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Redazione Comicus

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L’Antro dell'Orrore - Edgar Allan Poe

L’Antro dell'Orrore - Edgar Allan Poe (Panini Comics, cartonato, 122 pagine in b/n, € 13,00) testi di Rich Margopoulos, disegni di Richard Corben

L’Antro dell'Orrore - Edgar Allan PoeCosa mai potrebbe succedere se i disegni di Richard Corben, uno dei maestri del disegno horror americano, lo stesso de I racconti della Cripta, Vampirella o Punisher: The End, incontrassero alcune delle storie più cupe ed evocative di Edgar Allan Poe?
Cosa succederebbe se, con la sua matita e una colorazione fatta quasi esclusivamente di toni di grigio, Corben reinterpretasse opere del calibro de "Il Corvo", "La Dormiente", "Il verme conquistatore", "Il cuore rivelatore", "Spiriti dei morti", "Eulalia", "Il Lago", "Israfel", "Il giorno più felice" e "Berenice"?
Semplicemente ci troveremmo di fronte ad una lettura imperdibile.

Affiancato ai testi da Rich Margopoulos, Corben si diletta a trasporre graficamente i testi forti e visionari del maestro Poe, e lo fa con una sensibilità e con una espressività che non possono non essere celebrate. Storie come Il Corvo o Il lago sono disegnate con stupefacente leggerezza, con un tratto pulito impreziosito dalla colorazione in toni di grigio, mentre per racconti più crudi e violenti come Israfel o Spiriti dei Morti, giusto per citarne alcuni, il disegnatore si concentra su un tratto più forte, quasi rude, ma estremamente efficace e appropriato.
Nonostante l’ambientazione delle storie di Corben/Margopoulos sia più moderna e attuale rispetto alle originali del poeta di Boston, la vena noir e malinconica di Poe non viene mai tradita, e anzi, lo spirito delle sue opere ne risulta omaggiato e celebrato al meglio, dimostrando tutta l’attualità e la bellezza dei suoi testi.

In conclusione una lettura consigliata, vivamente, anche alla luce dell’elegante volume cartonato presentato dalla Panini, impreziosito dalla presenza dei testi originali di Poe come accompagnamento dei disegni di Corben, dalle cover dell'edizione americana e da alcuni bozzetti di prova del disegnatore...



Luca Chessa

Deadman

Deadman (Planeta DeAgostini, brossurato, 270 pagine a colori, € 16,95) testi di Mike Baron e disegni di Kelley Jones

DeadmanBoston Brand, artista del circo, divenuto lo spettro Deadman dopo una morte violenta, trascorre i suoi giorni condannato ad una malinconica non vita, nella quale piomba d'improvviso lo spettro di una bella trapezista che permette a Deadman di scoprire che, anche in questo limbo, può provare l'amore.

In questo volume trova spazio l'intera gestione del duo Mike Baron/Kelley Jones sul personaggio creato da Arnold Drake.
Le mini Love AfterDeath e Exorcism, e la run su Action Comics Weekly mostrano il personaggio alle prese con circhi infestati, spettri, legioni infernali e zombie, in una trilogia perfettamente fruibile anche da chi non conosce il personaggio.
Si tratta di avventure della tinte horror, la prima delle quali si rivela ottima, grazie alla struggente love story e al tema avventuroso che la rendono in qualche modo un storia “completa”, mentre sulle altre due influiscono negativamente uno trama confusa.

L'atmosfera è ben caratterizzata grazie a disegni grotteschi di Kelley Jones che, soprattutto nei primi due racconti, contribuisce a creare un'atmosfera inquietante e paradossale. Il discorso cambia purtroppo con la storia di Action Weekly, dove le chine mortificano il tratto di Jones, banalizzandolo e rendendolo più piatto e meno eclettico.

Il volume è un must have per i fan del personaggio, mentre per chi non lo conosce sarà l’occasione per scoprirlo anche se il prezzo e le qualità altalenante del contenuto potrebbero essere un deterrente.



Gianluca Reina

Devil & Hulk 131

Devil & Hulk 131 (Panini Comics, spillato, 80 pagine a colori, € 3,30) testi di Greg Pak e Ed Brubaker, disegni di Carlo Pagulayan, Takeshi Miyazawa, Gary Frank e Micheal Lark

Devil & Hulk 131Le storie di Hulk e Devil attualmente pubblicate in Italia sono tanto distanti tra loro quanto mai accaduto in passato.
Il Golia Verde è infatti impegnato a conquistare, a suon di cazzotti, il pianeta su cui inizialmente era stato fatto prigioniero per farlo diventare il Planet Hulk che dà il nome alla saga orchestrata da Greg Pak. Il Diavolo Rosso sta invece compiendo, grazie all’organizzazione made in Brubaker, una traversata del mistero in quel della Svizzera, alla ricerca dell’assassino (inesistente peraltro) di Foggy Nelson e incappando nientepopodimenoché in Vanessa Fisk.
I disegni stessi sono agli antipodi: solari e pieni di colore quelli di Carlo Pagulayan, tetri al limite del sopportabile, benché d’atmosfera, quelli di Michael Lark.

Eppure qualcosa accomuna le storie presentate in questo numero, ossia la sensazione che la Marvel, preparando storyarc “a lunga gittata”, cerchi di allungare un po’ troppo l’arc di cui sopra, magari basato su una buona idea, per farlo durare quanto più a lungo possibile.
Intendiamoci, i racconti sono onesti, ma vedere per 22 pagine Hulk tirare mazzate e per altre 22 Devil parlare con la moglie di Kingpin è un po’ troppo.

Intermezzano l’albo due storie dedicate ad Amadeus Cho, nuovo personaggio del cast di Hulk un po’ al limite della credibilità anche se probabilmente con un ruolo importante nelle future storie.

Da segnalare anche un’interessante intervista a Carmine di Giandomenico che parla ampiamente del suo Battlin’ Jack Murdock.



Andrea "Zio-P" Poli

JSA Classified 3

JSA Classified 3 (Planeta DeAgostini, brossurato, 96 pagine a colori, € 8,95) testi di Stuart Moore, disegni di Paul Gulacy, chine di Jimmy Palmiotti e Paul Gulacy

JSA Classified 3Primo volume di JSA Classified, serie ambientata Un anno dopo gli eventi di Crisi Infinita, "La caduta e l'ascesa di Vandal Savage" vede i riflettori puntati su uno dei villain più potenti e affascinanti dell'Universo DC. Lo sceneggiatore Stuart Moore, coadiuvato ai disegni da un ottimo Paul Gulacy, ce ne fornisce un ritratto inedito, un personaggio in cui con forza quasi selvaggia prevalgono sentimenti istintivi quali la violenza, la vendetta, la voglia di sopravvivere e di dominare, che contrastano con emozioni più umane come la debolezza e la paura.

In questo racconto, Moore scava nella profondità di Savage, facendolo confrontare per la prima volta con la possibilità di una morte imminente e scatenando così la natura selvaggia racchiusa nel profondo del personaggio. Un lato di Savage che lo sceneggiatore esplora, mischiandolo a una follia quasi palpabile in ogni dialogo e in ogni tavola, in quello che appare come un ultimo incontro/scontro con Alan Scott, il primo Lanterna Verde.

Tutto questo in un albo che intrattiene e affascina al tempo stesso, e che fornisce al lettore classico un tassello in più nella comprensione di Vandal Savage, e al neofita un ottimo punto d'inizio per incominciare a leggere la JSA.



Carlo Coratelli
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