Silver 1
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Stephan Franck è uno dei pilastri dell’animazione americana, una di quelle persone che contribuiscono alla realizzazione di pellicole cinematografiche animate svolgendo un enorme lavoro dietro le quinte. Con oltre 25 pellicole all’attivo a cui ha partecipato, ha ricoperto ruoli importanti in pellicole di successo come Cattivissimo Me, in cui ha lavorato come storyboard artist, Dragon Trainer, come story artist, Osmosis Jones, come lead anmator e storyboard artist, e Il gigante di Ferro come supervising animator. Eppure, oltre a queste occupazioni, Franck si è dedicato anche al fumetto, realizzando Silver, pubblicato negli States da Dark Planet.
Renoir Comics ha quindi deciso di portare in Italia questo fumetto, perfettamente concorde con quella che è la linea editoriale dell’editore, che propone storie d’avventura e divertimento. Questa volta le tinte sono horror, anche se non si ha una predominanza di questo tema rispetto all’azione, e le atmosfere sono quelle dell’epoca pulp della fine degli anni ’20 e l’inizio dei ’30. Franck si diverte infatti ad immergere il mito del Dracula di Bram Stoker in questo periodo, traslandolo sostanzialmente di una cinquantina d’anni rispetto alla sua creazione, proponendo una trama incentrata su di un abile ladro, James Finnigan, alla ricerca di un immenso e leggendario tesoro d’argento, che si narri sia custodito nel castello di Dracula.
Questo primo volume, ripreso dall’edizione americana in trade paperback, ci mostra sostanzialmente le fondamenta da cui l’intera vicenda prenderà piede. Abbiamo il classico reclutamento dei diversi personaggi che aiuteranno Finnigan nella sua impresa, tra cui Sledge, nipote di Van Helsing, abile e scontrosa spadaccina che dà la caccia a vampiri e non morti, e un giovane ragazzino cinese in grado di vedere il futuro, oltre ad una serie di anziani truffatori non propriamente al meglio della loro forma.
Dal punto di vista artistico, il fumetto in bianco e nero sfoggia tutte le caratteristiche artistiche di un prodotto in bicromia, con figure emergenti dal puro nero dello sfondo, o viceversa, sprazzi di bianco che inviluppano le silhouette in un abile gioco di luce ed ombra dato dall’utilizzo dei punti di riempimento. Lo stile rimane quello cartoonesco, per niente realistico ma mai caricaturale, mai eccessivamente deformato o semplificato. Un tratto molto simile a quello di Mike Mignola su Hellboy, per certi versi, ma più dettagliato e meno originale. Il layout della pagina invece attinge molto ai fumetti di supereroi americani più mainstream.
Il primo volume di Silver è un buon prodotto di intrattenimento, che per ora si limita a gettare le basi per l’avventura futura, ma che già ci dà prova dell’azione che potremo vedere e delle abilità narrative di Franck, che mantiene fresca e veloce la narrazione, non facendo precipitare l’attenzione del lettore, fornendo anche una storia che, seppure non brilla per originalità, rimane comunque apprezzabile. Staremo a vedere cosa ci riserverà questo fumetto in futuro, ma per ora il titolo è pienamente promosso.