Chi conosce il fantasy, che sia per film, libri, fumetti o giochi di ruolo, si aspetta avventure, eroi coinvolti in epici viaggi, creature magiche e lotte. Manu (al secolo Emanuele Tonini) percorre tutta la strada del fantastico e sbuca dalla parte opposta, creando un mondo così fantasy che i suoi stereotipi sono portati all’eccesso e al ridicolo. Maghi falliti, ladri imbranati, super-paladini fastidiosi e ottusi, barbare molto barbare e poco vestite: sono i personaggi che popolano Deficients&Dragons, serie che già dal nome deve molto ai giochi di ruolo e vede i nostri muoversi in improbabili avventure con risultati spesso disastrosi, supportata da un disegno pulito, dettagliato, capace di rendere alla perfezione persone e luoghi.

In questi due volumi troviamo le prime strisce, pubblicate regolarmente sul blog dell’autore, della saga “Bad Tales”, ovvero il fantasy visto dalla parte dei cattivi, e due storie inedite con protagonista il gruppo dei buoni (e deficienti) delle saghe “Tamburi di guerra” I e II.

Consigliato agli appassionati del genere, meno gradevole per chi di queste cose non è un fan.

Il dottor Black Jack torna in una nuova veste grafica con storie trasposte nella recente modernità, che lo vedono interagire con altre vecchie conoscenze dell’universo narrativo del "dio dei manga". Un omaggio ad una lunga carriera che testimonia quanto ancora siano vivi questo personaggio e le tematiche che gli ruotano attorno.

Il volume, primo di due, presenta due storie autoconclusive dalla trama toccante e ben raccontata, che spesso sfiorano – senza mai travalicarlo – il confine tra sentimentalismo e semplice commozione. La morale, fine ultimo di ognuna delle storie, non appare mai forzata.

I disegni di Masayuki Taguchi sono dotati di sensualità e allo stesso tempo di tenerezza, grazie all’espressività che questo mangaka riesce a trasmettere con la sua resa dei personaggi.

Una serie interessante non solo per gli amanti di Osamu Tezuka, ma anche per chi si accosta per la prima volta alle avventure del geniale chirurgo.

È tornato da qualche tempo nelle librerie il personaggio più strampalato dell’editoria italiana, creato dal fantomatico “Pitore di Santini”, nome con il quale il vulcanico Alfredo Castelli firma tali strisce. Questo volume raccoglie gran parte del materiale pubblicato sul Corriere dei Ragazzi, rivista ricca di contenuti perlopiù avventurosi dove hanno avuto dimora artisti come Dino Battaglia e Sergio Toppi, tra i più rappresentativi.

L’Omino Bufo, personaggio comico al pari del grottesco “Scheletrino” dello stesso autore, è l’uomo della strada che racconta barzellette, che si esibisce in calembour irresistibili, giochi di parole arditi e spesso realizzati in collaborazione coi lettori della testata, con quel gusto di sano, spensierato divertimento.
Oltre alle strip è presente un bell'apparato nostalgi-comico dedicato agli anni di vita redazionale del CdR, dove L’Omino Bufo era un personaggio che, pur creato per caso, contava numerosi aficionados.

Un volume per tutti, niente affatto datato. Ma non per tutti i palati.

Warcraft è ormai ambientazione di culto per i giocatori di MMORPG. Il videogioco della Blizzard aveva già ricevuto una trasposizione fumettistica con Warcraft: The Sunwell Trilogy, di Jae-Hwan Kim e Richard A. Knaak.

Con questo volume inizia una serie di racconti illustrati e sceneggiati da diversi autori. Storie autoconclusive, ad eccezione della prima, che vede lavorare nuovamente insieme i creatori della Sunwell Trilogy. Blizzard e Tokyopop hanno previsto 14 volumi di racconti in tre anni circa.

Le storie e i disegni soddisferanno non solo i fan del gioco, ma anche gli amanti della fantasy classica. Tra i racconti si distingue in particolare "Il Viaggio", illustrato da Mi-Young No, che i lettori di manwha ricorderanno per Sal Le Top.

Un primo volume che promette bene, un fantasy ricco e coerente illustrato con efficacia e sensibilità.