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Adiós muchachos

Dall'omonimo romanzo dello scrittore uruguaiano Daniel Chavarría, da tempo di stanza a Cuba, lo sceneggiatore francese Matz cuce su misura dei disegni di un ottimo Paolo Bacilieri un interessante noir in salsa cubana, con l'occhio strizzato tanto agli amanti del genere thriller che a quelli che vedono nell'isola caraibica il paradiso della trasgressione a portata di dollaro.

Alicia è una bella biondina che, con l'accordo della madre, abborda in maniera da sembrare casuale i turisti danarosi de L'Avana, usando uno stratagemma legato alla sua sensuale fisicità, selezionando in partenza i partner occasionali e fingendosi improvvisamente in balia di un colpo di fulmine. Tutto badando bene a comportarsi come una ragazza qualunque e non come farebbe, canonicamente, una prostituta.
Juanito è un canadese; il suo appellativo spagnoleggiante deriva dal fatto di aver vissuto in Messico, dirigente in ascesa presso una multinazionale europea in affari a Cuba. È un giovane ambiguo e ambizioso, qualcuno asserisce che i suoi gusti sessuali vertano verso il mondo maschile, ma l'improvvisa e manifesta relazione con Alicia mette fine a tali indiscrezioni private.
Jan van Dongen è il braccio destro di Rieks Groote, l'industriale olandese a capo dell'azienda, e come il suo capo avrà un ruolo di primo piano nella vicenda descritta nel libro.
Accade infatti che Juanito, dichiaratosi legato a una fantomatica Elizabeth, pur di continuare in qualche modo il suo ménage con Alicia, decida di ingaggiare quest'ultima come tacita musa per risollevare il suo rapporto matrimoniale in crisi.
In seguito a un incidente casalingo Elizabeth muore lasciandoci scoprire la sua reale identità, poiché "Elizabeth" non era che un nome fittizio e le dicerie attorno a Juanito evidentemente non erano del tutto erronee.

Vi invitiamo a leggere personalmente il volume per verificare cosa è accaduto nel prosieguo della storia, dove tutti i tasselli andranno al posto giusto e i vari personaggi getteranno le loro maschere svelando vicendevolmente sentimenti, attitudini e intenzioni. Non tutto è come sembra e gli uomini cambiano col mutare delle situazioni.
La trama coinvolge il lettore con ingredienti anche piccanti e non mancano le sorprese. Le varie sequenze, sia quelle d'azione che quelle più descrittive, appaiono adatte a una produzione cinematografica che sarebbe un ulteriore sbocco artistico per questo romanzo in cui Chavarría e Matz narrano una vicenda intricata inserita in uno scenario di per sé affascinante in cui le difficoltà della vita quotidiana locale vengono accentuate e mortificate dall'ostentazione e dalla prepotenza degli ospiti stranieri che provano a inserirsi nel tessuto socio-economico dell'isola, contando su un tacito contratto unilaterale "do ut des".

In sette capitoli Alexis Nolent (nome reale di Matz e autore de Il Killer, bédé creata insieme a Luc Jacamon) traccia un'avventura torbida e intrigante che il talento grafico del disegnatore veronese mette in scena con grande generosità, creando un mondo talmente realistico da sembrare vero. Le figure sono tratteggiate in maniera caratterizzante rendendo ogni personaggio immediatamente riconoscibile.
Rizzoli-Lizard porta nel nostro Paese un altro bel titolo molto ben confezionato, originariamente pubblicato in territorio franco-belga da Casterman, per una proposta piacevole tanto da leggere quanto da rimirare.

Dati del volume

  • Editore: Rizzoli-Lizard
  • Autori: testi di Matz; disegni di Paolo Bacilieri
  • Formato: brossurato con alette, 17 x 24 cm., 128 pagine a colori
  • Prezzo: € 17,00
  • Voto della redazione: 7

Video

Booktrailer di "Adiós muchachos" Copyright Rizzoli Lizard
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