La prossima estate debutterà per IDW la serie Transformers/G.I. Joe che sarà scritta e disegnata da Tom Scioli (Godland, American Barbarian), supportato ai testi da John Barber (Transformers: robots in disguise, Fall of Cybertron).

Basata sui famosi giocattoli della Hasbro, la collana narrerà le avventure dei coraggiosi soldati G.I. Joe contro le minacce provenienti dal pianeta Cybertron.

Il co-autore John Barber ha descritto questa nuova avventura come un sogno che si avvera, elogiando lo spirito originale ma al tempo stesso innovativo con cui insieme a Scioli descriverà il team-up tra questi due cast di personaggi.
La valutazione è stata confermata dallo stesso Scioli: le storie porranno l’attenzione su importanti interrogativi collegati all’uomo moderno.
L’ineluttabilità della guerra, il libero arbitrio, il rapporto uomo-macchina: i G.I.Joe dovranno confrontarsi con tutto questo e magari scoprire dai Trasformers, ovvero da dei robots, cosa significa essere “umani”.

Il 2014 è un anno di ricorrenze per entrambi i brand dunque, come affermato da Michael Kelly, il direttore pubblicitario della Hasbro, non poteva non essere l’occasione migliore per rilanciare una serie a fumetti in collaborazione con i tipi della IDW.
Non resta quindi che aspettare la prossima estate e valutare il nuovo capitolo della vita editoriale dei G.I.Joe e dei Transformers.

A partire da Hawkeye #14, in uscita il mese prossimo, Annie Wu entrerà a far parte del team creativo regolare della testata unendosi a Matt Fraction e David Aja. Nello specifico la disegnatrice si occuperà dei disegni dei numeri pari della serie, incentrati su Lady Hawkeye aka Kate Bishop, mentre Aja disegnerà i dispari dedicati a Clint Barton.

Già vista all’opera su Hawkeye #8, il consenso registrato ha fatto sì che la Wu entrasse definitivamente nello staff della serie. I suoi disegni illustreranno il viaggio nella West Coast di Kate Bishop.
A questo proposito, l'artista intervistata da Newsarama ha dichiarato che il primo impatto con Kate è stato molto stimolante: si è molto divertita dell’approccio sarcastico della storia e del poter realizzare per il personaggio un nuovo look più adatto al clima della Costa Ovest.
Del resto Kate Bishop è un personaggio divertente ma anche piuttosto irritabile e in quest’arco narrativo si è sentita molto stimolata nel descriverla libera dal suo ruolo di “coscienza” di Hawkeye, lontano dagli Young Avengers e a contatto con nuove situazioni, nuove persone e minacce.

Per Annie si tratta del primo lavoro stabile su una serie regolare, dunque ha voluto precisare come questa cosa influenzerà il suo stile, con linee più pulite e complete: confrontarsi con un’artista del calibro di David Aja è sempre stimolante.
Rispetto alla sua esperienza iniziale sul numero 8 della serie, la Wu ha affermato che era già nei piani editoriali la biforcazione della serie tra Hawkguy e Lady Hawkey e che si era alla ricerca di un artista che si alternasse con Aja: molto umilmente la sua fortuna è stata quella di trovarsi lì, essere disponibile e non essere “pazza”.
Quest’impegno la vedrà costretta a sospendere almeno per il momento l’attività sul cartone animato Venture Bros., tuttavia lei conta di ritornarci per la prossima stagione. Lavorare su Hawkeye rappresenta un’opportunità da non rifiutare.

Nella gallery in basso potete ammirare un'anteprima del numero 14.

A distanza di 15 anni dall’ultima volta, Dark Horse e Dynamite hanno deciso di far incontrare Conan e Red Sonja nei volumi Conan/Red Sonja e Red Sonja/Conan affidati alle mani dei rispettivi scrittori regolari Brian Wood e Gail Simone.

Newsarama ha pubblicato un’intervista a entrambi gli autori, raccolta poco prima del New York Comic Con in cui si discute di cosa aspettarsi da un crossover tra le due icone più riconoscibili del genere sword and sorcery.

Gail Simone, prese da poco le redini del personaggio di Red Sonja, ha confidato di aver chiesto come prima cosa agli editor della Dynamite se si potesse imbastire un crossover proprio con Conan. Sebbene sembrasse una cosa molto improbabile, alla fine con la Dark Horse è nata la sinergia giusta.
Brian Wood, invece, ha sottolineato come questo crossover sia un’opportunità importante per far emergere ulteriormente i due titoli tra i gusti dei lettori.
Interrogati sul loro sodalizio artistico, Brian ha riconosciuto la prolificità della Simone, abilissima nel cogliere i concetti base di una storia o di un personaggio e di saperli valorizzare al meglio, per la soddisfazione persino dei lettori più esigenti. Gail ha elogiato Brian soprattutto per quanto fatto con Northlanders.

Circa la storia, i nostri eroi dovranno vedersela con una minaccia universale, dunque per l’autrice è stata importante la gestione puntuale dei caratteri rispettivamente di Sonja e Conan. Una cosa che le è piaciuta è la condivisione con Brian di una passione narrativa per le situazioni scomode e gli scenari selvaggi. Per Wood, invece, è stato molto importante la condivisione degli script onde evitare incoerenze nelle rispettive storie.
La promessa di entrambi gli autori è che questo crossover sarà qualcosa di più del solito confronto con una mago oscuro, bensì l’occasione per mettere entrambi gli eroi nelle condizioni di agire non soltanto per se stessi ma anche per l’incolumità altrui.

Esce oggi negli States il primo numero di Three per la Image Comics.

L’autore Kieron Gillen torna alla Image per raccontare una storia ambientata nell’antica Grecia, più precisamente a Sparta, luogo reso celebre agli amanti della nona arte da 300 di Frank Miller.
Affidata alla matite di Ryan Kelly, Three è la storia di tre “iloti”, così si chiamavano gli schiavi a Sparta, e del loro disperato tentativo di sopravvivere ai migliori guerrieri dell’antichità.

Se in 300 Miller aveva raccontato l’epica resistenza alle Termopili, Gillen si occuperà di una delle usanze più truci della cultura spartana: la krypteia ovvero la letale caccia agli schiavi che i giovani spartani mettevano in atto uno specifico giorno dell’anno per diventare uomini.

Qui di seguito vi pubblichiamo alcune tavole della storia.