Menu
Giorgio Parma

Giorgio Parma

URL del sito web:

La maschera della morte rossa

Il tema della morte è sempre stato fondamentale nella società umana, dell’arte e della letteratura: l’inevitabile termine naturale della nostra esistenza terrena che accomuna tutti gli esseri viventi, travalicando qualunque distinzione fisiologica, etnica o sociale ha sempre fatto presa nell’immaginario di artisti, scrittori e musicisti. Spesso ci si è riferiti ad essa come ad una sempre incombente, asfissiante e imprevedibile minaccia, che avrebbe potuto fare il suo ingresso nella vita in qualunque momento; molte volte invece la si è invocata, osannata, celebrata, come in alcune correnti come il Decadentismo. Si sono dedicate musiche e canzoni ad essa, in molti vi hanno trovato riscatto, altri invece solo disperazione. Ma l’importanza di questo tema è insindacabile ed essendo molteplice l’approccio ad esso, la varietà di pensieri, scritti, storie e opere che sono stati partoriti nel tempo è innumerevole.

E un'interessante visione della stessa è proposta anche in La maschera della morte rossa, un graphic novel scritto da Marco Rocchi su disegni di Giuseppe Dell'Olio che riprende l’omonimo racconto di Edgar Allan Poe pubblicato originariamente nel 1842. La storia prende molti spunti dallo scritto dell’autore statunitense ma la rivisita in chiave quasi moraleggiante, creando l’espediente di una vendetta ricollegarsi poi, almeno a grandi linee, alla vicenda madre.

maschera-morte-1

Nel fumetto in esame infatti il Principe Prospero si richiude nel suo castello insieme a degli illustri invitati per sfuggire alla pestilenza della Morte Rossa che sta sterminando la popolazione nel suo regno. Decide quindi, dopo sei mesi di isolamento, di indire una sfarzosa festa per gli ospiti, che si articolerà attraverso sette peccaminose sale, ognuna distinta da un colore, in cui gli ospiti potranno godere di banchetti esorbitanti, di bevande sublimi, di donne prosperose, di violenti intrattenimenti, di gioco d’azzardo e dei piaceri di misteriose droghe. Ma non sanno che la Morte Rossa è venuta a bussare alla porta, a ricordare che nessuno può sfuggire al tocco fatale, e la punizione per gli stolti che hanno pensato di poterla fare franca, sarà amara e spietata, e avverrà per mano di un giovane che brama vendetta nei confronti di tutti i Lord del castello, Prospero in primis, da molto tempo.

maschera-morte-2

La storia quindi, oltre alla componente vendicativa, d’azione, presenta una sorta di alone didattico, d’esecrazione dei più infimi istinti umani, delle più lussuriose e viziose volontà, dei peggiori comportamenti abietti. Questa connotazione è avulsa al lavoro di Poe, come lo è la tematica della vendetta e della rappresentazione dei peggiori vizi dell’uomo, in quanto l’autore americano ha sempre rifiutato una visione didascalica ed esegetica del proprio operato.
Altre differenza sostanziale con il racconto originale è la presenza del menestrello Alain, protagonista della storia, che porta rancore verso gli abitanti del castello responsabili di un efferato massacro che ha segnato la sua giovinezza.

maschera-morte-3

La storia procede spedita in 96 pagine dense, violente e cupe, ben strutturata e articolata grazie ai testi abilmente congegnati da Rocchi, con dialoghi che cercano di imitare lo stile medievale al meglio. Le tavole invece, vero e proprio fiore all’occhiello del romanzo grafico sono splendidamente realizzate da Dell’Olio, con uno stile particolarissimo quanto stupefacente. Le geometrie sono contorte, deformate, curve, le anatomie distorte, inumane, mostruose. La scansione delle tavole varia spesso con lo svilupparsi della trama, da impostazioni più classiche e metodologiche ad una maggiore varietà di stili e libertà di composizione.

maschera-morte-4

Ci sentiamo di consigliare quindi questa particolare rivisitazione di un classico della letteratura orrorifica ottocentesca, soprattutto per via dell’elevata qualità del prodotto, in linea con gli altri lavori a tema storico, letterario e artistico, che la Kleiner Flug sta realizzando con giovani autori di questi tempi, tra cui Dante Alighieri, che vi abbiamo già recensito.

Il regista Jon Watts parla del reboot di Spider-Man e di Tom Holland

  • Pubblicato in Screen

In un'intervista rilasciata al sito EW, il regista del nuovo reboot di Spider-Man, Jon Watts, ha parlato del suo approccio alla pellicola, dando qualche indizio sui suoi piani per l'Arrampicamuri.

"Non sono davvero sicuro di quello che sia successo. Non ero mai stato a Sundance prima. Ero nervoso perché era la prima volta che stavamo mostrando il filmato a un pubblico vero [parla del suo ultimo film Cop Car, ndr]... La [Marvel] ha avuto modo di vedere Cop Car e gli è veramente piaciuto... Ora ho la possibilità di farne una versione leggermente più costosa".

Per quanto riguarda la scelta dell'attore e l'obiettivo di rendere Peter Parker un liceale, ecco cosa ha detto.
"[Tom Holland] potrebbe essere veramente uno studente delle superiori. Ecco perché la gente ama Spider-Man. È il supereroe che ha maggiormente i piedi per terra, il più riconoscibile. E Tom può davvero farlo. Ne cattura l'essenza. E può fare back-flip in piedi. È perfetto."

Parlando in generale del collocamento nel MCU ha rivelato:
"Voglio dire, è un grande universo, quindi tutti lavorano con gli altri per fare in modo che ci sia continuità e che tutto si torni. È davvero emozionante. Abbiamo appena iniziato, lavorando alla sceneggiatura e tutto il resto, ma sarà un grande processo".

Nato dalla collaborazione di Sony Pictures e Marvel Studios, il reboot di Spider-Man sarà diretto da Jon Watts ed è previsto per il 28 luglio 2017. Alla sceneggiatura troviamo John Francis Daley e Jonathan M. Goldstein (Vacation) mentre il protagonista della pellicola sarà Tom Holland. Il film sarà inserito nel MCU e la prima apparizione di Peter Parker avverrà in Captain America: Civil War.

Tutte le ultime rivelazioni su Batman V Superman e le immagini in HD

  • Pubblicato in Screen

Direttamente da Empire Magazine, il giornale che ha ottenuto l'esclusiva sulle ultime novità riguardanti Batman v Superman: Dawn of Justice, il nuovo film di Zack Snyder, vi riportiamo tutto ciò che c'è da sapere di importante riguardo alla pellicola e al DC Cinematic Universe, alle interconnessioni tra i vari film e a pellicole come Justice League, Suicide Squad, Wonder Woman e Aquaman. Ecco di seguito gli estratti più significativi dell'esclusiva e le immagini in alta risoluzione nella gallery in basso, dopo quelle mostratevi la volta scorsa.

Si è iniziato con maggiori informazioni sulla versione di Batman che ci troviamo davanti in BvS.

"Inizialmente ho pensato, 'io sono più vecchio, non credo di essere l'attore più adatto per questo ruolo'", ha detto Ben Affleck riguardo al suo ruolo di Batman. "Poi Zack mi ha mostrato il suo concetto di questo Batman più vecchio, più scalcagnato, ridotto ad uno straccio. Era qualcosa che non avevamo mai visto prima. Abbiamo visto che Batman è disposto ad attraversare il confine per proteggere le persone. Fare il vigilante è stata una parte del suo carattere per tutto questo tempo, e ci focalizziamo su quella mentalità quando si trova di fronte qualcosa di potenzialmente letale come Superman".

"Il nostro Bruce Wayne è sui 45 o 46 anni", ha aggiunto il regista. "È stato Batman per 20 anni. Tutta la storia è lì. C'è stato un solo Robin? Forse. Partiamo dall'assunto che Batman abbia raggiunto questo punto della sua vita e carriera di supereroe, e Superman rappresenta una sorta di cambiamento filosofico. È un cambiamento di paradigma per Batman: 'ho combattuto criminali tutta la mia vita, cercando di trovare la giustizia, e ora mi trovo di fronte a un concetto che mi trascende'. Di fronte a Superman, un uomo che rapina una banca non ha più importanza. Sta avendo una crisi di coscienza. 'Sono davvero solo un vigilante che va in giro per i vicoli di Gotham?' Lui si occupa di roba da ricchi. Ben ha fatto un lavoro incredibile".

Sarà un Batman solo, provato da innumerevoli sofferenze: “Ha perso quelli a cui teneva e che gli erano vicini, e non necessariamente di morte naturale..." ha detto il produttore Charles Roven, riferendosi non solo a Robin ma probabilmente anche a Jim Gordon.

E la volontà del regista di fare un film non più solo su Batman è dovuto principalmente alla precedente trilogia di Christopher Nolan, che ha gettato le basi per il mood dei film DC, allontanandoli da quelli Marvel.

"Se fosse stato un film su Batman sarebbe stata una proposta molto più difficile a causa di quanto di buono fatto nei film di Chris. Siamo moltissimo grati a quei film. Chris ha impostato un tono per il DC Universe, che ci separa dalla Marvel in un modo fantastico. Noi siamo l'eredità di quei film".

"Quello che stiamo facendo è gettare le basi per tutto. Si tratta di un'unica grande storia- Tutto è nato con la concezione di Justice League. Gli altri film, in un certo senso, devono fare da supporto. Ossia Wonder Woman o Aquaman. Hanno i loro concetti creativi che li supportano, ma servono alla riunione di tutti gli eroi in Justice League. Voglio che tutti gli altri registi delle altre pellicole possano essere in grado di allungare le gambe e fare quello che vogliono, ma allo stesso tempo c'è un grande universo interconnesso. Ho dato a tutti l'accesso incredibile alla nostra storia, a me, e a quello che stiamo facendo".

Connettere tutti i film proprio come fatto con il MCU, ma con un tono diverso, più "serio" e cupo.

“La chiamiamo sandbox (sabbiera),” ha agigunto Roven. “È delimitata e tutti devono giocare entro questi confini. In Suicide Squad, David Ayer ha grande controllo di alcune specifiche aree della sandbox. Anche se supera leggermente i confini, possiamo vedere se riusciamo noi stessi ad estenderli quanto basta”.

Inoltre apprendiamo che Clark Kent (Henry Cavill) e Lois Lane (Amy Adams) si sono trasferiti in un appartamento in comune in quel di Metropolis.

Interpretato da Henry Cavill, Ben Affleck, Jesse Eisenberg, Jeremy Irons, Amy Adams, Laurence Fishburne, Diane Lane, Gal Gadot, Scott McNairy, Holly Hunter, Callan Mulvey, Tao Okamoto, Ray Fisher, Jena Malone e Jason Momoa, Batman v Superman: Dawn of Justice è sceneggiato da Chris Terrio, su una soggetto di David S. Goyer, e diretto da Zack Snyder.
Il film uscirà nei cinema il 25 marzo 2016.

(Via SHH e CBM)

Tre nuove immagini per Deadpool

  • Pubblicato in Screen

Manca poco all'arrivo del trailer di Deadpool, il nuovo film di 20th Century Fox diretto da Tim Miller con protagonista Ryan Reynolds nei panni del Mercenario Chiacchierone. Nel frattempo ecco che la Fox diffonde in rete tre nuove foto in alta definizione della pellicola. (Via Empire)

deadpool1

deadpool2

deadpool3

Tim Miller dirigerà il film su sceneggiatura di Rhett Reese e Paul Wernick, già autori di Zombieland. Nel cast oltre a Ryan Reynolds nei panni del protagonista ci saranno anche Morena Baccarin, Gina Carano, Ed Skrein eT.J. Miller. Deadpool sarà prodotto dalla 20th Century Fox e uscirà nelle sale americane il 12 febbraio 2016.

Sottoscrivi questo feed RSS