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Redazione Comicus

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Ultimates 32

Ultimates 32Copertina piuttosto esplicativa per questo numero di Ultimates in cui, nel primo episodio tratto da Ultimate Power, J. M. Straczynski ci offre “botte” come piatto principale.

Attori protagonisti Hyperion da una parte, Thor con l’aggiunta di Sue e Johnny Storm dall’altra. Al di là di questo e dei dubbi di Cap e Spidey sull’operato di Nick Fury, l’episodio non offre altro se non i piacevoli disegni di Greg Land. Un po’ poco se paragonato alla media qualitativa che la testata ci aveva “regalato” nei primi 30 numeri.

Piacevole, anche se un po’ scontato come trama, l’episodio che segue e che chiude l’albo, tratto dalla miniserie Ultimate Vision. Oltre alla sexy robottina e a Falcon, Mike Carey fa ritornare in scena Gah Lak Tus (o meglio i suoi lasciti) e pone la protagonista di fronte ad un problema etico. Bene Brandon Peterson ai disegni.



Andrea "Zio-P" Poli

Maschere 1

Maschere 1Antonio Panepinto e Quirino Calderone danno il via a Maschere, serie supereroistica made in Italy in sei episodi (per il momento) più un numero zero.
Nelle stesse dichiarazione di Panepinto, si evince che la serie intende inserirsi pienamente nel filone fumettistico americano, ed infatti gli ingredienti dei recenti comics ci sono tutti: gruppo supergovernativo, cospirazioni internazionali, eroi non invincibili ma con tutti i pregi e i difetti dei "semplici" umani.

I Guardian Angels, al soldo del governo, sono chiamati a liberare un ostaggio in Afganistan e successivamente a presiedere una conferenza su un mecha, che lo stesso governo intende utilizzare a scopi militari. Non tutto però fila come dovrebbe, e il prototipo va fuori controllo costringendo gli eroi ad agire. Il nemico è ormai tra noi…

Panepinto e Calderone riescono a creare un micro-universo che soddisferà di certo i lettori di comics. Difficile però valutare il progetto dal solo incipt, anche se le premesse per sviluppi interessanti ci sono tutte. Ottima confezione, prezzo elevato.


Gennaro Costanzo

Fantastici Quattro 280

Fantastici Quattro 280"Cambiamento" è la parola chiave di questo numero dei Fantastici 4. Nelle prime due storie (la prima tratta da Black Panther, la seconda da Fantastic Four), l’avvenimento principale è l’ingresso di Pantera Nera e Tempesta nel gruppo in sostituzione temporanea di Reed e Sue. Nel primo episodio inoltre Reginald Hudlin punta nuovamente i riflettori sui difficili rapporti tra il Wakanda e gli USA. Disegni del discreto Francis Portela. Nel secondo episodio, Dwayne McDuffie ed un Paul Pelletier dalle vaghe influenze alandavisiane lanciano senza indugi il nuovo gruppo in un’avventura spaziale con co-protagonisti, tra gli altri, l’Osservatore ed un certo Surfista d’Argento.

Nella storia e mezzo che segue, ad opera di Dan Slott ed di un Rick Burchett che alterna tavole interessanti ad altre meno brillanti, vediamo praticamente sparire il cast di comprimari di She-Hulk. Ormai agente dello S.H.I.E.L.D. Jennifer si diletta a sostituire il cugino, in questo caso contro Abominio.

Non un pessimo numero ma, per essere un numero di svolta, le attese erano decisamente più alte.



Andrea "Zio-P" Poli

Iron Man Direttore dello S.H.I.E.L.D.

Iron Man Direttore dello S.H.I.E.L.D.Civil War ha sicuramente il merito di aver aperto scenari totalmente inediti per il M.U. con altrettanto numerosi spunti narrativi.
Uno dei principali è quello che riguarda Iron Man, premiato con la massima carica dello S.H.I.E.L.D. grazie al totale sostegno verso il registraction act.

Nei primi episodi dell'albo gli autori (Daniel e Charles Knauf, padre e figlio) hanno buon gioco a mettere a confronto la gestione di Tony Stark con quella di Nick Fury, cioè i metodi di un direttore d’azienda (per quanto illuminato) con quelli di un militare. Dopo questo spunto interessante, la storia si avvinghia però in un intreccio di “relazioni pericolose” tra i vari comprimari: Jim Duggan, il segretario alla difesa Jack Kooning, il fido consulente Sal, la sfuggente scienziata Maya Hansen nonché il più pericoloso (e redivivo) nemico di Iron Man. Il tutto condito da combattimenti vari come da prassi.
Ai disegni Roberto De La Torre ci viene presentato come una nuova promessa dei comics, ma in realtà sembra risentire parecchio delle volubili chine di Jonathan Sibal.

Un volume “di passaggio” in definitiva, non imperdibile a meno che non siate fan duri e puri del Vendicatore rosso e oro.


Andrea "Zio-P" Poli
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