, la Warner Bros. debba incassare ben 800 milioni per poter anche solo andare in pari, anche se la stessa major ha smentito tale cifra. Tuttavia, male che vada, nella peggiore delle ipotesi il film chiuderà, secondo gli analisti del settore, tra i 900 e i 925 milioni di dollari. Non certo un pessimo risultato, ed è per questo che la Warner non si dice preoccupata per questo calo sostanziale degli incassi nel secondo weekend.

"Non ci preoccupiamo di questa diminuzione. Non importa di quanto lo diminuisci, ottenere 52 milioni di dollari ogni weekend è un ottimo risultato. Siamo molto più interessati alla cifra globale raggiunta. E si tratta di una cifra bella alta".

(Via CBM)

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