Soltanto quest’estate, i Marvel Studios di Kevin Feige hanno svelato gran parte dei loro progetti filmici e televisivi che rientreranno nella Fase Quattro del Marvel Cinematic Universe. Tra i tanti lungometraggi in programma vi è anche The Eternals, che l’anno prossimo si sobbarcherà il compito di introdurre al grande pubblico dei personaggi di nicchia che intendiamo presentarvi con questo speciale d’approfondimento: gli Eterni, ideati dal compianto Re dei fumetti Jack Kirby nel 1976, e il Cavaliere Nero (Dane Whitman), una creazione degli altrettanto leggendari Roy Thomas e John Buscema che fece il suo debutto esattamente nove anni prima, nel 1967.
Quel che abbiamo sempre saputo circa gli Eterni è che sono una famiglia di super-esseri nata milioni di anni or sono grazie ai Celestiali, onnipotenti divinità cosmiche dalle sembianze mastodontiche e robotiche che, dopo aver visitato per la prima volta il pianeta Terra, si intromisero nel naturale corso dell’evoluzione, favorendo così la formazione di noi umani e la nascita di due particolari specie: i Devianti e gli homo immortalis, ossia i sopraccitati Eterni.
Andando con ordine, i Devianti – chiamati anche Popolo Mutevole – sono una razza geneticamente instabile composta da mostri eterogenei che si distinguono per intenzioni generalmente malevole, per una sconcertante velocità nel riprodursi e per una grande intelligenza. Proprio per la loro dedizione al dominio del mondo, hanno lottato in svariate circostanze contro gli Eterni, che sono invece degli individui pressoché immortali e dotati di differenti abilità che vanno al di là di ogni nostra comprensione: oltre a poteri generici quali la super forza, super resistenza, telecinesi e telepatia, essi possono tra l’altro esercitare controlli mentali e comandare la propria struttura fisiologica a livello molecolare.
Dapprincipio, la Terra finì per venire conquistata dai Devianti, ma gli Eterni riuscirono a contattare una Seconda Schiera di Celestiali spingendola a sbaragliare in combattimento i loro antagonisti, i quali cominciarono a disperdersi con il successivo affossamento della loro città, Lemuria, finita sotto l’Oceano Pacifico. L’umanità venne quindi liberata dalla schiavitù e poté crescere e prosperare, specie grazie al supporto degli Eterni. Con l'obiettivo primario di proteggere il nostro mondo, questi ultimi ricorsero con grande sensatezza alle loro abilità fuori dal comune e affiancarono gli umani nel cammino dell’evoluzione, dando vita alle leggende di miti e divinità ben note ai terrestri, come per esempio quelle appartenenti al pantheon greco o egiziano. A un certo punto, nella città degli Eterni, Titanos, insorse una guerra interna tra il bellicoso Uranus, che comandava la sua gente con il pugno di ferro, e Kronos, che bramava l’istituzione di una civiltà molto più pacifica. Ad averla vinta fu la fazione di Kronos e, come conseguenza, Uranus venne esiliato nel pianeta che prese il suo nome, Uranio. Eppure, il conflitto si rivelò essere pieno di morte e sofferenza, cosa che non andò affatto a genio a Kronos, il quale fece giuramento di non alimentare mai più guerre e si mise al lavoro per concretizzare il suo sogno di una civiltà meravigliosa e serena. Ebbe perfino due figli, il guerriero Zuras e il virtuoso A’Lars, finché non sopraggiunse il disastro: conducendo alcuni esperimenti, egli venne pervaso da una potente ondata di energia cosmica che, oltre a potenziare molti degli Eterni, lo mutò in uno stato incorporeo, rendendolo di fatto un tutt’uno con l’Universo. Ciò lo spinse ad abdicare alla sua carica di sovrano.
Per decidere a chi spettasse l’onere di comandarli, gli Eterni si unirono per la prima volta in un collettivo dei loro cervelli che gli consente di combinare le proprie energie, l’Uni-Mente, decretando così la salita al potere del più forte di tutti loro, Zuras, il cui primo atto si dimostrò essere quello di allontanare A’Lars, a suo dire fin troppo somigliante all’erudito e pacato padre. Dopodiché, diresse la costruzione di una nuova città principale per la sua razza, Olympia, prima situata fra le colline della Grecia e poi ubicata in Antartide. A’Lars, che in seguito adottò l’alias di Mentore, viaggiò dunque alla volta del cosmo e si stabilì nel satellite di Saturno, Titano, orribilmente deturpato dalle guerre civili e dall’inquinamento. Solo una donna scampò a tale caos, Sui-San, che relazionatasi con lui contribuì a ridare lustro al suo pianeta e diede pure alla nascita due progenie Eterne: parliamo del Folle Titano Thanos, visto come villain principale nei blockbuster Avengers: Infinity War (2018) e Avengers: Endgame (2019), e Eros, iconico membro degli Avengers meglio conosciuto come Starfox, un nome di battaglia ideato da una dei cinque fondatori del suddetto team, ossia Janet Van Dyne, Wasp.
Fondamentali retroscena sull’effettiva genesi degli Eterni ci sono stati forniti nel 2018 sulle pagine dell’attuale run degli Avengers sceneggiata da Jason Aaron. Come raccontato nell’arco narrativo “L’Ultima Schiera”, la specie degli homo immortalis non è nata per proteggere l’umanità come si credeva, bensì per coltivare la sua virulenza, dato che i Celestiali scorsero un notevole potenziale nei terrestri e se ne volevano approfittare per debellare uno sciame di locuste cosmiche conosciuto come l’Orda. Inoltre, il Dio degli Inganni Loki ha definito la storia degli esperimenti sugli umani compiuti dalla Prima Schiera dei Celestiali come una semplice “bugia”: il merito di tutto ciò dovrebbe tecnicamente essere attribuito al Progenitore, un Celestiale morente che quattro miliardi di anni fa cadde sulla Terra, irradiandola di energie che hanno permesso, tra le altre cose, anche l’avvento di mutanti come gli X-Men e superumani quali Spider-Man o gli Avengers. Dopo aver appreso queste terribili verità sul loro conto, gli Eterni sono sprofondati in una colossale follia che li ha condotti alla morte, ma non prima di consegnare a Iron Man il segreto dell’Uni-Mente, rivelatosi indispensabile per rendere dormiente l’Orda.
Terminata questa cronistoria sugli avvenimenti più importanti che hanno segnato l’affascinante vita degli Eterni, è giunto il momento di far luce sui membri del gruppo che l’anno prossimo incontreremo al cinema: Ajak, che sul grande schermo sarà interpretato dall’attrice Salma Hayek, è l’unico tra gli homo immortalis in grado di comunicare con i Celestiali ed è capace di volare, levitare e, soprattutto, manipolare le molecole, un dono che consiste nel trasformare oggetti o persone e che ha reso noti anche altri tre personaggi, ovvero Sersi (Gemma Chan), Druig (Barry Keoghan) e Sprite (Lia McHugh), tutti appartenenti alla categoria dei plasmanti, a differenza del biondo e muscoloso Ikaris (Richard Madden), che è infatti un movente, vale a dire un essere con le abilità di volo. La supervelocità è invece il tratto distintivo di Makkari (Lauren Ridloff), famoso per essere stato posseduto dallo spirito del Celestiale Sognante e per la sua relazione abbastanza travagliata con la già citata Sersi. Quest’ultima, oltre ad avere una forte passione per l’organizzazione di party, è per di più stata un importante membro degli Avengers, così come la divinità sumerica Gilgamesh, che incontreremo con le fattezze di Don Lee. Questi, per chi non lo sapesse, è un uomo massiccio e forzuto passato alla storia con appellativi come il “Dimenticato” e il “Guerriero” e ha saputo finanche tenere testa a grossi calibri come Thor. Il personaggio è solito vestirsi con un semplice drappo o con un’armatura corazzata e, nel corso della sua permanenza nei Vendicatori, non se l’è cavata tanto bene: in un’occasione è quasi passato a miglior vita fronteggiando gli Uomini Lava nel periodo in cui era indebolito per via del suo prolungato allontanamento da Olympia, mentre in un’altra circostanza è morto per colpa di Immortus, salvo resuscitare tempo dopo.
Tornando a Ikaris, egli assunse questo nome dopo aver assistito alla tragica morte di suo figlio, il leggendario Icaro, e ha spesso ricoperto un ruolo di prima levatura negli Eterni, guidati in più occasioni e con risultati eccellenti da Thena (Angelina Jolie), una determinata guerriera figlia di Zuras che ha persino avuto una relazione con il capo dei Devianti, Kra, da cui ha anche avuto due figli partoriti da una madre surrogata, Deborah e Donald Ritter. In merito a Sprite, si tratta di un eterno ragazzino pestifero che ne combina di tutti i colori e che può generare illusioni incredibilmente realistiche. Tanti sono i grattacapi che ha causato alla sua famiglia: una volta ha per esempio spedito Olympia nella Zona Negativa, mentre un'altra volta ancora – motivato dalla necessità di voler crescere - ha sfruttato le capacità incommensurabili di Ajak, Zuras e di un Celestiale per trasformare tutti gli Eterni, incluso sé stesso, in comuni mortali.
Prima di ritornare al loro status originale di esseri onnipotenti, tanti membri degli Eterni hanno intrapreso vite a loro fortemente inedite, come Makkari, divenuto un dottore, o Thena, un'impiegata delle Stark Industries e madre di un bambino umano, Joey. Sprite, invece, ha sfondato nel mondo dell'intrattenimento, ma le conseguenze delle sue spregevoli azioni lo hanno successivamente condotto alla morte per mano dello stesso Zuras.
Oltretutto, in The Eternals faremo anche la conoscenza di Phastos (Brian Tyree Henry), Kingo (Kumail Nanjiani) e Druig (Barry Keoghan): il primo è un esperto di tecnologia che ha progettato numerose armi per i suoi alleati; il secondo è un abile samurai che ha imparato a padroneggiare questa arte nel XVI secolo in Giappone; il terzo, infine, è caratterizzato da una grande malvagità, tant'è che si è perfino unito al KGB in qualità di agente ed è divenuto il governatore di un'intera nazione appartenuta in precedenza all'Unione Sovietica, la Vorozheika.
Per ciò che concerne il Cavaliere Nero, vi sono svariati personaggi nella storia della Marvel a essersi fregiati di tale nome: il primo di questi, Sir Percy di Scandia, nacque editorialmente nel 1955 per merito di Stan Lee e Joe Maneely. Si tratta di un uomo del VI secolo che, munito della magica Spada d’Ebano forgiata da Merlino in persona, servì re Artù in qualità di cavaliere per poi morire per mano del mago Mordred. In tempi più recenti, l’identità di Black Knight è finita nelle mani di uno dei tanti discendenti di Percy, Nathan Garrett, che, pur essendo uno spettabile biologo, ha imboccato la carriera criminale ricorrendo alle sue conoscenze scientifiche per dar vita a un cavallo alato mutato geneticamente e a una pericolosa lancia capace di sparare raggi laser e di sprigionare varie tipologie di gas letali. Con questo equipaggiamento, il personaggio ha lottato dapprima contro Giant-Man e Wasp e in un secondo momento si è aggregato ai Signori del Male del Barone Zemo per contrastare gli Avengers. Il vero colpo di scena avviene nel mezzo di uno scontro con Iron Man, quando il cavaliere viene disarcionato dal suo destriero e cade da un’altezza che gli si rivela fatale: prima di spirare, Nathan ha modo di contattare suo nipote, Dane Whitman, e di cedergli tutta la sua eredità e il suo castello affinché possa lui stesso riabilitare la reputazione pubblica del Cavaliere Nero compiendo nobili gesta. E sarà proprio la versione di Whitman a venire introdotta in The Eternals, dove a prestargli il volto figurerà l’attore Kit Harington (Game of Thrones).
Come suo zio, anche Dane è un rinomato scienziato: è proprio conducendo degli esperimenti sui raggi magnetici che riporta sulla Terra il terrorista mutante Magneto e il suo lacchè Toad, entrambi precedentemente esiliati nello spazio dallo Straniero. Quanto accaduto spinge il ragazzo a chiedere soccorso agli Avengers nei panni di una nuova iterazione del Cavaliere Nero, ma gli eroi più potenti della Terra, confondendolo per il loro vecchio nemico, passano all’attacco. Chiarito il malinteso, Whitman viene reclutato da Ultron per i suoi nuovi Signori del Male, ma sceglie di tradirli in favore dei Vendicatori, di cui diviene un membro ufficiale diverso tempo dopo, quando porge loro il suo aiuto contro la minaccia di Kang il Conquistatore.
L’armamentario di Whitman è composto essenzialmente da un’armatura, da un cavallo alato di colore bianco chiamato Aragorn (sostituito in alcune storie anche da destrieri meccanizzati) e dalla Spada d’Ebano di Sir Percy che ha rinvenuto in era moderna nel castello di Bridgewater, dove ha peraltro appreso importanti dettagli circa il suo glorioso retaggio. La lama incantata che brandisce può tagliare qualunque sostanza, assorbire e deviare raggi energetici, ma ha tuttavia una controindicazione: se la si impiega per uccidere qualcuno macchiandola col sangue, il suo possessore viene condotto alla cosiddetta follia del guerriero e si ritrova col bisogno di dover compiere sempre più assassini. Nella sua epopea, Dane ha anche vissuto per un certo lasso di tempo nel XII secolo all’interno del corpo di un suo antenato, Eobar Garrington, anch’egli un Cavaliere Nero, e si è distinto per le sue formidabili doti da stratega e per la sua attitudine nel lavorare in squadra, una qualità che lo ha fatto entrare sia negli Eroi in Vendita che nell’intelligence britannica MI-13, con cui ha preso parte all’Invasione Segreta degli Skrull. Ultimamente, Whitman è stato per giunta incoronato come re di un territorio di Weirdworld, Nuova Avalon, e si è pure scontrato con una formazione degli Avengers per via della pazzia che lo ha assalito a causa della sua connessione con la Spada d’Ebano.
Di primo acchito, l’inclusione di Dane Whitman nel film dedicato agli Eterni potrebbe effettivamente risultare forzata, ma c’è un legame specifico che lo ha fortemente unito a una componente del suddetto team. Infatti, quando militava ancora nei ranghi degli Avengers, il supereroe munito di spada ha avviato una struggente relazione d’amore con Sersi arrivando a divenire il suo Gann Josin, ossia una sorta di compagno spirituale. La loro liaison è stata ulteriormente complicata non solo dall’attrazione reciproca tra Dane e un’altra donna ancora, Crystal, ma anche dalla pazzia di Sersi dovuta alla Mahd W’yry, una forma di insania tipica della sua specie che di norma si manifesta dopo secoli, ma che nel suo caso è sfociata prematuramente a causa delle macchinazioni dell’enigmatico Proctor, una versione malvagia di Dane Whitman proveniente da un’altra dimensione e motivata a vendicarsi della Sersi del suo mondo – che aveva troncato la loro relazione – attraverso l’eliminazione di tutte le sue varianti alternative.