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Redazione Comicus

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The Path 8


THE PATH #8 (Dream Colours, spillato, 72 pagine a colori, € 5,00) testi di Ron Marz, disegni di Mark Pennington

Poco a poco la Dream Colours sta portando a termine la pubblicazione di tutte le serie della CrossGen, ormai da tempo chiuse negli States a causa del fallimento della casa editrice del miliardario Mark Alessi. Per quanto riguarda The Path, l’autore Ron Marz è per fortuna riuscito a dare un finale logico a una storia che rischiava seriamente di rimanere senza conclusione. Certo, leggendo l’ultimo episodio sembra di vedere un film con l’avanti veloce, però perlomeno la soluzione narrativa adottata dallo scrittore è ineccepibile, date le circostanze. Ci sembrano pessime le matite di Mark Pennington, soprattutto dopo essere stati abituati bene dai precedenti disegnatori, Bart Sears in primis. Tentando invano di ricalare proprio quest’ultimo, il disegnatore offre tavole scialbe e con anatomie imprecise. The Path è stata una delle migliori serie della CrossGen e ci dispiace che gli autori abbiano dovuto chiuderla in modo così affrettato, considerando la quantità di trame fin qui soltanto accennate.

Andrea Antonazzo

Uomo Ragno/Toxin

UOMO RAGNO/TOXIN - 100% Marvel (Paninicomics, brossurato, 144 pagine a colori, € 10) Testi di Peter Milligan, disegni di Darick Robertson

Al di là della quasi impalpabile presenza dell’Uomo Ragno (il cui nome campeggia, però, in copertina), Toxin è una storia gradevole. Una sorta di cronaca della terza generazione di simbionti: dopo Venom e Carnage, ecco Toxin. Non sapete cosa sia un simbionte? Ma dove vivete? Ok, è presto detto: si tratta di una sorta di entità aliena che vive da parassita all’interno di un corpo umano. Lo sventurato di turno, Pat Mulligan (vi ricorda qualcosa?), si rovina ovviamente la vita e perde i suoi affetti, nonchè il suo lavoro. Cionostante è determinato a controllare la forza (devastante) del simbionte che è dentro di lui e, seppur con risultati non sempre soddisfacenti, la sua determinazione paga. Le matite di Darick Robertson non sono le migliori viste in giro. Nulla di tirato via, ma una parte grafica non superiore alla media. Per Milligan è ordinaria amministrazione. Dialoghi piuttosto buoni e ritmo tendenzialmente giusto. In conclusione: un volume con un ottimo rapporto qualità-prezzo (6 storie a colori in un solo volume di buona fattura a 10 euro) che, però, non pare indispensabile nella libreria di un lettore esigente.



Carlo Del Grande

Nuvolette #0


NUVOLETTE 0 (Lilliput Editrice, spillato, 24 pagine, b/n, € 2,00) Testi e disegni di AA.VV.

Una nuova rivista sui fumetti si affaccia alla ribalta dell’editoria italiana. La particolarità di Nuvolette, edita dalla Lilliput, è quella di presentarsi come la rivista portabandiera del fumetto jonico. Questo numero zero (o meglio, doppio zero) presenta infatti una selezione di autori tarantini più o meno noti. Il tema centrale è però un tributo a Will Eisner, a poco più di un anno dalla sua scomparsa. A omaggiarlo ci pensano autori già affermati come Squaz (che ha l’onore della copertina) e Enzo Rizzi (creatore di Heavy Bones e già autore di storie per Heavy Metal e Metal Hurlant, tra le altre). A loro si affianca un ottimo esordiente come Gian Marco De Francisco, disegnatore con una predilezione per la computer grafica. Oltre agli articoli, alle recensioni e ad una utile bibliografia completa delle opere di Eisner, ad arricchire la rivista ci pensa anche un fumetto, Gino Testa di Mauro Aloisio, interessante opera onirica disegnata con tratto graffiante.



Andrea Antonazzo

Shamo 1


SHAMO – Nato per combattere vol. 1 (Planet Manga-Panini Comics, brossurato, 200 pagine, b/n, € 4,00) testi di Izo Hashimoto, disegni di Akio Tanaka.

Ryo Narushima è un ragazzino che si è reso colpevole di un reato terribile. In un giorno di ordinaria tranquillità ha perso il controllo di sé e, in un momento di inspiegabile follia, ha assassinato i genitori. La condanna al riformatorio è giusta e inevitabile: l’impatto con il carcere minorile è dei più tremendi. Oltre alle abituali procedure spersonalizzanti cui vengono sottoposti i nuovi detenuti, Ryo nel corso della prima notte subisce le sevizie da parte dei compagni di cella. Questo è solo l’inizio di un assurdo viaggio ai confini di un orrore (quello vero, fatto di violenza fisica e odio) con il quale il ragazzo sarà costretto a convivere per due anni. Ripudiato dai familiari e odiato indistintamente dai rappresentanti della società civile e dai detenuti, Ryo inizia, grazie agli insegnamenti di un galeotto che dà lezioni di arti marziali, un lungo e duro viaggio all’interno di se stesso. Se da questo viaggio Ryo uscirà rafforzato e vincitore, o sconfitto e rinnegato, solo il tempo ce lo saprà dire. Per il momento possiamo affermare che, nonostante il primo volume sia solo una introduzione alla serie (una introduzione che non fa ben capire quale sia la strada che gli autori intendano percorrere), Shamo si presenta molto bene. Un volume la cui lettura incoraggia a proseguire l’acquisto… in attesa di sviluppi che potrebbero banalizzarne (o, naturalmente, renderne più interessanti) i presupposti.




Stefano Perullo
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