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Giorgio Parma

Giorgio Parma

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Niente più Ghost Rider in Agents of S.H.I.E.L.D. per questioni di budget

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Durante una breve intervista realizzata da TVLine, Jed Whedon co-showrunner di Marvel's Agents of S.H.I.E.L.D. e il produttore della serie Jeffrey Bell hanno dichiarato che effettivamente la realizzazione del teschio fiammeggiante di Ghost Rider, con tutti i relativi effetti speciali, nella quarta stagione dello show ha prosciugato abbondantemente le casse del budget da cui attingere. Questo non solo ha fatto riconsiderare la presenza del personaggio oltre il midseason finale, ma ha anche pilotato la conclusione della storia incentrata sul personaggio negli 8 episodi iniziali, portando così ad una suddivisione della stagione in 3 archi narrativi.
Il personaggio tuttavia, non è morto nell'ultimo episodio andato in onda, come ci spiega Whedon: “È intrappolato in un altro luogo, il che significa solitamente che non è morto”.

A partire dal 10 gennaio, sul canale ABC andrà quindi in onda Agents of S.H.I.E.L.D.: LMD, il secondo arco narrativo, in cui si cambierà completamente direzione rispetto alla storyline dello spirito della vendetta, interpretato da Gabriel Luna.

Heartbeat

Edizioni BD porta per la prima volta in Italia un’opera della spagnola Maria Llovet, puntando sul graphic novel del 2015 Heartbeat come primo prodotto per far conoscere l’autrice al pubblico nostrano. la Llovet è un’eccellente artista, in grado di realizzare composizioni fresche, giovanili, molto spesso statiche, inquadrando dei momenti visivamente appaganti e sensuali, di grande impatto, come se fossero delle istantanee, con grande piglio fotografico. I suoi colori piatti, essenziali, la palette cromatica tendenzialmente fredda, con colori misti tra autunnali e invernali, le ombre quasi del tutto assenti, i giochi di luce ridotti all’osso, con contorni netti, sviluppano un effetto davvero potente a livello visivo.

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Ma il problema di Heartbeat non è da ricercarsi nel comparto artistico, dove la Llovet dà il meglio di sé, ma in quello narrativo, dove il prodotto è particolarmente carente. Siamo di fronte ad una storia che ha ben poco di originale e che inoltre mescola differenti cliché del fenomeno young adult: vampiri, teenager, drammi adolescenziali, amori non corrisposti, bullismo, rabbia repressa, odio, incapacità di comunicazione intergenerazionale, il predominio della passione sul raziocinio… Ma il problema non è l’uso (e abuso) degli stessi (quanto mai si potrà essere originali ormai nel 2016?), quanto la loro scarsa gestione, la confusione con cui vengono accorpati ma soprattutto la inutilmente complicata e poco incisiva narrazione didascalica della protagonista, che riflette su quanto le accade nel corso delle vicende mostrate nelle vignette. Sono riflessioni filosofiche, neanche particolarmente d’impatto, che risultano sconnesse, macchinose, farraginose, soprattutto nella prima parte del volume. Un effetto che complessivamente confonde il lettore impedendogli di godersi appieno la storia.

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Ci teniamo a precisare che questo graphic novel rimane comunque godibile, con plot twist nella trama non propriamente imprevedibili ma che terranno sicuramente il lettore incollato alle pagine di questo fumetto che, superato lo scoglio iniziale, tende a diventare molto più dinoccolato, anche se non particolarmente coinvolgente. Consigliato, per questo motivo, a chi conosce già l’autrice e a chi vuole farsi una lettura graficamente diversa dal solito, sicuramente dal punto di vista artistico saprà catturarvi.

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Dal punto di vista della confezione, Heartbeat è un volume bello corposo, 160 pagine in carta spessa, ben curato editorialmente, con anche qualche extra finale con pagine di studi sui concept dei personaggi, ma manchevole di prefazione/postfazione e biografia anche solo essenziale di un’autrice che approda or ora sugli scaffali del nostro Paese. Un prodotto, dunque, visivamente accattivante, con un prezzo davvero interessante, soprattutto per il formato, che tuttavia presenta alcune pecche che non possono passare inosservate.

Nuovi dettagli sul misterioso progetto su Batman di Capullo e Snyder

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Scott Snyder e Greg Capullo torneranno a breve sul Cavaliere Oscuro, come già anticipato in passato. Fin qui non ci piove. Ma altri elementi relativi all'evento Batman-centrico di cui si occuperanno sono ancora ignoti a tutti: un progetto che ha un nome, "il mio nome preferito" ha dichiarato Snyder, che tuttavia non può ancora essere svelato: "Dan [DiDio] mi ucciderebbe", sottolinea lo scrittore. La run di Snyder e Capullo, durata quasi un lustro, ha ridato vita a molti personaggi dell'universo del pipistrello di Gotham, creando storie fortemente apprezzate dai fan del personaggio, arrivando a guadagnarsi anche una nomination agli Eisner Award.

“Greg chiama questa nostra storia un'opera heavy metal incentrata su Batman. Sarà una grande storia epica sul personaggio, con armature fiammeggianti e un'incredibile chiave di volta per quanto abbiamo realizzato con lui. È già tutto progettato. Sono appena stato a Burbank per guardare il tutto con Geoff Johns. È stato fantastico. È stato uno degli story meeting più belli della mia carriera. Ne abbiamo parlato per qualche giorno, e Johns ha dato una sistemata ai punti più deboli. È stato davvero generoso e ci ha dato una grande mano”.

“La cosa più importante, quello che mi piacerebbe davvero che facessimo per i fan, è il realizzare un evento che sia diverso da quanto visto finora. Adoro gli eventi della DC. Sono davvero fuori di testa e magnifici, ma di solito si riferiscono alla continuity, o sono completamente riferiti a quella che è la linea narrativa in quel momento. Le storie migliori di Geoff sono state davvero fantastiche, ma credo che Crisis, per esempio, sia strettamente collegata con quello che deve essere fatto della linea narrativa. Per questo evento voglio qualcosa di diverso. Voglio che nasca direttamente dalle storie che stiamo raccontando ora, creando nuovo materiale e dando a tutti un posto che permetta di scrivere le storie che sia in accordo con le storie che stanno scrivendo nelle loro testate; qualcosa che sembri molto moderno e differente, ma soprattutto divertente. Non voglio che sia qualcosa di tetro. Non voglio che sia qualcosa che veda i supereroi discutere su qualcosa o scontrarsi fra di loro. Voglio che sia una celebrazione enorme e folle. Voglio dinosauri e laser. Ci sarà da divertirsi”, ha assicurato Snyder a CBR.

Rogue One: A Star Wars Story supera i 550 milioni di dollari di incassi

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Apprendiamo direttamente dai dati di incassi al botteghino di Box Office Mojo che la nuova pellicola di Lucasfilm e The Walt Disney Studios Rogue One: A Star Wars Story, primo spin-off del celeberrimo franchise fantascientifico ad approdare al cinema, ha superato abbondantemente quota 500 milioni di dollari. 318,083 milioni sono stati incassati nel solo mercato interno del Nord America, mentre i restanti 237,4 milioni provengono dal mercato estero, per un totale di 555,483 milioni. Cifre importanti per un budget stimato di 200 milioni di dollari, utilizzati dalle major per produrre il film. Ricordiamo inoltre che in questo weekend di celebrazioni natalizie, molti cinema sono rimasti chiusi e questo ha sicuramente influito sui risultati ottenuti.

Rogue One: A Star Wars Story sarà scritto da Chris Weitz e diretto da Gareth Edwards e avrà tra i protagonisti Felicity Jones, recentemente nominata agli Oscar, nei panni di Jyn Erso. Mads Mikkelsen interpreterà suo padre. Nel cast anche Diego Luna nei panni del Capitano Cassian Andor, un ufficiale dell'Alleanza Ribelle, Jiang Wen sarà invece Baze, un assassino freelancer, Riz Ahmed interpreterà Bodhi, un soldato ribelle e Donnie Yen sarà Chirrut, descritto come un "guerriero spirituale", mentre Alan Tudyk interpreterà un droide in CGI inizialmente schierato con l'Impero. Ben Mendelsohn sarà il Director Krennic, un consigliere militare dell'Impero, mentre il ruolo di Forest Whitaker non è ancora stato svelato. La trama segue le vicende di un gruppo di ribelli fuorilegge che hanno il compito di trovare i piani della Morte Nera. John Knoll, Simon Emanuel e Jason McGatlin saranno i produttori esecutivi del progetto che verrà invece prodotto da Kathleen Kennedy e Tony To mentre John Swartz co-produrrà. La soundtrack sarà invece affidata a Alexandre Desplat (The Grand Budapest Hotel, Il discorso del re).

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