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Asura's Verdict, recensione: dalle ombre di Death Note, la rinascita del genere psico-thriller

Asura's Verdict, recensione: dalle ombre di Death Note, la rinascita del genere psico-thriller

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Sono trascorsi vent'anni da quando Death Note fece il suo debutto sulle pagine di Shonen Jump rivoluzionando il genere thriller psicologico con la storia di Light Yagami e il suo quaderno della morte. Oggi, un nuovo titolo sembra raccoglierne l'eredità: Asura's Verdict, un'opera che, pur senza Shinigami o quaderni letali, esplora le stesse tematiche di giustizia, vendetta e moralità.

Al centro della vicenda troviamo Asura, un giovane liceale che, seguendo gli insegnamenti della defunta madre, si sforza di compiere solo buone azioni. La sua visione del mondo è segnata da un incrollabile ottimismo: crede che la bontà venga sempre ricompensata e che la vendetta sia inutile. Tuttavia, la realtà che lo circonda è ben diversa. Vittima di bullismo costante, Asura cerca di mantenere il sorriso e di non cedere all'odio. Il lettore, però, coglie fin da subito la sua disillusione, in una prospettiva quasi cristiana dell'esistenza.

Asura s Verdict 1

Il punto di svolta arriva quando, tornando a casa, Asura incontra un enigmatico vecchio che gli offre una chiave misteriosa. Questa chiave, se inserita nella testa di una persona, apre un varco verso l’inferno, mettendo la vittima faccia a faccia con un demone. Inizialmente incredulo, il ragazzo rifiuta. Ma quando scopre che i suoi aguzzini hanno preso di mira il suo cagnolino, l'ultimo regalo della madre, Asura cede all’istinto e compie il suo primo omicidio. Il secondo capitolo segna già la fine della sua speranza nella bontà umana: il confine tra giustizia e vendetta si dissolve.

Nel corso della storia, Asura non è l’unico a impugnare il potere della chiave. Facciamo la conoscenza di Otori, anche lei vittima di bullismo, e Raika, un ragazzo che subisce abusi dal padre. Entrambi troveranno nella chiave un mezzo per ribellarsi alla loro sofferenza.

 

Asura s Verdict 2

Asura's Verdict (アスラの沙汰, Asura no Sata), scritto e illustrato da Utsugi Unohana, ha fatto il suo debutto su Shonen Jump+ il 5 dicembre 2024 e, con pochi capitoli, ha già catturato l’attenzione del pubblico. La sua somiglianza con Death Note lo rende, in un certo senso, il suo erede spirituale, sia per l’atmosfera carica di tensione sia per la facilità con cui il protagonista abbraccia un potere oscuro per scopi personali.

Tuttavia, a differenza di Light Yagami, che vedeva il suo operato come un’operazione calcolata per ridisegnare il mondo sotto la paura, Asura è guidato da un’illusione di giustizia che si sgretola rapidamente. La sua storia è un ritratto crudo e spietato della lotta contro il bullismo, senza il filtro della genialità strategica che caratterizzava Death Note.

Asura s Verdict 3

Anche lo stile di disegno contribuisce a creare un’atmosfera intensa: linee pulite e dettagliate, forti contrasti di luce e ombra per accentuare il mistero. L'espressione enigmatica di Asura e i suoi occhi penetranti amplificano il senso di inquietudine, mentre i demoni appaiono come entità colossali, capaci di strappare la testa a un essere umano con un solo morso. Le tavole si distinguono per il loro impatto visivo, alternando momenti di calma apparente a esplosioni improvvise di violenza.

Con una trama avvincente e una forte componente psicologica, Asura’s Verdict si sta già affermando come uno dei titoli più intriganti del momento. Sarà davvero l’erede di Death Note? Solo il tempo lo dirà.

Dati del volume

  • Editore: Shūeisha
  • Autori: Testi e disegni di Utsugi Unohana
  • Genere: Psico-thriller
  • Formato: --- lingua giapponese, b/n
  • Prezzo: ---
  • ISBN: ---
  • Voto della redazione: 7,5
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