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Giorgio Parma

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In vendita la Pepsi Perfect di Ritorno al Futuro

  • Pubblicato in Nerd

Ebbene sì, non ci siamo sbagliati. La nota marca americana Pepsi lancerà sul mercato il 21 ottobre la fantomatica lattina di Pepsi Super, direttamente dal film Ritorno al Futuro II del 1989, la stessa ordinata nel futuro da Marty McFly (Michael J. Fox). La notizia la dà THR, che ci fornisce tutti i dettagli dell'iniziativa.

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Prodotta in soli 6500 esemplari, sarà acquistabile online per la cifra di 20,15 $. La bevanda contenuta è la solita di sempre, ma quella che cambia è la confezione e il contenitore.

“I fan l'hanno sempre adorata" ha detto Lou Arbetter, Senior Director of Marketing della PepsiCo. "Quindi abbiamo voluto approfittare del fatto che Marty abbia viaggiato nel futuro fino a questo mese, e volevamo mettere davvero in vendita questo progetto".

George Miller ha rifiutato la regia dell'adattamento di Akira

  • Pubblicato in Screen

George Miller, il regista di Mad Max: Fury Road, che lo ha portato ad essere una delle persone più ricercate dalla Hollywood del momento, avrebbe declinato l'offerta di dirigere la trasposizione cinematografica della celeberrima opera di Katsuhiro Ōtomo Akira, fortemente voluto da Warner Bros.. La motivazione della rinuncia è semplice: "Ne abbiamo parlato, ma ho così tante cose in ballo, no ho tempo per fare tutto", ha dichiarato a Yahoo Movies!. D'altronde più volte lo stesso regista aveva detto di volersi concentrare su di un piccolo progetto dopo il grande lavoro fatto con Mad Max, motivo per cui i sequel, di cui le sceneggiature volendo sono già disponibili, arriveranno solo fra molto tempo sul grande schermo.

Alcuni sostenevano che la nuova incarnazione di Mad Max fosse fortemente ispirata proprio ad Akira, ecco la sua risposta.

"Io sono un grande fan di anime e della loro precisione e anche dei manga, anche se io non leggo giapponese, mi piace molto la loro estetica. Ma di certo Akira non ha direttamente influenzato Mad Max".

Al momento, Akira non ha un regista, una data di uscita, nessun cast e nessun nome tranne Marco Ramirez alla sceneggiatura.

Nuovi video per la premiere di The Flash 2

  • Pubblicato in Screen

Dopo la sinossi del primo e del secondo episodio, con le relative immagini, ecco che The CW diffonde in rete tre nuovi video della premiere della seconda stagione di The Flash. Li potete vedere tutti qui di seguito.

The Flash vede per protagonisti Grant Gustin (Barry Allen/Flash), Candice Patton (Iris West), Jesse L. Martin (Detective Joe West), Rick Gosnett (Detective Eddie Thawne), Carlos Valdes (Cisco Ramon), Danielle Panabaker (Caitlin Snow), Tom Cavanagh (Harrison Wells), Patrick Sabongui (Captain David Singh), Robbie Amell (Ronnie Raymond/Firestorm), Wenworth Miller (Leonard Snart/Capitan Cold), Greg Finley (Tony Woodward/Girder), Dominic Purcell (Mick Rory/Heatwave), John Wesley Shipp (Henry Allen), Victor Garber (Dr. Martin Stein), Malese Jow (Linda Park), Shantel VanSanten (Patty Spivot) e Teddy Sears (Jay Garrick).
La serie è stata creata e sviluppata da Greg Berlanti e Andrew Kreisberg, con la collaborazione dello scrittore Geoff Johns.

Derrière le rideau

Derrière le rideau, letteralmente traducibile come “dietro la tenda”, è uno dei tre brevi fumetti presentati al Napoli Comicon 2015 dall’Associazione Lettori Torresi, ALT!, nata nel 2012 a Torre del Greco con lo scopo di promuovere la letteratura e il fumetto nel napoletano. Un piccolo librettino con sì e no una ventina di pagine compresi gli artwork e gli extra finali. Uno spillato di ridotte dimensioni e dal prezzo contenuto, che però ha un sapore deciso, ben strutturato.

Perché quando hai a disposizione poche pagine come in questo caso, o punti molto sulle illustrazioni o provi a ingegnarti particolarmente con la trama, perché non hai lo spazio per raccontare a fumetti una storia troppo elaborata. E quindi Salvatore Cervasio, sfrutta bene l’arte dello storytelling, e ci apre uno spiraglio sulla vita di due amanti, una singola serata, un’ultima tragica notte al Gentleman Excelsior, un locale di burlesque collocato in quella che potrebbe essere l’America a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, con tanto di gangster in gessato anni ’20. Ad un certo punto non importa più quello che c’è stato prima, la vita dei due precedentemente a questo istante, perché comunque è qui, che in un modo o nell’altro, si chiuderanno i giochi.

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Un uomo, innamoratosi della ballerina Marlene, la star del locale, la quale ricambia i sentimenti, decide di presentarsi un'ultima volta al suo cospetto durante un'esibizione, consapevole del destino a cui va incontro, avendo sfidato apertamente il volere del boss mafioso che considera la giovane di sua proprietà. Un disperato quanto romantico tentativo di fuga d’amore, di salvezza dell’amata, una dolorosa speranza tanto accecante quanto vana. L’accettazione del proprio fato, la drammaticità ineluttabile, la rassegnazione affranta ma sorniona, la consapevolezza di una dualità di risoluzione: la morte o l’amore, conferiscono tragicità alla sceneggiatura.

Questo, in poche pagine, è l’epilogo di una vita che ci viene restituito come una sorta di sogno che prende vita tramite i pensieri dei due personaggi principali, solo raramente interrotti e accompagnati dai balloon. Una storia archiviata, sbiadito frammento di un passato ormai accantonato ma che ancora suscita forti sentimenti. Un amore dannato, bello e pericoloso quanto effimero, destinato ad essere presto interrotto ma non scordato.
Una sceneggiatura solida che si basa su di uno sfuocato background, non rivelato se non in modo essenziale, tramite dei fumosi flashback. Un metodo narrativo molto introspettivo, che ricorda sensibilmente quello adottato da Frank Miller in Sin City. Questo emerge narrativamente dal fumetto.

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Anche la parte grafica svolge il suo ruolo egregiamente. Marcella Onzo opta per un disegno molto minimale, poco realistico, ricorrendo ad anatomie e figure semplici e abbozzate, schematiche, sommarie, che, corredate da colori tenui, vintage, seppiati, spenti e smunti, danno una forte idea di vissuto, di evanescente, quasi fosse una reminiscenza onirica.

Un piccolo lavoretto quindi, questo Derrière le rideau, che sfrutta al meglio l'edizione austera e la foliazione ridotta, confezionando una lodevole storiella con un fascino tutto suo, caché derrière un rideau, per l’appunto. Da scoprire.

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