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Giorgio Parma

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Brian K. Vaughan parla di Saga e dell'ultimo arco narrativo

  • Pubblicato in News

In una lunga intervista rilasciata a CBR lo scrittore Brian K. Vaughan ha parlato di Saga, il fumetto osannato dalla critica e dal pubblico, ed in particolare dell'ampliamento del suo universo narrativo e in particolare dell'ultima arco narrativo appena conclusosi e della hardcover appena uscita negli States.

In particolare Brian afferma che lui e Fiona Staples non si sarebbero aspettati di durare più di sei numeri, e che mai avrebbero immaginato di arrivare al #25 con tanto di hardcover book. Ma l'aver scelto di realizzare un progetto creator-owned alla Image gli ha permesso di riuscire a gestire tutto nel migliore dei modi, con estrema libertà decisionale. Ed è proprio per questo che sulla copertina dell'hardcover troviamo la bellissima illustrazione che ritrae Hazel mentre viene allattata da Alana con sullo sfondo i mondi belligeranti Landfall e Wreath.
Tuttavia ci sono state anche lamentele da parte del pubblico e dei rivenditori per la decisione della copertina che, a quanto pare, ha scandalizzato per l'oscenità presunta dell'immagine ritratta.

"Accetto senza alcun problema che alcuni lettori possano trovare disturbante o perversa la cover, ma non credo ad ogni modo che a queste persone piacerebbe Saga, quindi questa cover non fa altro che risparmiargli 50 dollari.
Vogliamo raggiungere i giovani genitori, le femministe orgogliose e altri potenziali nuovi lettori  che cercano qualcosa di diverso e che accetterebbero una cover del genere. Queste sono le persone che ci piacerebbe scoprissero Saga con questa edizione".

Relativamente all'arco narrativo appena conclusosi ha poi detto (spoiler alert!):
"La separazione di Marko e Alanaè una cosa che avevo programmato sin dall'inizio, e dirò solo che quelli che si aspettano che la cosa si risolva velocemente e in modo indolore avranno il cuore spezzato dal prossimo arco narrativo".
Ha poi aggiunto: "Io e Fiona sappiamo esattamente come sarà la narratrice Hazel e io so esattamente quanti anni ha e cosa ha dovuto sperimentare per arrivare al punto in cui sta narrando".

Ah, e per chi se lo chiedesse, nel prossimo arco narrativo vedremo "nuovi personaggi disegnati da Fiona, nuovi strani modni, e il Gatto Bugia e i suoi amici che si preparano ad affrontare un viaggio epico alla ricerca di sperma di drago".

Vi ricordiamo che Saga è pubblicato in Italia da Bao Publishing e vi abbiamo recensito il primo, il secondo e il terzo volume.

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Secondo Andy Serkis Planet of the Apes potrebbe non essere solo una trilogia

  • Pubblicato in Screen

La 20th Century Fox aveva già progettato da tempo la realizzazione del terzo film del nuovo reboot cinematografico del romanzo  Il pianeta delle scimmie, di Pierre Boulle, dopo la buona riuscita del primo capitolo, L'alba del pianeta delle scimmie. Ma l'incredibile successo avuto quest'estate dal secondo film della serie, Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie, potrebbe aver portato la casa cinematografica a valutare l'idea di incrementare il numero di capitoli complessivi di questo nuovo rifacimento prequel della serie originale composta da 5 film.

A insinuare il dubbio è Andy Serkis, attore britannico che impersona Cesare stesso nella nuova saga, che in un'intervista rilasciata ad MTV sembra abbastanza sicuro che il prossimo film non sarà l'ultimo.

“È ancora molto, molto presto per decidere dove collocare temporalmente il prossimo film. Potrebbe essere 5 anni dopo l'ultimo evento narrato, o la notte seguente a quello che è successo in Revolution, quindi è difficile capire dove andrà la storia al momento perchè la stanno ancora scrivendo mentre parliamo. So che Matt [Reeves] desidererebbe continuare ha mostrare l'evoluzione delle scimmie. Quindi non credo che ci troveremo davanti ad un salto temporale elevato... potrannno essere tre i film, o quattro o cinque. Chi lo sa! Ma il viaggio continuerà. Potrebbe anche non essere necessariamente completato o concluso nel prossimo film. Il punto è: sappiamo che alla fine dovremo ricongiungerci a  The Planet of the Apes, ma che sia in questo film o in un altro non lo sappiamo ancora”.
Di seguito il video dell'intervista.

Ricordiamo che il terzo capitolo del reboot al momento non ha titolo ma sarà diretto ancora da Matt Reeves, che co-scrive la sceneggiatura con Mark Bomback. Uscirà il 29 luglio 2016.

La fine (?) di Naruto, una riflessione

  • Pubblicato in Focus

Terminare un'opera dalla lunga gestazione è sempre problematico, e non tanto per concludere la trama e ricongiungere tutte le fila - il che non sempre è un'impresa facile. Uno dei problemi principali, che potremmo dire si svincola dalle abilità narrative dell'autore stesso, è il confronto con il pubblico. Quel fandom più o meno ingente che l'opera è riuscita a creare attorno a sé e che diventa di tutto diritto parte integrante del processo di prosecuzione, creazione e conclusione del lavoro con cui l'autore deve necessariamente confrontarsi. Anche, se vogliamo, da un mero punto di vista economico. E questo problema è cruciale per un'opera letteraria quanto per una cinematografica.

Lo vediamo ora con Naruto come lo vedremo prossimamente con Bleach, One Piece o semplicemente con Game of Thrones. L'abbiamo visto con la fine di Lost o quella di Dr. House; come la parte finale di qualunque progetto possa portare il lettore/osservatore a rivalutare o svalutare un'intera opera nel suo complesso, spesso ingiustamente, conferendogli, emotivamente, un peso statistico superiore al resto.

Ma torniamo al nostro Naruto, manga di Masashi Kishimoto terminato da poco con il capitolo #700 dopo ben 15 anni di pubblicazione; uno dei più importanti fenomeni della letteratura fumettistica giapponese recente, con milioni e milioni di copie vendute, traduzioni in moltissime lingue, serie anime di successo e film cinematografici a seguito più o meno pregevoli.
Uno dei tre principali titoli di punta che hanno rivoluzionato il concetto di fumetto di massa come Bleach e One Piece, Naruto si è fatto strada tra i giovani fan con un'irruenza e un potere espressivo molto forti, complice la morale che ha accompagnato l'opera sin dalle sue prime fasi, molto sentita e facilmente comprensibile e sperimentabile dal target di pubblico a cui la stessa si rivolge, lo shōnen, per l'appunto, ossia un ragazzo nell'età di transizione adolescenziale.

L'importanza dell'amore, dell'amicizia, dell'empatia, della fratellanza, della condivisione del dolore, dell'accettazione delle diversità, sono tutti temi che vengono trattati con particolare accortezza e delicatezza dal Maestro, sebbene la reiterazione dei concetti abbia spesso causato la predicibilità e la scontatezza della trama in alcuni passaggi. Questo fil rouge solidale all'intera opera è stato tale fino al finale. Questa morale di fondo ha impregnato tutta la storia giungendo intatta fino agli ultimi capitoli, che sono risultati apprezzabili proprio perchè coerenti con il resto dell'opera. Perchè hanno dato al pubblico quello che voleva, la soluzione al conflitto ideologico duale che trovava i suoi campioni in Naruto e Sasuke, nemesi dicotomiche rappresentanti due visioni diverse del medesimo mondo, che era giusto si scontrassero per netto divario di metodiche e ideali.

Una conclusione degna che regala finalmente anche uno sguardo al futuro con rinnovata speranza, ponendo le basi per una nuova società più libera e giusta, guidata da quelli che furono gli oppressi, gli emarginati e le vittime del precedente sistema governativo. Tuttavia il vero punto critico dell'opera è stato il lungo peregrinare fino alla meta finale, ossia quell'arco narrativo che ha incanalato la storia verso l'ineluttabile termine.
Sebbene vi siano state saghe di indubbia qualità nel corso dell'opera, nell'ultima parte del manga Kishimoto sembrava quasi aver perso la bussola, rendendo la trama caotica e poco lineare, poco fluida, per colpa soprattutto dell'alimentazione eccessiva della fiamma, che ha portato ad un'escalation incontrollabile che è sfuggita dalle mani dello stesso autore. In primis la connotazione ereditaria e transgenerazionale dello scontro conclusivo tra gli eredi di Hagoromo, l'eremita delle sei vie. Da Madara a Kaguya il livello di potere del villain è cresciuto esponenzialmente fino a portare ad una sconfitta degli stessi poco credibile e raffazzonata, ma obbligata per potersi ricondurre in qualche modo all'inevitabile happy ending.

La caduta di qualità del prodotto nelle fasi finali è stata evidente, anche se, come si diceva prima, non sarebbe corretto dare un giudizio complessivo facendo leva principalmente su questo aspetto.
Una cosa che fa storcere il naso però è la volontà dello stesso Kishimoto di colmare lo shift temporale tra il capitolo #699 e il finale #700 tramite la realizzazione di un film d'animazione, The Last: Naruto the Movie, in uscita il 6 dicembre in Giappone, considerandolo ufficialmente come parte integrante dell'opera stessa e riconoscendolo come capitolo #699.5. Questo lascia il lettore del manga abbastanza contrariato, orfano di una parte della trama che non verrà trasposta in cartaceo, ma potrà essere fruita unicamente mediante un altro mezzo. La crossmedialità del racconto si è protratta fino alla condizione tale per cui per fruirne interamente bisogna necessariamente svincolarsi da un media per approdare ad un altro.
Ultimamente si sta sempre più evolvendo verso questa comunione dei media che frammenta la narrazione in molteplici rami da cui spesso non si riesce più ad estrarne un prodotto unitario e coerente con sè stesso. Una scelta quindi un po' azzardata considerando il fatto che il film non verrà probabilmente acquistato in tutti i Paesi in cui l'opera è stata tradotta, generando un possesso e un consumo incompleto della storia per molti fan.

Senza contare, inoltre, che ad aprile arriverà lo spin-off della serie...

L'Attacco dei Giganti: seconda serie anime nel 2016

  • Pubblicato in Toon

Finalmente è ufficiale. La seconda stagione della serie anime L'Attacco dei Giganti tratta dall'omonimo manga di Hajime Isayama verrà realizzata e messa in onda nel 2016. Ricordiamo che nel frattempo usciranno al cinema due film della saga che fungeranno principalmente da recap degli episodi finora trasmessi, con alcune aggiunte di nuove scene, mentre si sta anche realizzando un film live-action di cui vi abbiamo parlato qui.

In Italia il manga e i romanzi dell'opera sono pubblicati da Planet Manga mentre la serie anime è distribuita da Dynit in DVD e Blu-ray.

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