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Giorgio Parma

Giorgio Parma

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La 20th Century Fox annuncia le date dei film Marvel e di altre pellicole

  • Pubblicato in Screen

La 20th Century Fox ha reso disponibili le date definitive, per ora, di diverse pellicole di prossima uscita, tra cui i film Marvel, Kingsman: The Golden Circle, seguito di Secret Service, e anche (forse) Avatar 2 di James Cameron. Abbiamo raccolto tutte le informazioni qui di seguito.

Partiamo con i film delle proprietà Marvel i cui diritti cinematografici sono in mano alla Fox: il 2 novembre 2018 e il 14 febbraio 2019 usciranno due pellicole del genere, ma al momento non si sa di quali franchise si tratti, anche se molto probabilmente uno dei due potrebbe essere Deadpool 2, di cui recentemente abbiamo dato la notizia della scelta del nuovo regista. Tuttavia è stato rimosso un terzo film, previsto inizialmente per il 6 ottobre 2017, che attualmente non è stato riposizionato. A prendere il suo slot è Kingsman: The Golden Circle, inizialmente previsto per giugno dello stesso anno.

Possibile presenza di Avatar 2 nel film senza titolo di Fox e Lightstorm previsto per il 21 dicembre 2018, anche se tuttavia si tratta solo di una supposizione.

Infine riportiamo la notizia dell'anticipazione di Alien: Covenant, che uscirà il 19 maggio 2017, invece di agosto, come precedentemente dichiarato. Di seguito trovate anche il nuovo poster teaser.

(Via SSH)

Blue

Presentato in anteprima a Lucca Comics & Games e solo da poco disponibile in fumetterie e librerie, Blue rappresenta l’ennesimo passo in avanti della carriera fumettistica di Angela Vianello. Questa volta l’autrice si confronta con una produzione più autoriale, che si distacca per trama e comunicatività dal precedente AEON, mantenendo comunque diversi punti di contatto, soprattutto nel character design. Blue è una storia di crescita, di evoluzione, che segue le vicende della protagonista Aqua, una giovane ragazza che si vedrà costretta ad affrontare molto più che la semplice transizione all’età adulta.

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L’ambientazione della storia è quanto mai generica, volutamente imprecisata perché il lettore si focalizzi sulla protagonista e non su ciò che la circonda, entri in sintonia con la stessa, mettendosi nei suoi panni e calandosi in una realtà futuristica, fortemente influenzata dall’urbanistica e dall’architettura nipponica, minacciata da un vago conflitto e da un misterioso esercito nemico che rilascia nubi chimiche tossiche sulla città, costringendo gli abitanti ad indossare maschere antigas e rispettare coprifuoco e imposizioni dettate per la salvaguardia della popolazione. Aqua è una ragazza adolescente, con tutte le problematiche del caso, con le sue paure, le sue piccole gioie, la voglia di divertirsi, di sfuggire alla monotonia e alle convenzioni impostele, alle forzanti che orientano la sua esistenza su binari che sente troppo rigidi per sé stessa: una normalissima ragazza come tante altre. Eppure si trova improvvisamente sull’orlo di un cambiamento radicale, fisico quanto psicologico, che va ben oltre la pubertà, ben oltre la modifica alla costituzione corporea legata a quella specifica transizione. Una evoluzione fisiologica unica, che la porterà a sviluppare appendici misto ittiche-botaniche, intolleranza all’ambiente circostante e riflessi, agilità e comportamenti del tutto inumani.

La sofferenza patita, l’asfissia sociale, l’incomprensione generazione con i genitori e persino con i coetanei, spingono la protagonista a rifugiarsi in sé stessa, confidandosi unicamente con la Dottoressa Beatrix, l’unica ad essere inizialmente al corrente di tale metamorfosi. Una storia semi-autobiografica, come descritta dalla stessa autrice, con l’intento di essere una sorta di vettore di comunicazione mirato alle giovani donne, per aiutarle a superare i momenti difficili di crescita personale, sempre molto delicati; tuttavia questo messaggio non emerge poi così tanto dalla narrazione, di certo non in maniera indelebile. Ci fermiamo qui con la descrizione della trama, in quanto quello raccolto in questo volume è solo il primo capitolo della storia quindi evitiamo di svelarvi quello che succede all’interno di queste 64 pagine.

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Passando al comparto grafico, la Vianello rimane una delle artisti nazionali dal tratto visivamente più accattivante, curato e dettagliato del panorama fumettistico italiano, e con questo volume non fa altro che raggiungere nuove vette. Blue è realizzato con un processo artistico multifase che ha previsto un'iniziale impostazione della tavola in digitale, una successiva stampa della stessa, ricopiatura su carta ruvida e ultimazione di figure e colorazione macroscopica ad acquerello, per poi scannerizzare il tutto per ultimare i dettagli e gli sfondi in digitale, con l’aiuto di Matteo Guadagnini, in modo da donare un look plastico, liquido e luminoso che si proietta al di fuori della pagina. Sullo stile della Vianello poi, non si può dire molto altro: character design molto simile tra le sue opere ma sempre ben studiato e particolarmente curato, personalizzato, forte influenza nipponica, soprattutto a livello di animazione più che di manga vero e proprio, perché l’autrice qui è in grado di mettere su carta dei veri e propri frame d’animazione, con tutti i crismi del caso; scelta di luci, pose, layout compositivo e colori sempre meravigliosamente caratteristica. Qui di seguito un video con le fasi della lavorazione. 

Shockdom punta moltissimo su questo volume highly anticipated, di cui si sente parlare da molto ormai e la cui gestazione ha richiesto diverso tempo, complice il lavoro artistico per nulla indifferente che vi sta dietro. Si tratta di uno dei primi cartonati della casa editrice, assieme alla edizione omnibus dei Paperi di Giulio e Marco Rincione: una scelta che permette a Shockdom di dare il giusto confezionamento ai lavori e agli artisti di punta che ha in catalogo. Ma proprio perché si tratta di un passaggio importante che avviene dopo anni e anni di editoria, ci saremmo aspettati un diverso approccio alla cura editoriale del volume o, quantomeno, delle scelte differenti di marketing.
Non è presente difatti una descrizione fisica sul volume del fatto che quello che ci si appresta a comprare è unicamente il primo capitolo di 64 pagine di una storia, di cui non si sa nulla riguardo ad una sua possibile continuazione (quando? Quanti capitoli in totale?), che viene presentata in modo minimale tramite poche frasi di citazione dell'opera in quarta di copertina, suggestive sì, ma per nulla esplicative. Non ci si può aspettare che il lettore scorra il volume fino all'ultima pagina per controllare se finisca o meno la storia, con il rischio di bruciarsi il finale. Completamente assente inoltre è una biografia anche essenziale dell'autrice e nessuna pre o postfazione, nessuno scritto di alcun tipo se non le pagine del fumetto vero e proprio. Un design minimal per quanto piacevole, rischia di essere poco comunicativo del prodotto, secondo la nostra opinione, in quanto tende a rivolgersi maggiormente ad un pubblico che già conosce l'artista.

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In definitiva, dunque, un bel prodotto questo Blue, con una storia convincente, narrata in modo appassionante, fresco e coinvolgente, che tuttavia presenta alcune pecche dal punto di vista editoriale. Prezzo anche ridotto per un cartonato di queste dimensioni.

Outrage! Quattro chiacchiere con Frank Cho sui fumetti e sulla critica

Italian/English version

Durante Lucca Comics & Games 2016, tra i vari ospiti abbiamo avuto il piacere di intervistare anche Frank Cho, artista famoso soprattutto per le sue figure femminili avvenenti e sensuali, oltre che per il suo umorismo, anche a sfondo sessuale, che più di una volta gli è valso diverse critiche dal punto di vista di diversi esponenti del fumettomondo e non solo, che l'artista definisce una "voce di minoranza" del settore, "ultraconservativa e puritana". Attualmente Cho è al lavoro su due progetti creator-owned, Skybourne e World of Payne, di cui ci parla più approfonditamente qui di seguito.
Nell'articolo e nella gallery in basso trovate alcune foto scattate alla mostra di tavole originali tenutasi a Palazzo Ducale a Lucca in occasione della manifestazione sul fumetto.

Benvenuto su Comicus!
Sei mai stato in Italia prima? Come ti trovi qui?
No, non ci sono mai stato prima, questa è la mia prima volta. È tutto magnifico. C'è bel tempo, ho sentito che a Lucca è generalmente piovoso, ma questa volta ci è andata bene.

Recentemente, con Totally Awesome Hulk #4, hai terminato il tuo contratto con la Marvel Comics, per cui ha collaborato esclusivamente per ben 14 anni. Puoi farci un bilancio di questa esperienza?
È stato effettivamente un periodo molto bello, per la maggior parte. Voglio dire, ho avuto un sacco di grandi editor, ho avuto anche un paio di esperienze negative, ma niente di grave. Nel complesso è stata un'esperienza ottima e piacevole quella alla Marvel. Si è conclusa in modo naturale, il mio contratto è terminato e ho pensato che era giunto il momento di andare avanti, di fare cose nuove.

Al momento stai lavorando su due tuoi progetti creator owned inedite in Italia: Skybourne per i Boom Studios e World of Payne per Flesk Publications assieme a Tom Sniegoski. Parlaci un po' di questi progetti. C'è speranza di vederli anche in Italia?
Skybourne è una serie creator-owned che ho iniziato 10 anni fa e sono finalmente in grado di disegnare in questo momento. È una specie di incrocio tra Highlander e I predatori dell'Arca perduta, con un po' di James Bond. Quindi, è davvero lungo e difficile spiegare cosa sia, ma è una serie molto divertente, che tratta di un immortale in cerca di un'arma magica, Excalibur, che potrebbe mettere fine alla sua lunga vita.
World of Payne è una sorta di commedia sovrannaturale avventurosa che Tom e io abbiamo creato. È una specie di incrocio tra Hellblazer e X-Files. È un'altra storia davvero divertente. Sul fatto che possano o meno essere pubblicati in Italia, non ne ho idea, credo che lo sapremo quando sarà il momento. Ora sto cercando di finire questi due progetti, e dopo vedremo.

Liberty Meadows è sicuramente una delle tue opere più famose e finalmente è stata ristampata in Italia con l'aggiunta delle strip Sundays inedite. Come è nata quest'opera?
Liberty Meadows era fondamentalmente un progetto nato dalla mia passione, che ho iniziato al college, e molti di quei personaggi sono di fatto apparsi per la prima volta al college, quando realizzavo la strip a fumetti del giornale del college. E dopo il college sono confluiti in Liberty Meadows. Ero un grande fan di Bloom County di Berkeley Breathed, e Calvin e Hobbes di Bill Watterson, così ho cercato di prendere quella stessa energia e combinarla con un po' dello humour degli inizi di Mad Magazine, e ho creato questa striscia mia. L'ho fatto per lo più per divertimento mio e dei miei amici, ma poi ha preso il volo con mio grande piacere e sorpresa.

Nel 2007 hai dichiarato di voler continuare questo progetto: ci sono novità a riguardo, anche a livello editoriale?
Allora, Sony ha avuto per 3 anni la proprietà di Liberty Meadows, ne hanno fatto un episodio pilota per un cartone animato per la TV, ma nessuno l'ha mai visto, l'hanno fatto e credo che non gli piacesse e quindi lo hanno accantonato, e questo ha un po' ucciso la spinta. E poi ero così occupato alla Marvel che non ho avuto la possibilità di tornarci sopra. Perché la Marvel continuava a riempirmi di lavoro. Così ora, dal momento che non sono più alla Marvel, spero di poter portare nuovamente in vita Liberty Meadows nei prossimi 2 o 3 anni.

Recentemente, hai sospeso la realizzazione delle cover per Wonder Woman di Greg Rucka dopo soli sei numeri, criticando la sua azione di censura nei tuoi confronti. Eppure le tue cover non erano per nulla sessiste né oversexualized. Cosa ci puoi dire su questa storia?
Beh, è pazzesco. Voglio dire, non lo so, mi sento allo stesso modo. Non c'era niente di sessuale o eccessivo. Ho pensato di aver fatto un bel lavoro che descrive il personaggio come una donna forte e iconica, ma Rucka per un qualche motivo ha deciso che non gli piaceva, e ha cercato di cambiarla artisticamente, così ho smesso.

Sei stato criticato spesso per i tuoi lavori scherzosi della serie Outrage che si ispiravano alla cover realizzata da Manara per Spider Woman e che sono diventati un vero tormentone. Come rispondi a queste critiche perentorie e spesso assurdamente ridicole?
Beh, si tratta solo di una voce di minoranza di persone ipersensibili che non hanno il senso dell'umorismo, e che cercano costantemente di rovinare le cose a tutti. Ho pensato che la cover della Donna Ragno di Milo Manara andasse bene, voglio dire, ho pensato che era realizzata molto bene, e non c'era niente di sbagliato in essa. Così, quando hanno attaccato Milo Manara, volevo solo puntare alla stupidità e all'assurdità di questa indignazione. Così ho iniziato a shcerzare sulla vicenda. Ho iniziato a prendere in giro i critici di Milo Manara, e questa è poi diventato una sorta di gag ricorrente.

Ultimamente, nell'ambiente fumettistico ma non solo, ci si sta sempre più dirigendo verso una demonizzazione e aspra critica di ogni componente anche solo parzialmente sessuale che compaia in un opera, in una sorta di pudicizia retrograda e censoria. Come mai credi che si stia andando verso questa direzione, abusando del concetto di sessismo e condannando eccessivamente l'erotismo in ogni sua forma, anche soft?
Beh, penso che la maggior parte delle persone concordino sul fatto che sia solo una cosa... folle e stupida che alcune persone di questa voce di minoranza stanno cercando di censurare roba che non ha bisogno di essere censurata. È una cosa che è semplicemente assurda e penso che il buon senso vincerà alla fine, e che tutto questo folle puritanesimo ultraconservatore e questo politically correct ultraliberale possa scomparire.

Su quali personaggi ti piacerebbe lavorare sui quali non hai ancora messo le mani?
Credo Conan e Tarzan. Vorrei poter lavorare su questi personaggi. Quindi, chi lo sa, forse in futuro potrei riuscirci.

A quali progetti stai lavorando al momento?
In questo momento sto finendo Skybourne. In realtà sto lavorando su Skybourne #3 in questo momento qui in hotel a Lucca, lo sto scrivendo e disegnando. Il # 2 è appena uscito la scorsa settimana. Dopo di che lavorerò su World of Payne con Tom, e successivamente ho altri tre progetti creator-owned in cantiere. Finirò Guns & Dinos, realizzerò Fight Girls e probabilmente Liberty Meadows, in 2-3 anni.


 

English version

During Lucca Comics & Games 2016, among the various guests present, we had the pleasure to interview Frank Cho, the famous artist especially known for his female figures attractive and sensual, as well as for his humor, even on sexual themes, who has been criticized more than once from sveral parts of the comic universe, which the artist refers to as a "ultraconservative vocal minority" of the industry. Cho is currently working on two creator-owned projects, Skybourne and World of Payne, that are discussed in more detail below. In the article and in the gallery you can find some photos taken at the exhibition of original drawings held at Palazzo Ducale in Lucca.

First of all, welcome to Comicus!
How do you find it here? Have you ever been to Italy before?
No, I've never been, this is my first time. And everything is great. Great weather, I heard Lucca is usually rainy, but this time it's actually good.

Recently, with Totally Awesome Hulk #4, your exclusive contract with Marvel Comics ended, after 14 years. Can you make a sort of a balance of this experience in all those years?
It was actually really good, for the most part. I mean, I had a lot of great editors, I had also a couple of bad experiences, but nothing major. Overall it was a very good and pleasant experience at Marvel. It ended naturally, my contract came to an end and I thought it was time to move on, to do new things.


Right now, you are working on two different creator owned projects, nowadays still not published in Italy: Skybourne for Boom Studios and World of Payne for Flesk Publications with Tom Sniegoski. Tell us something about these. Is there any possibility of seing them published in Italy?
Skybourne is a creator owned book that I started 10 years ago and I'm finally drawing right now. It's kind of a crossover between Highlander and Raiders of the Lost Ark, with a little bit of James Bond thrown in. So, it's really long and hard to explain what it is, but it's a very fun book, it's about an immortal looking for a magical weapon, Excalibur, that would end his long life.
World of Payne is a kind of supernatural adventure comedy that Tom and I created. It's kind a like of cross between Hellblazer and X-Files. It's another really fun story. Wheter or not they are gonna be published in Italy, I don't know, I guess we will figured out once we get to it. Now I'm trying to finishing those two projects, and after that we'll figure out.

Liberty Meadows is one of your most well-known works, and finally it is again available in Italian, with the Sundays strips published for the first time. How was this work born? Can you tell us something about the genisis of these strips?
Liberty Meadows was basically a passion project of mine, I first started it in college, lot of those character first appeared in college, when I was doing the college newspaper's comics strip. And after college they find a way in Liberty Meadows. I was a big fan of Bloom County by Berkeley Breathed, and Calvin and Hobbes by Bill Watterson, so I tried to take that same energy and combine it with some early Mad Magazine humour, and I created this strip of mine. So it was mostly just to entertain myself and my friends, but it took off much to my surprise and delight.

In 2007 you said that you wanted to continue Liberty Meadows: is there any update about this?
Well, Sony had Liberty Meadows property for three years, they made a pilot episode for a cartoon show for TV, but no one has ever seen it, they made it and I guess they didn't like it and they just shelved it, and so that kinda killed the momentum. And then I was so busy at Marvel that I just didn't have chance to come back to it. Because Marvel was throwing so much work at me. So now, since I'm no longer at Marvel, hopefully I'm trying to get Liberty Meadows back up and running again in the next 2 or 3 years.

Recently, you interrupted your work on the covers of the new series Wonder Woman written by Greg Rucka after just six issues, criticizing his censorship of your illustrations. But what is really strange is that those covers were absolutely not sexist or oversexualized. What can you say about this event?
Well, it's crazy. I mean, I don't know, I feel the same way. There was nothing sexual or exploited about it. I thought I did a nice job depicting her as a strong iconic character, but Rucka for whatever reason decided that he didn't like it, and tried to change it artistically, so I quit.

You have been often criticized for your illustrations and all the funny "Outrage" thing, inspired by the cover made by Milo Manara for the Spider Woman series. And now it has become a sort of running joke. How do you reply to that bossy and often absurdly ridicolous criticism?
Well, that's just a vocal minority of hypersensitive people who has no sense o humour, and who are constantly trying to ruin things for everyone. I thought that Milo Manara's Spider-Woman cover was fine, I mean, I thought it was nicely done, and there was nothing wrong with it. So, when they attacked Milo Manara, I just wanted to point at the stupidity and the absurdity of the outrage thing. So I started making fun of it. I started making fun of the critics of Milo Manara, and that kind of moved to a giant running joke.

And here we come to a big problem that we are facing these days, not only in the comics environment, but even in other industries. We are increasingly going towards a demonization and an harsh bigot criticism of everything even slightly sexual or just sensual we can find in any work, like a sort of prudish and conservative censorship. Why do you think we are heading towards this unhappy direction, keep on abusing the concept of sexism, excessively condemning erotism in every form?
Well, I think that most of the people agree that it is just... crazy and stupid that some of this very vocal minority are trying to censor stuff that doesn't need to be censored. It's a thing that is just absurd and I think that common sense will win out, and all this weird ultraconservative puritanism and ultraliberal political correctness hopefully will disappear.

Is there a character you would like to work with that you haven't done so far?
I think Conan and Tarzan. I kinda wish I could work on them. So, who knows, maybe sometimes down the road I might.

Can you say something about your next projects? Something you are working on right now?
Right now I'm finishing up Skybourne, I'm actually working on Skybourne #3 right now here at the Hotel in Lucca I'm writing and drawing it. #2 just came out last week. After that I will work on World of Payne with Tom, and then after that I have three more creator-owned projects that I'm gonna do. i'm gonna finish up Guns & Dinos, and Fight Girls and probably Liberty Meadows, in 2-3 years.

Il reboot del Corvo cambia nome in The Crow Reborn e passa ad un nuovo studio

  • Pubblicato in Screen

La travagliatissima vicenda del reboot cinematografico de Il Corvo, di cui vi abbiamo parlato innumerevoli volte, sembra non avere pace. Apprendiamo da THR che il progetto non solo ha cambiato nome, diventando The Crow Reborn, ma è passato anche ad un consorzio di diverse compagnie, composto da Davis Films, Highland Film Group e Electric Shadow, dopo il fallimento della Relativity Media, il cui ex CEO Ryan Kavanaugh rimane comunque produttore della pellicola, assieme a Samuel Hadida e allo storico produttore della pellicola originaria del 1994 Edward R. Pressman.

Il regista Corin Hardy e l'attore Jason Momoa erano coinvolti nel progetto dalle ultime dichiarazioni che abbiamo raccolto, ma ad oggi non si sa nulla a riguardo.

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