Menu
Giorgio Parma

Giorgio Parma

URL del sito web:

Voltron: in arrivo l'adattamento live-action per il grande schermo

  • Pubblicato in Screen

Apprendiamo da Deadline che il franchise di Voltron, recentemente tornato alla ribalta con la serie animata targata Netflix apprezzata da pubblico e critica, subirà anche un adattamento per il grande schermo per conto della Universal Pictures su sceneggiatura di David Hayter, già noto per il suo lavoro su X-Men, X-Men 2 e Watchmen. Tom Engelman produrrà.

La seconda stagione di Voltron Legendary Defender sarà disponibile sulla piattaforma di streaming a partire dal 20 gennaio 2017. Una produzione live action di Voltron è entrata in cantiere nel 2005, per poi scomparire nell'oblio fino al 2011, ma alla fine non se ne è fatto più nulla.

Intervista a Skottie Young: tra black comedy, cartoon e Mad Magazine

Italian/English version

Durante la manifestazione Lucca Comics & Games appena conclusasi, abbiamo avuto l'opportunità di intervistare l'artista e fumettista Skottie Young, famoso soprattutto per il suo stile cartoonesco e dai tratti infantili, che ha determinato il suo grande successo in tutto il mondo. Qui di seguito trovate la nostra chiacchierata in cui abbiamo parlato della Marvel, del suo nuovo lavoro per Bao Publishing Odio Favolandia e del suo stile.

Benvenuto su Comicus!
Innanzitutto come ti trovi qui in Italia? C'era mai stato in passato?

Questa per me è la prima volta che vengo in Italia, e me ne sono innamorato. È molto bella, il cibo è buono, il vino è fantastico. Le persone sono splendide. Adoro essere qui.

Conosci qualche artista o fumettista italiano?
Sì. Sono amico di Matteo Scalera, lo vedo circa sei o sette volte l'anno negli Stati Uniti. In realtà mi sono scordato del fatto che effettivamente vivesse qui, perché io in realtà lo vedo così spesso a casa. Conosco anche Stefano Caselli, Sara Pichelli... quindi sì, ne conosco alcuni e ne ho incontrati di grandi da quando sono qui, è fantastico.

Parliamo di I hate Fairyland, il tuo ultimo lavoro uscito per Bao Publishing. In quest'opera tu prendi un immaginario puramente infantile e lo trasformi in una frizzante e violenta black comedy creando una dicotomia vincente e divertentissima. Come è nata questa idea e come si riesce a bilanciare due aspetti così lontani come la fantasia più innocente e lo splatter?
Il tutto è nato quando stavo realizzando i libri di Oz per la Marvel, stavo realizzando l'adattamento del romanzo di Oz in forma di fumetto. Mentre disegnavo, ascoltavo anche gli audiolibri di Alice nel paese delle meraviglie e ho iniziato a pensare: 'Dio, se avessi incontrato un sacco di quei personaggi, avrei voluto ucciderli, perché sono così odiosi. Ogni volta che gli si pone una domanda, rispondono ad indovinelli, ed è davvero fastidioso. Così ho iniziato a giocare con l'idea di quello che farebbe un  personaggio se solo si stancasse. E allo stesso tempo ho avuto anche un bambino, così ho guardato lo stesso programma televisivo terribile, Dora l'Esploratrice, ed è terribile. Ma d'altronde, quando si guarda uno show più e più e più volte, si comincia ad impazzire, quindi direi che è davvero nato dal mondo in cui vivevo, nei fumetti e negli spettacoli televisivi per bambini e tutte queste cose. Per quanto riguarda l'equilibrio, non lo so, è venuto da sé, in modo naturale e ogni tanto spero di non essere andato troppo oltre.

Il tuo stile è unico, caratterizzato da proporzioni deformate e da un character design molto cartoonesco che può quasi essere definito chibi, usando un termine tipico della cultura giapponese, sempre caratterizzato da una sorta di esuberanza e stravaganza stilistica che lo rendono fresco e imprevedibile. Come hai sviluppato questo stile? Quali sono state le principali influenze?
Beh, non so come ho costruito il mio stile. Si tratta solo di anni e anni di tentativi e di disegno e pratica, e ad un certo punto lo stile l'hai ottenuto. Spesso dico che lo stile delle persone è un insieme di errori che fanno e che si abituano a fare. Ad un certo punto, tutti noi cerchiamo di essere qualcun altro, si commettono errori durante il tentativo di copiare altre persone e prima o poi ci si arriva. E tutto ciò che rimane è il disegno. Quindi per me direi che sono state persone come Jack Davis, Sergio Aragonés, un sacco di artisti Mad Magazine, Sam Kieth, Bill Watterson, Charles Schulz, quindi moltissimi cartoonist nel corso degli anni.

Hai lavorato spesso per la Marvel Comics, e tra gli ultimi lavori troviamo anche la serie di Rocket Raccoon. Come è stato lavorare su questo personaggio dopo che la sua fama è arrivata alle stelle con il film dei Guardiani della Galassia?
Beh, è abbastanza interessante, ho iniziato la mia run prima che il film fosse uscito, quindi non c'era ancora tutta questa grande fama. È stato davvero un ottimo tempismo la realizzazione di quella serie in quello stesso periodo. È stato davvero divertente, ma sono stato davvero felice quando il film è andato così bene perché ha aiutato la mia serie ad andare meglio.

Ci sono dei personaggi sui quali ti piacerebbe lavorare?
In questo momento, sono per lo più interessato a realizzare le mie storie. Ho lavorato con altri personaggi per così tanto tempo che è divertente essere finalmente in grado di creare i miei personaggi.

Quali sono i tuoi progetti futuri? Stai già lavorando a qualcosa di nuovo?
In questo momento sto ancora facendo Fairyland, sto lavorando ai prossimi volumi e ora ho appena finito il volume 2, e cominciato il volume 3. Ma ci sono altri due progetti per Image Comics, ma è troppo presto, non hanno ancora annunciato niente, quindi non posso dire molto, ma saranno dei progetti in cui io scriverò le storie, non mi occuperò del disegno. Lavorerò con altri artisti.

favolandia


English version

During Lucca Comics & Games, we had the opportunity to interview the artist and comic book artist Skottie Young, best known for his cartoonish style and the childish works, which led to his great success all over the world. Here you can find our interview where we talked about his style, his works at Marvel Comics and I Hate Fairyland, now published in Italy by Bao Publishing.

First of all, welcome to Comicus!
How do you find it here? Have you ever been to Italy before?

This is my first time and I'm loving it. It's very pretty, food's great, wine's great. People are really nice, I love it.

Do you know any Italian comic book artist?
Yes. I'm really good friend with Matteo Scalera, I see him about six or seven times a year in the States. I actually forgot that he lived here, because I actually see him so much back home. I know also Stefano Caselli, Sara Pichelli... so yeah, I actually know some, and I've met some great ones since I've been here, so it's great.

Let's talk about I hate Fairyland, your latest work now published in Italy Bao Publishing. In this work you take a purely childish imaginary and you completely transform it into a biting and violent black comedy creating such a funny and compelling dicotomy. How was this idea born? And how do you manage to balance two completely different and distant aspacts such innocent immagination and splatter?
It really came from when I was drawing the Oz books at Marvel, I was adapting the Oz novel into comic form. When I was drawing and I was also listening to the audio books of Alice in Wonderland and I started to think: 'God, if I'd met a lot of those characters, I would wanna kill them, 'cause they are so annoying. You know, anytime you ask them a question, they talk in Devil speech and riddles, and it is very annoying. So I started playing with the idea of what would a character do if they just get tired. And at the same time I also had a young child, so I watched the same terrible television show, Dora the Explorer, and it's terrible. But you know, when you have got to watch a show over and over and over, you start to go a little mad, so it was really kind of born from the world where I was living, in comics and kids television shows and all these things. As far as the balance goes, I don't know, it just came naturally and every now and then I hope that I don't go too far.

Your style is unique, mixing deformed proportions and a cartoon like character design, like the chibi style, in the Japanese culture, aleays been characterized by a sort of extravaganza and exuberance, making it very lively and unpredictable. How did you manage to build this kind of style? What have been the most significant influences in it?
Well, I don't know how I built my style. It is really just years and years of trying and drawing and practicing, and at some point your style is there. I often say that people style is a collection of mistakes they make and that they get used to make. At one point, we all try to be somebody else, you make mistakes while trying to copy other people and sooner or later you are there. And all it is left is your drawing. So I would say for me it was people like Jack Davis, Sergio Aragonés, a lot of Mad Magazine artists, Sam Kieth, Bill Watterson, Charles Schulz, so a lot of cartoonist over the years.

You have worked a lot for Marvel Comics, and in the latest series we can find Rocket Raccoon. How was it working on this character after the enormous fame he gained with the Guardian of the Galaxy film?
Well, interesting enough, I started my run before the movie came out, so there wasn't a giant fame yet. That really was good timing that I just happened to do that character at the same time. So it was really really fun but I was really glad when the movie did so well beacause it helped my book doing better.

Is there any character you would like to work with?
Right now, I am mostly just interested in doing my own stories. I worked with others characters for so long that it is fun to finally be doing my own characters.

Can you tell us something about your next peojects you are working on or planning to work on?
Right now I'm still doing Fairyland, I'm working on the next volumes and now I have just finished volume 2, starting volume 3. But there are two more projects for Image Comics, but it's too early, they haven't announced yet so I can't say much, but they will be projects in which I'm writing and not drawing. I will be working with other artists.

Chris Claremont incolpa Hollywood per il declino degli X-Men

  • Pubblicato in Screen

Chris Claremont non ha bisogno di presentazioni per chi ha un minimo di conoscenza del fumetto supereroistico made in Marvel, soprattutto se si parla delle testate mutanti su cui l'autore ha lavorato per più di 15 anni, realizzando saghe leggendarie come quella della Fenice Nera e Giorni di un futuro passato con John Byrne, sollevando il franchise dal fallimento. Ma sappiamo anche che gli X-Men sono notevolmente calati nelle vendite e anche nella qualità delle storie dagli anni '90 ad oggi, con alti e bassi che però hanno indelebilmente segnato le testate inerenti, lasciando sempre più spazio ai rivali Inumani.

Per questo declino, Claremont incolpa Hollywood, ai "microfoni" di Bleeging Cool. Colpa della 20th Century Fox e del suo franchise cinematografico sui mutanti. Ecco cosa ha da dire l'autore sulla questione.

"Questo non c'entra niente con le vendite dei fumetti, ma ha tutto a che vedere con il fatto che i diritti cinematografici siano posseduti da una compagnia rivale. Vi garantisco che se dieci anni fa, quando la Marvel venne avvicinata dalla Disney, i diritti dei film degli X-Men fossero stati nelle mani dei Marvel Studios e non della Fox, gli X-Men sarebbero ancora adesso uno dei titoli di punta. La ragione dell'enfasi su altri titoli è dovuta al fatto che Marvel/Disney controlli diritti di film secondari, mentre i diritti per i Fantastic Four e gli  X-Men sono in mano della Fox che non ha interesse nel fumetto".

"Quindi credo che l'attitudine della compagnia sia: “perché dovremmo fare qualcosa per promuovere un titolo che darebbe beneficio ad una compagnia rivale quando possiamo mettere le stesse energie ed entusiasmo per concentrarci sulle nostre proprietà? E da qui l'ascesa degli Inumani come nuovi sostituti dei mutanti".

Parlando invece di un possibile ritorno in auge del franchise, ecco cosa pensa Claremont.

"Non è una questione di promozione, è solo una questione di possesso. Se ad un certo punto la Fox decidesse che gli X-Men non sono più vantaggiosi da un punto di vista economico, sono sicuro che faranno un accordo con Disney. Ma credo anche che l'accordo che vorranno fare sarà fuori dall'ordinario e troppo dispendioso, al che Disney o Marvel potrebbero limitarsi a mandarli a quel paese, dicendo che 'amiamo gli X-Men ma non ci faremo del male per riaverli perché abbiamo tutte le altre proprietà che vanno molto meglio. Se volete fare un accordo ragionevole bene, altrimenti andate a quel paese'.
Queste cose andrebbero chieste a [Marvel Editor-in-Chief] Axel [Alonso] e alla Marvel, la mia opinione a questo punto vale tanto quanto quella di qualunque fan".

Si tratta solo di speculazioni, sebbene provengano da uno degli autori che in passato ha forgiato di più la proprietà degli X-Men. Eppure, non è la prima volta che emergono questo tipo di considerazioni e finora Marvel si è sempre distaccata da queste considerazioni. Ricordiamo anche che ci sarà un nuovo reboot per i mutanti, previsto per la primavera del 2017, con il titolo ResurrXion. Inoltre va considerato anche che anche se le cose stessero in questo modo, la Fox non è di certo intenzionata a cedere i diritti ora che con Deadpool ha trovato la gallina dalle uova d'oro e con gli X-Men abbia invece ottenuto ottimi incassi.

(Via Collider)

Metamorphoses: 16 reinterpretazioni di Ovidio nell'antologia in crowdfunding per Squame

  • Pubblicato in News

Girovagando per la rete, siamo venuti a conoscenza di un progetto in crowdfunding davvero interessante e tutto italiano, dal nome Metamorphoses, curato dall'artista Francesca Protopapa, in arte Pistrice, tramite l'associazione culturale parigina SQUAME, da lei creata con l'intento di promuovere artisti internazionali con mostre e pubblicazioni editoriali, mettendo in comunicazione arti visive nostrane con quelle d'oltralpe. Quest'opera sarà una sorta di antologia, composta da 40 pagine, che presentano la rivisitazione di 16 miti del Metamorphoseon libri XV di Publio Ovidio Nasone. Sarà un progetto in cui confluiranno illustrazioni e fumetti, realizzate da 16 autori differenti, che vi riportiamo qui di seguito con le metamorfosi di cui si occuperanno nel volume.

1. Francesco Guarnaccia - Narcissus et Echo
2. Davide Saraceno  - Minerva et Aracne
3. Pistrice - Cygnus et Leda
4. Tommy Gun Moretti - Apollo et Marsia
5. Marino Neri - Hermaphroditus
6. Andrea Chronopoulos - Pygmalion
7. Anna Deflorian - Latona et Niobe
8. Cristina Portolano - Pan et Syrinx
9. Giulio Castagnaro - Dedalo et Icaro
10. Martoz  - Apollo et Dafne
11. Alessandro Ripane - Sibylla Cumaea
12. Lois - Venus et Adonis
13. AkaB  - Orpheus et Eurydice
14. La Came - Diana et Actaeon
15. Lucio Villani - Cadmo et Armonia
16. Rita Petruccioli - Medea

L'iniziativa di crowdfunding è ospitata sulla piattaforma Ulule e necessita di un finanziamento pari a 3000€, raggiungibili entro 33 giorni a partire da oggi. Sono disponibili ovviamente diversi perk per tutte le tasche per supportare questo progetto, a partire da una base d'asta minima di 5€, con cui potrete portarvi a casa 5 cartoline di cotone e una tote bag in cotone. Con 20 € sarà invece possibile ottenere il volume più quanto previsto per il contributo base.
Le tavole a fumetti e le illustrazioni verranno stampate in formato poster fronte/retro e pubblicate in un albo A4 a colori con copertina in serigrafia. Tra i vari perk c'è anche la possibilità di accaparrarsi i poster in formato 30x40 cm.
Potete contribuire a questo link o mediante il banner qui sotto.
A questo indirizzo potete invece trovare il blog tumblr dell'iniziativa, con le foto degli autori e delle piccole anteprime dei loro lavori per il progetto.

Sottoscrivi questo feed RSS