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Giorgio Parma

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Robert Kirkman svela nuovi dettagli sullo spin-off di The Walking Dead

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Dialogando con EW all'Austin festival Robert Kirkman ha parlato dello spin-off di The Walking Dead, di cui vi ricordiamo la AMC ha già ordinato due serie, parlando dell'intento della serie, della linea temporale di ambientazione e di molto altro.

"Non sarà collegata in nessun modo ai fumetti", ha detto Kirkman. "Fin dall'inizio dello show originale non abbiamo fatto altro che sentire 'Che cosa sta succedendo qui o in un altro posto'. Quindi l'intento del nuovo show è quello di espandere quel mondo e mostrare un altro angolo degli Stati Uniti e quello che sta succedendo lì. La collocazione temporale è leggermente precedente rispetto alla serie originale. Rick Grimes si è svegliato dal coma ed è stato tipo, 'Oh, cavolo, zombies, che strano!' [...] Ma io non lo chiamerei 'prequel', perché la totalità dello show non è ambientata prima [di The Walking Dead]. Alla fine si creerà un percorso parallelo".

Ci saranno connessioni tra i due show, questo di sicuro, ma non aspettatevi crossover, almeno non per ora.

"Una cosa che stiamo cercando di fare in tutti i modi con il nuovo show è di non renderlo derivativo. Si deve reggere in piedi da solo. Potete vedere anche solo questa seire e godervela lo stesso. Ma se si sta guardano entrambi gli show vedrete cose come, 'Oh, hanno scoperto questo, o hanno scoperto quest'altra cosa in un modo diverso.' Ci sono un sacco di cose sul mondo di The Walking Dead che questi personaggi devono imparare e comprendere per tirare avanti. E ci possono essere alcune cose che vengono scoperte nello spin off e che non sono state ancora scoperte nella serie originale. Quindi ci potrebbe essere una cosa in cui, 'Oh, hanno incontrato uno zombie nella stagione 4 di The Walking Dead che potrebbe fare questo e ora sappiamo perché'".

La serie tv sarà co-creata da Robert Kirkman e Dave Erickson, quest'ultimo sarà anche lo showrunner della serie mentre Kirkman stesso sarà produttore esecutivo insieme a Gale Anne Hurd e David Alpert. Adam Davidson dirigerà il pilot che verrà girato all'inizio del 2015. Nel cast ci sono Cliff Curtis e Kim Dickens nei panni della coppia protagonista, mentre Frank Dillane e Alycia Debnam Carey interpreteranno i figli avuti da lei in una precedente relazione.

Ghostbusters: Paul Feig parla del suo film e del Cinematic Universe

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Che Paul Feig realizzerà un Ghostbusters tutto al femminile ormai è cosa nota, ma pochi giorni fa vi abbiamo anche riportato l'esistenza di un progetto parallelo affidato molto probabilmente ai fratelli Anthony e Joe Russo di cui si sa ancora ben poco.
Ora è però lo stesso Feig a parlare del suo progetto e brevemente di questo Cinematic Universe che va costituendosi.

"Mi sto divertendo un sacco a giocare con i generi. Soprattutto perché mi piace lavorare con le donne. Mi piace chiedermi 'Qual è il ruolo che credo possa essere perfetto per una donna e che finora non è stato assegnato ad un'attrice?' 'Ghostbusters' mi è venuto spontaneo, perché mi avevano parlato di fare il sequel e non sapevo assolutamente come farlo. Devi riprendere qualcosa che è nato 25 anni fa e che dispone di una mitologia già consolidata. Non lo so. Non riuscivo a capire cosa dovessi fare. Sono sicuro che qualcun altro invece ci sarebbe riuscito, ma io rimanevo inattivo tutto il tempo".
"Voglio dire, io amo il film originale, ma amo anche l'idea di catturare fantasmi o di guerrieri paranormali. Ho pensato, 'Sai, se potessi farlo con delle donne divertenti che conosco e semplicemente creare una nuova storia sulle origini...' Sono più interessato a quello che succederebbe oggi. Sai, si vedono le cose in TV sui fantasmi, ma niente di tutto ciò è reale. Che cosa succede se, improvvisamente, qualcosa inizia a succedere? Cosa succede quando comincia a capitare davvero alle persone? Inoltre, come realizzano la loro tecnologia? Non è divertente se gli vengono solo consegnati i loro zaini protonici. È il motivo per cui non è così divertente fare un sequel. Il divertimento è sempre lì. Il primo Iron Man è molto divertente perché la strada per diventare Iron Man è così divertente. Iron Man 2 non era così divertente, perché sapevamo già che cosa fosse in grado di fare. Questo, almeno così la vedo io, è un campo molto più fertile".

Successivamente il regista conferma l'esistenza di questo altro capitolo di Ghostbusters e di come ci sia l'intento di espanderne l'universo ma precisa:

“Io sono concentrato unicamente sul mio. Questo è il grande piano che hanno Sony e Ivan [Reitman]. Vedremo se anche il mio finirà con il collegarsi agli altri. Al momento non sono per nulla coinvolto nel progetto. Il mio unico obiettivo è far fare alle mie signore il loro lavoro".

Vi ricordiamo che questo reboot al femminile è previsto per il 22 luglio 2016 ed è scritto da Katie Dippold e diretto da Paul Feig. Nel cast troviamo Kristen Wiig (Bridesmaids, The Secret Life of Walter Mitty), Melissa McCarthy (The Heat, Tammy), Leslie Jones (Saturday Night Live, Top Five) e Kate McKinnon (Saturday Night Live, Life Partners).

Il Corvo: Jack Huston sarà Eric Draven (e altre novità sul film)

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Secondo il sito Dread Central l'attore Jack Huston (Boardwalk Empire, American Hustle) è stato scelto per la parte di Eric Draven, protagonista del nuovo reboot de Il Corvo, opera tratta dall'originale fumetto di James O'Barr.

Vi avevamo già detto che l'attore era il lizza per il ruolo ma non era stato confermato nulla a riguardo mentre ora è lo stesso O'Barr che ha dichiarato di essere molto contento per la scelta e che le riprese cominceranno tra qualche mese.

Inoltre, da indiscrezioni dello stesso O'Barr l'attrice Jessica Brown Findlay dovrebbe intepretare la ragazza assassinata del protagonista. Infine, il film sarebbe molto più vicino al fumetto originale e, in caso di successo, ci saranno dei sequel con il Corvo in diverse forme e diversi periodi.

Ricordiamo che la pellicola sarà diretta da Corin Hardy su sceneggiatura di Cliff Dorfman.

Bonelli: Gianfranco Manfredi parla di Coney Island a Cartoomics 2015

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Alla conferenza "Coney Island: la nuova miniserie di Gianfranco Manfredi" organizzata da Sergio Bonelli Editore in occasione della terza ed ultima giornata della manifestazione Cartoomics 2015 tenutasi a Milano, era presente proprio l'autore dell'opera che ha parlato di questa nuova mini serie.

Coney Island sarà una sorta di graphic novel diviso in tre episodi, una miniserie autoriale su cui Manfredi ha lavorato con Giuseppe Barbati, il noto autore Bonelli tristemente scomparso a novembre, ed è costata ben 4 anni di lavoro e che verrà pubblicata a fine marzo.
La vicenda è ambientata negli anni '20 in America, precisamente a Coney Island, New York, ed è una storia in salsa gangster ma che si concentra principalmente sul malaffare dietro all'industria del divertimento, caratteristica proprio di questo quartiere di Brooklyn, piuttosto che analizzare ancora una volta l'ormai più che sfruttato tema del proibizionismo.

Ci troveremo quindi davanti una New York post Prima Guerra Mondiale, in cui ha appena aperto la linea metropolitana ed è cominciata la grande corsa all'industrializzazione che abbiamo visto raccontata in molti film e romanzi del periodo o che ne erano ambientati. Siamo nel periodo in cui la mafia russa è stata sostituita da Cosanostra e in cui Al Capone, anche lui cameriere in un locale a Coney, veniva sfregiato in volto. Vedremo il fenomeno di emancipazione e indipendenza femminile delle flappers che muoveva i primi passi in quel periodo e molti altri aspetti tipici dell'epoca che sono stati ricostruiti con grande attenzione e una cospicua documentazione basandosi su film dell'epoca, su romanzi, su foto e immagini risalenti a quegli anni.

Seguiremo la trama su più fronti e con più punti di vista: quello di uno sbirro incorruttibile e ligio al suo dovere, burbero e severo, che si innamora di una cameriera che lavora nella penisola, di Mr. Frolic, il protagonista, un mago sensitivo che si esibisce in uno spettacolo di magia nel distretto, di un suo collega e amico, lo spericolato motociclista acrobata Speedy.
Insomma una trama e una costruzione della stessa che si prestano molto bene al medium del fumetto, come dichiarato dallo stesso autore.

Vi rimandiamo all'anteprima di Coney Island, mostratavi qualche settimana fa.

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